Recensioni per
NE RESTERÀ SOLTANTO UNO
di TigerEyes

Questa storia ha ottenuto 732 recensioni.
Positive : 732
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/03/20, ore 16:37

Ciao carissima, finalmente ho letto questo ultimo aggiornamento, dopo la diretta di ieri non riuscivo più a resistere, la curiosità mi stava divorando e adesso mi sento finalmente appagata, è ovviamente soddisfatta come ogni volta, anzi no, ogni volta lo sono di più, appagata, perché ogni capitolo è sempre meglio del precedente, quindi tu non deludi mai.
Mi dispiace vedere Akari ancora così affranta, così vuota, così sofferente, ma è normale che lo sia, dopotutto ha avuto un'esperienza bruttissima, troppo brutta per riuscire a descriverla, ci vorrà del tempo e mi fa piacere sapere però che le manca Ryoga, che ha bisogno di lui, è sopratutto sapere che quest'ultimo sia delicato, dolce e gentile, che la abbraccia, la asseconda, il tempo curerà tutte le sue ferite e riuscirà a perdonare se stessa, ad andare avanti, con l'aiuto di Ryoga, insieme e uniti ne usciranno, sono davvero tenerissimi insieme. Sono felice di leggere qualcosa in merito ad Happy, finalmente anche di lui si comincia a sapere qualcosa e adesso sa pure dove è stato ranma e deduce anche da dove possa passare, quindi ci spero davvero in un loro incontro, che sarà sicuramente epico.
Mi piace molto questa gatta Sayuri, sopratutto il legame che ha creato con akane, ci voleva un'amica, qualcuno con cui poter parlare e sfogarsi, è che sopratutto gli aprisse gli occhi su determinati argomenti, ahaha 😂, perché davvero povera akane è troppo chiusa per certe cose.
infine ranma con lei, che entrambi si rendono conto di quello che provano, che cercano in tutti i modi di sotterarlo, di nasconderlo anche, ma a quando pare non riescono nel loro intendo, perché non ne sono capaci e perché non vogliono, quel momento poi sulla spiaggia, con quella fanart meravigliosa che hai inserito, i brividi ho avuto, pensavo davvero che stessero sul punto di farlo, akane era pronta anche se non del tutto e anche lui, è questo mi piace assai, quindi che dire so che ancora passerà del tempo però sapere che quel momento ci sarà e arriverà, mi piace e mi mette ansia allo stesso modo, quindi niente mi metto l'anima in pace e aspetterò, come sempre, tanto so che alla fine quest'attesa ne varrà sempre la pena, perché tu sei sempre straordinaria, ogni volta di più, sei eccezionale, è sopratutto davvero forte, perché riesci a dedicarti ad una hobby con tutti i problemi e le occupazioni che ci sono, c'è la fai e non con superficialità, anzi con passione, amore e trasporto è questo è davvero qualcosa di straordinario, sei davvero da lodare, quindi che dire complimenti e ancora complimenti, è soprattutto grazie per tutto questo!
A presto cara!
(Recensione modificata il 16/03/2020 - 04:42 pm)

Recensore Junior
16/03/20, ore 14:48
Cap. 4:

Non voglio sfidare la sorte e rischiare di incappare in altri impedimenti, quindi cercherò di sfruttare ogni occasione utile per proseguire la lettura e lasciarti i relativi commenti... credimi, ho una vergogna assurda a (ri)cominciare questa tua opera adesso, nel 2020 (ci voleva una pandemia per farmi muovere). Te però non sta a controllare troppo le date! >//< XD

Il pezzo iniziale, con il viaggio in barca e le battute scurrili tra i marinai l’ho trovato magistrale. Non so quanti fanwriter avrebbero osato ambientare una scena su una bagnarola di pescatori, un po’ ti vuoi male eh! E di certo non ti si può accusare di scegliere la strada più facile ma oh, sei stata eccelsa: tutto credibilissimo, personaggi vividi e una sboccataggine assolutamente riuscita, perfino divertente. Sarò ripetitiva ma, davvero, sei bravissima, complimenti.

Perfetta anche la coerenza nella caratterizzazione di Ranma: non stupisce l’inesorabile impassibilità con cui ricorda (vagamente) i tizi che ha ucciso perché avevano tentato di derubarlo. È quasi canzonatorio quando ipotizza la stessa fine del marinaio qualora osasse fare altrettanto. Ammetto che il mio cuore di fangirl ha palpitato per quel suo accenno ad Akane: non l’ha dimenticata! Penso sia importantissimo, questo, essendo Ranma un immortale che ha perso il conto delle vite che ha incontrato. E che non si fa più scrupoli nel valutare sommariamente il valore di una vita ed eventualmente porvi fine con le sue stesse mani. Che si ricordi di quel brevissimo incontro di una sera di una decina d’anni fa, con una ragazzetta riottosa, a me fa proprio sdilinquire *_*

Altra caratterizzazione azzeccata: Ryoga.
Ho sorriso immaginandomelo alitare sul collo dei samurai che inseguiva, terrorizzato all’idea di perdersi nel castello del suo futuro suocero e anche quando, nel suo sogno ad occhi aperti, la sposa dalla chioma fluente era, in realtà, Soun. Sono invece scoppiata proprio a ridere quando si dice: “Che importanza aveva? Erano soli, dopotutto, in quel magnifico boschetto di pruni in fiore”. Sono proprio i sogni ad occhi aperti che ci si aspetta da lui! Così come l’immaturità della sua infatuazione per Akane. Un Ryoga perfetto.
E, ammetto, mi ha piacevolmente stupita che non sia uno degli immortali. O, almeno, do per scontato non lo sia, avendo un padre e una famiglia dagli antenati certi e conosciuti... in totale contrasto con Ranma, così solo. E con Happosai, anche lui dalle origini non definite. Di quest’ultimo non è ancora chiaro il ruolo, ma il suo rapporto con Ranma, questo talismano che gli ha prestato e, soprattutto, quella frase sibillina di Ranma nel capitolo scorso sul fatto che Happosai non ama perdere tempo, nemmeno con tutta l’eternità a disposizione... sono tutti frammenti che mi hanno portata a trarre la mia conclusione, ecco.
Non vedo l’ora di sapere quali altri personaggi hai deciso di usare, e COME!

Altra splendida scelta, questa volta oserei dire “di regia”, più che di sceneggiatura, è stata la scena del combattimento tra Akane e Ryoga. Le vicende viste dai diversi personaggi e quindi con interpretazioni contrastanti, per non parlare della scelta di inframezzare ricordi e narrazione. Non sei solo brava a scrivere, ma hai anche una dote mirabile nello scegliere questi stili non lineari e scontati. Da lettrice, te ne sono grata.
Come altri commentatori prima di me, anch’io sono convinta che il matrimonio con Ryoga non sarebbe stata la devastante clausura paventata da Akane. Ryoga nutre nei suoi confronti un’infatuazione talmente immatura ed idealizzata da rasentare una sorta di soggezione. Akane avrebbe potuto rigirarlo come un calzino ma... non può saperlo, né tantomeno può immaginarselo, visto che non era quello che ci si aspettava dalle donne dell’epoca. E poi, soprattutto, Akane non è capace di soffermarsi a riflettere ma è solita caricare a testa bassa: non può far altro che osteggiare con tutta sé stessa un fidanzamento imposto.
Bello però che nell’accanimento con cui Akane attacca Ryoga, subentri anche un’altra forte componente: l’invidia. La sua acredine nei confronti di Ryoga sembra essere dettata in larga parte dall’invidia per la libertà con cui lui può condurre la sua vita. Una libertà a lei preclusa. È un’ostilità multisfaccettata e comprensibile, mi piace.
Grazie per questa Akane così complessa, è un personaggio a cui sono molto affezionata e spesso viene “mosso” dagli autori in un modo che mi fa soffrire.
Grazie davvero, questa tua storia si sta rivelando un vero e proprio regalo a noi fan.

