Recensioni per
NE RESTERÀ SOLTANTO UNO
di TigerEyes

Questa storia ha ottenuto 732 recensioni.
Positive : 732
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
14/06/12, ore 21:57
Cap. 9:

Volevo farti i complimenti per la tua storia...bellissima.
Iniziai molti anni fa a leggerla, poi mi fermai e per una serie di cose non ripresi più la lettura.
Qualche giorno fa mi è tornata alla mente, come un cassetto che si riapre dopo tempo e con sorpresa mi sono ritrovata nuovamente su questo sito e l'ho letta.
L'emozione che mi aveva colpito allora mi è ripiombata addosso ed ho ricordato perchè ero tanto affezionata alla tua storia. I cambiamenti che hai fatto sono notevoli, talento ne hai e sono felice che sia maturato.
Per me è perfetta, nei dettagli, nella caratterizzazione, nella storia. Mai banale, mai noiosa e gli intermezzi grafici poi sono un tocco visivo grandioso.
L'ho letta in 2 giorni, stampando diligentemente il tutto...la carta per me ha un grande valore.
Spero la continuerai presto...io stavolta non mi fermerò, spero neanche tu, sarebbe un peccato.

Recensore Junior
11/04/12, ore 19:53
Cap. 6:

Argh, che capitolo! E questo sì che ti prende a sassate!

Si apre con questa descrizione pazzesca, narrata fra passato e presente, impregnata di sangue e interiora e sensi di colpa che pesano ormai fin troppo.
Tatewaki (mi fa sempre troppo strano chiamarlo così! :O) come è giunto nella storia se ne va, è solo un altro immortale che deve essere eliminato e di certo Ranma non ci va sul leggero.
All'inizio è tutto folle, e mi spiego: un vortice velocissimo fatto di descrizioni scarne/scarnificate(oserei dir) perfette in quel momento, l'alternarsi di pensieri e azioni e sensazioni, il già detto scontro passato/presente. Hai fatto bene a "correre" (non è il termine adatto, ma spero t'arrivi cosa intendo): hai trascinato tutti noi in questa folle corsa, in questo mattatoio a cielo aperto, fra gole scannate e teste staccate dal corpo.
Sì, il momento è altamente violento e m'è pure piaciuto, ma c'è qualcos'altro dietro. E svolta la situazione, signori miei!
E' vedere Ranma ridotto a un animale capace di uccidere con troppa facilità, è vedere la sua convinzione schiantarsi senza possibilità di salvezza contro la terribile realtà dei fatti.
E' mentalmente distruttivo questo incipit.
L'aspetto che ho gradito maggiormente (non solo in questo capitolo in realtà) è la tua graditissima fissa per gli odori d'ogni tipo.

E proprio quando inizi a chiederti: "Ehm, autrice, scusi il disturbo, ma come c'è arrivato Saotome Ranma a cotanta brutalità?" ci leggi nel pensiero e ci doni un flashback forte, ma fondamentale per procedere oltre.
E'... Macabro, orrendo. E questo parrà strano ma è un complimento. xD
Happosai è un immortale già canuto, ha perso da tanto l'ingenuità.
Lo tortura, terribilmente. Ti ripeto che ad essere terribile forse è più l'aspetto psichico che quello fisico, nella tua storia e in questi paragrafi particolarmente.
Però poi ci infili con eleganza una speranza piccola piccola, che contribuisce a conoscere Happosai, il tuo Happosai. Che alla fin fine prende a cuore questo ragazzo scapestrato e insolente.
Mi piace l'accenno alla vita di Ranma. E così a quel tempo c'era Ukyo. Mi piace vedere il codinato così carico d'affetti e pensieri, è stato bello sbirciare nella sua testa prima che la sua anima fosse attraversata da uno schiacciasassi. Anche se ancora, forse forse...
Grazie per questo flashback, che oltre ad essere superbamente scritto (ma che te lo dico a far?), ci aiuta un po' a capire la situazione. La vita dell'immortale, a cosa porta, l'adunanza... Mhhh ci sarà da appassionarsi parecchio, sì! Yuppì! ^^

Ecco poi la tua Nabiki. Beh, capisco perché la ami. Nel manga originale la adoravo anche io; questa tua Nabiki poi è una bastarda coi controfiocchi. Per un autore gestire personaggi del genere è estremamente appagante :) Devo dirti che non penso di aver capito molto bene dove voglia andare a parare. Ma io non sono fatta per capire le trame, c'è poco da fare. Nabiki l'ha fatta davvero ad Happosai? Mh.
Pollice più che in su per la descrizione delle movenze di Akane e Ryoga (eh, c'ho la fissa per 'sti dettagli!), mi è sembrato di vederli quei due meravigliosi imbranati.

Ma ecco il mio pezzo preferito!
L'arrivo di Kodachi!
Chi scrive abitualmente nonsense non può che alzarsi in piedi e improvvisare una danza festante all'arrivo di una matta quale Kodachi.
Hai gestito benissimo il tutto... Hai fatto un lavoro incredibile! Lei, la sua follia, le sue fissazioni, l'atteggiamento, l'ostinazione nonostante il rifiuto...
All'inizio ho provato una tenerezza incredibile per lei, poi l'ho ritrovata e ho battuto le mani. E' melliflua, testarda, convinta. E' gustoso vederla forte e bellissima (descrizione da urlo), perché il contrasto col suo esser squilibrata risalta ancora di più. Kodachi diventa affascinante e inquietante.

E il filo conduttore di questo capitolo è per me il groviglio di pensieri angosciati di Ranma. Le riflessioni angustiate continuano a crepargli la testa, con lame spesse e acuminate. Paradossale e intelligente aver dato a Kodachi il ruolo dello specchio (un po' come quello gettato da Nabiki sul grembo di Akane).

Mi sembra sempre di dirti troppo poco rispetto al lavoro splendido che stai portando avanti! Chiedo venia e mi cospargo cenere sul capo ç__ç
Sullo stile ho già detto, ma non sui dialoghi. Realistici, plasmati attorno ai personaggi. Coinvolgenti!
Sai, come ho già scritto e detto tante volte, a me della trama frega poco (ovviamente me ne compiaccio moltissimo qualora sia ben fatta!).
A me ciò che conquista di una storia è la capacità di dare plasticità ai personaggi, coerenza, capacità di sentimenti/emozioni d'ogni tipo.
Saper scolpire le emozioni sotto forma di parole, 'nsomma.
Ti ringrazio, dunque, perché qui ho trovato tutto questo.

A la prochaine!

K

Recensore Junior
10/04/12, ore 14:27

Questo capitolo è grandioso, m'è piaciuto veramente tanto.

E' tutto legato da un filo sottilissimo di inquietante orrore, in varie forme. Situazioni diversissime, vero. Però ho trovato il capitolo paradossalmente uniforme e tutto ciò ha reso la lettura estremamente coinvolgente.

La scena iniziale è perfetta.
Inserisci situazioni e personaggi nuovi con una tale nonchalance da fare invidia!
Ranma in versione adulta e maschia (xD) continua a piacermi. L'hai caratterizzato bene, solidamente, e non era facile.
Ranma, di solito, è l'immaturo per eccellenza. Però con un background del genere c'è poco da obiettare.
Il ramo scambiato da Ranma per un braccio tranciato al secondo di bordo è uno di quei dettagli che può fare la differenza nelle storie.

Lo scenario è brutale e agghiacciante. Yukiko che serve yakigushi, e un padre impaurito.
Splatter. Interiora in giro, e teste mozzate, vomito. Quello che risalta è però la paradossale calma di Ranma.
Inutile dire che è tutto scritto benissimo. No, dai, non è inutile, te lo meriti proprio invece. E' scritto veramente bene.

Cambio di scena. Da Ranma a Nabiki, il salto è secondo me breve. Da un animale rassegnato e ferito a una perfida strega camaleontica, che cerca di trarre vantaggio anche da una situazione in cui lei in quanto donna non può fare assolutamente nulla, figuriamoci alzare la testa/pensare.
Ho adorato il momento in cui Nabiki passa alla sorella lo specchio. E' altamente simbolico.
Ma ancora di più m'è piaciuto vedere Nabiki stupita nel vedere Akane nel suo silenzio cocciuto (ottimo tassello aggiunto a una caratterizzazione da ovazione!): è normale che la parte buona e banale di me lettrice goda nel vedere la cattivona in difficoltà ^^ Ovviamente dura poco, Nabiki non potrebbe mai crogiolarsi nelle momentanee debolezze.
Non vedo l'ora di incontrare nella tua storia Kasumi.

