Ciao! Non so se ricordi, ma sono quella ragazza del fake (simmonkeys, se ben ricordo) che negli ultimi mesi è praticamente scomparsa da facebook, e che come sempre adora le tue storie.
E' che proprio non riesco a non amare il modo in cui ti insinui nella mente di Lydia, scrivendo le sue sensazioni in maniera così semplice ma profonda da farmi rimanere attaccata allo schermo. In ogni riga traspaiono il suo dolore, il suo sconforto, la mancanza di Stiles, il vuoto che la opprime, le lacrime contrapposte alla speranza.
Oltre alla magnifica Lydia che che hai descritto, ho apprezzato molto anche la circostanza in cui si svolge la vicenda: il compleanno dello Sceriffo (non del padre di Stiles, dello Sceriffo), la relazione di questo con la madre di Lydia, il fatto che lei abbia accettato di venire pensando di incontrare Stiles, Stiles che poi viene sostituito da un libro, molto studiata e, soprattutto, verosimile. Quando poi lo Sceriffo le offre di andare nella camera degli ospiti, la camera di Stiles, ecco, è stato orribile. Un colpo basso, seriamente.
La lettera, inutile dirlo, l'ho amata tantissimo. Un miscuglio perfettamente calibrato tra ironia e drammaticità, sì, trovo che quella lettera fosse proprio da Stiles.
Il modo in cui, inoltre, lo hai introdotto, facendomi peraltro rivivere quella angstosissima scena del trailer è stato delicato, ma al contempo il colpo di grazia.
Quindi, avrai capito che ho amato questa storia e spero che ne seguiranno altre sui momenti stydia che vedremo da novembre.
Davvero complimenti.
Maria |