Recensioni per
La voce di una madre;
di Kary91

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/12/17, ore 18:13

Ciao, sono milla4 giudice del contest "Shippate lo shippabile". Tra i premi vi era una recensione da donare a qualche "collega" efpiana e Giuns ha scelto questa storia e te.

Dunque, dunque... io per ora sono arrivata solo alla prima serie di libri e quindi non so se in futuro si è parlato del passato di Jace così approfonditamente, ma per quanto mi riguarda la storia è stata concepita proprio bene. Jane è un bambino e non si parla del suo essere un cacciatore, per una volta si parla di lui e non del ruolo che dovrebbe ricoprire.
E' essenzialmente solo, un bambino che cresce in una casa non sua, in un ambiente non suo, con genitori non suoi. L'unica cosa di suo è il suo destino: il resto è solo in prestito.

Lo stile credo si adatti alla storia, senza tendenze altisonanti.

Bella storia

a presto
milla4

Recensore Veterano
03/11/17, ore 12:35

*Recensione premio per il contest "Il pezzo che manca [Missing Moments contest]*

E andiamo con la seconda.
Forse dal contest si evince da sé, ma di questa saga l'unica cosa che mi interessa davvero sono i Alec e Magnus (e anche i Jimon, in raltà), non leggo mai altro su TMI. Poi Maryse è uno dei personaggi che sopporto meno, mentre con Jace ho un rapporto difficile.
Come per l'altra OS, però, sei andata a descrivere un momento molto particolare e sempre su tematiche che io amo - buon per me! Il modo dolce e sottile con cui descrivi il disagio e il dolore del Jace bambino orfano della sua famiglia di sangue e che non ha mai conosciuto sua madre, è assolutamente bellissimo. Così come lo è la delicatezza dello stile che hai utilizzato. L'ho letta con piacere e sei persino riuscita a commuovermi. Complimenti.

<i>Ale</i>

P.S.: ne manca solo una, posso farcela!

Recensore Master
25/09/16, ore 07:38

Bellissima anche questa!
Poche volte si parla del rapporto tra Jace e Maryse nelle ff ed è un peccato.
Ok, per oggi la smetto di inseguiti...
Ciao ciao
Camy

Recensore Junior
09/08/16, ore 02:27

Ciao bella!
La storia è molto coinvolgente e ben scritta, e visto che già nel libro quel passo mi aveva fatto emozionare, questa mi ha dato la botta finale. Inoltre azzeccatissimo un Jace che fin da bambino non vuole ammettere di sentirsi solo, non vuole ammettere di avere paura. Quindi potrebbe quasi passare per un estratto del "vero" Jace.
Ancora complimenti.

-Anto

Recensore Master
07/08/16, ore 14:24

Ciao!
Sono qui /ovviamente/ per lo scambio recensioni. Ti dirò, da quando ho letto quella dolcissima Jalec mi è venuta voglia di continuare a leggere qualcosa di tuo, quindi eccomi qua!
Maryse è sempre stato un personaggio molto controverso per me. Nella serie l'ho odiata, nel vero senso della parola, ma nel libro provavo una specie di astio, ma mi faceva anche un po' di compassione forse perché è molto più evidente che il matrimonio tra lei e il marito non è dei migliori e ci sono dei problemi, quindi ci entri in empatia.
Poi, sono felice di aver letto questa storia perché non è stato ben approfondito il rapporto tra Jace e lei e quindi ero curiosa!
Maryse lascia da parte il suo lato autoritario per dimostrare il suo lato materno e Jace, all'improvviso, è subito geloso di Alec per quanto cerchi di non pensarci, per quanto sappia che i Lightwood gli vogliono bene.
Dev'essere difficile crescere senza una madre, soprattutto quando si è bambini ed anche se si è degli shadowhunters.
La parte finale invece mi ha quasi fatto piangere. Jace alla fine è solo un bambino ed è felice che qualcuno, per la prima volta, abbia fatto qualcosa per lui!
Alla prossima
e complimenti
Balder Moon

Recensore Veterano
07/08/16, ore 11:58

Una bellissima idea, un Jace bambino e la voce di una donna che lenta e dolce riempie la stanza. Sei andata alle radici di un legame profondo che vediamo già ben radicato nella saga e hai scovato nel suo nascere quella crepa che mai abbandonerà il Jace adulto, la colpa di sopravvivere ai genitori. Il soldatino messo lì a custodire un'infanzia rubata e a presagire il futuro da guerriero. Lo sguardo di un bambino che sembra già conoscere troppo il mondo e un legame fraterno che si delinea come l'unico grande rifugio da cercare quando gli incubi si fanno pressanti. Dolce e suggestivo. Mi piace.
(Recensione modificata il 07/08/2016 - 12:02 pm)