L'ambiente nobile e affettato di Akane si scontra duramente col sangue rappreso sugli abiti (rubati) di Ranma. Il dialogo col samurai, le risposte come sputi... E' tutto un climax pazzesco di fastidio e violenza. Torna l'amarezza nel ricordo della frase del maestro. Il vento gioca coi sensi di colpa. E' bello vedere Ranma in un'umanità sofferta: un'umanità che guizza di tanto in tanto, che emerge, che viene a galla per essere poi buttata di nuovo sott'acqua a forza.

La frase di Happosai prende nel paragrafo successivo forma in Happosai stesso.
Il dialogo metaforico/allusivo con Akane è irto di frecciate puntute. Contrasta con la bellezza della natura domata che li circonda.
Ho sperato per tutto il tempo che Happosai facesse qualcosa di più che sospettare. Ero in tensione, e vederlo così sospettoso e basta mi ha infastidita...
Salvala! Salvala! Ma forse ai fini della narrazione è più che giusto così.
La mosca è finita impigliata nella ragnatela e il ragno la mangerà (?).

Il piccolo momento fra sorelle è macabro. Macabro. Nabiki che risparmia sul respiro è a dir poco perfetta. E la luce pomeridiana odora di buio pesto: ho visto sfavillare gli occhi e i denti di Nabiki.

Come ti ho già detto mi piace molto l'umanità pressata di Ranma. I sensi di colpa e i dolori rimbombano come in una stanza vuota ed echeggiano.
Non era assolutamente facile collocare sensibilità in un essere del genere, col cuore intorpidito e uomini uccisi sul groppone, ma qualora non l'avessi fatto avresti reso ai lettori un personaggio bidimensionale. Il tuo Ranma è grandioso, e questa piccola frase possa bastarti come manifestazione di grande stima.

"...conservare quel briciolo d'umanità..." E' da qui che il discorso si libera dalle catene ed esplode! Bellissimo!

Kuno, parodia di un samurai. Già scrivendo questo, non  posso far altro che applaudirti perché l'hai disegnato benissimo! I suoi dubbi sciocchi e pomposi persi fra poesie e futili bellezze rendono onore al personaggio, che a quanto pare non è un essere come gli altri... Mh...
Anche in questo caso, complimenti per lo sfondo paesaggistico che offri ai personaggi e ai lettori: è sovrannaturale e inquietante, intricato e misterioso.
I rampicanti serpeggiano come la confusione nella testa di chi legge.

Il flashback finale è assolutamente UAU. Ci permette di fare un po' d'ordine e di capirci ancora qualcosa.
Ranma è così paradossalmente tenero e indifeso, rispetto a come ce l'hai presentato finora. Happosai spietato, ma padre. Severissimo, ma con un'ombra di protezione.

Complimenti ancora per lo stile. E' eccezionale. Passi da descrizioni grottesche a momenti eterei con grande e apparente semplicità.
Il linguaggio è molto curato e si confà a una storia del genere.
La precisione storica e la cura dei dettagli continua ad affascinarmi tantissimo, e voglio ringraziarti ancora.
Il disegno è favoloso!

A presto!

K

PS: Ho notato solo questa piccola cosa. "...incitò con la voce che ormai usciva a fiotti e la lacrime che correvano sino al mento." L'ho notato perché avevo gradito parecchio l'accostamento tra i fiotti e la voce, e subito dopo la parola lacrime, cui i fiotti sono invece spesso associati.

Recensore Junior
08/04/12, ore 23:56
Cap. 4:

Rieccomi qua!
Un capitolo denso e lungo (per mia somma gioia, sia chiaro).
Cerco di recensirlo man mano, perché penso sia importante per chi scrive sapere il più possibile. C'è dietro ogni scritto tanta cura e tanto amore, quindi cercherò con le mie paroline malmesse di rendere almeno una minima parte del merito grandioso che si confà a questa storia.
Ecco perché mi scuso già da qui se comporrò un papirone sconclusionato ^^

Un inizio gustosissimo e geniale, questo. Adoro il turpiloquio ben messo, e siamo in uno dei rarissimi casi in cui questo avviene.
Frizzante, realissimo, preciso, dettagliato. Ma ti rendi conto di che perla hai tirato fuori? E' tutto incredibilmente divertente, caciarone, fetido, con delle frasi che mi hanno fatto spanciare. Le leggende narrate con finto piglio serio, fra le scatarrate e le ruberie. L'infida diffidenza verso lo straniero, gli atteggiamenti ignoranti e rissosi... Complimenti, mi hai conquistata sin dall'inizio.
La perla su tutte: Quel figlio di una troia con la cancrena al culo sudava ostilità da ogni poro.
XD Spettacolare! Ma è solo una fra le tante!

La telecamera si stringe sull'oggetto di tanta attenzione.
Ranma, silenzioso sino a quel momento, riprende il suo meritato posto di protagonista della storia.
(Intermezzo bimbomynchiesco: lo hai reso irresistibilmente affascinante!)

A dispetto del silenzio, nella sua testa si agitano parecchi pensieri. E anche qui, meraviglia! Ranma è un signor bastardo, se mi passi il termine. Permane il sottile gioco d'ironia del paragrafo precedente, cucito addosso al nostro codinato preferito. Ottimo, ottimo lavoro!
Il piccolo macaco è semplicemente geniale xD E i suoi pensieri su Happosai sono sarcastici, godibilissimi. E anche rispettosi del manga!
Ma non ti limiti a un'introspezione fine a se stessa: ecco il Talismano, ombra minacciosa, cappio al collo, che ruba la scena con i suoi inquietanti e misteriosi poteri. Inoltre, mi è sembrato proprio di vederlo, Ranma che infila nella casacca il pericoloso oggetto.

Ci strappi sogghignante da Ranma, ed eccoci ripiombare in un'ambientazione già nota per noi. Dama Yuki elargisce consigli da Giuda ad Akane. E qui va il mio rinnovato plauso per la caratterizzazione (amo questo personaggio): impulsiva all'inizio, Akane è sempre tremendamente buona ed ingenua, pronta ad addossarsi colpe. Ma non è stupida (per me non lo è affatto) e inizia a subodorare qualcosa. Pollice in su per l'atteggiamento affettato tanto fastidioso, e i disturbi fisici: li ho sentiti addosso. Mi sono toccata la pancia e la testa ha iniziato a darmi fastidio.

Mi sono sentita trascinata in un dolce vortice di termini specifici e perfetti. Chissà quanto ti sarai documentata... Come lettrice, ti ringrazio molto.

Bellissimo il dialogo di Yuki e Akane a proposito di Ryoga. E' tutto intrecciato alle sensazioni di Akane, rese con uno stile delicatissimo e sornione, che fa male, a tratti. In netto contrasto con l'inizio, questo sì. Un contrasto che ho gradito tanto! E' qui tutto impalpabile, fra dolori che non si possono esprimere e cose da dover dire, per rispondere a formali dettami sociali.

L'entrata in scena di Ryoga mi ha colpita. Akane è frastornata dall'indifferenza del maestro che le echeggia nella testa dolorante. Si inchina e questo ragazzo smagrito dei ricordi è divenuto un uomo. Vederlo così imponente è interessante, ma ancor più ritrovarlo come lo conosciamo e amiamo: timido e insicuro, nonostante gli anni di duro addestramento e i combattimenti feroci.
Come hai giustamente precisato, la sua descrizione è filtrata fra le maglie del disgusto della piccola Tendo. E mi piace! Mi piace! E' originale!

Perso (e quale termine migliore per lui) fra le sue fantasie, smarrisce la strada persino se accompagnato e scortato. Ottimo modo per amare i personaggi e allentare la tensione in una storia tesa come questa. Apprezzo tantissimo anche studiare la scena da occhi differenti: l'angoscia di Akane, la saggezza lucida e fredda di Happosai, il sentimentalismo frenato/sfrenato di Ryoga. E le frasi di circostanza che galleggiano false in un'atmosfera densa di ribellione.

Un finale sconvolgente, che fa venir voglia di andare avanti, solo dopo però aver riletto, per bearsi ancora di tante minuzie saporite che sfuggono a una prima lettura.
Complimenti per tutto ciò che t'ho scritto, e complimenti per lo stile, così variegato ma sempre così elegante!
UAU!
A presto!

K
(Recensione modificata il 09/04/2012 - 12:00 am)

Recensore Junior
04/04/12, ore 22:15

Un capitolo ricchissimo, questo!

