Recensioni per
Alone In The Shadows I Look At You
di AnEnglishKitten

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/10/16, ore 14:40
Cap. 3:

Ciao! Allora, intanto grazie di aver scritto questa storia! Ieri vagavo disperata su efp nella tenue speranza di trovare una storia johnlock sufficientemente angst e allo stesso tempo dolce e con un lieto fine in cui si capissero bene i sentimenti di entrambi e così trovo questa meraviglia al primo colpo e che dire, wow. Era proprio ciò di cui avevo bisogno, grazie! Per il resto AMO il modo in cui scrivi e l'attenzione ai dettagli che metti tipo la copertina che sono stata felice di ritrovare.
Ancora complimenti e se dovessi scrivere altre shot su questa trama, anche fluf io le leggerò tutte di sicuro!
Un bacio RobyR

Recensore Veterano
17/09/16, ore 08:12
Cap. 1:

Ciao corregionale 😝 Come promesso, eccomi qua! Meno male che sono andata a leggere la tua storia, perché da quello che vedo dal primo capitolo è davvero notevole. Molto, molto brava! Le descrizioni sono accurate, tutte le scene sono ben costruite, i dialoghi e i pensieri sono assolutamente IC.

La trama poi, tiene con il fiato sospeso, devo correre a leggere gli altri capitolo.

Mi soffermo su questa frase "No, non gli dirò nulla al riguardo... vorrei solo... vederlo, sai, per dirgli che forse c'è una qualche possibilità che io un giorno riesca tornare a Londra" tra tutti momenti in cui il detective con il pensiero viene riportato a John, questo è stato il più commovente, povero Sherlock tenuto lontano da John.

Tutto molto bene, alla prossima!

Recensore Junior
14/09/16, ore 21:52
Cap. 3:

Carissima, hai proprio ragione ad essere orgogliosa della tua creatura, perché questa tua storia è così appassionante e.. verosimile..
Non mi stupirei se i Mofftiss per la quarta stagione si fossero inventati qualcosa di molto somigliante alla "tua" Mary.
Ho trovato assai plausibile che lei si sia avvicinata proprio a John per stare quanto più vicino al "governo inglese" alias Mycroft.
Avresti potuto farci sospirare per una ventina di capitoli la conclusione, ma sei stata davvero magnanima a postare tutta la ff in soli 3 capitoli.
E la cura dei dettagli - spiegati nelle note - è stata davvero certosina!
Brava!
P.S. Il fatto che tra Janine e Sherlock non sia successo nulla non è solo sottinteso, ma è certo: lo dice lei stessa quando va a trovare Sherlock in ospedale. Poi sulla verginità o meno di Sherlock le ipotesi sono varie, ma io la penso essenzialmente come te.
Grazie per la bella storia e spero di leggerti ancora!
E.

Recensore Junior
02/09/16, ore 18:53
Cap. 3:

OKAY tesoro, (FINALMENTE) eccomi qua. Con la terza parte. L'ULTIMA parte. *prende a piangere in marocchino* Innanzitutto, sappi che è davvero difficoltoso per me scrivere questa recensione perché... ho le unghie troppo troppo TROPPO lunghe. *attimi imbarazzanti di silenzio* Ti aspettavi ti dicessi "è davvero difficoltoso per me scrivere questa recensione perché sono emozionata e commossa e la vita fa schifo e tu con questa fanfiction mi fai soffrire ancora di più", mh??? *altri attimi di silenzio* EBBENE, è così. Però se lo avessi scritto tu mi avresti rinfacciato di essere smielata e piagnucolosa, quindi ho evitato. Anche se in realtà non ho evitato, visto che in qualche modo il fatto che mi rechi un dolore inestimabile ed una dose di angst misto a fluff misto a tante altre cose che mi squarciano il cuore, sono riuscita a ribadirtelo. Bene. Dopo questa inutile premessa, direi di iniziare la recensione vera e propria. Innanzitutto, (seguirò l'ordine cronologico delle scene *risata di Homer Simpson*) voglio risottolineare il fatto che adoro adoro ADORO quando descrivi le folle, i personaggi secondari, le cosiddette "comparse". Riesci seriamente a "chiudere il cerchio", a riempire ogni piccolo buchino della storia con fatti, sì non essenziali, ma (almeno per me) estremamente interessanti. E in questo iniziale capannello di persone abbiamo anche Mr. and Mrs. (anzi, mademoiselle) Watson, che passeggiano allegramente nel parco, ignari del MAI NA GIOIA che li osserva crudele sopra le loro teste, perennemente in agguato. Mi è piaciuta tanto l'atmosfera di quotidianità che hai voluto (e sei riuscita alla grande) inserire nella storia; Sharley, nonostante tutte le peripezie, è pur sempre una bambina, e a sua volta, John, pur considerando tutte le pazze vicissitudini che ha dovuto affrontare, che affronta e che dovrà affrontare in futuro, rappresenta in ogni caso la classica figura del padre. E' apprensivo, dolce, paziente, accomodante al punto giusto; così come Sharley è tenera, un po' viziatella, curiosa e solare come quasi ogni bambino. Quindi sì, mi è seriamente piaciuta l'impronta di "vita di tutti i giorni" che hai inserito, la normalità che hai fatto trapelare, assolutamente non noiosa ma neanche così eccezionale. Le chiacchiere sulla recita (penso che ti amerò per sempre per la scena dei muggiti. Fammi pure qualsiasi torto esistente al mondo, ma non potrò mai odiarti. Perché John e Sharley hanno muggito insieme. Muuu. Muuu. MUUU. Mi sento piena di vita), il gelato, la passeggiata, la tenerezza dietro ogni singolo gesto. Da papà John che "devo ascoltarla se no mi trucida nel sonno" a little Sharley che fa di tutto per non sporcarsi con la merenda. Che meraviglia. Ma (OVVIAMENTE), in una storia scritta & ideata & partorita da Lara, SIA MAI che la felicità duri più di cinque righe... E BOOOOOOM!, primo accenno di angst: Sharley che confessa a John che la sua amichetta le ha chiesto la famigerata domanda: "Perché tu non hai la mamma?". Madonna incoronata e angioletti piangenti. Tesoro, io non ho più parole. Solo versi agonizzanti. Che poi, cerchi di cancellare l'angst con un [""Mi ha chiesto allora se ero dispiaciuta di avere solo il papà. Le ho risposto che preferirei avere anche due papà, piuttosto che una mamma cattiva" dice con semplicità, sorridendo, sicura delle sue parole."] MA NON LO CANCELLI COSì, LO VUOI CAPIRE? LA SOFFERENZA RIMANE. RIMANE! RIIIIIMAAAAANEEEEEE. Sei spietata e crudele, e persino quando cerchi di spianare la situazione e renderla dolce/allegra, riesci a fare danni e a squarciare cuoricini. Non so più cosa devo fare con te. Ma nemmeno TU sai cosa devi fare con te, quindi direi che siamo a cavallo. Yeah. Andiamo avanti. (Sto sudando). Babbo e bimba si allontanano dal parco, e Sharley rischia di morire ammazzata spiaccicata come una frittella appiattita come un surfista cucinato da uno squalo, per cercare di salvare un patatosissimo doggo. Cosa molto nobile, cosa che avrei fatto anche io, ma Sharley. SHARLEY. Sei una stupida. Ma d'altronde sei l'alter ego letterario di baby Lara, e quindi di cosa mi stupisco, punto di domanda punto esclamativo SGRUNT. *la sottoscritta riempie di bacini consolatori i musini offesi & imbronciati di Lara e Carlotta* (Sì, ho appena italianizzato --di merda-- il nome della piccola Watson, problemi?) (*aria di sfida*) (*passa un secondo*) (*ne passano due*) (*ne passano tre*) (*si arrende*) (OKAY, Sharley. Sharley. S. H. A. R. L. E. Y. SHARLEEEEEEEEEEEY). Ma per fortuna c'è papà John a salvarle il cu-- ehm ehm. Il poponzo. E con una tattica estremamente brillante ed intelligente (ennesima tecnica che mi è piaciuta da morire) sei riuscita a mettere in scena Sherl-- EHM EHM. L'Angelo Custode. Sì, perché potevi cadere in trappole noiose e ripetitive che avrebbero lasciato il lettore molto "seeeeeh vabbeh, questa poteva scriverlo meglio, in modo più credibile". Ma appunto non ci sei caduta, sei stata bravissima, e rileggere la parte dove Sharley racconta del suo protettore è sempre una gioia. Boh, non so come dirlo in maniera migliore, ma è veramente intelligente la modalità con cui sei riuscita a far (ri)comparire il nostro amato personaggio di Sherlock. Brava, cucciola. Ancora una volta, Sharley si rivela una bambina molto troublemaker, ecco, una peste che si salva solo perché ha il visino da angioletto. Lara, chissà perché mi sembra di star parlando di te. COUGH. COUGH. Ma avanziamo, avanziamo, avanziamo... In quanto Essere Superiore sapevo già cosa sarebbe successo, ordunque nel leggere questo passaggio ("poveretto, Nick Ritz, che, da poco licenziato dalla sua precaria occupazione di commesso, è scoppiato in una lamentela disperata davanti alle diverse medicine che gli aveva consigliato di procurarsi ") ammetto di aver stretto con fermezza i pugni. Con MOLTA fermezza. Lurido uomo disgustoso, feccia della società. Proseguendo, arriviamo al punto in cui il povero John sente l'assenza di qualcosa (QUALCUNO) nella sua vita. Chi sarà mai?! E' a letto, si guarda intorno e pensa "E' vuoto da così tanto tempo", ed io nel leggere URLO E SCALPITO E MI MANGIO IL NASO DA SOLA E MI TAGLIO CON LE UNGHIE, PERCHé... LO SAI BENISSIMO PERCHé, OKAY? JJJJJJJJESUS CHRIST. John (finalmente!) sa. John SA. E la situazione diventa paradossalmente ancora più brutta, perché è finalmente a conoscenza di tutto, ha in mano la completa verità, sa di chi fidarsi e di chi non fidarsi, sa quali sono le persone da tenersi vicine e quali da tenere assolutamente lontane. John sa tutto, ma non può fare niente. Niente. E qui arriva il senso di impotenza e l'insoddisfazione, il momento forse più triste e drammatico, perché sa cosa (chi) potrà renderlo felice ma non ha assolutamente i mezzi per acchiapparlo. Che sconforto, baby, che sconforto. E adesso vorrei poter dire "Ma passiamo ad un argomento più felice!" ma VAFFANCULO, non ci saranno più argomenti felici per molte, molte righe. Tu picchi psicologicamente i lettori, signorina, e questa cosa è una cattiveria, va bene? Una cattiveria al 100per100. Perché, signori e signore, bambini e bambine, mucche e polli, camaleonti e farfalline, dopo chili e chili di angst, Lara cosa fa? Scrive di un rapimento. Sharley viene RAPITA. Non ti scriverò tutti gli scleri che vorrei vomitarti addosso solo perché so che tu SAI di essere una brutta persona. Umphf. Nonostante il dolore e tutta l'ansia e l'angoscia che mi hai scaricato addosso, voglio però farmi i complimenti con te: hai scritto il tutto in maniera egregia, sei riuscita a farmi venire i brividi e a farmi letteralmente FREMERE dalla voglia e dal bisogno di sapere "E adesso cosa succede e adesso cosa succede E ADESSO COSA PORCA NOCCIOLINA SUCCEDE????!!!". Quindi. Tutto ciò testimonia la tua crudeltà, ma direi che è anche un'ottima prova del fatto che tu valga tremendamente tanto come scrittrice. Sei riuscita a creare un contesto quasi ipnotico, da tanto è impossibile per il lettore staccare gli occhi dallo schermo, e allo stesso tempo preciso e dettagliato; niente è lasciato al caso, i particolari sono, appunto, minuziosi e intelligenti, niente è scritto alla cazzo di cane (perdonami, è ovvio ormai che mi risulti impossibile scrivere una recensione ampollosa). È brutto da dire, ma in un certo senso ho adorato la scena del rapimento di Sharley? Perché, appunto, dimostra la tua bravura e la tua dimestichezza in campo di gialli (nel senso di "misteri" non di cinesi, lol), prove e indizi, tracce e rintracciamento di telefonate, polizia e criminali. Adoro. È tutto così fottutamente intrigante. La piccola Sharley è in pericolo, ma anche quel ************************[...]