Ho un mese esatto di ritardo, sono perfino peggiorata ç__ç Chiedo perdono di questo ritardo oltremodo vergognoso, quindi mi inginocchio sui ceci e comincio subito a commentare questo capitolo che definire un capolavoro sarebbe riduttivo.
Come prima parte ci presenti Nabiki, e in effetti mi ero chiesta come avrebbe reagito al compimento del primo passo del suo piano; me la immaginavo quasi a gongolare sfregandosi le mani, mentre tutto attorno a lei c'era il caos di chi cercava disperatamente di sistemare le cose e rintracciare Akane prima che svanissero tutte le speranze di evitare la catastrofe. Di certo non mi aspettavo un riferimento a Kasumi, che tuttavia non avresti potuto collocare in modo più plausibile, visto che non mina in alcun modo la scorrevolezza della scena, ma anzi, si colloca senza una sbavatura tra le riflessioni di Nabiki, dandoci nel contempo un ottimo esempio di come si possano dare delle informazioni al lettore senza ricadere nell'infodump.
Come sempre la caratterizzazione di Nabiki è sublime, dà i brividi pensare che tempo prima avesse fatto quella promessa alla sorella per ripagarla delle attenzioni materne ricevute, pensando già al modo di aggirarla; era già così calcolatrice fin da allora, visto che non promette per affetto, per quanto ce ne fosse stato, ma solo perché ha riconosciuto di avere un debito di riconoscenza nei suoi confronti. Mi ha colpito vedere non solo che Nabiki provasse comunque affetto per qualcuno (immagino che la sorella maggiore sia stata l'unica persona per cui lo abbia provato, o sbaglio? Per il padre, se non ricordo male, non c'era affetto vero e proprio, bramava solo di ottenerne il riconoscimento), ma soprattutto che Kasumi avesse già anticipato i suoi piani spietati e si fosse mossa per proteggere Akane. In modo un po' ingenuo, forse, ma come sempre altruista e materno, rispecchiando appieno la personalità che caratterizza questo sfortunato personaggio. Kasumi mi fa una tenerezza immensa, spero solo che le concederai un lieto fine ç__ç
Ma torniamo a quella serpe di Nabiki, che aveva progettato tutto nei minimi dettagli per non venire meno alla sua promessa. È davvero diabolica, oltre che terribilmente astuta. Il ricordo della sua conversazione con dama Yuki (ottimo anche questo inserimento, così si capisce cosa abbia spinto quella donna ad accettato un fato di tortura e morte, oltre che come si siano svolti i fatti) è narrato benissimo, con i gesti che accompagnano il dialogo, e il terrore della dama da una parte e l'esultanza tenuta saldamente a freno di Nabiki dall'altra. Ecco spiegata anche la distruzione del kimono, quell'immensa bastarda di Nabiki ha pensato anche a questo, per non dare ad Akane la minima possibilità di salvezza. Hai creato davvero un'antagonista perfetta, come al solito non so se decidermi a odiarla o ad amarla, è semplicemente troppo profonda e ben caratterizzata per limitare le reazioni di chi legge a un'emozione univoca *__*
“Nabiki aveva portato alle labbra l’ultimo sorso di tè ormai tiepido, ma non aveva smesso di fissare il nulla estasiata. Come in quel momento.
(Promettimi che non le farai del male)
Sentì il sorriso rapace stendersi quasi da un orecchio all’altro, mentre la luce che filtrava dalle imposte iniziava a rischiarare la stanza.
Sorella cara, avresti dovuto specificare meglio i termini dell’accordo.” queste frasi sono agghiaccianti, dimostrano l'essenza di questa donna diabolica, capace di ingannare la sorella che le ha fatto da madre senza il minimo rimorso e di condannare a morte l'altra sorella senza alcuna incertezza, ma solo con un assoluto trionfo. Ed ecco che la parte dedicata a lei si chiude con un imprevisto che, se non ci fosse stata in ballo l'esistenza di Akane, mi avrebbe fatto gongolare alla faccia sua!
“E chi sarebbe questo Saotome Ranma?!” chiede lei furiosa e attonita, e io non posso che sogghignare e aspettare che il suddetto Ranma faccia il suo ingresso ufficiale nel capitolo *__*
Come previsto, ecco che la scena si sposta sull'immortale, o meglio, sugli immortali. Ho trovato assai divertente Happosai che cerca piuttosto inutilmente di svegliare l'ex allievo, soprattutto considerando le botte, gli insulti e i tentati omicidi che c'erano stati nel capitolo scorso XDD
“Ti strappo… le budella… e ti ci… strozzo…”. E ricominciò a russare. Questa frase è terribilmente epica!