Recensore Junior
13/03/20, ore 17:33

Rieccomi >//<
Ci riprovo, sperando che non si riveli anche questa una falsa partenza.
Ho ricominciato la lettura e, una cosa che non ti avevo detto nel mio precedente commento, è quanto mi facciano impazzire le tue similitudini! Riesci a mantenere l’atmosfera sempre, SEMPRE!, pure nelle figure retoriche! Ogni volta che le leggo mi viene quasi da squittire per la gioia. “Le dita tese come corde di koto”, “i pensieri duri e acuminati come punte di frecce”, sentirsi sprofondare non all’inferno ma nel Jigoku... e Ranma, che era considerato un bell’uomo anche in virtù del fatto che avesse tutti i denti in bocca... sono quei dettagli che, quando sono così perfettamente incastonati nel racconto, decuplicano la gioia della lettura. Applausi scroscianti, sei di una bravura incredibile.
Continua poi ad essere eccezionale la cura e la precisione con cui ricostruisci le consuetudini della società feudale giapponese. In questo capitolo in particolare mi ha colpita come tu sia riuscita a incorporare nella narrazione le 50 sfumature di inchino (Akane che può limitarsi a chinare il capo mentre le serve devono prostrarsi fino a terra) e il “rituale” con cui le dame di compagnia escono da una stanza. Per non parlare di come tu abbia palesato la vita di rassegnazione e rinuncia delle donne dell’epoca senza ricorrere a uno “spiegone” ma dipanandola attraverso i dialoghi dei personaggi: il loro sentirsi come misere pedine (del Go, altra similitudine **) alla mercé non soltanto degli avversari ma anche (e soprattutto?) degli alleati.

Non so poi se fosse una cosa voluta o se è solo un parto della mia mente bacata, ma tutto il capitolo mi sembra snodarsi attorno al simbolo dello specchio.
All’inizio abbiamo Akane e la sua dama di compagnia davanti allo specchio, entrambi i loro volti riflessi. Dolce la loro iniziale complicità – Yuki che srotolando pergamene immaginarie più variopinte di quelle che adornavano le pareti del palazzo (wow) consente ad Akane di vivere una vita di riflesso.
Amaro scoprire che si tratta di una complicità solo di superficie, e che l’ombra dietro all’immagine riflessa è quella di Nabiki, colei che ha orchestrato il rapporto tra Yuki e Akane.
Sempre riconducibile allo specchio mi sembra la caratterizzazione di Akane, il suo essere trasparente: un viso che riflette le emozioni, la sua incapacità di essere imperturbabile, al contrario delle sue sorelle, e al contrario di ciò che ci si aspetta da una donna del suo tempo e del suo rango.
Ecco, la caratterizzazione continua ad essere meravigliosa: cambia il contesto e l’atmosfera, ma rispetti i personaggi originali, per me sono riconoscibilissimi <3
L’astuta Nabiki, qui avida di informazioni e notizie, più che di soldi. Manipolatrice, dai fini imperscrutabili. Getta benzina sul fuoco della (malcelata) disperazione di Akane per l’imminente matrimonio - la scelta chirurgica degli aggettivi con cui descrive il castello in cui dovrà vivere. Mi piace pensare che il suo possa essere uno dei suoi modi distorti e contorti di proteggere la sorella da un matrimonio imposto, ma è ancora troppo presto per capire dove vuole (anzi, dove vuoi tu, Tiger XD) andare a parare.
Ah oltre alla caratterizzazione dei personaggi adoro di un’adorazione suprema i rimandi al manga! Ryoga che si perde nel suo stesso castello, l’accenno a Tofu (non faccio per niente fatica a immaginarmelo un monaco del tempo, anzi!) e l’allusione al disgusto di Akane per gli uomini. E poi quella scena, Ranma che salta alle spalle di Akane, sfiorandole il capo con due dita, e Akane immobile con il pugno a colpire l’aria, uguale al loro primo allenamento nel manga.

Mi sono già dilungata tantissimo ma non posso proprio non indugiare un po’ (non so quanto, scrivo mentre penso, porta pazienza ;-;) sull’incontro tra I DUE.
Innanzitutto: bella la scelta di amalgamare i dialoghi alla narrazione del ricordo, tipo flusso di coscienza *^* è proprio così che noi ricreiamo il passato nelle nostre menti, senza linea di demarcazione tra parlato e vissuto. Mi è piaciuto un sacco!
E anche qui: caratterizzazione fantastica.
Akane cocciuta, impulsiva (non esita a inseguire uno sconosciuto fuori dalle mura), combattiva (lo sfida, tenta di tenergli testa). Ranma rude, sgarbato, beffardo. Quanto sono riconoscibili in questo primo battibecco, quanto?!? <3 Akane che si incaponisce e si lega al dito le offese paventando una futura vendetta, Ranma che la insulta accusandola di non essere carina e di non avere seno. Déjà vu potente <3
La domanda di Nabiki, quando chiede ad Akane cos’è che l’ha spinta a mostrare il suo vero temperamento, trova risposta: Ranma. Proprio come nel manga, è lui a scuoterla dal torpore. “Era la prima volta che lasciava la sua dimora da sola e di notte. E non avrebbe più smesso”. Con lui riesce ad essere sé stessa, spogliandosi delle convenzioni che le vengono imposte dal suo sesso e dalla sua classe sociale. Proprio come nel manga in cui, con l’arrivo di Ranma, Akane interrompe quel suo tentativo di Kasumizzazione. Non è necessario che si nasconda dietro a un ruolo, nessuna interpretazione ma soltanto l’onesta manifestazione di sé stessa.
Quella sé stessa a cui sta stretto il ruolo di figlia del signore della guerra.
E riecco lo specchio: Akane detesta specchiarsi, non riesce a sostenere il proprio stesso sguardo perché la sua immagine riflessa è quella di una donna sconfitta e rassegnata a portare avanti un ruolo che non ha scelto ma che le è stato imposto.
Non vedo l’ora che Akane sfoderi la sua forza bruta per infrangerlo, quel riflesso. La amo. E ho amato questo capitolo.
E amo la tua scrittura. Non solo per il rispetto dell’ambientazione e del manga originario, ma anche perché è proprio bella. Alcuni passaggi sono degni di sottolineatura e copiatura, come avviene quando si desidera custodire alcune citazioni dei romanzi. “Le notti erano popolate di incubi che faticava a dimenticare e di sogni che avrebbe voluto vivere”. E quello scambio di battute sul colore degli occhi di Ranma: che lui definisce come pozzanghere di fango, e Akane ribatte che “le pozzanghere catturano il cielo e lo portano sulla terra”.
Complimentissimi Tiger, davvero.
E mò mi fermo, sennò non la smetto più.
Al prossimo capitolo *^*

Nuovo recensore
09/03/20, ore 16:40

Eccomi qui pronta per recensire.
Wow sono stordita perchè effettivamente sono successe tante cose, se Ranma non fosse così combattuto tra quello che giusto e sbagliato davvero mandasse al diavolo ogni cosa akane secondo me dovrebbe munirsi di quei mega martelli tipo come quelli di kaori xD.
In questo capitolo hai dato spazio alla voce interiore di ranma lui è spaventato di mostrarle la sua natura la sua vera natura quindi cerca di allontanarla...ha paura di perderla perchè non sopporterebbe il suo rifiuto? quello di akane se lei scoprisse la verità? io mi sono fatta due idee...akane a breve scoprirà la verità magari sarà proprio con l'entrata in scena di una kodachi che sta cercando ranma sembra intenzionata non solo a riprendersi il codinato ma di risvegliare in lui qualcosa di cattivo malvagio, forse lì akane avrà una visione più chiara delle cose vedrà ranma nella sua interezza deciderà di salvarlo? okok sto andando oltre...lo so dv aspettare.
La scena sulla spiaggia...i loro desideri soffocati...voglio proprio vedere se dopo il bagno ranma riuscirà a stargli lontano, penso proprio che akane nel prossimo capitolo si terrà a distanza, cmq ha percepito la possessione di ranma la paura che i suoi sentimenti non siano ricambiati 'che lui cmq la riporti da suo padre ha fatto bene quando l'ha bloccato se deve succedere qualcosa tra quei due deve essere con ranma consapevole dei suoi sentimenti con akane che sa la verità su di lui.
Quindi il finale stato più che giusto, adesso voglio vedere come procedono le cose se davvero ranma opterà per la strada più breve...riportandola a casa. Devono succedere troppe cose io mi aspetto che kodachi e Happosai entrino in scena mettendo i bastoni tra le ruote ai programmi che quei due si sono prefissati.
Complimenti come sempre, aspetto con ansia il prossimo capitolo.

