Recensioni per
Di sorrisi e scelte veicolate
di Menade Danzante

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/07/16, ore 15:48

Inizio dicendo che la persona che ha fatto quella striscia che ritrae Sherlock scegliere con coscienza di andare a Grifondoro, è forse una delle cose più geniali che abbia visto. L'affascinante potere delle arti grafiche, che riescono a catturare l'essenza di un personaggio a fronte di migliaia e migliaia di parole, scritte nel tentativo di catturare l'animo di qualcuno.

Dunque, l'idea di partenza è geniale già di per sé e scrivere una fanfiction a fronte di un disegno di quel tipo, è una sfida bella e buona e quindi già per questo meriteresti dei complimenti. La storia mi è ovviamente piaciuta moltissimo e il modo in cui hai concepito l'impostazione narrativa, trattandola di fatto come un testo breve e quindi una flash, è secondo il mio parere una scelta indovinata. Descrivi il momento nel modo migliore e concentrandoti unicamente sul punto (forse una storia più lunga avrebbe troppo girato attorno al concetto, senza coglierlo) sottolineando con pochi dialoghi il personaggio di Sherlock (e Mycroft, in un secondo momento) e con un paio di frasi che mostrano il personaggio esattamente per ciò che è. Premesso che penso proprio che Sherlock sarebbe capacissimo di una cosa simile e di andare in mezzo ai Grifondoro, soltanto perché attratto da John o perché desideroso di stare con lui. C'è una tristezza di fondo, in questa storia, che viene fuori a mio avviso soltanto alla fine quando notiamo la reazione di Mycroft e intuiamo il legame fraterno che c'è tra i due. La solitudine di Sherlock strappa il cuore e lo riduce a pezzettini. Il punto è che per lui non fa davvero differenza andare a Corvonero o a Grifondoro e la ragione è che sì, i Corvonero forse sono più simili a lui dal punto di vista dell'approccio alla sfera intellettuale (io sono certa che Sherlock adorerebbe l'indovinello d'accesso alla torre), ma di fatto per lui non cambierebbe nulla. Perché Sherlock si ritiene una persona sola. Un individuo che allontana altre persone e che non è capace di relazionarsi col mondo (e forse nemmeno lo vuole). Quindi una casa vale l'altra. A questo punto è meglio andar dietro alla sola fonte di interesse che ha notato tra tante altre, e che ha fatto miracolosamente breccia nel suo cervello. Triste, in special modo se si tiene conto della giovane età e del fatto che c'è tanta razionale consapevolezza in un ragazzino di quell'età. Molto holmesiano.

Mi piace questo John. Così diverso da Sherlock, che al contrario appare gelido e scostante, persino quando parla col cappello. John sorride e trasmette una sensazione di calore che arriva... arriva davvero. Ha un modo diverso di interagire col mondo rispetto a Holmes. Lui è più umano e meno etereo.

Forse, te lo dico francamente, tra tutte le potter!lock (o Hogwarts!AU che siano), che ho letto fino a ora - e le ho lette tutte qui su Efp - questa è quella che più mi ha colpita. Senza dubbio è la migliore dal punto di vista stilistico.
Complimenti.
Koa