*******************[infinita sequenza di insulti] di Nick Ritz lo è, in quanto (SIANO LODATI GLI ANGELI DEL CIELO E ANCHE QUELLI DELLA TERRA) Mr. Sherlock Holmes *parte musichetta figa alla James Bond* sta per spaccargli il culo. E non nel senso positivo. (ANCHE PERCHÉ SHERLOCK STA CONSERVANDO IL SUO FIORE, RICORDIAMOCELO). E... seriamente, amore. Se penso a te che lotti con un cuscino mi viene da ridere come una foca dai seri ritardi mentali, ma devo dire che la tattica ha funzionato. Alla grande, cazzo. La scena della lotta tra Sherlock e quella nullità è semplicemente ADRENALINICA, piena di colpi (sia concreti che di scena), ricca di emozioni contrastanti e tanta, tanta, TANTA, ansia. Perché io, almeno per un attimo, ho seriamente pensato tu volessi mettere in scena la tua Cattiveria Più Cattiva, e cioè mettere fine alla vita di Sherlock :(((((((((((((((( Seriamente, ne ero quasi convinta. Non potevo neanche affidarmi e aggrapparmi alla speranza che "Naaaaaa, la mia cucciola non lo farebbe mai" perché sei una stronza, quindi capisci le mie turbe esistenziali???!!! Come ti avevo già detto, ogni pugnalata che riceveva Sherlock la ricevevo anche IO, e tantissimo sangue invisibile mi ha sporcato il corpo e l'anima. Con lui, stavo per morirci anche io su quel fetido pavimento, con gli occhioni blu della bambina ad osservarci terrorizzati. E poi John finalmente arriva e... no, basta. Basta. Mi si stringe il cuore. Ho bisogno di una pausa. (Ho seriamente preso una pausa --di ben quindici minuti-- e, AGAIN, non posso neanche dire "Vabbeh, il peggio è passato, adesso solo gioie", perché c'è l'ennesima scena ammazza viscere, ora, e cioè...) SHERLOCK ALL'OSPEDALE. Mamma mia, tesoro. Innanzitutto, --non ti stupirà-- non avevo idea di cosa significasse quel 128 sulla porta, MA. Ero CERTA non lo avessi messo a caso, eh eh eh. Sto migliorando. La scena è stata veramente triste e quasi da lacrimuccia, perché la sola idea di un Sherlock piccolo e malconcio sdraiato, incosciente, su un letto di ospedale (con tanto di 9876789 persone che lo amano, con il cuore a pezzi, che lo circondano) è seriamente, seriamente angst. Scommetto che ridevi e ti fumavi un sigaro cubano mentre scrivevi. Malefica. E finalmente Sherlock apre gli occhi, e vede John E SCUSAMI MA NON RIESCO A NON SCRIVERE IN GRASSETTO, CAZZO. Come diamine faccio a mantenere il contegno, me lo dici?! Davvero, dimmelo, perché mi sembra una cosa assurda poter rimanere indifferente dinnanzi a quei "John" e "Sherlock" sussurrati timidamente, sì, ma che bastano ad annullare tutto: le persone nella stanza, la camera stessa, e soprattutto quei fottuti sei anni. Finalmente i nostri bambini si sono riuniti, e scusami ma adesso ho bisogno di una pausa. *987799977 years later* Arieccomiiiii. Menomale che c'è Martha a rassenerare la situazione un po' nuvolosa, con le sue perle di saggezza (NONNA, SEI TUTTI NOIIIIIII), va. Sì, perché quelle teste di cu... cuore di John e Sherlock fanno i difficili, quasi gli orgogliosi, e trovano divertente tenere sulle spine la sottoscritta e gli altri malcapitati ignari del dolore e della sofferenza che Lara si diverte a disseminare in giro. Ma FINALMENTE (TI GIURO, MI VIENE SERIAMENTE DA URLARE), John e Sherlock... si dicono "Ti amo". Si. Dicono. "Ti amo". E la cosa non dovrebbe risultare una sorpresa per nessuno lol (persino i muri lo sanno, meow) EPPURE quando ho letto quelle famigerate paroline uscire dalla boccuccia (anzi, dai petali sottili *faccina da diavolo mischiata a quella con gli occhi a cuoricino*) di Sherlock e da quella di JohnJohn, mi sono seriamente morsa un pugno e ho sussurrato: "I miei bambini. I miei bambini". AHHHHHHH. Finalmente una gioia. E poi John gli racconta del nome di Sharley, e Sherlock è così tremendamente STUPIDO, e ci impiega tre secoli a capire che la bambina è una sorta di omaggio a lui. Ma poi lo capisce e NSKSKSKKSLAKANZBSLAK fuochi d'artificio. Fuochi d'artificio OVUNQUE. Che scena stupenda. (A proposito del nome di Sharley, quando ho letto --verso l'inizio-- quell' "Il tuo nome deriva da quello di un altro grande uomo, Sharley, e di questo dovresti sempre essere fiera ed onorata..." ho sghignazzato perchè mi è venuto in mente il discorso fatto da Harry al figlioletto Albus Severus, e boh, ci tenenevo a condividere queste mie turbe mentali con te ahahahahaha). E poi arriva il primo bacio. Dolce, delicato, pieno di tutto: passione, sensualità, amore e quella giusta dose di "AAAAAAAAAAAAAAAAH finalmente" (ECCHECAVOLO hanno --ABBIAMO-- aspettato anni per farlo). Davvero, tesoro, lo hai descritto in una maniera così bella che mi vengono le lacrime. (E ovviamente l'ho screenato perché è un momento troppo da ricordare). Incredibile da dire, ma l'angst finisce. E uno dice "aaaaah, che bello, ora ci si rilassa", ma NO. Okay, in un certo senso sì, però anche NO, perché il tuo concetto di fluff non è normale (figurarsi). È, tipo, amplificato alla massima potenza. In circostanze standard, una scena dove ci sono papà + papà + figliolo/a, è dolce, tenera, accompagnata da momenti in cui il lettore non può fare a meno di sussurrare un "Aw" e di sorridere in maniera poeticamente tenue. Mentre con TE, (mannaggia al tuo cervello), uno non si limita a fare tutto ciò; nel leggere della copertina con le apine e di Ginger l'orsetta e delle coccole sul divano e di Sharley che trucca papà Sherlock, di John che scatta foto su foto con un sorrisp ebete e di quest'ultimo che le intreccia i capelli, ecc ecc, IO (e sì, non sono normale, ma so anche che non sono stata l'unica ad avere queste reazioni) mi sono stretta una mano sul cuore, mi sono acciambellata come un gatto malato, ho sorriso con talmente tanta forza da sentire male alle guance, ho emesso versi ASSOLUTAMENTE non classificabili come "umani", ho tirato di quelle imprecazioni in perfetto stile melevisone... (In quanto il contesto era COSÌ dolce da non permettermi di andare oltre il livello di "Accipigna!"). Seriamente, biscotto mio, prima mi hai dilaniato con l'angst, e poi mi hai molto sadicamente diviso a fette il cuore con un veleno altrettanto letale comunemente chiamato "Fluff". Io seriamente non ho idea se sono riuscita a farti capire quanto tu mi abbia fatto stare MALE con questo scritto. Ma male-male-male. Gesù. Ho bisogno di quindici anni di pausa dalla vita. E poi, OVVIAMENTE, VISTO CHE SEI UN ESSERE INCAPACE DI NON FARE DEL MALE, mi hai dato il colpo di grazia con lo smut. Qui so già che non mi crederai, ma io ti garantisco che la bellezza della tua parte rossa è seriamente inestimabile. Così come il primo bacio, anche la loro prima volta è stata dolorosamente bella, piena di baci e coccole e amore, e intensità e CREDIBILITÀ e sussurri innamorati e FIDUCIA. (IL FIORE È STATO COLTO!). Sono seriamente shockata. Hai veramente creato una perla, amore. Uno scritto davvero stupendo, una storia che uno non può non amare, perché ti entra veramente sottopelle. È realistica ma allo stesso tempo incredibile, originale e intrigante, a volte anche divertente e la maggior parte dei momenti ti tiene LEGATA/O al cellulare/computer/quel che l'é. Fossi in te sarei al cento per cento orgogliosa di quello che hai fatto, perché è un lavoro semplicemente magnifico, che fa venire la pelle d'oca in certi punti, la voglia di piangere e strapparsi i capelli in altri, e gli occhi a cuoricino in altri ancora. Fa sorridere, e sospirare, e battere forte il cuore e per alcune persone sicuramente anche piangere. Ci hai messo tanta umanità dentro, e probabilmente questo commento non ha senso, ma io penso che se questa fanfiction è uscita fuori così bene è anche merito della tua intelligenza e del tuo riuscire a calarti nei panni degli altri, della tua empatia quasi commovente. //// Il colpo di grazia ancora più doloroso è stato il finale, ovviamente. Sembra quasi uscito fuori da un libro vero, mi sembra una delle conclusioni più interessanti e perfette e sensazionali che abbia mai letto. Perché non è noiosa, non è affrettata, non è banale. È assolutamente innovativa e credibile, realistica ma allo stesso tempo romantica. Non in una maniera vomitevole, ma in una delicata, come una rosa. Insomma, voglio queste parole ("Sorride allo spartito che gli sta davanti ed al suo titolo, illuminato dai raggi lunari. "Alone In The Shadows I Look At You" è una composizione che ha sempre ritenuto incompleta, insoddisfacente, in cui è sempre mancato quel qualcosa che lui non è mai riuscito ad individuare. Sherlock si gira un attimo, indirizzando lo sguardo verso la camera da letto, dove in questo momento dorme un John nudo e bellissimo. Sorride. Ruota di nuovo il busto e si prepara a suonare. Ora sa perfettamente come concluderla. Alone In The Shadows I Look At You.") come mio epitaffio. Bimba, io ho concluso. Scusa ancora l'attesa, e scusa la probabile delusione. Ti voglio bene, sei magica e brillante, e sono così orgogliosa e compiaciuta di essere stata la tua compagna di viaggio per tutti questi mesi. Non vedo l'ora di ri-starti accanto per una nuova avventura ❤ Sei bravissima, e vali davvero davvero davvero tanto come scrittrice. Un bacino al gusto di pan di stelle. P.s. "Anche se non sta leggendo questa storia, e mi auguro che mai lo farà, volevo ringraziare il mio compagno di banco" penso di aver sputato non un polmone, ma DUE, AHAHAHAHAH! P.p.s. "Ho una mezza idea di fare, in un futuro non ancora ben definito, una raccolta di oneshot legate a questa storia, ambientate negli anni a venire." Così. Ci tenevo a risottolineare queste tue parole. ;P (*cough cough* io non dimentico *cough cough*)