Nuovo recensore
09/03/20, ore 00:35
Cap. 18:

Non so esattamente cosa spinga due persone a legarsi.
Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole.
Forse l’incominciare a condividere qualcosa di più, a parlare un po’ più di sé,
a scoprire pian piano ciò che il cuore cela.
O forse accade perché doveva accadere.
Perché le anime, prima o poi, sono destinate a trovarsi
Parto proprio dalla poesia iniziate l ho copiata e incollata perché riassume alla perfezione il contenuto del tuo capitolo.
Si stanno scoprendo piano piano quei due...akane ha raccontato a ranma la sua sofferenza per la sorella Kasumi volerla salvare da quel destino che lei non accetta per quelli che sono i suoi valori e principi.
Akane è una donna libera una donna che vuole distruggere quelle catene fatte di caste e obblighi la sua battaglia diventerà anche quella di ranma? I suoi ideali la sua visione del mondo si insinuano come un tarlo nel cervello di ranma che vede in lei qualcosa che forse ha perduto per troppo tempo.
Lui parla poco di sé è attento per adesso la guarda da lontano o con il suo terzo occhio...ma ormai è cotto appuntito di quella mocciosa non ne può far a meno secondo me combatterà fino alla fine per tenerla forse akane sarà la chiave per liberare lo stesso ranma dalla sue catene.
Catene che non si vedono ma tra le righe si percepiscono anni e anni di tormenti e supplizi.
Una volta giunti alla meta cosa succederà? Muosse chiama vendetta l'amore per la sua amata è sempre stato il suo tratto predominante anche qui lo ritroviamo accecato dall odio per ranma mi piace mi piace sono curiosa di vedere come andrà lo scontro fra i due.
Akane conoscerà qualche cosa in più del suo passato e lui lotterà per salvare lei questo li avvicina sempre di più.
Capitolo come sempre scritto in modo impeccabile come ho detto più volte nella tua lettura io mi ci perdo.
Grazie sempre per il lavoro che fai 🥰

Nuovo recensore
08/03/20, ore 23:52

Eccomi qui perché di questa storia non sono mai stanca...ieri sera dopo una giornata intensa e piena di lavoro mi sono catapultata in questa lettura per un poco ho dimenticato la mia divisa.
Questo per dirti grazie perché mi perdo nella tua scrittura.
Mi sono emozionata ad immaginare loro due soli in quel mondo lontano che stai spiegando in modo così minuzioso non sprecando nemmeno un dettaglio o particolare.
Il bacio è arrivato atteso da tutti forse più di ranma e akane 😅, se non fosse per akane che ci mette del suo con il suo fare innocente quel zuccone starebbe ancora a li a girarsi i pollici tra quello che giusto o sbagliato il desiderio di entrambi di lasciarsi andare di viversi nonostante il mondo gli dica che non si può lei una principessa in fuga dalla sua realtà alla scoperta di sé stessa di quello che potrebbe diventare fuori da quelle mura forte determinata testarda allo stesso tempo una donna che vorrebbe essere toccata e desiderata da quell'uomo che in cuor suo ha sempre amato.
La parola che akane dice a ranma quando l'ha guardato negli occhi dicendo tu sei vivo mi hanno davvero emozionato ho immaginato ranma in quei secoli passati a cercare di colmare accettando anche incarichi disonesti perché la sua visione del mondo era di una pozzanghera nera ma con akane al suo fianco le sue emozioni più celate tornano su a galla portando con sé la visione di un uomo che allo stesso tempo ha il bisogno di sentirsi vivo umano di nuovo.
Bello bellissimo davvero se penso a loro due nella versione originale vedo un ranma più maturo ma allo stesso tempo hai mantenuto i tratti predominanti del suo carattere così per akane non è semplice non diventa mai banale.
La tua storia si arricchisce sempre di più non smette mai di sorprendermi.
I dialoghi i loro pensieri ti trasmettono tutta la carica di quel momento
Questa recensione forse è un poco diversa dalle precedenti perché a parte la storia che parla per sé veramente è raro leggere qualcosa di scritto così bene si vede che dietro ci sta tanto lavoro e una grande passione grazie che la condividi con noi 🥰.
Capitolo intenso davvero una parola per racchiudere quei due zucconi per me sono i due amanti perfetti due metà che nonostante la tempesta si ritroveranno sempre.
Grazie per il capitolo ❣
Ora mi dedico alla lettura dell'ultimo che hai pubblicato non vedo l'ora 🥰🥰🥰🥰 in ritardissimo ma spero che ti abbia ripagato del lavoro fatto.

Recensore Junior
08/03/20, ore 17:55

Carissima Tyger, è davvero un enorme piacere ritrovarmi di nuovo qui a commentare il prosieguo di questa magnifica fic, non c'è complimento al mondo che possa bastare per questa storia, e soprattutto per il genio che l'ha ideata.
La mia adorazione per te è cosa nota, non c'è bisogno di ribadirlo.
Passiamo quindi alla storia procedendo per gradi. Per cui mettiti a sedere perchè sarà lunga!! ahh ah

Prima parte concentrata su Akari e in particolare sui progressi che cerca suo malgrado di fare, nonostante faccia ancora molta fatica ad uscirne, ma ci sta tutta la fatica che fa perchè è davvero troppo grande il peso del ricordo che è costretta a sopportare. Ma ha Ryoga e in questo capitolo emerge chiaramente che ne ha preso piena coscienza e del fatto, soprattutto, che è l'unica via d'uscita che le rimane per venirne fuori.
Non è una coppia facile da gestire, le premesse che ne stanno segnando il nascere non sono state finora per nulla favorevoli. E ammiro sul serio il lavoro che stai portando avanti nel gestire anche questa coppia, che considero davvero complicata al pari di quella che è la vera protagonista della storia, con cui si muove parallela. Un elogio quindi per aver magistralmente gestito ambedue le parti.

Comunque, la prevedo davvero dura. Anche se tra i due sboccerà finalmente qualcosa di più concreto, di fatto il passato continuerà a pesare su di loro come un'ombra di cui non ci si può liberare.
E' davvero una storia triste la loro, di quelle in cui non è possibile scrivere un finale da "e vissero felici e contenti".

E lo stesso vale per Ramna e Akane. Anche qui abbiamo una coppia, anzi la coppia, destinata a non esserlo, ma sono sicura che, sfidando ogni pronostico avverso, lo saranno comunque!! (ah ah detta così fa pena, ma il succo è quello).
Tornando al discorso, questa è una storia che continua a presentarci anche il lato triste della medaglia.
“Freak of nature", mi è piaciuto moltissimo il titolo che hai scelto per questo cap, l'ho trovato parecchio azzeccato. Ci ricorda/i, infatti, che un'umana e un essere immondo, uno "scherzo della natura" non potranno mai stare insieme. Lo sfogo di Ranma, struggente in ogni suo aspetto, ribadisce chiaramente questo concetto. Hai gestito questa parte in modo magistrale, e non me ne frega niente se torno a ripetermi!! Mi son uscite le lacrime per lo strazio del codinato. Nella sua versione originale mal sopporta e soffre parecchio la condizione impostagli dalla Nyannichuan, ma qui la maledizione che lo tormenta va ben oltre.
Sarò sadica, forse un po' lo sono, ahh ahh, ma adoro le storie dove nonostante un lieto fine, di lieto alla fine c’è ben poco!!! E quando sono così ben gestite, la goduria non ha confini, ah ah

Sinceramente, alla luce di quanto finora accaduto e rispetto all’intreccio che ne è venuto fuori, la vedo dura riguardo un loro futuro insieme, e se ci sarà non potrà mai avvenire nel senso tradizionale, perchè di fatto Akane è un'umana e Ranma un immortale.
Mi son chiesta varie volte su come gestirai in futuro la cosa, quando ci ritroveremo prossimi al finale. Ho anche pensato a un dono dell'immortalità a beneficio di Akane, ma continuo a considerarla una risposta fin troppo ovvia. La colpa è tua perchè mi hai abituata a non darti per scontata, quindi davvero mi aspetto di tutto.

