Recensioni per
A Wonderful Crime
di Isara_94
Una storia molto carina e che è arrivata ieri come un faro nella nebbia, tra cose molto poco leggibili e altre del tutto fuori carattere. Piccola e carina, adattissima a questi personaggi, perché è maliziosa in certi punti ma senza esagerare. Anche il finale è romantico senza però scadere nel fluff. Devo dirti la verità, avevo fatto caso all'avvertimento AU ma non avevo proprio capito che era una storia ambientata in epoca vittoriana. Shame on me, me ne sono resa conto solo dopo che è stato nominato Wilde e un tal processo. Da quel momento tutto ha assunto un significato ben diverso, come la relazione tra Holmes e Watson o come la caratterizzazione dello stesso Sherlock, che è lievemente più impostata rispetto a quello moderno. Me li sono figurati come in The Abominable Bride e in parte mi è venuto da sorridere, perché li ho amati vestiti come a fine ottocento. E trovo che tu li abbia resi particolarmente bene. Lo stesso discorso di Watson, la sua richiesta a Holmes che in apparenza non ha alcun senso, nasconde molti particolari. Prima di tutto ce lo vedo, Watson a fare una richiesta del genere. Perché non è un reato, l'amore non è un reato, e nessuno meglio di loro lo sa (anche se di questo ce ne rendiamo per davvero conto soltanto alla fine). Ma quello che mi è piaciuto più di tutto il resto, lo devo ammettere, è il fatto che la richiesta di John nasconda in realtà una sottotraccia importante, a mio avviso fondamentale per poter caratterizzare Watson. La venerazione e la profonda ammirazione che ha per Sherlock, vengono fuori da ogni parola. Ovviamente nessuno può farci nulla. Wilde finirà in galera perché omosessuale e non importa che alcuni lo ritengano lecito, di fatto andare contro significherebbe mettersi contro i rigori di una società inglese ottusa e chiusa, e molto attaccata all'apparenza. Nessuno potrebbe mettersi contro, nemmeno Mycroft con il suo potere e forse neanche la stessa regina Vittoria. Ma di certo a Watson non importa. Lui vede Holmes come un eroe, come un uomo che fa cose incredibili e che potrebbe ribaltare l'impossibile, avendo comunque sempre ragione. Di fatto sappiamo che quelle di John sono illusioni, perché un cambiamento del genere, nella testa delle persone, non avviene soltanto perché un uomo dice che ciò che era sbagliato, è giusto, ma è fenomenale il fatto che ci abbia sperato. Ancor più grandioso è il fatto che il romanticismo e l'ottimismo di Watson (molto ottocentesco) si scontrino con la fredda logica di Holmes che, implacabile, gli fa presente che la legge è legge e che Wilde ha commesso un reato. E pertanto verrà condannato. |
É così delicata, si scivola dentro la storia senza quasi accorgersene. |
Wow *^* Semplicemente wow! |