Recensore Junior
01/09/16, ore 00:26
Cap. 3:

Piango. 
Sherlock padre,l'ottava meraviglia del mondo.
Questo capitolo mi ha uccisa e resa felice allo stesso tempo.



Ps. Dovrebbe essere ancora vergine perché Janine dice "mi sarebbe bastata anche una volta" .. Una cosa del genere 😂

Recensore Master
29/08/16, ore 13:24
Cap. 3:

Ho rischiato di perdermela. Perché quando hai pubblicato i primi capitoli ero off line da settimane, per colpa di un potere superiore divino. E anche quando sono tornata non l'avevo proprio vista. Fino a ieri sera. Mi chiedevo cosa ci fosse di tanto terribile in questa fic, dato che aveva davvero poche recensioni. Ma quando l'ho aperta ho avuto una piacevole sorpresa. Il titolo era interessante, l'introduzione anche... c'erano tutte le premesse per far sì che fosse una buona storia. E infatti l'ho letta e non ne sono rimasta delusa. Rimanendo sveglia fino all'una e mezza, ieri sera. Mi ero prefissata, dopo la fine del primo capitolo, di fare recensioni ragionate perché la storia era lunga e corposa, con una trama complessa e una buona introspezione, emotivamente coinvolgente, lo stile era buono e accattivante e i personaggi molto IC. Una storia del genere meriterebbe, e merita, lunghe riflessioni sulle scelte dei personaggi, sulla tensione narrativa che c'è fin da quel "what if" che proponi all'inizio e in cui si viene a sapere che l'aereo non è tornato indietro ma che Sherlock è partito e ora è a Minsk. Da quel momento assistiamo a un crescendo rossiniano. La trama non dà tregua. Mai. Nemmeno per un secondo. E come se non bastasse a tutto questo ci si aggiunge il fatto che hai usato un pov alla terza persona e con un narratore esterno, il che ti ha permesso di mostrarci sia John che Sherlock alle prese con questa separazione forzata e questi sentimenti che provano l'uno per l'altro. E questo ha aumentato in maniera esponenziale il carico emotivo. Al punto che mi tocca ammettere che in più di un passaggio (soprattutto in certi frangenti dedicati a Sherlock) mi son dovuta fermare perché avevo la vista appannata da tanto stavo piangendo. Giuro non era commozione, erano proprio lacrime e non sono solita piangere con facilità, né provare emozioni così intense quando leggo una storia. Eppure qui è successo.

Sono rimasta impressionata dalla notevole abilità usata nella tecnica narrativa, perché usare pov di questo genere è tutto tranne che semplice. Per non parlare della sintassi che irretisce e che incalza sempre di più. Ma sono rimasta anche tanto, tanto colpita dalla maniera in cui è stata concepita la struttura ovvero un po' come se fosse una fisarmonica. Accelera quando deve e diventa più lenta quando invece è necessario che ciò avvenga. Complimenti, davvero tanti tanti complimenti.