Riguardo Akane. Mi è piaciuto molto questo confronto con Sayuri, in molti tratti davvero esilarante. Soprattutto quando le spiega cosa avviene quando “un uomo e una donna arano le nuvole”!!ahh ahh questa parte mi ha fatto morire, perché ho immaginato l’espressione di Akane per nulla abituata a certi discorsi!!
Ma hai fatto benissimo ad impostarla in questo modo, per farle aprire gli occhi le necessitava qualcuno che avesse una visione più ampia dell’argomento in questione, più disinibita.

Devo dirti la verità, un po’ l’ho odiata quando alla fine l'ha fermato, un po’ ipocrita da parte sua dato che era stata proprio lei a spingerlo fino al punto di non ritorno.
Ma sta sperimentando, diciamo così, non avendo idea di cosa sia un rapporto tra un uomo e una donna, ed è logico che, quando sta per spingersi troppo oltre, ha paura.
Su Ranma invece non mi aspettavo che reagisse diversamente. Anzi, è stato fin troppo un santo o un "coglione" come non si definisce lui stesso, ahh ahh, e a questo punto sono curiosissima di scoprire come reagirà in seguito e soprattutto quali saranno le decisioni che prenderà.
Di certo le cose tra loro non saranno più le stesse, non sarà più possibile dopo una simile nottata. Tra l’imbarazzo e l’essere costretti a stare insieme ne vedremo delle belle. Prevedo litigi, anzi sfuriate come da consuetudine. Forse una separazione, momentanea naturalmente, fomentata da Ranma che tra i due è quello che ha più coscienza di come stanno in realtà le cose. E’ chiaro che la decisione di porvi fine o meno spetti a lui, tra i due è quello che ha più da perdere in tutta questa storia. Per Akane invece è di gran lunga più facile, al massimo deve fare i conti con il suo rango e la questione del disonore, non di più. Per il ronin la questione è di gran lunga più complicata e dannatamente triste.

Davvero complicato l’intreccio che ne è venuto fuori, e per quanto mi sforzi, la verità è che non riesco proprio ad immaginare come andrà a finire. Qualunque sia la risoluzione finale a cui hai pensato, al momento rimane un’incognita di cui non lasci trapelare alcun indizio, neppure uno!!

Ma passiamo alla fanart, e che fanart!!! I complimenti sono d’obbligo, e questa è la seconda che mi piace di più, la prima, quella difficile da detronizzare, rimane ancora quella in cui vediamo Ranma sotto la cascata, mezzo ignudo e figo come mai l’abbiamo visto, ahh ahh!!!
A parte gli scherzi, in realtà mi son piaciute tutte, e invidio da morire questa tua dote, avrei voluto esserne in grado anch’io, ma le volte che ho persino tentato di farlo, per vostra fortuna o per volontà divina, ho finito per riporre foglio e matita nel cassetto, abbandonando così del tutto l’idea.

Carissima, ti chiedo perdono per questo ritardo, ma ormai sappiamo entrambe le motivazione che ci costringono a non essere costantemente presenti in epf, quindi sono superflue le spiegazioni.
Sono inoltre in evidente ritardo riguardo la mia fic, e purtroppo ultimamente ho avuto pochissimo tempo da dedicarvi e mi mangerei le mani dato che ero già a buon punto dal postare il nuovo cap.
Poco tempo non solo per lo scrittura ma anche per la lettura, altro hobby che prediligo. E per me quest’ultima è fondamentale non solo per rilassarmi, ma anche per tener in esercizio la mente e stimolare la fantasia. Per non parlare della scrittura in sé che ne risente parecchio.
Spero quindi di uscire quanto prima da questo blocco temporaneo, e di aggiornare al più presto.

Alla prossima allora, comunque vadano le cose, se in questa sede o nell'altra
Un enorme bacio
Tereca

Aggiunzione del 21 marzo:
Tyger, fanart da urlo su Ranma. E' pazzesca, e mi riferisco soprattutto alla qualità grafica, oltre che al soggetto naturalmente, ahh ahh!!
Complimenti davvero. Una tra le fanart più belle che abbia mai visto, sono sincera.
Se la vedesse la Takahashi rosicherebbe d'invidia!!!
(Recensione modificata il 21/03/2020 - 04:51 pm)