Mi dedico ai personaggi, per prima cosa, perché è un aspetto a cui tengo moltissimo nelle fanfiction.
Un'Akane pazzesca: impulsiva come piace a noi, limpida, ingenua, combattiva, ostinata. Nabiki è perfida, forse anche lei disillusa, astuta e meschina. Interessante vederla da questa prospettiva, per me che dietro quella scorza di visibile e venale cinismo cerco sempre qualcos'altro. Perfetto l'accenno a Tofu (immaginarlo monaco a quell'epoca lo trovo azzeccatissimo), straziante la vicenda di Kasumi.
Happosai diviene un buon maestro, e mi piace anche questo. Ranma è spocchioso, canzonatorio ed è piacevolissimo vederlo a tratti scalfito da un'Akane undicenne. Devo dirti che sono profondamente colpita dal tuo modo di intendere e far vivere i personaggi.

L'inizio incute sospetto. Un'atmosfera contraddittoria, in una stanza umida e fredda, fra la ricerca del chiacchiericcio e l'impossibilità di guardarsi allo specchio.
Anche in questo caso c'è un fidanzamento imposto per Akane, ma il promesso è Ryoga, capace di perdersi nel suo stesso castello (gustosissimo questo dettaglio, perché con questa storia ci hai catapultati in un altro mondo e invece così ci fai tornare un po' a casa).

Il dialogo fra le due sorelle è inquietante. E' tutto tranne che intimo e sincero. Sentivo l'ansia di Akane, me la immaginavo scalpitare furibonda nella mente. Nabiki impassibile è perfetta. Pungola, mette il dito nella piaga. E ne gode.

Il ricordo è semplicemente delizioso. D-e-l-i-z-i-o-s-o! E' una girandola meravigliata di emozioni, i dialoghi si attorcigliano molto piacevolmente alla narrazione. E' un momento molto frizzante, gradevolissimo. Nonostante la situazione così diversa, che bello ritrovare i nostri testardi preferiti sempre uguali. Ranma la prende in giro, addirittura sul seno piatto, Akane ha il piglio di volerlo battere. E' un battibecco molto IC.
E' il momento del capitolo che ho gradito maggiormente. Carinissimo il momento in cui lui afferra lei, il modo, i dettagli... Avvincente.
E descritto benissimo! E' dinamica questa descrizione, cosa non facile!

Poi, però, si ripiomba nell'ombra.
E la curiosità si fa palpabile per noi lettori!

Mi ripeto nei complimenti per lo stile e la precisione. Oltre a denotare una grande bravura, rivelano anche rispetto per i lettori.
Complimentissimi per la precisione storica: è meravigliosamente puntuale e amalgamata nella storia.

Per oggi mi fermo qui...
...A presto!

K

Recensore Junior
04/04/12, ore 20:20
Cap. 2:

Intenso. Da immaginare nella mente, mentre si legge.

Un’illusione che si aggiunge a miriadi di altre illusioni, morte come te.
E tutte urlano, Shan-pu. Mi implorano. Mi chiamano. Mi sorridono.


Bellissimo.

Passo passo, ho visto la stanza e le pareti screpolate e lo specchio e le statuine e i ninnoli.
Ho percepito sulla pelle l'ansia tremebonda del becchino. Ho immaginato il viso spento di Ranma.
Ho sentito il terrore reverenziale di cui Ranma ha impregnato la stanza.
Ho visto i capelli di Shan Pu che sgusciano ribelli dall'acconciatura. Sono stata frastornata dal vociare dei mercanti.
Ma la cosa più bella, il cielo. E' una fissa mia, chi mi conosce lo sa ^^ E' quel cielo gravido di pioggia, che sfogherà la sua frustrazione, il mio preferito.
E' trasferire in lui la necessità disumana di sfogarsi. La necessità impellente di far venire qualcosa fuori da sé. L'ho amato molto.

Entrare nella memoria di Ranma, poi, è travolgente. Finalmente c'è spazio per qualche guizzo di sparute emozioni e sentimenti. In lui c'è qualcosa, di grande e nascosto, che sta pressato sotto cumuli di delusioni e maschere e armature.

I particolari sono eccezionali: questa storia è curatissima, ma con leggerezza.
Non fai pesare al lettore la dovizia di particolari, anzi. Doni a noi tutto ciò.
Quindi grazie!

E' scritto maledettamente bene: pulito, preciso, ma prezioso. Mi viene da definire così il tuo stile.
Ricercato, ma avvincente. Davvero ammirabile...

A presto!

K

PS: Il disegno è bellissimo... Commovente!

Recensore Junior
04/04/12, ore 19:57
Cap. 1:

Ho deciso, con un po' di timidezza, di avventurarmi nel commentare una storia di tal calibro, che di certo merita molta molta attenzione.
Dopo tanta assenza da EFP, è dura rimettersi al pari con le fic ranmesche xD Sono cambiate parecchie cose, devo proprio riambientarmi...
Ma di certo non potevo non passare attraverso la tua storia, e spero di non essere di troppo da queste parti ^^

Questa prima parte la ricordavo benissimo.
Ricordo perfettamente la sensazione forte (non esiste termine migliore per descrivere la mia emozione). Forte, ma soprattutto pungente.
Tutto si gioca fra la disperazione di una Shan Pu ridotta all'ombra di sé e un Ranma ferocemente rassegnato a un'esistenza di dolori.
Anche lei muore. Anche. Tremendo messo lì, quell'anche. E lo scrivo tre volte, perché mi rimbomba nella testa.
Non sentire più nulla, l'assuefazione al tormento e alla sofferenza feroce.
Un disperato tentativo, probabilmente l'ennesimo, da parte dell'amazzone di fargli provare qualcosa. Non c'è posto neanche per il freddo.
Eppure la donna lotta ancora per avere attenzioni. Così da donna, tutto questo. Delle attenzioni solo per lei, conscia che non potrà mai essere affatto così.

E'... Struggente.
Una lotta d'amore che vede paradossalmente la morente più viva di chi suo malgrado continuerà a vivere.
Ranma è disilluso. Tragico nella compostezza che annichilisce. E butti in faccia tutto questo ai lettori attraverso aggettivi discreti che arrivano in faccia come sassi.

E' un piacere leggere perle così ben scritte.
Sei riuscita attraverso poche parole abilmente composte a rendere qualcosa di estremamente difficile, variegato, complesso.
La morte e l'amore, un binomio tanto noto quanto delicato. Reso in maniera davvero originale.
Alla prossima!

K

Recensore Junior
26/03/12, ore 00:29
Cap. 9:

E' la prima volta che recensisco una tua storia, In realtà è la seconda volta che leggo e recensisco una storia al di fuori del fandom di Dragon Ball. Ma è una storia talmente straordinaria e tu scrivi così magnificamente che non ho proprio potuto trattenermi.

Sono rimasta particolamente impressionata dall'accuratezza delle tue descrizioni sul Giappone feudale, dalla minuzia dei dettagli sulla vita dell'epoca  e dalla precisione della tua ricostruzione storica. E' evidente lo studio e l'accuratezza nella ricerca delle fonti che sono dietro alla tua scrittura, in particolare nelle note e nel glossario che ci fornisci ad ogni singolo capitolo, che hanno il merito non solo di fornire a noi lettori una spiegazione esaustiva sugli usi e costumi di un mondo tanto lontano, ma anche di solleticare la curiosità e la voglia di scoprirne di più.
Riesco solo ad immaginare la mole di lavoro dietro ad ogni singolo capitolo e non posso che esprimere la mia più profonda ammirazione per questo.

Scrivi benissimo. Hai un nitore, una pulizia nella descrizione degli ambienti e delle situazioni che sono veramente rari da trovare.
Ma ciò che mi ha più profondamente colpito è la tua capacità di analisi psicologica dei personaggi, l'introspezione nei recessi più reconditi nel loro'animo, nelle profondità della loro psiche, non solo nel caso dei protagonisti principali, come Ranma e Akane, ma anche sui personaggi più complementari, quelli che incontriamo una volta sola, come la ragazza della locanda che "osserva" terrorizzata l'assassinio dei ronin da parte di Ranma, o i samurai che compongono la scorta di Kuno. 
Mi è piaciuta particolamente la descrizione dell'animo di Nabiki, corrosa e avvelenata da un'ambizione senza fine. Mi ha fatto pensare a Lady Macbeth.  Ma d'altronde quale altra possibilità, quale altra strada per una donna, se non si voleva soccombere ad un matrimonio senza amore, combinato da un padre-padrone, costretta per tutta la vita a camminare a piccoli passi, a testa basta, all'ombra e dietro le spalle di un marito-padrone? Nonostante tutto, provo pena per lei e non riesco a vederla del tutto come un personaggio negativo.