La trama non racconta nulla che non abbia già letto e, te lo confesso, in passato ho faticato ad apprezzare storie in cui Mary recita un ruolo simile a quello che ha interpretato qui. Ma questo rafforza ancora di più un mio credo di cui sono convintissima, ovvero che quando una storia è scritta bene certi altri aspetti diventano del tutto marginali. La verità è che non c'è nulla che non abbia amato. Ogni scena era fenomenale. A cominciare da quelle angst. Ammetto che la mia preferita è quella a Baker Street in cui Sherlock finge di essere lui il cattivo, di aver rapito la bambina perché amava John e non accettava la sua relazione con Mary. Ci sono tante cose che ho amato in quella scena. L'enorme, gigantesco, sacrificio di Sherlock che, per amore di John, arriva al punto di farsi odiare. Ma soprattutto ho trovato fantastica la maniera in cui Mary manipola il marito. C'è una fine intelligenza in lei, una cattiveria innata e un male che non può non colpire e non può non lasciare carichi di sentimenti contrastanti. La si odia, e molto, ma allo stesso tempo ne si apprezza i piccoli risvolti psicologici del tutto affascinanti per chi, come la sottoscritta, ama le personalità complesse e sopra le righe. Su tutto la manipolazione e le bugie, persino il modo in cui usa la propria figlia per ottenere ciò che vuole. Mary è assolutamente malvagia. E lo ne già perché vuole separare John e Sherlock. In quel momento, dopo la confessione di Sherlock, la reazione di John è quella che ci si aspetterebbe da lui. Violenta e passionale. Quasi rabbiosa. La sensazione che ho avuto è che John dentro di sé sapesse che Sherlock non poteva in nessun modo fare una cosa del genere, e soprattutto non a lui, ma non ha visto. Non ha visto il dolore di Sherlock, di certo ben mascherato (anche se spesso e volentieri i sentimenti di Sherlock si vedono benissimo). Ha chiuso gli occhi e si è comportato da ottuso. Il che è assolutamente da John. Così come è da Sherlock il fare in fretta a terminare la missione per tornare a Londra e poi fare l'impossibile per proteggerlo, perfino l'allontanarsi. Ecco, giunta al terzo capitolo e quando mi sono resa conto che erano passati anni dalla fine del secondo, mi son sentita morire perché ho capito subito dove volevi andare a parare e cosa era accaduto. Ci sarebbe stato un finale positivo e una lemon, di questo ne ero certa, ma il concetto che hai abilmente costruito mi ha strappato il cuore. Sherlock che vive nell'ombra, che tiene d'occhio Sherley e la salva di continuo, che la riporta a casa quando si perde, la recupera prima che finisca nel Tamigi (a proposito, sta bambina è un danno continuo ^o^). In pratica fa da angelo custode. La chiama "principessa". Ama lei e ama John ancora e lo fa da lontano, ben sicuro che staranno sicuramente meglio senza di lui. E qui, il tocco di classe, Sherlock che vede che manca qualcosa nella vita di John e Sherley ma ancora non comprende di cosa si tratta. Lui non lo sa. No, perché noi lo capiamo perfettamente e sappiamo che è Sherlock che manca. Un amore. Il loro. Eppure non lo si può maledire, non si riesce ad avercela con lui. Lo si ama tantissimo per la maniera in cui venera John. Quello è più che amore. Guarda, tu mi hai strappato il cuore e poi me lo hai rimesso insieme. E ci sei pure riuscita perché tutte le scene dall'ospedale in avanti sono l'amore. La perfezione. Sono una benedizione scesa dal cielo. Ed è vero, ciò che dici nelle note, alla fine. Passi dall'angst più nero al fluff più roseo con tanto di finale parent!lock e Sherlock che fa le trecce (adorabile) e senza neanche avvisare!!! Il mio cuore non regge. E infatti ho pianto sempre sempre.

Mi dispiace, davvero. Avrei voluto lasciarti una recensione migliore. Più dettagliata, ma per la prima volta non ho più parole da spendere perché questa storia mi ha ammutolita.
Grazie per averla pubblicata. Grazie, grazie e ancora grazie.
Koa
(Recensione modificata il 29/08/2016 - 02:03 pm)

Recensore Master
27/08/16, ore 12:12
Cap. 3:

Questa terza e ultima parte non è solo bella, è un capolavoro!
Mi è piaciuto tutto! I momenti che Sherlock trascorre con la figlia di John, mi hanno emozionata tantissimo! Soprattutto quando le fa la treccia!!
La prima volta di John e Sherlock è stata perfetta.. mi sono venuti i brividi mentre leggevo...
Questa storia va subito tra le mie preferite! Complimenti vivissimi!! :)

Recensore Junior
25/08/16, ore 11:04

Topiiiiiiiiiiiiina ♥

Rieccomi qua con una seconda recensione tutta per te ♥

Questa ho come l'impressione verrà fuori più breve anche se, paradossalmente, ho molte più cose da dire rispetto all'altra volta. Uhmmmmm.
Vabbeh, iniziamo, cucciola di zucchero filato 

Questa adrenalinica e straziante seconda parte (perché sì, è fottutamente STRAZIANTE) inizia con John Cagnolino Disperato alla ricerca di Sherlock Il Fantasmino Che Gioca A Nascondino.
Beh, direi che l'atteggiamento di John è più che comprensibile.
Il suo piccolo è nel suo stesso territorio, cammina sulla sua stessa terra, respira la sua stessa aria e... è irrintracciabile? I MEAN. Poor John. Che situazione semplicemente frustrante. Cucciolone.
Ti giuro, mi si squarcia il corazon al pensiero di pouty John che vuole rivedere il suo Sherlock e quest'ultimo non si fa trovare (per ovvii motivi, ma uffa. Rimango comunque team John).

Poi va da Mycroft e JZJZJSJJAKSKALALSJJAOALAL. ZJXKLSKALAKZNS. XJSKKSKSKSKSK.
Scusami questa caterva di lettere sconclusionate ma, semplicemente, detto terra a terra, io AMO il tuo Mycroft.
Boh.
È stupendo, intelligente, astuto e manipolatore. Ma allo stesso tempo empatico e comprensivo, dolce al punto giusto e fermo/severo non per il puro gusto di fare lo stronzo ma per il semplice fatto di voler proteggere i suoi cari.
Seriamente, amo amo amo amo amo amo amo big Holmes.
(Che detta così sembra una competizione tra i pippiripippipippini dei due fratellini più intelligenti di Londra AHAHAHH).
Comunque, tatina, ripeto e poi basta perché sono noiosa: Mycroft Holmes, sei l'uomo della mia vita.

Poiiiiiiii.

John l'ingenuo (vabbeh, dai, è comprensibile) come al solito non capisce un banano di niente, e torna a casa a lamentarsi con la serpe in seno che tiene sotto il suo stesso tetto. 
Mary la *inserire tutte le parolacce del mondo* è una figa ed è un'attrice straordinaria, e continua il suo teatrino, prendendo sempre più per il culo quel povero di Giovanni.
Giuro, è stato imbarazzante da leggere. Povero Jawn. Non si può maimaimai vivere tranquilli.
Credo che lui sia seriamente il campione rappresentativo del #mainagioia.

MI SONO DIMENTICATA DI COMMENTARE UN PEZZETTO DELLA SCENA JOHN/MYCROFT. Rimedio subito. Allora, cupcake antipatico super antipatico SUPER DUPER antipatico che non sei altro, ti rendi conto di quanto sia stata una mossa alquanto da bitch, quella di inserire queste frasi?
"Ovviamente non posso vederlo, certo. Beh, non so cosa potresti dirgli da parte mia...? Magari solo che, ehm, mi avrebbe fatto davvero molto piacere rivederlo un'altra volta, anche se solo per pochi minuti, che spero stia bene e che in Europa non si sia ferito, che riesca a risolvere il problema per cui è stato richiamato qui e che, ovviamente, se avrà bisogno di una mano per le indagini, sa dove trovarmi. Oh, e anche che sarei davvero contento se venisse a conoscere mia figlia" conclude con un sorriso un po' più vero di quello precedente. Il solo immaginare Sherlock fare la conoscenza della sua piccola gli scalda il cuore. Chissà come il grande Sherlock so-comportarmi-alla-perfezione-in-ogni-situazione Holmes si comporterebbe alla prese con una neonata di qualche mese?
Dio, quella sì che sarebbe una giornata da ricordarsi per sempre. Qualcosa gli dice che il suo migliore amico non sarebbe poi così male, a differenza di cosa il suo carattere chiuso ed insensibile faccia pensare. È anche convinto che, a Sherlock, Sharley piacerebbe molto. Così, a pelle."
E AMMETTILO UNA VOLTA PER TUTTE CHE SEI MALEFICA. *sbuffa fumo dal naso e le esce sangue dalle orecchie*
Forse questa scena mi colpisce perché so cosa ci sarà nella terza parte, ma. MA. Tu rimani una stronza.
A parte la preoccupazione assurdamente adorabile di John nei confronti di Sherlock, tu avrai bene capito che il mio sclero è soprattutto diretto a quel rapporto Detective/pupetta Watson che il dottore ipotizza.
SI CHIEDE COME SI COMPORTEREBBE SHERLOCK CON SHARLEY. PENSA CHE PROBABILMENTE I DUE ANDREBBERO D'ACCORDO. CAZZO. CAZZO. CAAAAAAAAAAAZZO. SUISISJSKSJWHUAUAJWJSJSJJS.
SCUSAMI TESORO, MA CAPIRAI CHE AL MOMOMENTO NON SONO DECISAMENTE STABILE, PSICOLOGICAMENTE PARLANDO. Bloody Hell. Lara, questo non me lo dovevi fare. Non me lo dovevi fare. Perché adesso ho in mente tutte le scene che accadranno e che commenterò disperata nella terza recensione, e mi sento male. Mi sento male, okay?