Recensore Junior
07/03/20, ore 16:28

Fantastico, semplicemente fantastico! Come tutti gli altri capitoli precedenti ma questo è da togliere il fiato!
Ti basti sapere che una volta arrivata alla fine mi mancava l’aria nei polmoni… ho trattenuto il fiato per non so quanto, presa come spettatrice nell’ombra o, meglio, come protagonista io stessa della vicenda. Perché sì, tutto quanto è talmente coinvolgente che ti porta inesorabilmente a immedesimarti. E non sarebbe assolutamente possibile se non fosse scritta con maestria!
Mi sono immedesimata talmente tanto che ho “detestato” Akane alla fine della scena clou. Confesso che avrei voluto leggere qualcosa di diverso. Lui la stuzzica ovviamente e lei, facendo esattamente lo stesso, in qualche modo lo incoraggia e… niente, lo respinge! Lei che per prima lo ha pungolato e che, inizialmente, invece di allontanarsi lo asseconda. Un po' di delusione c’è stata, ma ripeto è stato solo un attimo. Mi sono lasciata sopraffare da quella parte di me che voleva tutto e subito, fregandosene delle implicazioni che avrebbe portato nella storia il loro giungere così presto alla conclusione. Poi ho ritrovato la lucidità perduta - causata dalla passionalità della scena - e ho ragionato in base alla caratterizzazione originale dei personaggi. Ecco, tra le alte cose, cosa apprezzo di più in NRSU. Il fatto di essere una storia con ambientazione temporale e contestuale diversa dal manga ma che non si allontana troppo nel delineare i personaggi. Così troviamo un Ranma burbero, sfrontato, talvolta egoista, sicuro di sé ma con i suoi demoni interiori che, bene o male, gli fanno prendere decisioni che mostrano esattamente il contrario di quello che in realtà vorrebbe fare. Per risparmiarle certe cose, per non farla soffrire… perché sotto quella dura corazza che si è creato in realtà c’è qualcosa di più, un “ragazzo” semplice che vuole vivere davvero come una persona normale. Come nel manga, egocentrico, sicuro di sé e totalmente incapace di rapportarsi e mostrare quello che in realtà pensa (cioè che Akane gli piace) per paura di non essere abbastanza virile, portandolo a dire e fare completamente l’opposto. E non dimentichiamoci, sempre alla ricerca della “normalità”. Akane, ugualmente, l’hai mantenuta come la ragazza violenta, ingenua e poco sicura di sé a cui siamo abituati. Sempre gentile con il prossimo e pronta ad aiutare gli altri in qualsiasi occasione ma testarda e dura di comprendonio. E non dimentichiamolo, pessima nell’arte culinaria. Ho adorato la scena in cui ha rischiato di avvelenare tutti, persino un immortale e due yōkai, oltre se stessa! Giustamente non potevi tralasciare questo dettaglio che, in fondo, si sposa alla perfezione con l’educazione nobile a cui è stata sottoposta.
Per farla breve, i due baka di sempre! Lei perché divorata dal dubbio che lui in realtà non possa provare per lei niente che vada al di là della mera attrazione fisica, che nella scena finale sia addirittura il sakè ad averlo fatto agire così. Lui perché la porta a credere ciò, proprio per allontanarla, per evitare ancora certe situazioni in cui lui a stento sa mantenere il controllo. (e qui ho odiato Ranma, anche se per poco XD).
Insomma, tutto ciò per dire che sono proprio loro! Sono sempre Ranma e Akane. Adattati alla perfezione in una situazione storica diversa. Alla luce di ciò, mi viene da ridere ripensando al disappunto iniziale, consapevole che, proprio per come sono loro in realtà, non sarebbe stato credibile se avessero copulato subito. Senza che lei sapesse tra l’altro del fardello che Ranma si porta dietro. Perciò ritengo le tue scelte davvero strategiche e azzeccate!
E proprio sulla maledizione di lui e sul grande “problema”, che sorgerà quando entrambi si arrenderanno ai loro veri sentimenti, mi sto scervellando da settimane. Mi riferisco al fatto ovvio che lui è immortale e lei no. Come ti ho già detto ho cercato banalmente la soluzione nella leggenda della “carne di sirena”. Ma, mi hai fatto giustamente notare che se anche lei diventasse immortale sarebbe un problema ancor più grande. E poi, lui vuole essere normale e non condannare Akane ad una vita come la sua. Quindi non mi rimane che cercare gli indizi che hai disseminato nei primi capitoli.
Ritornando alle cose che ho apprezzato, forse quella che più mi ha affascinata è la ricerca dei dettagli. E non mi riferisco alla descrizione perfetta di ogni singola scena che, almeno per quanto mi riguarda, mi permette di rivivere tutto come un film nella testa. Come ho detto all’inizio riesco ad immedesimarmi senza fatica proprio perché è tutto ben delineato e chiaro. Piuttosto, sin da subito ho apprezzato davvero molto lo studio che hai fatto sulla terminologia, luoghi, usi e costumi ecc. ecc. Immagino quanto deve essere stato faticoso ma ti assicuro che questo sforzo dà un ulteriore valore aggiunto al tutto.
Giungo alla conclusione ribadendo quanto sono affascinata dalla storia e dalla tua abilità nel scriverla. Le singole storie che la compongono, gli intrecci, le dinamiche e la caratterizzazione originale dei personaggi trasposti e adattati, come ho detto prima, in un contesto totalmente diverso. Mi sono soffermata su Ranma e Akane ma anche quelli di contorno sono resi alla perfezione. Anzi, prevedo nuove apparizioni e non vedo l'ora di vedere come li hai resi.
Sono entusiasta. E molto. A tal punto da aver riletto questo capitolo 21 una seconda volta per assaporare ancora quelle emozioni che mi hanno invaso alla prima lettura. E piacevolmente le ho ritrovate, addirittura rinnovate e più potenti. Inutile dirti quanto abbia apprezzato l’illustrazione che ci hai regalato… grazie ancora per avermela prestata per la sfida tra me e Kuno!
Infine ti segnalo un “la” di troppo sul finale: “Ma era la stata la sua bocca, quella boccaccia…”
Ah, dimenticavo di rispondere alla domanda: “ma secondo voi Sayuri chi ha sverginato?”. Ovviamente… il nostro amato, nonché eterno disperso Ryoga! Almeno la strada per i “cancelli di giada” l’ha trovata! XXD
Non ti dirò di aggiornare presto perché so che ci vuole il suo tempo, spesso limitato dai vari impegni. Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo è vero ma aspetto volentieri se il risultato è solo lontanamente simile a questo.
Forza Cri, ganbatte!
Un abbraccio

Recensore Veterano
06/03/20, ore 22:52

In ritradissimo e ho finito per non rileggere il capitolo ma semplicemente ripassarmi in testa gli avvenimenti. Parto con il dire che mi piace il modo parallelo in cui fai evolvere le sue storie d’amore! Mette in risalto i due modi in cui si stanno evolvendo senza contare che da un punto di vista temporale ti permette di capire cosa sta accadendo dall’altro e ti sbatte in faccia come Ryoga dopotutto sia molto più maturo di Ranma in questo contesto. È diventato un uomo con le palle ( scusa il francesismo) ma sto adorando la sua crescita le decisioni che sta prendendo e la cura e la pazienza che ha nei confronti di Akari. Lei mi fa una gran pena e mi mette su un sacco di angoscia ma sembra che Ryoga stia andando nella giusta direzione con lei con molto tatto e amore. Ho paura però, di qualche altro brutto colpo di scena. Senza contare che lo sguardo su Happosay che finalmente si è mangiato la foglia fa presagire aria di cambiamenti e ovviamente di guai. Passiamo alle due zucche. Anzi in questo capitolo quello che é l’unico da biasimare è proprio Ranma! Un grandissimo zuccone che si fa un sacco di seghe mentali e a questo punto arriverà a farle anche di diversa natura. Sono indecisa su quale scena ho adorato di più in questo capitolo c’è ne sono davvero molte alcune sono state così magistralmente narrate che mi scorrevano in testa le immagini come se fossero un film. In una in particolare ho avuto la sensazione di essere lì di ascoltare i suoni e gli odori. Mi riferisco alla scena della festa quel momento in cui Ranma vede Akane con il kimono. Mi sembra ancora di sentire lo scoppiettare del fuoco l’odore della salsedine e l’abito pestilenziale di Ranma che ha deciso di annegare il suo desiderio nel sakè XDXD. Ma non è la mia preferita e non è stata la mia preferita nemmeno quella finale. Non perché non sia stata stupenda ma a dir la verità un bel po’ mi ha contrariato quel deficiente , giuro non ho altri termini per descriverlo. Lei era lì pronta innamorata ( perché finalmente ha compreso la natura dei propri sentimenti ) e disponibile e lui cosa fa?! La spaventa a morte nel modo più brutale in cui si possa spaventare una ragazza che deciso di mettere da parte il modo in cui è cresciuta per donarsi a lui. Senza contare poi quanto è stato stronzo nei giorni precedenti mostrandosi a lei come uno mostro per farla allontanare. Gli occhi tutti neri per rendersi il meno umano possibile. Ranma in questo capitolo non ha fatto di certo una bella figura. Akane invece l’ha mostrato una gamma infinita di emozioni e ai miei occhi si è mostrata per la ragazzina caparbia buona e innamorata qual’è dopotutto. Ho adorato come sei riuscita a mostrarci le grandi doti culinarie di Akane. Ancora rido all’idea di Ranma che continuava imperterrito a premere il punto per farsi passare il mal di stomaco. GENIALE! Il personaggio che più ho amato di più però è stata la bella neko yukai! È stata spumeggiante fresca e divertente. La scena forse che eleggo a preferita è stata quella in cui ha raccontato ad Akane di lei e Ryoga giuro non riuscivo più a smettere di ridere praticamente l’ha quasi stuprato XD Povero Ryoga che non sapeva più come sottrarsi a quella gatta in calore! Ho adorato il villaggio e i suoi personaggi e su una cosa devo dare Ragione a Ranma Quello era un ottimo posto per restare a vivere, magari non lasciandoci da sola Akane. Sembrava un piccolo angolo Di paradiso Dove poter vivere in semplicità e spensieratezza. Poi non so perché ma mi ha ricordato molto l’ambientazione di Inuyasha e me lo rendeva ancora più caro. Più penso a quello zuccone però e più mi arrabbio la ama la desidera si prende cura di lei ed è davvero un BAKA ha ottenuto quel che voleva è riuscito a farla spaventare ma sono sicura che se ne pentirà molto di più di quanto ha già fatto. È in queste cose che si nota l’immaturità di Ranma nonostante siamo un immortale in confronto a Ryoga. È vero hanno una storia alle spalle totalmente differente, comprendo tutte le motivazioni che portano Ranma a comportarsi così, ma rimane il fatto che si evidenziano notevolmente le differenze fra i due. Anche il fatto che abbia fatto spaventare Akane in quel modo quando sopra leggiamo di Akari che quell’orrore l’ha davvero subito e ne sta pagando ancora le conseguenze. Ah dimenticavo la scena del combattimento in acqua da parte delle ragazzine mentre sono nude. Quello è stato un tocco madornale per un po’ di fanboy XD Sarò ripetitiva ma come sempre ogni tuo capitolo è un piccolo grande capolavoro. Questa storia bare 10 a 0 molti libri che ho letto se non tutti! Grazie di cuore Cri che permetti di leggere questo favoloso mondo a cui hai dato vita. Sicuramente ho dimenticato di parlare di qualche passaggio ma sono sicura che se non commentavo oggi finivo davvero per non farlo più. E non lo trovo giusto perché un commento te lo meriti tutto e anche di più! Prometto che mi farò perdonare con la prossima recensione. Un bacio!