Finora ho parlato con la testa, razionalmente, nella mia analisi, ora con il cuore.
Amo follemente questa storia, l'ho letta tutta d'un fiato, in preda ad una profonda emozione e con il cuore che batteva a mille in più di un'occasione.
Ho sofferto per Ranma, per il suo progressivo ma inesorabile cambiamento, fino al momento in cui, dopo la strage della scorta di Kuno, non sente più l'odore del sangue. 
Ho sofferto per la prigione di silenzio e soffocata sofferenza in cui sono cotrette a vivere Akane e le sue sorelle (quanto la loro condizione di schiave in kimono mi ha ricordato Lanterne Rosse, anche se con i dovuti distinguo). Ho sofferto per la povera Kasumi e ti giuro che spero che Akane sparga veramente le interiora del bastardo del marito.
Ho sofferto persino per la follia di Kodachi, che nasconde la disperazione di un'eternità piena di un vuoto senza fine e priva di senso. L'assurda condizione degli immortali.

Ho mille dubbi e mile curiosità sull'evoluzione della storia e sul passato dei personaggi, uno su tutti, lo strano matrimonio di Ranma e Shampoo e trovo che la tua idea di presentare la storia dei protagonisti attraverso dei flashback, come tu dici alla Lost sia semplicemente geniale.

Un'ultima cosa, sei riuscita a mescolare due storie così diverse, un manga (che tende al romantico e al buffo) e un film/telefilm (mitici per me!)  in una maniera incredibile, creando una storia originale, drammatica e velata da una profonda nostalgia, riuscendo a conferirle una credibilità e una sua profonda coerenza interiore. Mi hai veramente lasciato senza parole! 

Anche i personaggi, pur essendo differenti dai personaggi dell'anime (il manga non l'ho mai letto), proprio perché la storia è totalmente diversa e ripeto "originale", mantengono delle caratteristiche proprie dei personaggi dell'anime appunto. Un esempio su tutti, la descrizione che Happosai fa di Akane: avventata, cocciuta e irrespettosa.

Aspetto con un'ansia indescrivibile il prossimo capitolo e confesso candidamente che stanotte Ranma e Akane hanno popolato i miei sogni, per cui ti prego non farmi passare troppe notti nell'attesa...
Scherzo, naturalmente! No, non sull'attesa in trepidazione, ma penso che tu debba seguire sempre il filo di un'ispirazione che non esito a definire "magica"!  E non sto esagerando.

Spero di aver scritto qualcosa di sensato, di essere riuscita ad esprimere un po' delle emozioni che ho provato.

A presto.

Romina



 

Recensore Veterano
21/02/12, ore 14:39
Cap. 9:

Io nemmeno ti dico quanto piacere mi abbia fatto rituffarmi nel mondo delle fanfiction, dopo un paio di mesi di pausa totale e assoluta, e farlo così, dall’ingresso principale, anche se NRSU è un vero e proprio arco di trionfo, mi sa! XD Grazie Cri, lo anticipo già - perché scrivere queste cose alla fine del commento? - del piacere della lettura, che pochissime storie oltre la tua sanno darmi!
Via con la trama… E così, subito, scopriamo che il kimono distrutto era opera di Nabiki, per garantirsi che la sorellina non tornasse viva dopo un'onta simile al padre e al clan Hibiki. Mi piace come hai sviluppato quest'aspetto, dopotutto è lecito pensare che Nabiki avrebbe potuto far uccidere Akane proprio durante il tentativo di fuga, se non è ricorsa a rimedi cruenti ma anzi ha escogitato un piano talmente complesso, doveva esserci un motivo e ora sappiamo quale: una promessa a Kasumi, che nemmeno Nabiki si è sentita di rompere ma che si è limitata ad aggirare, per gratitudine alla sorella maggiore ma forse forse anche per un briciolo di decenza rimasto ancora nella sua anima, o almeno così mi piace pensare. ^^
La decisione di Soun scombina tutti i piani, quando Akane verrà ripresa non dovrà commettere suicidio ma sposare Ryoga come niente fosse! Noi sappiamo già quanto Soun tenga all'alleanza con gli Hibiki e tutti i piani che ha fatto, però questa decisione sembra confermare la totale assenza di onore di questo personaggio (davvero diversissimo dal Soun originale) e forse anche la stupidità e la presunzione di riuscire a mascherare quest'episodio (anche se... ehm sappiamo come andrà a finire).
Mi piace vedere che Ranma non si muove per niente, che senso ha per lui aiutare Happosai a ritrovare Akane? Deve ottenere qualcosa in cambio, e non si parla certo di ricchezze, perciò ottiene la promessa dello scontro finale con il vecchio. E Nabiki tramite la kunoichi Hatsue viene subito a sapere del codinato ed escogita il nuovo piano, far sì che Ranma trovi Akane prima di Happosai, perché stia con un altro uomo e venga irrimediabilmente disonorata. Per Nabiki è fin troppo facile convincere il padre a spedire "quel... Saotome Ranma" nella direzione giusta, anche se nella scena del colloquio mi è sembrata un po' troppo loquace, con le risposte pronte: Soun non sospetta perché sprovveduto lo è proprio, ma naturalmente anche per la messinscena allestita qualche capitolo. ^^ Certo, per me anche la secondogenita avrebbe rischiato grosso, se avesse avuto un padre più acuto...
Segue l'incontro tra Ranma e Ryoga, una genialata averlo aggiunto in questa riscrittura! *_* "Guarda che faccia da fesso", "Tranquillo, moscerino, te la riporto io la tua fidanzata. Forse". XDD Ormai Ranma ha etichettato per bene il povero Hibiki, d'ora in poi stiamo sicuri che non gliela riporterebbe anche solo per dispetto. E Happosai ha modo di lodare l'aura di Ryoga, anche se continuo a non comprendere bene come possa competere o mostrarsi superiore a quella di un immortale allenato da secoli come Ranma. In ogni caso Ryoga è caratterizzato alla perfezione, lui può entrare nella tua AU così com’è perché è già di suo un personaggio tragicomico, ma appunto caratterizzare Ryoga Hibiki non è facile come sembra, e per questo continuo a fartene i complimenti!
Il capitolo si conclude con la separazione di Ranma e Happosai (peccato però, i loro dialoghi erano diventati un godibilissimo intrattenimento) e l'appuntamento al bivio di Gifu... ah, no, di Kano, mi abituerò mai? XD Insomma un capitolo che fila scorrevole, liscio come l'olio. Fantastico come i precedenti, e hai anche citato Akari con astuzia, cosa posso desiderare di più? ^^
Ho solo notato due sviste formali: all'inizio del secondo brano del capitolo (dialogo tra Ranma e Happosai) hai scritto "daymio" anziché "daimyo". Poi verso la fine (quando Nabiki parla a Soun) "ha gettato fango sulla nostra famiglia senza riflette sulle conseguenze" (-> "riflettere").
E dopo questo rimane solo la Perfezione fatta storia, giuro! Attenderò il prossimo capitolo con gioia, anche perché adesso arriva il momento tanto atteso, no? XD Un vagone di complimenti!

Recensore Veterano
20/02/12, ore 23:19
Cap. 9:

Ho un mese esatto di ritardo, sono perfino peggiorata ç__ç Chiedo perdono di questo ritardo oltremodo vergognoso, quindi mi inginocchio sui ceci e comincio subito a commentare questo capitolo che definire un capolavoro sarebbe riduttivo.
Come prima parte ci presenti Nabiki, e in effetti mi ero chiesta come avrebbe reagito al compimento del primo passo del suo piano; me la immaginavo quasi a gongolare sfregandosi le mani, mentre tutto attorno a lei c'era il caos di chi cercava disperatamente di sistemare le cose e rintracciare Akane prima che svanissero tutte le speranze di evitare la catastrofe. Di certo non mi aspettavo un riferimento a Kasumi, che tuttavia non avresti potuto collocare in modo più plausibile, visto che non mina in alcun modo la scorrevolezza della scena, ma anzi, si colloca senza una sbavatura tra le riflessioni di Nabiki, dandoci nel contempo un ottimo esempio di come si possano dare delle informazioni al lettore senza ricadere nell'infodump.
Come sempre la caratterizzazione di Nabiki è sublime, dà i brividi pensare che tempo prima avesse fatto quella promessa alla sorella per ripagarla delle attenzioni materne ricevute, pensando già al modo di aggirarla; era già così calcolatrice fin da allora, visto che non promette per affetto, per quanto ce ne fosse stato, ma solo perché ha riconosciuto di avere un debito di riconoscenza nei suoi confronti. Mi ha colpito vedere non solo che Nabiki provasse comunque affetto per qualcuno (immagino che la sorella maggiore sia stata l'unica persona per cui lo abbia provato, o sbaglio? Per il padre, se non ricordo male, non c'era affetto vero e proprio, bramava solo di ottenerne il riconoscimento), ma soprattutto che Kasumi avesse già anticipato i suoi piani spietati e si fosse mossa per proteggere Akane. In modo un po' ingenuo, forse, ma come sempre altruista e materno, rispecchiando appieno la personalità che caratterizza questo sfortunato personaggio. Kasumi mi fa una tenerezza immensa, spero solo che le concederai un lieto fine ç__ç
Ma torniamo a quella serpe di Nabiki, che aveva progettato tutto nei minimi dettagli per non venire meno alla sua promessa. È davvero diabolica, oltre che terribilmente astuta. Il ricordo della sua conversazione con dama Yuki (ottimo anche questo inserimento, così si capisce cosa abbia spinto quella donna ad accettato un fato di tortura e morte, oltre che come si siano svolti i fatti) è narrato benissimo, con i gesti che accompagnano il dialogo, e il terrore della dama da una parte e l'esultanza tenuta saldamente a freno di Nabiki dall'altra. Ecco spiegata anche la distruzione del kimono, quell'immensa bastarda di Nabiki ha pensato anche a questo, per non dare ad Akane la minima possibilità di salvezza. Hai creato davvero un'antagonista perfetta, come al solito non so se decidermi a odiarla o ad amarla, è semplicemente troppo profonda e ben caratterizzata per limitare le reazioni di chi legge a un'emozione univoca *__*
Nabiki aveva portato alle labbra l’ultimo sorso di tè ormai tiepido, ma non aveva smesso di fissare il nulla estasiata. Come in quel momento.
(Promettimi che non le farai del male)
Sentì il sorriso rapace stendersi quasi da un orecchio all’altro, mentre la luce che filtrava dalle imposte iniziava a rischiarare la stanza.
Sorella cara, avresti dovuto specificare meglio i termini dell’accordo.
” queste frasi sono agghiaccianti, dimostrano l'essenza di questa donna diabolica, capace di ingannare la sorella che le ha fatto da madre senza il minimo rimorso e di condannare a morte l'altra sorella senza alcuna incertezza, ma solo con un assoluto trionfo. Ed ecco che la parte dedicata a lei si chiude con un imprevisto che, se non ci fosse stata in ballo l'esistenza di Akane, mi avrebbe fatto gongolare alla faccia sua!
E chi sarebbe questo Saotome Ranma?!” chiede lei furiosa e attonita, e io non posso che sogghignare e aspettare che il suddetto Ranma faccia il suo ingresso ufficiale nel capitolo *__*
Come previsto, ecco che la scena si sposta sull'immortale, o meglio, sugli immortali. Ho trovato assai divertente Happosai che cerca piuttosto inutilmente di svegliare l'ex allievo, soprattutto considerando le botte, gli insulti e i tentati omicidi che c'erano stati nel capitolo scorso XDD
“Ti strappo… le budella… e ti ci… strozzo…”. E ricominciò a russare. Questa frase è terribilmente epica!
La frustrazione di Happosai è ugualmente divertente, credo che, se sarà costretto a interagire ancora a lungo con Ranma, ti toccherà prenotargli una seduta dallo stesso psicologo da cui va Bardak XD In un modo o nell'altro, comunque, il vecchio immortale riesce a svegliare quella testa dura dell'ex allievo e gli rivela suo malgrado la fuga di Akane.
Ma lui si limitò a oltrepassare la soglia, stupore e incredulità che si contendevano gli occhi. E qualcos’altro che non gli piacque per niente.” a me invece è piaciuto tantissimo *__* Da sfrenata fan di questa coppia, non posso che gongolare con gli occhi sbrilluccicosi a ogni minimo dettaglio che possa riguardare il loro legame, e qui ho già immaginato Ranma che in cuor suo approva Akane, magari quasi comincia a rispettarla, almeno limitatamente a questo gesto, e al tempo stesso si gode i grattacapi che la sua fuga comporta per Happosai. Insomma, già si era visto nello scorso capitolo che Ranma aveva addirittura conservato il ricordo di quella strana ragazzina, poi che era perfino parso deluso per la sua capitolazione, e adesso questo qualcos'altro e il lampo di quando viene a sapere che lei ha distrutto il kimono... che le informazioni su Akane non lo lascino indifferente per me la dice lunga.
Perfino Happosai, poi, afferma di quanto loro due siano simili, di quanto siano fatti l'uno per l'altra (ok, questo lo dico io, ma devi capirmi, sono in pura estasi a causa del tuo capitolo!). Per quanto grave sia un simile fatto, non mi preoccupa troppo la promessa che Ranma ha estorto ad Happosai in cambio del suo aiuto, se non altro perché so che l'incontro con Akane cambierà molte cose per lui; almeno voglio sperare che tu non abbia intenzione di introdurre così presto lo scontro all'ultimo sangue tra i due immortali.
Speculazioni a parte, ho apprezzato molto anche la spiegazione del perché Happosai sia stato costretto a chiedere aiuto a Ranma, pur sapendo che lui era una delle cause principali della ribellione di Akane. Torna tutto alla perfezione.
Infine, prima di passare alla prossima scena, voglio ribadirti la mia ammirazione per gli insulti che si sono scambiati i due immortali, oltre che plausibili li ho trovati davvero fantasiosi e divertenti XD
Toh, la terza scena mi pare familiare XDDD
Posso dirti che ho invidiato un sacco non solo le serve, ma pure la stessa Hatsue? E condivido le sue maledizioni per il buco troppo piccolo, non fosse altro perché con un buco più grande avremmo avuto descrizioni più accurate *çç* Non la invidio affatto, invece, per la fatica di controllare i propri pensieri; io credo che mi sarei arresa in un nanosecondo, al suo posto. Si sarà pure trattato di un po' di fan service, ma è comunque un pezzo di alto livello, descritto benissimo! E poi pure gli ormoni dovevano avere il proprio angolo di paradiso, no? XD Senza contare che anche in questa scena che ti avrà fatto guadagnare l'amore estatico da parte di tutte le tue lettrici (me compresa, se non fosse che il mio già lo avevi da tempo) ci sono dei particolari più profondi e che, pur esulando da questioni ormonali, ho apprezzato comunque e mi hanno colpito: il fatto che Ranma non abbia cicatrici, cosa che lascia Hatsue inevitabilmente sorpresa, il fatto che non calcoli di striscio le serve e soprattutto il suo rifiuto di farsi toccare i capelli.
Cambio di scenario e si torna a Nabiki, in attesa del resoconto di Hatsue (resoconto di gran lunga più casto di quanto avrei mai fatto io XD). Le poche parole con cui viene descritto Ranma sono una sintesi perfetta di come lo immagino all'esterno. Mi sono piaciute in particolar modo le frasi “Non è abituato a farsi servire, ma dà ordini come un signore della guerra.” e “Vuol apparire indifferente a quel che lo circonda, ma non vi riesce del tutto.”, che dimostrano, oltre alla figaggine estrema dell'immortale, anche l'acutezza di Hatsue; non c'è da stupirsi che sia la donna più fidata di Nabiki.
Ovviamente Nabiki non ha perso tempo a realizzare che Ranma è l'uomo di cui Akane si era infatuata e che soprattutto è l'uomo perfetto per lei. Ecco quindi che gli ingranaggi del suo cervello cominciano a girare e già concepisce un piano alternativo per ottenere comunque la vittoria.