Spero marcirai in una prigione. D'altronde hai commesso un reato alquanto grave. E cioè violenza psicologica nei confronti della sottoscritta (E DI TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO). Non ho mai capito, non capisco e non capirò mai se quello che provo nei tuoi confronti sia più amore o odio. Gesù bambino.

Andiamo avanti che altrimenti ti sgagno e ti faccio minuziosamente a pezzi.
Passiamo ad un momento che mi ha seriamente fatto stringere le mani in due pugni minacciosi. 

"Si sistema meglio Sharley in braccio, la quale si lamenta un pochino, chiaramente infastidita da qualcosa. Ridendo per la sorta di battuta fatta da Mary, John non può però fare a meno di farle notare una cosa: "Non è che la stai stringendo un po' troppo? Le farai male così". SCUSA. SCUSA????
MARY, WHAT THE FUCK? EXCUSE ME????? MA OOOOOOOOH! Tocca di nuovo la bambina in questo modo e ti spezzo i polsi. *si mette gli occhiali da sole con fare estremamente badass*

Guarda, per calmarmi prenderò a pensare agli outfit di Sharley e a TUBARE VIOLENTEMENTE alla sola immagine di lei avvolta in adorabile tutine e vestitini e AW, AW, AWWWWW. È sempre così.
Prima mi schiaffeggi una guancia con l'angst e poi, non contenta, mi colpisci l'altra con il fluff. Capisci. Capisci. L'ergastolo ti devono dare, l'ERGASTOLO.

Cough cough.

Ma passiamo al momento della crisi di John. Ancora una volta, nel leggere, ero combattuta. Non sapevo se volevo entrare nel cellulare per pestarlo o per abbracciarlo. Per coccolarlo un pochino e fargli i buffetti sul nasino perché, you know, i suoi dubbi/perplessità sono fottutamente comprensibili, oppure per spintonarlo un po' e riversare le mie frustrazioni su di lui, urlandogli contro che nemmanco la peggiore pescivendola.

Cioè, dai, cose come "Che cosa è lui ora? L'ultima ruota del carro? È diventato troppo vecchio e goffo, tutto d'un tratto? È inutile per Sherlock?" oppure
"Ora, invece, John viene ignorato. È forse diventato troppo normale per Sherlock? Ora che si è sposato ed è diventato padre, non è più adatto a lui? È forse proprio Sharley il problema?" OPPURE "Ed una convinzione per niente positiva ormai si è fatta spazio nella sua testa: Sherlock Holmes lo ha profondamente deluso" sono semplicemente frustranti. Deprimenti, strazianti da leggere, che trasmettono la voglia di sbattere la testa contro uno spigolo e morire affogati nel proprio sangue.

JOHN WATSON, TESTA DI CULO CHE NON SEI ALTRO, QUELL'ALTRO COGLIONE DI SHERLOCK HOLMES È INNAMORATO DI TE. Ecchecavolo. Quando ci vuole, ci vuole. 

La fanfiction continua con sassy Sherlock alle prese con un povero tassista, e, soprattutto, alle prese con un maledetto biglietto che GRRRRRRR avrei voluto semplicemente entrare nello schermo e mangiarmelo. Strapparlo in centordici pezzettini, dargli fuoco. Che rabbia. 

Sherlock torna a casa *pianti in aramaico, cinese, giapponese, cirillico e mandarino* (ma soprattutto pianti DA FANGIRL) e *rullo di tamburi* Detective Elisabetta ha una nuova ipotesi da sciorinare.

Cough cough. CURIOSO che la signora Hudson non sia presente, mh????? EBBENE. Sono certa al cento per cento, al mille per mille, che la signora Hudson e Sokolov in realtà siano la stessa persona. 
LE PROVE SONO LÌ DAVANTI AI VOSTRI OCCHI, SVEGLIATEVI DISCEPOLI. Martha è un'ottima attrice, un'eccelsa camuffatrice, e vi sta mettendo tutti nel sacco. 
Ma io sono troppo furba per te, vecchia.

E a proposito di ottime attrici. L'ho già detto, ma lo ripeto: ho una sorta di malata ammirazione nei confronti di Mary, colei che, in pratica, ha INVENTATO i termini "manipolatrice" e "bugiarda". Boh, è così brava a recitare, i suoi teatrini da finto panico, ansia, angoscia, disperazione e chi più ne ha e più ne metta sono DA OSCAR.

(So benissimo che in questo momento starai leggendo con la bocca schiusa e gli occhi assottigliati con fare a metà tra il minaccioso e lo sconvolto, ma a volte non posso proprio fare a meno di tessere le lodi della Mary) (AH. "Tessere". Tessere le lodi del ragno vero e proprio. Ah. Sono fiera del mio cervello, in questo momento).

COMUNQUE. Parliamo di Martha Hudson (CON BABY SHARLEY IN BRACCIO, CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO, E L'HA PURE SEDATA MA PORCA PUTTANA MARTHA SEI UN MOSTRO) che fa La Zoccola e prende a manipolare il cervello già compromesso di Sherlock.
Come osa dirgli quelle cose? Come si permette di farlo sentire insicuro, di fottergli la mente e cercare di convincerlo di essere lui Il Problema Numero Della Vita Di John.
Ti giuro, bimba, è stato bruttissimo leggere quel pezzo.

È stato come sentire il cuore di Sherlock tremolare, è stato come vederlo sgretolarsi lentamente ed iniziare a sgocciolare sangue (invisibile, sì, ma non per questo meno doloroso).

E poi il fatto che Sokolov (torniamo seri perché io qui sto veramente soffrendo come una cagna) metta in ballo i sentimenti di Sherlock, scelga di, in poche parole, /umiliarlo/ e farlo sentire in difetto a causa dell'amore che prova per John. 
Lurido pezzo di fece (apprezza la mia finezza, mi sto duramente trattenendo), DEVI MORIRE AMMAZZATO NEI PEGGIORI MODI ESISTENTI.