Recensore Master
29/02/20, ore 15:20

Un ritorno pieno di pathos questo, con Akari che fortuitamente ha il suo fiore rosso regolare mentre aspetta nella sua stanza Ryoga, il quale scopriamo che non è piú illibato ( Sayuri ci ha messo il suo zampino) e che nel frattempo sta eliminando ad uno ad uno gli ostacoli per diventare il nuovo capo-clan! Inutile dire che apprezzo molto questa crescita del personaggio ed il suo avvicinamento lento ma inesorabile ad Akari. Passiamo poi agli allenamenti di Akane, lei che concentra il suo qi, non so' se l'ho scritto bene e riesce anche a non farsi troppo distrarre dai ricordi dei baci e contatti con Ranma, ma poi capiamo anche il perché, dato che tra una faccenda e l'altra con Yumiko per impararle a vivere e la sua lunga conversazione con Sayuri al fiume scopriamo che ad Akane serve una lezione di educazione sessuale, in quanto molto catente sull'argomento, colpa degli anni passati in isolamento al suo castello. Sayuri le spiega che le regole e la pratica di certe cerimonie sono ipocrite in gran parte del paese, specialmente perle classi piú basse e che spesso la povera gente è costretta ad un grosso compromesso per sopravvivere, come i padri che vendono le figlie salvo poi riscattarne alcune se in qualche caso si pentono, il che mi ricorda "Delitto e castigo"in cui il padre si ubriacava per i sensi di colpa, la madre semi ammalata faceva vendere il corpo alla figlia maggiore e poi il padre moriva, tragedie nella povertà spesso dimenticata. Sayuri ha un animo capriccioso e disinibito e cerca come di svezzare Akane, che anche se è alle prime esperienze, non è certo insensibile alla vicinanza dell'immortale, anzi complice la fuga e tutto il tempo passato insieme si è sempre piú fatta avanti verso Ranma. Lui no. Da una parte sono contenta che Ranma e Akane non abbiano ancora consumato sulla spiaggia,(benché Ranma non fosse davvero ubriaco e ci marciasse un pò per vedere la reazione di lei...) perché lui non lo vedo ancora totalmente aperto, vulnerabile e onesto con lei, forse ha ancora delle titubanze per la sua natura o per via della sua relazione passata con Shampoo si porta dentro delle ferite ancora aperte. ? Sayuri aveva provato a creare l'occasione perfetta, ma queste cose non si programmano, pur con tutta la buona volontà. La mezza gatta nota che i loro due ospiti si amano, ma lo sviluppo del loro amore è ancora da definirsi, ci sono ancora troppi lati oscuri. A questo punto Akane o capisce o diventa più confusa di prima, ma gli occhi di Ranma per tutto il capitolo parlano inequivocabilmente da soli mi pare, e io davvero quel ramo glielo sbatterei non in testa ma dove non sbatte il sole diciamo XD! E se i mezzidemoni cercano di avere più informazioni riguardo ai loro ospiti e di capire o meglio ridere delle usanze nobili e strambe della famiglia di Akane lo fanno anche per genuino interesse. Dimenticavo di citare il momento ilare sulla cucina, i mandarini con il farro, aiuto! Si salvi chi può, credo che passerà molto tempo prima che Ranma faccia lavorare ancora Akanein una cucina... Infine c'è ancora l'ombra dell'inseguimento di Happosay e degli uomini di chojico (fantastico quando Happy ne stende uno con la sola pipa) che ci fa capire che i due fuggitivi hanno ancora il fiato sul collo e non possono rilassarsi troppo! Ma se non altro ora Akane ha imparato una tecnica in più ;)

Recensore Veterano
29/02/20, ore 10:01

Eccomi qua finalmente ce l ho fatta...e sappi che per scrivere questa recensione ho acceso dopo tanto tempo il mio povero pc che ormai avevo relegato in un angolo....ma passiamo al capitolo....Per prima cosa volevo dirti che l attesa per ogni tuo aggiornamento viene sempre ripagata da questi capitoli meravigliosi che ogni volta ci proponi. Si perchè per me il tuo modo di scrivere è davvero meraviglioso, ci fai immedesimare nei personaggi, ce li fai amare,insomma, trasmetti attraverso di essi il tuo amore per la scrittura.
inizialmente non ero molto presa dalla storia tra rioga e akari,ma adesso invece mi intriga moltissimo, sono curiosa di sapere come ryoga si voglia vendicare del padre,e se alla fine ,la povera akari riuscirà mai a superare il trauma della violenza subita e a gettarsi senza remore tra le braccia del suo salvatore.
Passiamo poi ad Happosay, cioè il modo in cui l hai descritto, i suoi gesti , il fatto di mandare in aria un uomo col la sola pipa,l hai riportato alla perfezione....è proprio il vecchietto invincibile che conosciamo noi,sei stata veramente bravissima. Sono proprio curiosa , pero, di vedere come si comporterà con i suoi due allievi nel momento in cui li troverà.Da quello che ho capito,lui temeva che facendoli incontrare sarebbe potuto scattare qualcosa tra i due , perchè a suo dire sono troppo simili, era normale che si sarebbero piaciuti, ma lui da maestro come si comporterà? ostacolerà il loro amore o finirà con l appoggiarli? spero tanto la seconda ^.^
Il villaggio degli yokai è veramente uno spasso, cioè potresti ambientare tutta la storia qui e sarebbe veramente bellissima....adoro tutti dal volpino scondinzolante alla gatta in calore, mi fanno divetire tantissimo, e secondo me anhe i nostri due protagonisti faranno fatica ad abbamdonarlo questo villaggio....ma chissà magari un giorno ci ritorneranno XD
A proposito di gatta in calore...era per caso di Ryoga che parlava quando raccontava ad Akane di come aveva insegnato ad un giovane di cui non ricorda il nome, ad arare bene le nuvole?XD che ridere XDe adesso Akane continuerà a raccontargli di cosa è successo stavolta con Ranma ?oppure è rimasta troppo sconvolta dall accaduto per tornare sull argomento?
Si perchè Ranma stavolta ci è andato un pò pesante....io ho adorato la parte finale, come sicuramente tutti, sei riuscita a trasmettere una miriade di emozioni, la paura e allo stesso tempo la voglia che aveva akane di averlo, ma anche ranma non scherza a livello di emozioni. lui la vuole tantissimo, ma ha paura di farla soffrire, ha paura che i suoi nemici possano rivendicarsi su di lei,ha paura di vederla invecchiare e cosi decide di rovinare un momento cosi bello ed emozionante usando poco tatto come se l unica cosa per lui imporante fosse possederla, ma si capisce che è molto combattutto dal pugno che tira sulla sabbia,dal modo in cui la bacia...ci hai veramente fatto sognare.... e la nostra akane era ovvio che non lo avrebbe accettato perchè lei ci mette il cuore in tutto quello che fa e di rimando, vuole che anche lui sia coinvolto. anche se dalla discussione avuta con sayuri lei appare ancora ancorata alle tradizioni rigide del suo castello, pensa davvero di dover arrivare illibbata al matrimonio?perchè mi sa che rimarrà delusa....o rimarremo delusi noi che aspettiamo con trepidazione il momento in cui ranma varcherà i suoi cancelli di giada? ;) XD
certo che dopo l ultima scena non sarà facile per akane avvicinarsi a ranma, e credo che nonostante la sua testa dura da adesso in poi farà meno la spavalda non credo che lo sfiderà ancora,anche se piace tantissimo il modo in cui cerca di tenergli testa, anche se alla fine si arrende a lui perchè abbiamo capito tutti,lei compresa che ormai è cotta <3.
in tutto questo casino, sei riuscita ad inserire anche uno dei punti forti di akane nel manga, e cioè il suo fare schifo in cucina XD ... ti stimo troppo e spero che tu sia sempre motivata a continuare questa splendida storia perchè credo veramente che meriti molto e che sia una non solo delle più belle, ma delle più ben scritte fan fiction che ci siano in circolo. Adesso comincerò a farmi film mentali su come tu possa proseguire questa storia, fino a quando non arriverà il prossimo aggiornamento...spero presto, ma non voglio farti pressione perchè capisco che la vita frenetica che viviamo ogni giorno spesso ci allonta dalle nostre passioni, ma una passione cosi bella non deve essere accantonata, quindi tu non smettere mai di scrivere, non solo per noi che ti seguiamo, ma sopratutto per te stessa .
un ultimo apprezzamento è per la fanart che hai inserito nel capitolo che come al solito è meravigliosa e trasmette appieno le emozioni che abbiamo sentito leggendo il capitolo, complimenti per tutto cara, per il modo di scrivere accurato, per la ricerca dei minimi particolari, per le emozioni che ci trasmetti e per la fantasia che metti nello scrivere , sei grande ...un abbraccio

