Recensioni per
Stealing the Moon
di Esarcan

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/02/17, ore 21:26

Recensione premio per il terzo posto conseguito nel contest: "Steampunk tendencies"

Innazitutto un paio di annotazioni, soprattutto riguardo la punteggitura che non sempre è risultata efficace: "[...] anche se il dolore gli suggeriva la fretta sapeva di non poter abbandonare la cautela, che spesso si era rivelata la sua unica salvezza" in questa frase tra "fretta" e "sapeva" avrei messo una virgola per separare le due parti che pur essendo collegate hanno bisogno di essere distinte;
"in un lungo corridoio con finestre su d’un lato e porte dall’altro, secondo le planimetrie, provvidenzialmente fornite [...]", in questo caso tra "altro" e "secondo" avrei messo un punto e virgola, le due frasi trattano di argomento completamente diversi e una maggiore separazrazione ssarebbe stata maggiormente gradita.
Questi sono solo alcuni esempi dell'uso non sempre condivisibile ed efficace dei segni di intepunzione: tendi ad usare soprattutto virgole e punti ch rendono le frasi o troppo lunghe e confuse, o troppo brevi e inafferrabili. Il tuo è uno stile molto elaborato e cesellato, spesso poetico (soprattutto per quanto riguarda la disposizione delle parole) e una punteggiatura così arbitraria rischia di rovinarlo e renderlo pensante e contorto; sarebbe un peccato dal momento che è uno stile molto bello, descrittivo ed evocativo che permette al lettore di tratteggiare la scena con precisione e immediatezza, mi piace molto l'uso di vocaboli evocatici e dei sostantivi sempre accompagnati da un aggettivo, rendono il tutto molto più visibile.

Per quanto riguarda la storia, ha una trama semplice che si svela lentamente a mano a mano che si procede nella lettura, rivelando sempre maggiori particolari;. è una scelta molto intelligente e furba perché sviluppata in questo modo, la storia attira il lettore e lo tiene incollato  fino alla fine, smanioso di scoprire sempre maggiori dettagli. Il colpo di scena è stato davvero inaspettato e apprezzato (mai avrei pensato che fosse tutto un piano architettato dal Gerarca) e mi ha lasciata senza parole, anche questo è uno dei tuoi maggiori pregi: essere capace di spiazzare il lettore e di sorprenderlo!
Purtroppo, come è già successo per l'altro tuo lavoro, crei un contesto meraviglioso, interessante ed intrigante per poi rovinare tutto con un finale affrettato e quasi tirato via, che non spiega tutto come dovrebbe e che, invece di lasciare l'alone di mistero (come immagino volessi) serve solo a lasciare il lettore insoddisfatto e con l'amaro in bocca (almeno, questo è quello che è successo a me...).

La storia è molto bella, non c'è che dire, interessante, coinvolgente e ben scritta nonostante tutto, mi ha veramente avvinta, ma è un peccato che per un paio di difetti e sbavature non si prensenti al massimo del suo potenziale.


 

Recensore Master
04/09/16, ore 15:09

1° Classificato al contest: "Poker d'immagini" con un totale di 57 punti su 60.

Stile (grammatica, lessico, impaginazione, titoli, sottotitoli e gradevolezza della lettura): 9/10

Il tuo testo non presenta errori, ma diversi refusi che ti segnalo:
- “…chiudendo la sua via d’entrata dietro di se…” → Sé.
- “…dai motivi intricati di un paco arancione…” → Opaco.
- “Non così infretta!” → In fretta.
- “…ma la cduta era troppo alta…” → Caduta.
- “Quello dannato affare avrebbe…” → Quel.
- “Percorse i labirinti corridoi della gargantuesca…” → Labirintici.
- “…quando il gancio scatto intorno al collo…” → Scattò.
- “…una ampio abito bianco…” → Un ampio.
Questa frase, credo vittima di una correzione successiva, deve essere risistemata:
- “Forse se l’ampio lampadario che torreggiava sopra la sfera avrebbe soffocato quell’atmosfera con la sua calda luce arancione, ma a quell’ora della notte giaceva gelidamente spento…”
Ti segnalo anche l’assenza dei due punti e la mancata maiuscola dopo il discorso diretto:
- “…il Gerarca urlava “Prendetelo dannati idioti! Prendetelo!” come un pipistrello impazzito.”
Non so se è un errore, ma non vado pazza dell’uso che hai fatto dell’apostrofo in questi due casi:
- “…con finestre su d’un lato…” e “…posta su d’una scrivania.” → Forse è solo un’opinione personale quindi puoi ignorarla, ma alla lettura mi è risultato brutto e te lo segnalo.