Chi invece non è affatto l'uomo adatto per Akane, è Ryoga, in questo capitolo più adorabile che mai. Non so cosa farci, è un personaggio che mi fa un sacco di tenerezza, soprattutto perché in questa tua storia non l'hai privato dell'ingenuità e della timidezza che caratterizzano la sua controparte takahashiana. Innanzitutto devo complimentarmi per l'ennesima volta con te per le tue doti artistiche: il disegno è splendido, in questa versione definitiva e a colori, inoltre, si vede meno figo, rispetto a Ranma (molto meno figo), ma comunque esteticamente piacevole e con un che di gentilezza che lo caratterizza come un ragazzo fondamentalmente buono.
È talmente un'anima candida e fiduciosa, Ryoga, che dopo aver sentito che Akane si è ammalata e non può vedere nessuno, invece di insospettirsi si preoccupa a morte per lei e rifiuta di allontanarsi per non lasciarla soffrire da sola. Ancora una volta lo rendi perfettamente IC e ancora una volta io ho provato l'impulso di abbracciarlo per rassicurare un po' questo povero ragazzo che si ritrova a vivere nel mondo gelido e spietato dei samurai, dove la sua sincerità e la sua ingenuità sono peccati imperdonabili. Per uno con il suo carattere, era inevitabile considerare l'incubo un presagio della malattia di Akane, anzi, di più, un segno di quanto siano legati. Povero, se solo sapesse... Ed ecco che viene menzionata Akari. Così è ufficialmente la concubina di Ryoga, stratagemma per evitare che lo diventasse del padre? Sono curiosa di vedere quanto terrai della vecchia versione, per quello che riguarda questi due ragazzi.
Posso dire poi che, per quanto mi sia dispiaciuto per l'umiliazione subita da Ryoga, ho letteralmente adorato ogni parola dell'incontro tra lui e Ranma? Sono felicissima che tu abbia aggiunto questa parte, che nella vecchia versione non c'era, perché un confronto tra il fidanzato ufficiale di Akane e l'uomo che le ha rubato il cuore, due personaggi che nel manga sono rivali anche per questo stesso motivo, era davvero interessante, sulla carta, ma anche parecchio complesso, e tu l'hai trattato in maniera sublime *___* Ovviamente, non essendoci lo stesso background che ha creato la Takahashi, i due personaggi non avrebbero dovuto avere nulla a che fare l'uno con l'altro, ma tu sei riuscita lo stesso a rendere il loro incontro qualcosa di estremamente personale. Intanto hai descritto bene, anche tramite il pov di Ryoga, la differenza tra i due: Ryoga è incerto, imbarazzato e perennemente a disagio, tanto da ritrovarsi bloccato dalla semplice presenza delle tre serve; invece Ranma sprizza sicurezza e figaggine indifferente ostilità da tutti i pori, è ben più fuori posto di Ryoga, eppure se ne frega altamente. E, cosa più grave, non calcola Ryoga nemmeno con un'occhiata.
Lo scontro, naturalmente impari, risulta inevitabile, specialmente dopo che Ranma mette fuori combattimento i due samurai; se non ci scappa il morto, c'è solo da ringraziare la presenza di Happosai.
Mi ha fatto spisciare la scena successiva, con Ranma e Happosai che parlano (ok, il primo parla e sogghigna, il secondo più che altro lo sgrida e impreca) e commentano la persona di Ryoga.
Adoro il modo in cui, pur avendo creato uno splendido AU nell'ambientazione del giappone feudale, tu riesca sempre a inserire qualche scena o qualche particolare in cui i rapporti tra i personaggi vanno a rispecchiare, plausibilmente adattati, quelli del manga.
Ranma pare provare un gusto particolare nell'insultare Ryoga quando scopre che è il fidanzato di Akane. “Tranquillo, moscerino, te la riporto io la tua fidanzata. Forse”. Ma quanto lo adoro, lui e la sua faccia da schiaffi, quando fa certe uscite *___*
Comunque mi è piaciuto come Happosai abbia evidenziato che Ryoga tanto debole non è e che lo abbia fermato per evitare che riuscisse a oltrepassare l'aura di Ranma (e che quindi Ranma oltrepassasse direttamente lui XDD); insomma, pur essendo un umano normale, ho trovato “giusto” che fosse forte a sufficienza da non essere preso del tutto sottogamba nemmeno da un immortale. Penso che questa sia stata la parte del capitolo che ho preferito, anche se l'ho gradito e adorato nella sua totalità.
Nella parte successiva hai dato spazio a un altro personaggio, che fino a questo momento era rimasto abbastanza nell'ombra. Soun non aspetta altro che qualcuno a cui addossare la colpa, in maniera tanto evidente che lo comprende all'istante anche Takeo; ed è grazie allo stesso Takeo che vengono espressi gli stessi dubbi che ho avuto io leggendo della messinscena di un'Akane malata. Alla fin fine è una corsa contro il tempo, un bel rischio, considerando che stanno prendendo per i fondelli gli Hibiki in maniera nemmeno tanto nascosta. Ryoga sarà pure un ingenuo, ma suo padre no. Significativo, comunque, il fatto che il ciambellano si sia reso conto non solo delle mancanze di Tendo (che si è sempre dimostrato un uomo arrogante e più presuntuoso che abile), ma anche di quelle di Happosai, cosa che dimostra ancora una volta l'estrema genialità di Nabiki, nell'organizzare tutto tenendo l'immortale all'oscuro e arrivando perfino a beffarlo. Geniale, a proposito, il modo in cui lei riesce a manipolare il padre in farle visita, con quella lettera carica di falsissima preoccupazione per la malattia della sorella. In quel momento Soun non aspettava altro che un appiglio e Nabiki è stata brava a cogliere l'occasione, ricordandogli indirettamente con la lettera che lei era stata l'unica a sospettare delle intenzioni di Akane. Takeo poi gli ha dato la spintarella definitiva per spingerlo a confidarsi con la figlia.
Anche in questo caso, Nabiki è spettacolare. Sapendo di essere nelle grazie del padre (non solo lui chiede il suo consiglio, non solo ammette che lei aveva ragione, ma è lui stesso ad andare nei suoi appartamenti anziché richiamarla a sé), parte subito all'offensiva, cercando di vedere dove colpire per cogliere i guadagni maggiori: cerca di insinuare che sia colpa di Happosai, pone l'accento sulle colpe della sorella, ma, astuta com'è, non insiste in nessuna delle due cose per non sollevare sospetti o non infastidire il genitore. Si dimostra una figlia umile, premurosa, ansiosa di aiutare il casato e preoccupata per le ripercussioni delle azioni di Akane; e alla fine ottiene il suo scopo: Soun chiede la sua opinione e lei lo convince a mandare Ranma nella direzione in cui è fuggita la sorella. Missione compiuta. Il piano è riuscito anche malgrado l'imprevisto della mancata condanna a morte di Akane. Tutto andrà secondo il suo volere.
E passiamo ad Happosai, per nulla contento di dover aspettare (prova, questa, di come sia caduto in disgrazia); è ancor meno contento di dover aspettare in compagnia di Ranma. “Happosai gli lanciò un’occhiata sbieca, sognando di colpo di sviluppare un nuovo potere: spellare vivo un idiota a caso con lo sguardo.” Sto seriamente cominciando a venerare questi siparietti, le interazioni tra i due sono formidabili XDD Notevolissimo anche l'insulto “scimmia senza coda”, che mi ha fatto pensare a certe scimmie a caso, vista anche la testa dura dimostrata da Ranma XD Fortuna che almeno per questa volta, mentre è in presenza di Tendo, Ranma si comporta bene. In compenso non si comporta per niente bene nell'ultima, splendida parte del capitolo. Leggere di Happosai che non vuole saperne di aiutare Ranma nella ricerca di Akane e di Ranma che lo provoca è qualcosa di fantastico, anche perché già si presagiscono le ripercussioni di questa ricerca, e io non vedo l'ora *__*
Ancora si nota la somiglianza tra Akane e Ranma, questa volta se ne rende conto (di nuovo?) Ranma stesso, tanto che non credo abbia trasmesso ad Happosai le ultime provocazioni solo per il gusto di farlo andare in collera; sono convinta che un po' lui sia genuinamente interessato a lei, a livello di semplice curiosità. Infine ti meriteresti un oscar per l'ultima frase: “Sta’ tranquillo, vecchio, non te la sciupo.” . Ma come fai a scrivere delle conclusioni così perfette e che lasciano i lettori (nella fattispecie, io ç__ç) con l'acquolina in bocca e migliaia di trip mentali in corso? Davvero, sono ancora in estasi per la rilettura del capitolo e al tempo stesso soffro per l'interruzione della storia. Spero davvero che ti torni presto l'ispirazione!
E questo è tutto! Credo XD I tuoi capitoli sono così coinvolgenti e ricchi di avvenimenti e di particolari che ho sempre la sensazione di dimenticarmi qualcosa.
Ormai ho finito i complimenti, sono terribilmente ripetitiva, ma amo questa tua storia, adoro il tuo modo di scrivere e ti venero, perché sei davvero un'Autrice ineguagliabile *__* L'inchino è doveroso, per la ola da stadio mi sto organizzando. Complimenti dal più profondo del cuore!