La frustrazione di Happosai è ugualmente divertente, credo che, se sarà costretto a interagire ancora a lungo con Ranma, ti toccherà prenotargli una seduta dallo stesso psicologo da cui va Bardak XD In un modo o nell'altro, comunque, il vecchio immortale riesce a svegliare quella testa dura dell'ex allievo e gli rivela suo malgrado la fuga di Akane.
“Ma lui si limitò a oltrepassare la soglia, stupore e incredulità che si contendevano gli occhi. E qualcos’altro che non gli piacque per niente.” a me invece è piaciuto tantissimo *__* Da sfrenata fan di questa coppia, non posso che gongolare con gli occhi sbrilluccicosi a ogni minimo dettaglio che possa riguardare il loro legame, e qui ho già immaginato Ranma che in cuor suo approva Akane, magari quasi comincia a rispettarla, almeno limitatamente a questo gesto, e al tempo stesso si gode i grattacapi che la sua fuga comporta per Happosai. Insomma, già si era visto nello scorso capitolo che Ranma aveva addirittura conservato il ricordo di quella strana ragazzina, poi che era perfino parso deluso per la sua capitolazione, e adesso questo qualcos'altro e il lampo di quando viene a sapere che lei ha distrutto il kimono... che le informazioni su Akane non lo lascino indifferente per me la dice lunga.
Perfino Happosai, poi, afferma di quanto loro due siano simili, di quanto siano fatti l'uno per l'altra (ok, questo lo dico io, ma devi capirmi, sono in pura estasi a causa del tuo capitolo!). Per quanto grave sia un simile fatto, non mi preoccupa troppo la promessa che Ranma ha estorto ad Happosai in cambio del suo aiuto, se non altro perché so che l'incontro con Akane cambierà molte cose per lui; almeno voglio sperare che tu non abbia intenzione di introdurre così presto lo scontro all'ultimo sangue tra i due immortali.
Speculazioni a parte, ho apprezzato molto anche la spiegazione del perché Happosai sia stato costretto a chiedere aiuto a Ranma, pur sapendo che lui era una delle cause principali della ribellione di Akane. Torna tutto alla perfezione.
Infine, prima di passare alla prossima scena, voglio ribadirti la mia ammirazione per gli insulti che si sono scambiati i due immortali, oltre che plausibili li ho trovati davvero fantasiosi e divertenti XD
Toh, la terza scena mi pare familiare XDDD
Posso dirti che ho invidiato un sacco non solo le serve, ma pure la stessa Hatsue? E condivido le sue maledizioni per il buco troppo piccolo, non fosse altro perché con un buco più grande avremmo avuto descrizioni più accurate *çç* Non la invidio affatto, invece, per la fatica di controllare i propri pensieri; io credo che mi sarei arresa in un nanosecondo, al suo posto. Si sarà pure trattato di un po' di fan service, ma è comunque un pezzo di alto livello, descritto benissimo! E poi pure gli ormoni dovevano avere il proprio angolo di paradiso, no? XD Senza contare che anche in questa scena che ti avrà fatto guadagnare l'amore estatico da parte di tutte le tue lettrici (me compresa, se non fosse che il mio già lo avevi da tempo) ci sono dei particolari più profondi e che, pur esulando da questioni ormonali, ho apprezzato comunque e mi hanno colpito: il fatto che Ranma non abbia cicatrici, cosa che lascia Hatsue inevitabilmente sorpresa, il fatto che non calcoli di striscio le serve e soprattutto il suo rifiuto di farsi toccare i capelli.
Cambio di scenario e si torna a Nabiki, in attesa del resoconto di Hatsue (resoconto di gran lunga più casto di quanto avrei mai fatto io XD). Le poche parole con cui viene descritto Ranma sono una sintesi perfetta di come lo immagino all'esterno. Mi sono piaciute in particolar modo le frasi “Non è abituato a farsi servire, ma dà ordini come un signore della guerra.” e “Vuol apparire indifferente a quel che lo circonda, ma non vi riesce del tutto.”, che dimostrano, oltre alla figaggine estrema dell'immortale, anche l'acutezza di Hatsue; non c'è da stupirsi che sia la donna più fidata di Nabiki.
Ovviamente Nabiki non ha perso tempo a realizzare che Ranma è l'uomo di cui Akane si era infatuata e che soprattutto è l'uomo perfetto per lei. Ecco quindi che gli ingranaggi del suo cervello cominciano a girare e già concepisce un piano alternativo per ottenere comunque la vittoria.