Quello che ha (hanno) fatto a Sherlock è davvero ingiusto e cattivo, non trovo termini migliori; devo seriamente fare mente locale e ricordarmi che è tutto fittizio perché, te lo giuro, amore, non fanno fatica a partirmi i cinque minuti.

Andiamo avanti. 

Come ti avevo già accennato, ho seriamente amato il fatto che tu abbia preso un pezzo della stessa scena, raccontandolo da due prospettive differenti.
Mi riferisco, ovviamente, a quell' "Eccola, bambina mia! Io lo sapevo che eri stato tu, lo sapevo! John! Lei è qui, ed è stato lui! Lui!".
Straziante, tesoro, semplicemente straziante. Bellissimo ma fottutamente stra-zian-te.

E, ovviamente, se cerchi questo termine sul dizionario, d'ora in avanti ti troverai a leggere ogni pensiero di Sherlock che tu hai riportato in corsivo.
Tutto ciò che vorrebbe urlare ma che non può fare altro che limitarsi a gridare dentro di sé.
Sento il bisogno fisico di riscriverli qua per mostrarti quanto cazzo siano dolorosi ma azzeccati, sublimi e taglienti, il binomio perfetto amore--sofferenza.

"Lo stai facendo perché lui ti ha salvato un infinità di volte e tu no. Gli hai solo fatto del male."

"Perché lui ti ha sempre accettato, fin dal primo momento. Sempre apprezzato. Ha accettato di diventare il tuo coinquilino ed un momento dopo di aiutarti in un'indagine, decidendo di stare al tuo fianco. Posto che poi non ha mai abbandonato."

"Per come ti ha sempre difeso, fin dal primo giorno. Davanti a Lestrade ed ai suoi uomini quando ti accusavano di essere un drogato, perché lui ancora non ti conosceva e trovava assurdo che la gente non ti considerasse un uomo straordinario come invece lui già faceva. E poi quando, lo stesso giorno, ha ucciso per te, per salvarti la vita; o come quando, senza pensarci un secondo, è corso in tuo soccorso quando quella specie di samurai impazzito ti stava per infilzare; quando, pur essendo in svantaggio per la bassa statura, non ha esitato a cercare di fare qualsiasi cosa per aiutarti a non morire soffocato dalle enormi mani del golem; e poi la volta, forse l'unica in cui lo hai anche ringraziato, che si è buttato su Moriarty, con una bomba addosso e la consapevolezza che poteva non uscirci vivo; o quando ha cercato di difenderti da un nemico tremendamente pericoloso, i sentimenti, decidendo di mentirti sulla sorte di Irene Adler, non rendendosi conto che così facendo, non faceva altro che ingigantire quelli che già stavano crescendo nel tuo cuore nei suoi confronti."

"Perché è l'unico che ti ha fatto sentire umano. Ti ha trattato da amico, sopportando ogni tuo difetto, ogni stranezza. Tutte le corse, gli appostamenti, i casi, gli insulti. Ha perdonato ogni singola nota che, impertinente, usciva dal tuo violino a qualsiasi ora del giorno, ogni sparo sul muro, ogni strana fissazione o mancanza. Nonostante tutto ti considera il suo migliore amico, una delle persone più care al mondo, che ama di più. 
Ti ha fatto ridere, ubriacare ed innamorare."

"Perché lui ti è rimasto fedele anche quando il mondo intero ti dava del falso e bugiardo. Lui ha continuato a credere in te, nel Sherlock con cui aveva vissuto, nonostante tu avessi fatto di tutto affinché facesse il contrario. Tutti lo avevano abbandonato, te compreso, ingannandolo per l'ennesima volta. Ma lui, imperterrito, aveva continuato a venire alla tua tomba quasi ogni giorno, portando fiori freschi e tenendola pulita, continuando a prendersi cura di te."

"Perché senza di te intorno, sarà felice, libero, al sicuro. Lui e la bambina staranno bene e avranno una vita normale. Tu gli hai fatto troppo male. Non devi più far parte della sua vita."

"Perché tu lo ami, quindi devi essere pronto a sacrificare tutto per garantirgli un futuro sicuro e stabile. Anche il vostro rapporto."

"Perché a John non puoi offrire di più se non te stesso, la tua fedeltà, la tua vita, la tua anima."

Bambolina, seriamente, scusami per tutte citazioni ma ho BISOGNO che tu rilegga le cose che hai scritto, le parole che hai usato, per farti capire seriamente quanta delicatezza ci hai messo, quanta accortezza e passione hai inserito. Sei stata eccelsa, e mi rendo conto ogni momento di più quanto sei brava e quante lodi di meriti per questo Lavoro con la "elle" maiuscola.

Sherlock ama John, lo ama da morire, ed è un po' quello che sceglie di fare; si sacrifica, immola la sua presenza nell'uomo della sua vita, rinuncia a dirgli la verità pur di proteggerlo e pur di impedirgli di vivere un'esistenza pericolosa e perennemente in bilico.
Sceglie di "lavorare tra le ombre, in silenzio" (quanto adoro questa frase), perché è innamorato di John, è una delle prove più forti che potesse garantirgli, nonostante, tristemente, questo il dottore ancora non lo sa.

Sherlock è un martire d'amore, è eroico e cavalleresco, e non vedo l'ora di (ririririri)leggere il punto di svolta, il momento in cui (finalmente) TUTTI (cough cough) apriranno seriamente gli occhi, si leveranno quelle gustose ma avvelenate fette di prosciutto dalle palpebre e realizzeranno la verità. 

Sto. Scalpitando.

E nulla, piccola. Ho finito.
Scusami se ti ho fatta aspettare, e direi che però dovresti scusarti anche tu per tutto il dolore che infliggi ai poveri lettori (cough! Fucking cough!)

Ti voglio bene, principessa (SOISISOLSLSK JXKSKSKSJOAJSJ XJSKKSKSKSKSK JSJSOSKSJAJJSISI, SAI BENISSIMO PERCHÉ MINCHIA STO SCLERANDO, ADESSO).

Recensore Master
23/08/16, ore 23:18

Non ce la posso fare! Questo capitolo è straziante! Mary deve morire in modo lento e doloroso! E' troppo crudele! E' disposta a sacrificare addirittura la vita della sua bambina, per raggiungere i suoi scopi! E' una madre snaturata! Povero John, le parole di Sherlock lo hanno ferito profondamente. Purtroppo ignora la verità, e adesso lui e Sherlock si sono allontanati definitivamente!