Nuovo recensore
11/02/12, ore 16:06
Cap. 9:

Eccomi qui ^^ Scusa il ritardo. Che potrei dire, di questa storia, che già non ti abbia detto? Sai che la adoro. Sai anche che la vedo stretta, nei confini della fanfiction. E sai che ti attendo al varco della "prova romanzo". Mmm... Forse dovrei smettere di attendere e venire a prenderti per le orecchie, ma comunque...
Per come la vedo io, stai sviluppando i personaggi di Ranma in modo così complesso e - la maggior parte - in modo così profondamente diverso, che è come se fossero tuoi, originali. Non solo Nabiki, che adoro (e temo) al di sopra di tutti, ma anche lo stesso Ranma - per il quale provo, di volta in volta, una confusione di sentimenti tutti mischiati tra loro, che vanno dalla voglia di scazzottarlo a quella di cercare di farlo ragionare al desiderio di dargli un po' di conforto a quella di... be', sai... insomma, è chiaro, no? ^^ E Kasumi? Non sono mai stata una fan di Ranma e lei, nell'anime, mi ha sempre lasciato un'impressione di "boh?". Ma la Kasumi della tua storia la adoro. Sono pochi, i personaggi che hanno ancora tratti riconducibili al manga/anime - come Ryoga, per esempio. Ma anche quando leggo di loro e penso a quelli della Takahashi, la sola considerazione che posso fare è che tu li hai arricchiti di nuove sfaccettature. E qui mi viene da pensare a Kodachi e alla sua follia - per dirne uno. Mousse, per dirne un altro. Ho pronta una scorta di cuori e cuoricini, per lui.
L'ambientazione, poi, è qualcosa di semplicemente straordinario. Il modo in cui la curi - documentandoti - e la descrivi merita molto più che un semplice "chapeau": merita un inchino fronte a terra. Le tue descrizioni sono ricche di dettagli e tu riesci a farci stare tutto - dall'aspetto di una stanza al comportamento dei personaggi alle consuetudini di un'epoca - senza appesantire la narrazione, anzi: rendendola così vivida che, più che leggerlo, quel che scrivi lo si *vede*. L'accostamento a "Shogun", di Clavell, è spontaneo: certe storie, come quel romanzo e la tua fanfiction, sono una miniera. Si impara più da queste che dai tanti saggi.
L'unica cosa, a volerti proprio muovere un rimprovero, è che mi stai facendo macerare nella curiosità e nell'ansia da troppo tempo - visto che sono una di quelle fortunate che la storia l'ha letta tutta, nella precedente stesura. Tutta... fin dove eri arrivata. Sei una criminale, Cri! ç___ç
Okay, scemenze a parte, sono onoratissima di essere una tua beta e - che dire?
Fila a scrivere ora, subito, adesso! :D
(Recensione modificata il 11/02/2012 - 04:11 pm)

Nuovo recensore
02/02/12, ore 22:34
Cap. 9:

Perfida, perfida Nabiki! Tira tutti i fili della storia, tratta Happosai e Soun come le sue marionette, ha spie in tutto il palazzo e congiura alle spalle delle due sorelle. Io... io... l'adoro!! No, davvero, è un personaggio tratteggiato splendidamente. E' finta, sottile e bastarda, con tecniche da attrice consumata (fantastico il dialogo con Soun in cui "accidentalmente" gli cosiglia di mandare Ranma verso ovest). Bellissima inoltre la sua frase: Attraente, più forte senza dubbio di mia sorella e con un pessimo carattere. L’uomo perfetto. Sante parole!
Adorabile anche il timidissimo Ryoga. Timido ma coraggioso, mi auguro non resti a lungo solo solo nella residenza di Tendo.
Un rimprovero però devo fartelo: come puoi maltrattare i miei ormoni così?? Ovviamente tutta la scena del bagno di Ranma l'ho letta con la tua fanart impressa nella mente. Cosa posso dire di più? Anche io avrei volentieri sfregato quelle braccia, quel torace, quella schiena...
Vabbè, vado a prendere una boccata d'aria gelida e vado a dormire. ; )
Come sempre una storia ad ampio respiro, persino i capitoli che tu definisci "di transizione" non ti fanno staccare un secondo gli occhi dallo schermo... non farmi aspettare tanto!! Anche io ormai non vedo l'ora che avvenga l'incontro! :D

Recensore Master
30/01/12, ore 20:09
Cap. 9:

Sono in pari! Yeah! Visto che ce l'ho fatta? XD
Dunque: capitolo molto scorrevole, questo, vuoi perché* ci sono tanti dialoghi - e io adoro i dialoghi, sia perché ci sono molti cambi di scena che vivacizzano il capitolo. E, va beh, io adoro i cambi di scena, ma penso che questo non interessi a nessuno - neanche il primo commento, lo so.
Nabiki continua a farmi paura, per il cervello che si ritrova. Se la vera Nabiki fosse vissuta in questo periodo, probabilmente sarebbe davvero così. E l'unica che la conosce veramente bene, che potrbbe forse fermarla, è a chilometri di distanza, che vive una vitaccia.
Sia come sia, da una parte il suo voler spedire Ranma a ovest per i suoi comodi, alla fine, sono sicura porterà indubbi vantaggi ai nostri due protagonisti - ed è questo l'importante, no? *_* C'è da dire che comunque lei ha tutta la mia stima: è riuscita addiirittura a spingere il padre ad andare da lei per un consiglio! Esiste qualcosa di più gratificante per l'ego di una persona, con quel padre che si ritrova? Sì, sicuramente per lei; per me, non saprei.
Ryoga, povero cucciolo, è così IC, rispetto a quello del manga, che mi fa solo tanta, tanta tenerezza. È così carino quando sogna Akane e poi pensa che questo dipenda dal fatto che sono legati! Se Akane dovesse sposarlo, sono sicura che lui cercherebbe in tutti i modi di renderla felice; conoscendo l'indole di lei, non lo sarebbe, ma in lei, non potrei chiedere di più. A parte Ranma, ovvio. U_U Comunque, Ryoga, alla faccia delle pretese: 12 figli?! E che è!
L'incontro-scontro fra Ryoga e Ranma, se pur serio, mi ha fatto morire come pochi punti della storia: Ranma che critica la faccia di Ryoga spiegandosi in questo modo perché Akane sia scappata mi ha stesa. XDDD In effetti, comunque, Ryoga la faccia da tonto ce l'ha, eccome! XD Allo stesso modo capisco benissimo tutte quelle che vorrebbero farsi Ranma. Voglio dire, oh: già il ragazzo che conosciamo merita; in questo Universo, poi, è Immortale, è ancora più allenato, ha il classico sguardo duro che piace tanto alle donne (non a me, ma basta tutto il resto U_U): immagino le cameriere! XDDD
Che Ranma provi un qualche interesse di qualche tipo per Akane è ormai palese, e sicuramente se ne è reso conto anche Happosai. Sono sicura che non la tratterà male al di là di quello che gli ha detto Happosai, ma penso che nella sua mente si stia formando un piano ben preciso su cosa fare una volta trovata la ragazza... anche se non ho idea di quale possa essere.
Sono proprio curiosa di vedere Akane che gira per il mondo, lei abituata a vivere in un mondo ovattato e, alla fine, finto; penso che effettivamente non gli ci vorrebbe molto per riconoscerla, ma conoscendo lei, sarebbe capace di imparare il peggio della gente per adattarsi: me la ci vedo benissimo a bere saké in un osteria come un uomo! XD Anche se le donne di quel periodo non potevano farlo, va beh. XD
Bene, bene, ci avviciniamo all'incontro! Non vedo davvero l'ora!

Recensore Junior
30/01/12, ore 17:17
Cap. 9:

Evakai a rapporto! Non ci credi tu, non ci credo io, ma il punto è che la recensione c'è! Evviva!