Recensore Veterano
28/02/20, ore 15:05

Ecco come uccidere un immortale... la cucina di akane!!!! Me ne ero quasi dimenticato!

Felice di leggere un altro capitolo! Complimenti davvero divertente e affascinante!

Nuovo recensore
28/02/20, ore 00:13

Ciao! Che piacere ri-leggerti!

Grazie mille, per aver illuminato la mia triste serata con una bellissima lettura!
Sono anche molto contenta perchè i tuoi aggiornamenti sono cosí corposi: insomma è tutto perfetto, non c'è nulla che stoni. 
I personaggi, come sempre, sono descritti minuziosamente, evolvono al giusto ritmo, poi vabbè, che lo dico a fare, introspezione super! Tutto molto curato, la scelta lessicale azzeccatissima, eh niente, potrei andare avanti così per tutta la notte.
Trovo questa storia semplicemente bellissima e originale, la trama mi tiene sempre con il fiato sospeso e questo ultimo capitolo non fa eccezione.
Ti ringrazio per tutto l'impegno che metti in questa opera.

Faccio sempre il tifo per te,
baci,
Srella
 

Recensore Junior
27/02/20, ore 17:52

Mi piace leggerti sei brava, sono contento che hai aggiornato il tuo racconto in breve tempo, sono curioso come se la passa Kasumi, speravo che in questo aggiornento dedicarvi una piccola parte della vita che stava passando nel suo castello, comunque complimenti lo stesso e davvero bello