Chi invece non è affatto l'uomo adatto per Akane, è Ryoga, in questo capitolo più adorabile che mai. Non so cosa farci, è un personaggio che mi fa un sacco di tenerezza, soprattutto perché in questa tua storia non l'hai privato dell'ingenuità e della timidezza che caratterizzano la sua controparte takahashiana. Innanzitutto devo complimentarmi per l'ennesima volta con te per le tue doti artistiche: il disegno è splendido, in questa versione definitiva e a colori, inoltre, si vede meno figo, rispetto a Ranma (molto meno figo), ma comunque esteticamente piacevole e con un che di gentilezza che lo caratterizza come un ragazzo fondamentalmente buono.
È talmente un'anima candida e fiduciosa, Ryoga, che dopo aver sentito che Akane si è ammalata e non può vedere nessuno, invece di insospettirsi si preoccupa a morte per lei e rifiuta di allontanarsi per non lasciarla soffrire da sola. Ancora una volta lo rendi perfettamente IC e ancora una volta io ho provato l'impulso di abbracciarlo per rassicurare un po' questo povero ragazzo che si ritrova a vivere nel mondo gelido e spietato dei samurai, dove la sua sincerità e la sua ingenuità sono peccati imperdonabili. Per uno con il suo carattere, era inevitabile considerare l'incubo un presagio della malattia di Akane, anzi, di più, un segno di quanto siano legati. Povero, se solo sapesse... Ed ecco che viene menzionata Akari. Così è ufficialmente la concubina di Ryoga, stratagemma per evitare che lo diventasse del padre? Sono curiosa di vedere quanto terrai della vecchia versione, per quello che riguarda questi due ragazzi.
Posso dire poi che, per quanto mi sia dispiaciuto per l'umiliazione subita da Ryoga, ho letteralmente adorato ogni parola dell'incontro tra lui e Ranma? Sono felicissima che tu abbia aggiunto questa parte, che nella vecchia versione non c'era, perché un confronto tra il fidanzato ufficiale di Akane e l'uomo che le ha rubato il cuore, due personaggi che nel manga sono rivali anche per questo stesso motivo, era davvero interessante, sulla carta, ma anche parecchio complesso, e tu l'hai trattato in maniera sublime *___* Ovviamente, non essendoci lo stesso background che ha creato la Takahashi, i due personaggi non avrebbero dovuto avere nulla a che fare l'uno con l'altro, ma tu sei riuscita lo stesso a rendere il loro incontro qualcosa di estremamente personale. Intanto hai descritto bene, anche tramite il pov di Ryoga, la differenza tra i due: Ryoga è incerto, imbarazzato e perennemente a disagio, tanto da ritrovarsi bloccato dalla semplice presenza delle tre serve; invece Ranma sprizza sicurezza e figaggine indifferente ostilità da tutti i pori, è ben più fuori posto di Ryoga, eppure se ne frega altamente. E, cosa più grave, non calcola Ryoga nemmeno con un'occhiata.
Lo scontro, naturalmente impari, risulta inevitabile, specialmente dopo che Ranma mette fuori combattimento i due samurai; se non ci scappa il morto, c'è solo da ringraziare la presenza di Happosai.
Mi ha fatto spisciare la scena successiva, con Ranma e Happosai che parlano (ok, il primo parla e sogghigna, il secondo più che altro lo sgrida e impreca) e commentano la persona di Ryoga.
Adoro il modo in cui, pur avendo creato uno splendido AU nell'ambientazione del giappone feudale, tu riesca sempre a inserire qualche scena o qualche particolare in cui i rapporti tra i personaggi vanno a rispecchiare, plausibilmente adattati, quelli del manga.
Ranma pare provare un gusto particolare nell'insultare Ryoga quando scopre che è il fidanzato di Akane. “Tranquillo, moscerino, te la riporto io la tua fidanzata. Forse”. Ma quanto lo adoro, lui e la sua faccia da schiaffi, quando fa certe uscite *___*
Comunque mi è piaciuto come Happosai abbia evidenziato che Ryoga tanto debole non è e che lo abbia fermato per evitare che riuscisse a oltrepassare l'aura di Ranma (e che quindi Ranma oltrepassasse direttamente lui XDD); insomma, pur essendo un umano normale, ho trovato “giusto” che fosse forte a sufficienza da non essere preso del tutto sottogamba nemmeno da un immortale. Penso che questa sia stata la parte del capitolo che ho preferito, anche se l'ho gradito e adorato nella sua totalità.