Mi focalizzo immediatamente su Nabiki che, nonostante non sia per nulla uno dei miei personaggi prediletti, è divina; una mente calcolatrice e manipolatrice come la sua è decisamente sprecata in un mondo che tratta le donne alla stregua di un ornamento, eppure non c'è migliore periodo storico per esprimere quanto intricate e sibilline fossero le manovre femminili.
Nabiki è un serpente a sonagli che ha imparato a celare il ronzio che potrebbe comprometterla, striscia fre le crepe di animi pieni di dubbi e asseconda il loro dirigersi nella direzioni più pericolose.
Ha calcolato tutto, la stratega di casa Tendou, dalla scelta impulsiva di Akane di scappare appena la missiva di Kasumi è arrivata, al terribile seppuku a cui ha condannato la dama Yuki. Eppure, le è sfuggito un piccolo, imprevedibile dettaglio: indipendentemente da quanto il gesto di Akane abbia superato qualsivoglia limite della decenza, il suo atto non la condannerà alla morte, ma ella seguirà il percorso stabilito ormai da tempo, portandola a sposare il rampollo della casata Hibiki.
Sendou suo padre è sembrato irremovibile su questo punto, ma ancora lei è stata capace di riprendere il controllo della situazione. Cosa potrebbe mai portare un facoltoso esponente della nobiltà feudale a rifiutare una proposta di matrimonio vantaggiosa e, a conti fatti, persino desiderata? Una macchia sull'onore. Una terribile mancanza nella composizione integra di un corpo femminile inviolato, un insulto esplicito che condanni Akane alla morte.
Ranma Saotome capita a pennello. Non solo egli è colui che la sua dolce e prevedibile sorella ha sempre desiderato, ma si prensenta esattamente come l'uomo perfetto per lei. Dalle parole di Hatsue traspare un guerriero splendido e incosapevolmente sensuale, dal corpo cesellato nel granito e da modi duri e pragmatici. Esattamenchi chi ci voleva.
Ed allora Nabiki inserisce l'ennesimo tassello, in maniera discreta e celando l'esultanza di una vittoria ormai garantita. Ranma Saotome si recherà ad ovest e la troverà.
Così, mentre la secondogenita si cala nei panni di una sagace burattinaia, Happosai cerca di recuperare la sua sentitamente cara allieva, per evitare che questa non perda solo l'onore, ma anche la vita.
Ranma diviene non più una pericolosa priorità ma semmai un ennesimo aiuto nella sua affannata ricerca; incurante dell'esplicito astio con cui il "giovane" immortale gli si rivolge, rivela ciò che la più giovane delle figlie del daimyo ha commesso, facendosi contorcere le budella quando dallo sguardo ghiacciato di Ranma emerge un lampo famelico.
Non è comprensibile ciò che davvero ha scorto ma non gli piace, poichè due volte ha visto una tale emozione palesarsi in quegli occhi così inusuali per il suo popolo.
In effetti, non è molto chiaro neanche a noi lettori, per quanto quel "Tranquillo, moscerino, te la riporto io la tua fidanzata. Forse." ci ha elettrizzato, portandoci a chiedere cosa esattamente passi per la testa dell'immortale.
Sappiamo solo che ha posto una condizione per il recupero di Akane Tendou: una sfida. Un sfida che Happosai teme a giusta ragione, rendendosi sempre più conto di quanto il suo vecchio allievo sia migliorato. Si accorge che quest'ultimo addirittura rallenta per affiancarlo durante una corsa a perdifiato sugli alberi, esortandolo a pensare a quanto sia effettivamente divenuto pericoloso Ranma.
Certamente si tratta di un capitolo di transizione, ma pieno zeppo di indicazioni non solo molto utili e chiare, ma che coinvolgono il lettore fino a permettergli di calarsi perfettamente nella scena, notando le lugubri danze di lanterne fioche o le lievi infiltrazioni di luce tramite i sottili e fragili fusuma.
Infine, l'ultimo punto riguarda Ryoga. Il giovane rampollo del casato Hibiki è la quintessenza dell'ingenuità. Complice un sogno agghiacciante, non esita un solo minuto a credere che la sua splendida futura sposa sia gravemente ammalata, desiderando ardentemente stare al suo fianco, sicuro che il destino li abbia uniti perchè si appartengono.
Non è esattamente il genere di maschio che ci si aspetta per un famiglia così facoltosa; troppo dolce, ingenuo e timido, pare più un semplice ragazzo innamorato che un futuro capocasta, sottolineando in maniera velata quanto sia obiettivamente fuori posto in quel covo di serpi.
L'incontro fra lui e Ranma lascia in sospeso poichè è chiaro che il guerriero con la treccia gli è superiore, eppure si intravede una forza latente che ci fa quasi sperare in una sua evoluzione. In più ho l'impressione che questo sia il primissimo (e neanche tanto certo) indizio per un triangolo che non ho idea di come vedrà la fine! :)
Il capitolo ci lascia con Happosai e Ranma che, cavalcando sotto un cielo che li sferza, si dividono per cercare Akane. L'esitazione e il modo spiccio con cui il vecchio immortale descrive la giovane allieva ci da molto a cui pensare, sinceramente, perché non c'è nessun motivo palese per il quale Ranma non dovrebbe sapere com'è fatta; non mi sembra il tipo che si fa abbindolare dalla bellezza. Inoltre, cosa avrà intenzione di fare quando avrà trovato la ragazza? Troppe domande per un solo capitolo, sono davvero catturata! Quel non te la sciupo mi sta torturando il cervello!
Inutile dire che sei LA maestra: niente e nessuno, su questo fandom, può aspirare ad un tale livello narrativo! Un registro adeguato, unito ad uno stile evocativo e chiaro rendono questa storia un vero CAPOLAVORO!
Farti dei complimenti cosmici mi sembra quasi di sminuire ognuna di queste parole, perfette e calzanti! Meravigliosa, tu e la storia! Al prossimo capitolo!

Recensore Master
30/01/12, ore 14:44

Sai qual è il vantaggio di essere stata così male da aver trascorso tre giorni nel letto mezza agonizzante, con un tossone che faceva concorrenza a un cantante lirico - senza saper nulla di lirica - e di aver trascorso un sacco di tempo a casa senza far niente? Nessuno, direbbe una persona normale, ma siccome io non lo sono, ne ho trovato uno: da quando sono riuscita ad alzarmi, mi sono drogata di fanfiction, visto che non voglio sentire niente e non avevo voglia di vedere la televisione né altro. Certo, ammetto che per leggermi la tua, ho dovuto aspettare di essere completamente in sesto (e di avere un momento d'insonnia acuta XD), ma finalmente, eccomi qui.
Oddio, povero Happosai. Cavolo, nel giro di un capitolo gliene sono capitate di tutti i colori: Ranma decide di rompere il patto e Akane riesce a fuggire. Che poi, ovviamente, io sono dalla sua parte e sono iperultrastra-felice che finalmente ce l'abbia fatta. Era anche ovvio che Happosai capisse subito dove si sarebbe diretta - non che serva chissà che genio, a dire il vero - e forse è meglio così, perché, per quanto forte, non oso pensare cosa potrebbe accaderle da sola. Anche che non fosse tutta farina del sacco delle serve era abbastanza chiaro - troppo complicato, troppi sacrifici per una come Akane - ma dubito che la cosa trapelerà mai, a meno che Soun non ci arrivi da solo (e poco ci credo). Mi fa strano vedere il padre delle ragazze, un tipo così tranquillo, in realtà, in questi panni - esattamente come vedere Ranma in questo stato, va beh, ma io credo in quello che dice Happosai e che dentro di lui c'è ancora qualcosa del vecchio Ranma che deve soltanto tornare fuori. E speriamo che Akane quando si incontreranno di nuovo, e spero presto - ci riesca.
Ranma. Piano piano stiamo iniziando a capire perché è diventato così e cosa invece Happosai vorrebbe per lui, come anche il motivo per cui ce l'ha tanto con lui. Che, devo ammetterlo, è un motivo più che serio, anche se, ha ragione il vecchietto, non è certo colpa sua. Sono comunque convinta che quel medaglione un potere ce l'abbia davvero, anche se non è stato scoperto in tempo per salvare il villaggio. Perché, giustamente, a che cosa sarebbe servito rischiare la propria vita per difenderlo? Siamo in un Giappone in cui la magia esiste e i demoni non sono assolutamente una leggenda.
Molto bella e convincente la battaglia tra Ranma e Happosai: per un attimo, ho temuto davvero che il ragazzo lo facesse fuori, e tanti saluti alle spiegazioni di uno e dell'altro. Capisco perfettamente il povero Happosai che poi ha paura che l'altro gli salti al collo da un momento all'altro! XD Dopo una scena così cruenta, ce ne voleva una più tranquilla, in cui i due finalmente ci raccontano qualcosa di più della loro storia.Nonostante tutto, ho riso come una pazza quando Ranma ha detto di non volere la reminiscenza di una folle come lei. Beh, come dargli torto? XD Reminiscenza maledetta o meno, quella di Kodachi a prescindere non dev'essere tanto normale!
Una domanda mi è sorta spontanea leggendo questo capitolo (non so, magari l'hai già nominato e non me lo ricordo), ma.. e Genma? È uno dei pochi che non mi ricordo di aver visto nominato: apparirà?
Tornando al dottr Tofu: per la prima volta, finalmente vediamo il suo personaggio "agire" (nel senso che l'azione si sposta su di lui e i suoi pensieri): non succede quasi mai, neanche nella serie, quindi la cosa mi ha un po' sorpresa e mi ha lasciato una tristezza incredibile. Capisco cosa provi, il poveretto, e capisco anche cosa significhi per lui sia cercare di dimenticare l'amore che prova per Kasumi, sia il sentire tutte le notizie - brutte - che la ragazza continuava a comunicargli. Fino all'ultima. Eppure, penso che sia arrivata l'ora di agire anche per lui: per Kasumi, per se stesso, per Akane. Non ho ben capito la storia che è prete: anche Miroku è un bonzo, eppure non si è mai posto problemi in proposito: appartiene a qualche ordine particolare? Sono curiosa!
Ah, piccola cosa che volevo segnalarti: “Non irritarmi ulteriormente, vecchio, la mia pazienza è davvero agli sgoccioli. Ci tieni ad assistere al matrimonio della tua pupilla, vero? Allora vai, altrimenti infrangerò il nostro patto adesso.
Penso che manchi una " alla fine della battuta.
Bene, spero di riuscire a mettermi in pari prima di ritornare sana (o almeno di riuscire a leggerlo in tempi normali, anche tornandoci XD).
(Recensione modificata il 30/01/2012 - 03:10 pm)