Recensore Junior
25/02/20, ore 22:43

Finalmente un nuovo capitolo. Ogni volta che aggiorni sono estremamente felice perché significa che posso immergermi nuovamente in quel fantastico mondo che tu stai rendendo sempre più vivo e reale. Io adoro sia Ranma che l’Oriente (e ovviamente anche Higlander) e poter leggere una storia che unisce insieme tutto ciò è fantastico.
In questo capitolo sei riuscita a fare qualcosa di molto speciale ed apprezzato: finora il mondo era popolato quasi completamente dai personaggi della Takahashi. Ora invece sono formalmente entrati in scena dei nuovi personaggi, gli yokai. Con loro hai vinto due volte: in primis perché servono a calarci appieno in questo Giappone feudale; in secondo luogo sei riuscita a sviluppare dei personaggi che sembrano essere usciti fuori dai fumetti della Divina: il volpino frenetico che scodinzola, la gatta sempre in calore. Non sono più delle semplici comparse, soprattutto Sayuri, ma dei veri personaggi a cui mi sto affezionando (proprio come sta facendo Akane). Brava!
Ma andiamo con ordine e iniziamo dal titolo, “freak of nature” cioè “scherzo della natura” definizione molto tagliente che lascia l’amaro in bocca. Certamente si può pensare che tu ti stia riferendo a questi poveri yokai che dagli esseri umani non sono visti bene e per questo vengono perseguitati; però a ben pensarci questa definizione calza a pennello anche per Ranma, per come lui vede se stesso e per come te che possa essere visto da Akane. Per questo lui non vuole che lei sappia. Non vuole spaventarla, non vuole perderla. Come sempre, bravissima: in tre parole sei riuscita a condensare un mondo, sia un intero capitolo che tutta la mentalità di Ranma. Stupendo.
Vista la lunghezza del capitolo cerco di focalizzarmi solo su alcuni punti se no temo di non finire in breve tempo questa recensione (e la voglio finire per tempo per farti sapere tutto il mio apprezzamento!).
Tu sei maestra del ritmo e la scena di Akari ne è la prova. Tutto inizia con una esasperata lentezza (“la lentezza del miele che cola dal favo”; “Una goccia d’inchiostro cadde”). Tutto sembra bloccato ma si può percepire nitidamente “l’ansia che cresceva inesorabile come la marea” fino all’esplosione di lei, di quel “un immacolato pezzo di carta deturpato per sempre”. Alla fine esplode e aver ripetuto più volte il verbo gridare come tu hai fatto marca perfettamente la forza e l’intensità di quello sfogo liberatorio. E sempre a proposito di ritmo è stupendo come hai finito il paragrafo su Akari e hai iniziato quello su Akane: Akari “riversava su di lui tutta la sua disperazione” mentre Akane “Akane “immobile a osservarlo”. Termini con un’azione di forte movimento emotivo e fisico e inizi con una scenda di piena stasi. Ottimo.
Ora il rapporto fra Akane e Ranma è perfettamente rappresentato da quegli occhi che in tutti i capitoli sono stati il fulcro del mondo emotivo dei due protagonisti, sono la chiave attraverso cui tu li caratterizzi e fai comprendere tutto un infinito mondo di sentimenti che si cela dietro quegli sguardi. Ora gli occhi di lei esprimono delusione mentre quelli di lui emanano spietatezza. Ma poi questa spietatezza va oltre trasformando gli occhi in “due pozzi di cui era impossibile scorgere il fondo:Ranma stava usando la seconda vista per non doverla guardare in faccia”. Sentimenti così forti espressi solamente attraverso la descrizione degli occhi. Superbo.
Ovviamente questo alternarsi di sentimenti (prima slanci affettivi e poi freddezza emotiva) è in un certo senso tipico delle storie della Takahashi: i protagonisti che sono coinvolti in un’altalena di sentimenti, di cui sono vittime impotenti. Tu ovviamente sei riuscita a prendere questo elemento del manga e a renderlo serio e maturo.
Piccolo inciso: il modo in cui hai descritto le tecniche di qi kung è perfetto. Ti fa avvertire l’esatta sensazione che si proverebbe facendo quelle tecniche. Mi ha fatto venire la pelle d’oca: mi pareva davvero di provare quelle sensazioni che si provano facendo qi kung. Brava!
Altro inciso: nella seriosità del momento, del capitolo, sei riuscita a inserire anche la leggerezza del manga descrivendo i danni che Akane combina in cucina. Strapazzi il mio animo: prima lo fai agitare leggendo della freddezza con cui lui la guarda e poi lo fai sollevare leggendo dei danni prodotti da lei. Mi piace perché così non mi fai mai annoiare e mantieni l’attenzione sempre desta.
Complimenti anche per il personaggio di Happosai: in sue semplici righe hai rifatto vivere il personaggio del manga. Stupendo: “si alzò con la massima calma, una mano stretta a pugno dietro la schiena, l’altra che reggeva indolente la pipa da cui tirò un’altra boccata, prima di usarla come arma per far volare via l’imbecille contro un muro”. E’ proprio lui!
Ma torniamo ai due protagonisti e ad un altro sbalzo emotivo che ci procuri: lui sembra tanto duro, certo ma fino a che lei non sta male e allora leggiamo che lui si precipita da lei e che lui era “come sull’orlo del panico” tanto da sembrare “disperato”.
Ma andiamo avanti e ritroviamo nuovamente gli occhi a farla da padroni: “. Sempre con quel maledetto, inquietante sguardo che di umano non aveva nulla, ma che proteggeva entrambi: lui dal vederla per la donna che era, lei dal considerarlo alla stregua degli altri esseri umani”. La sua durezza era sempre a fin di bene. Lui cerca sempre di proteggere Akane! Meraviglioso!
Akane poi finalmente spiega (altro elemento collegato alla vista) che tutti i disastri che ha fatto li ha fatti perché e solo perché davanti agli OCCHI aveva la sua immagine e quindi lei “vedeva a mala pena cosa stava facendo”. Lei non si rassegna a perdelo: è la classica cocciuta Akane e va benissimo così!
E poi, dopo un momento serio torna la leggerezza con Sayuri che spiega “certe cose” ad Akane, chiedendole anche se Ranma fosse “ben fornito”: sono morto! Bellissimo! E da qui il passo ai manuali erotici è brevissimo. Per quanto sembri una scena spassosa è anche una pagina importante perché ci proietta nella realtà contadina di quel tempo. Grazie per aver studiato il Giappone feudale e insegnarci tante cose.
Parlando di cose sconce però Akane ha una piccola intuizione: “Qualcosa sbocciò nel petto e si diramò come fuoco incendiandole il viso. Era assurdo lasciarsi anche solo sfiorare da quella possibilità, eppure Akanesi permise di sperare”. Permettersi di sperare: che bella frase. Come sempre tu dai il meglio usando pochissime parole ben scelte.
Molto interessante anche aver introdotto il concetto che Akane ha dell’amore: credo che nel corso della storia modificherà questo concetto e non vedo l’ora di arrivare a leggerlo. E ovviamente Akane pensa all’amore e allo stesso tempo si fascia la testa e fraintende come al solito: “Ranma non prova per me quel che tu credi perché è deciso a volermi riportare da mio padre e per farlo devo rimanere intatta, ecco perché mi evita: l’ho provocato e adesso non vuole cadere in tentazione, tutto qui”.
A proposito di Sayuri: meraviglioso il punto in cui racconta di essere andata a letto con….Ryoga! Mi sono morto dalle risate!
E sempre in questa altalena di emozioni ecco Akane e Sayuri a fare il bagno felici e serene fino a quando però vengono attaccate. Combattono e si difendono bene. Cionondimeno all’improvviso arriva Ranma, che è sempre vicino ad Akane e di nuovo tornano in primo piano i suoi occhi: “mentre i suoi occhi percorrevano il suo corpo dalla testa alle gambe e ritorno con una lentezza esasperante. I suoi veri occhi, di un blu ardesia così violento da abbagliarla”.
Molto apprezzata la scenda della festa soprattutto perché l’assenza di Ranma getta altra luce sui suoi sentimenti per lei: “Scosse la testa. Roba da non credere, avrebbe preferito affrontare un oni alto come dieci uomini, piuttosto che vedere il suo volto (deluso) avvilito. E non voleva vederla neppure ora, perché se fosse rimasto a guardarla divertirsi insieme a quelle creature forse non avrebbe più avuto il fegato di portarla via da lì”. E inoltre inaspettatamente con uno yokai se ne esce con una frase come questa: “Avvicinati ad Akane e ti annodo la colonna vertebrale intorno al collo”. Wow! Ci tiene davvero a lei!
E poi…la scena finale che vale tutto il capitolo! Non me l’aspettavo per niente ed è stato davvero emozionante leggerla. Quel crescendo di emozioni, quella fisicità descritta così bene e così vividamente, la paura che Ranma davvero andasse fino in fondo: non poteva andare così, mi ripetevo, non possono farlo per la prima volta in questo modo. Mentre leggevo tremavo al pensiero. E poi l’esplosione di Ranma quando afferma: “Cosa devo fare per farti capire che devi starmi lontano? Spaventarti? Arrivare a far sì che tu abbia davvero paura di me?! Vuoi sapere cosa sono? Sono uno scherzo della natura, ecco cosa! Sono maledetto!”. Ecco lui come si sente: un essere maledetto, uno scherzo della natura, qualcosa quindi di non umano, non adatto (degno?) a lei. E in mezzo a questa scena piena di pathos non potevano mancare riferimenti agli occhi: “Akane si pietrificò davanti a quegli occhi che mandavano lampi di collera”. E in tutto questo trambusto Akane se ne esce con una piccola, semplice e disarmante frase: “Davvero mi faresti questo?”. Queste poche parole hanno effetto, certo, ma fino a un certo punto. Lui dopo un mormorio in cui diceva che affermava che non ne sarebbe stato capace, con un filo di voce aggiunge anche che non riesce a lasciarla andare via”. Che dramma interiore! Si percepisce tutta la TENSIONE (non solo emotiva). E di nuovo gli occhi parlanti: “riaprì gli occhi per ritrovarsi a bruciare nei suoi”. Ti devo fare i complimenti per altre di quelle tue brevi frasi estremamente ricche di significato: “il suo ventre iniziava a liquefarsi”, “il desiderio le pugnalò il ventre”, “la sua lingua che iniziò a danzare con la propria” e “Non c’era il cuore nei suoi gesti”. Questa sì che è poesia in azione!
Ranma sembra essersi comportato in modo strano e violento, troppo persino per lui ma ecco che poi arriva la spiegazione: “Si sentiva un verme per quel che aveva fatto, ma esagerare le sue intenzioni fingendo di essere più ubriaco di quel che era gli era parsa l’unica possibilità affinché lei lo respingesse. E soprattutto evitasse, in futuro, di ripetere una sciocchezza simile”. Ti confesso che quando ho letto questa parte ho tirato un profondo sospiro di sollievo. Ranma non era un’altra persona, era sempre lui e, per quanto vicino a cedere, non l’avrebbe fatto, non così. E anzi, torna a essere pure romantico: guarda la luna e vede il volto di lei e ringrazia Sayuri per avergli “donato la visione di Akane in quel furisode primaverile coi capelli raccolti e il viso arrossato che sorrideva felice”. E poi scopriamo un altro motivo per cui lui teme di amarla: i suoi nemici, Taro! e quello che quest’ultimo aveva fatto a Shan-Pu. Ora tutto inizia ad avere sempre più senso.
La conclusione del capitolo poi è stupenda, caratterizzata sempre da una di quelle tue frasi brevi ma incredibilmente pregne di significato: lui, per la seconda volta si deve fare un bagno freddo per calmare i bollenti spiriti. Purtroppo però “finora non era servito a niente”. E questa frase mi fa presagire che ne accadranno tante di cose.
Hai davvero un dono: quello di riuscire a descrivere le emozioni sia attraverso brevi frasi che sembrano quasi piccole poesie incastonate in questo romanzo ma anche attraverso un’esperta descrizione degli occhi che davvero con te si possono definire a pieno titolo lo specchio dell’anima.
Questo capitolo mi è piaciuto per tutte le tensioni emotive dei personaggi, tensioni che ovviamente si riverberano anche nell’animo del lettore. Ciò mantiene sempre viva la suspense e la voglia, la grande voglia, di continuare a leggere. Grazie per questi capitoli e come sempre aggiorna presto!!