Nella parte successiva hai dato spazio a un altro personaggio, che fino a questo momento era rimasto abbastanza nell'ombra. Soun non aspetta altro che qualcuno a cui addossare la colpa, in maniera tanto evidente che lo comprende all'istante anche Takeo; ed è grazie allo stesso Takeo che vengono espressi gli stessi dubbi che ho avuto io leggendo della messinscena di un'Akane malata. Alla fin fine è una corsa contro il tempo, un bel rischio, considerando che stanno prendendo per i fondelli gli Hibiki in maniera nemmeno tanto nascosta. Ryoga sarà pure un ingenuo, ma suo padre no. Significativo, comunque, il fatto che il ciambellano si sia reso conto non solo delle mancanze di Tendo (che si è sempre dimostrato un uomo arrogante e più presuntuoso che abile), ma anche di quelle di Happosai, cosa che dimostra ancora una volta l'estrema genialità di Nabiki, nell'organizzare tutto tenendo l'immortale all'oscuro e arrivando perfino a beffarlo. Geniale, a proposito, il modo in cui lei riesce a manipolare il padre in farle visita, con quella lettera carica di falsissima preoccupazione per la malattia della sorella. In quel momento Soun non aspettava altro che un appiglio e Nabiki è stata brava a cogliere l'occasione, ricordandogli indirettamente con la lettera che lei era stata l'unica a sospettare delle intenzioni di Akane. Takeo poi gli ha dato la spintarella definitiva per spingerlo a confidarsi con la figlia.
Anche in questo caso, Nabiki è spettacolare. Sapendo di essere nelle grazie del padre (non solo lui chiede il suo consiglio, non solo ammette che lei aveva ragione, ma è lui stesso ad andare nei suoi appartamenti anziché richiamarla a sé), parte subito all'offensiva, cercando di vedere dove colpire per cogliere i guadagni maggiori: cerca di insinuare che sia colpa di Happosai, pone l'accento sulle colpe della sorella, ma, astuta com'è, non insiste in nessuna delle due cose per non sollevare sospetti o non infastidire il genitore. Si dimostra una figlia umile, premurosa, ansiosa di aiutare il casato e preoccupata per le ripercussioni delle azioni di Akane; e alla fine ottiene il suo scopo: Soun chiede la sua opinione e lei lo convince a mandare Ranma nella direzione in cui è fuggita la sorella. Missione compiuta. Il piano è riuscito anche malgrado l'imprevisto della mancata condanna a morte di Akane. Tutto andrà secondo il suo volere.
E passiamo ad Happosai, per nulla contento di dover aspettare (prova, questa, di come sia caduto in disgrazia); è ancor meno contento di dover aspettare in compagnia di Ranma. “Happosai gli lanciò un’occhiata sbieca, sognando di colpo di sviluppare un nuovo potere: spellare vivo un idiota a caso con lo sguardo.” Sto seriamente cominciando a venerare questi siparietti, le interazioni tra i due sono formidabili XDD Notevolissimo anche l'insulto “scimmia senza coda”, che mi ha fatto pensare a certe scimmie a caso, vista anche la testa dura dimostrata da Ranma XD Fortuna che almeno per questa volta, mentre è in presenza di Tendo, Ranma si comporta bene. In compenso non si comporta per niente bene nell'ultima, splendida parte del capitolo. Leggere di Happosai che non vuole saperne di aiutare Ranma nella ricerca di Akane e di Ranma che lo provoca è qualcosa di fantastico, anche perché già si presagiscono le ripercussioni di questa ricerca, e io non vedo l'ora *__*
Ancora si nota la somiglianza tra Akane e Ranma, questa volta se ne rende conto (di nuovo?) Ranma stesso, tanto che non credo abbia trasmesso ad Happosai le ultime provocazioni solo per il gusto di farlo andare in collera; sono convinta che un po' lui sia genuinamente interessato a lei, a livello di semplice curiosità. Infine ti meriteresti un oscar per l'ultima frase: “Sta’ tranquillo, vecchio, non te la sciupo.” . Ma come fai a scrivere delle conclusioni così perfette e che lasciano i lettori (nella fattispecie, io ç__ç) con l'acquolina in bocca e migliaia di trip mentali in corso? Davvero, sono ancora in estasi per la rilettura del capitolo e al tempo stesso soffro per l'interruzione della storia. Spero davvero che ti torni presto l'ispirazione!
E questo è tutto! Credo XD I tuoi capitoli sono così coinvolgenti e ricchi di avvenimenti e di particolari che ho sempre la sensazione di dimenticarmi qualcosa.
Ormai ho finito i complimenti, sono terribilmente ripetitiva, ma amo questa tua storia, adoro il tuo modo di scrivere e ti venero, perché sei davvero un'Autrice ineguagliabile *__* L'inchino è doveroso, per la ola da stadio mi sto organizzando. Complimenti dal più profondo del cuore! |