La tua storia è scritta bene, con un lessico adeguato denotato, tra le altre cose, dall’assenza di ripetizioni. Hai la tendenza a scrivere frasi molto lunghe che comunque essendo ben punteggiate non disturbano il lettore che riesce a seguire bene l’azione. L’unica cosa che posso suggerirti è di andare a capo più spesso, alleggerirebbe la pagina e darebbe più respiro allo scritto.
L’impaginazione è molto curata a parte il particolare del non andare a capo che crea l’effetto “muro”. Il titolo è perfetto anche se lo avrei preferito nella nostra bella lingua visto che in questo modo è scritta la storia.


Trama (assenza di “buchi”, colpi di scena, particolarità, personaggi): 20/20

La tua storia è estremamente circoscritta e perfetta nella sua semplicità. La trama potrebbe essere riassunta in poche parole, ma questo non ti impedisce di creare un mondo e, attraverso piccoli accenni, di presentarcelo e darci quanto meno un’idea del contorno del personaggio.
Tutto si svolge con senso e ogni cosa ha il suo giusto peso all’interno della trama, sei attento a bilanciare le descrizioni con gli avvenimenti, fornendo alla storia il ritmo giusto.
Di nuovo, malgrado la storia sia essenzialmente azione, riesci a delinearci il ladro Devin, dandoci uno scorcio della sua personalità. Così come, anche se compare solo in poche righe, è facile immaginarsi il Gerarca e il tipo di governatore che può essere.
Forse la storia non presenta grandi colpi di scena e risulta semplice, ma è una Oneshot e trovo che il tuo lavoro sia equilibrato e ben fatto tanto da meritare il massimo punteggio.


Gradimento Personale: 9/10

Ho divorato la storia seguendo con interesse il furto e ho apprezzato l’idea dell’amuleto che scaccia la maledizione. Forse le cose sono state un po’ troppo semplici per il nostro ladro, ma il tuo finale pone la storia su di un livello di divertimento che sdrammatizza. Devin è un ladro simpatico e sicuro dei propri mezzi, che malgrado il passo falso che lo ha portato a essere vittima di una maledizione non si da per vinto, ma reagisce e dopo aver vinto, si rigetta nel furto, incapace di apprendere la lezione. Quindi, sì, la storia è piacevolmente leggera e l’azione ritmata e accattivante.


Uso dell’immagine/delle immagini:15/16

Personaggio 3/4: Devin, senza dubbio. Hai descritto bene il suo abbigliamento e il suo armamentario forse però lo sguardo del personaggio dell’immagine è più cattivo di quello che immagino in Devin, la pelle bianca e l’occhio rosso potrebbero essere sintomi della maledizione, ma non ne accenni, per questo perdi un punticino.

Paesaggio 4/4: Descritto molto bene malgrado la stanza non sia proprio centrale nel raccolto gli Archivi lo sono e di certo ne hai colto tutti i dettagli e le caratteristiche.

Oggetto 4/4: L’amuleto è decisamente il cuore del racconto, Devin lo brama e da lui dipende la sua salvezza, per lui agisce e grazie a lui alla fine vive. Oltre a ciò ne hai fatto una bellissima descrizione e l’hai inserito all’interno del mondo in un modo interessante.

Scena 4/4: Di nuovo hai fatto dell’immagine una descrizione molto accurata e hai inserito proprio quella scena come momento culminante del furto. Meriti tutti i punti in palio.