Non vedo l'ora di leggere il seguito! A presto!! :)

Recensore Junior
21/08/16, ore 12:46
Cap. 1:

Quanto vorrei iniziare questa recensione con un qualcosa di brillante, ma tesoro. TESORO. Sono talmente esaltata, psicopaticamente allegra di vedere finalmente, dopo mesi e mesi e mesi di duro lavoro, la tua storia qui su Efp. Ne abbiamo già discusso, ovviamente la soddisfazione che provi tu è trecentoventicinque volte più grande rispetto alla mia, ma FIDATI quando ti ripeto che il solo vedere quell' "onlylarrystylinson ha aggiornato il 20/08/16 con..." mi gasa come non mai. Mi gasa come una bottiglietta di acqua frizzante. Uhm. Quello che ho appena scritto probabilmente non ha senso, quindi let's move on. ALLORA. Piccola, innanzitutto mi scuso perché molto probabilmente tutto quello che ti dirò su questo primo capitolo sarà qualcosa che ti ho già ululato in vecchi audio su whatsapp. Ma non posso fare a meno di ripetermi, perché tu meriti le recensioni più lunghe, prolisse e dettagliate di questo mondo ❤ E poi, un'altra cosa prima di iniziare.  E' la prima recensione che faccio al di fuori del fandom larry e boh, anche questa cosa mi esalta terribilmente AHAHAH Okay, in realtà ai tempi beati che furono avevo lasciato dei commenti anche nella sezione The Vampire Diaries ma SHHHHH. Non riapriamo ferite fresche. E festeggiamo insieme immolando a Dio capretti (di peluche) e bevendo vino (anzi, succo di mirtillo) per consacrare il nostro vero e proprio battesimo al fandom di Sherlock su Efp. Tu da scrittrice ed io da recensitrice. AHHHHH. Son soddisfazioni. Ma iniziamo! (FINALMENTE, tu starai grugnendo) Innanzitutto, ti darò l'ennesima prova di quanto io sia noiosa mugolando un addolorato QUANTO. CAZZO. E'. BELLO. IL. BANNER. (Sì, ti conviene iniziare ad abituare gli occhi al tutto-maiuscolo, perché il caps lock mi serve ASSOLUTAMENTE per esprimere al meglio le mie emozioni) (a proposito, signorina, ha studiato? Si ricorda cosa sia il "caps lock"?) Comunque, topa, seriamente. I colori che hai usato, la pistola che sembra voglia sparare a chi sta sbavando sul banner (cough cough), LE FOTTUTE MANI DI SHERLOCK E JOHN, l'amore che esprimi per Mary in una sola immagine (AHAHAH), baby Sharley e baby Sharley 2 in versione più grande ma sempre così BELLA, tutto, tutto, tutto, fottutamente TUTTO. E' bellissimo, tu sei bellissima, tutto è bellissimo. Tu dici, "A partire da Minsk, le vite di Sherlock Holmes e di John Watson cambieranno radicalmente" ed io rispondo con un fottutamente melodrammatico "A partire da questa fanfiction e dalla sua genitrice, la vita di E.S. è cambiata radicalmente". E no, non hai nessun diritto di commentare questa mia frase. Pfui. Dico sul serio, tu non sei consapevole della meraviglia che hai creato. Ti assicuro che è alquanto raro trovare una fanfiction così interessante, intrigante, che lascia il lettore a pendere dalle tue labbra malefiche, che gli fa sgranare gli occhi e chiedere "E adesso? Ora che succederà?" e sussurrare con stupore "Ma come ha fatto a venirle in mente una cosa del genere?" (positivamente parlando, eh) Giuro. Questa è forse la sesta volta che rileggo questa prima parte, eppure non ho saltato una sola riga. Nemmeno una parola, o un segno di punteggiatura. Nel leggere sorridevo orgogliosa, di te e di quello che sei riuscita a creare, e non riuscivo quasi a staccare gli occhi dallo schermo troppo accecante del mio cellulare, perché troppo (per l'ennesima volta) sbalordita da quello che hai inventato, dalla passione che ci hai messo. Perché IO lo so che tutto quello che hai pubblicato non è stato scritto o pensato con il culo, sono perfettamente consapevole di tutto il lavoro che c'è dietro, e quindi forse sono un po' di parte, ma ti garantisco che tutto quello che ti ho elencato è perfettamente visibile anche ad un occhio esterno, da un punto di vista diverso. Non è necessaria una laurea per comprendere quanto tempo e voglia e determinazione e studio sono serviti per scrivere questa storia. Ti assicuro che non era neanche necessario specificare da quanto tu ci stessi lavorando nelle note d'autore, perché è meravigliosamente evidente tutto il lavoro e la fatica che ci hai messo. A partire dall'utilizzo di parole ricercate, dall'uso di terminologia specifica e dalle descrizioni mai noiose, ma assolutamente non campate in aria. Ti sei informata sui nomi di persone, oggetti e città, sei riuscita a creare dialoghi interessanti e credibili, sei stata in grado di modellare e plasmare ogni parola con originalità, creatività, intelligenza. Sono davvero orgogliosa del lavoro che hai fatto, sono veramente fiera di come da una semplice idea tu sia riuscita a far venire alla luce una storia così memorabile ed indescrivibile, da tanto lascia senza parole. E adesso starai gongolando come un cavalluccio marino, quindi direi di passare ad altri commenti. (Fidati che tutto quello che ti ho scritto è la verità, nient'altro che la verità, lo giuro sul poponzo pallido di Sherlock e sui capelli grigi di John). Allooooooora. Innanzitutto Sherlock mi deve spiegare cosa ci trova di così bello nella pioggia, perché io solo a pensare a quelle fredde e viscide gocce che le nuvole si divertono così tanto a partorire mi sale un odio indescrivibile. ODIO la pioggia e, Sherlock, credevo fossimo amici. Credevo fossimo partners in crime. Ero CONVINTA ci tenessi a me, ed invece vengo a scoprire che mi tradisci in questa maniera insulsa, dichiarando il tuo amore per la, ew, pioggia. Bah. Credo che il nostro amore stia arrivando al capolinea. *sospirone* *corre a consolarsi con gli abbracci di Banderas* (non abbracci-abbracci, ovviamente. Intendo i biscotti) (anche se, ripensandoci, essere stretta dalle braccia abbronzate e muscolose di Antonio Banderas non sarebbe male) (mmmmmmh *sorriso malizioso*) (Okay, Elisabetta, focus, cazzo, FOCUS) Adesso sto per dirti quale sia stata una delle mie parti preferite in assoluto di questo capitolo, ma prima devo fare una constatazione per cui, già lo so, mi ucciderai. Perché io ho capito tutto. Mi sento molto il detective Conan, in questo momento. Mi pare di essere addirittura Sherlock, perché ho visto la luce e ho scoperto la tua vera identità. *rullo di tamburi* TU SEI SIDOR KUZMIN D'altronde, (come anche tu hai commesso il fatale errore di renderlo noto a tutti i lettori) anche tu hai un ginocchio mongolo, ma soprattutto ANCHE TU hai cinquant'anni, ANCHE TU hai delle pallide rughe sul collo, ANCHE TU sei alta un metro e settantacinque (okay, sto ridendo in questo momento), ANCHE TU pesi ottanta chili (AHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHHA), e ANCHE TU sei una cocainomane. Mamma mia. Mi sento un genio. TI HO SMASCHERATA, TI HO FINALMENTE MESSA ALLE STRETTE, SARA (adorabile mix tra "Lara" e "Sidor"). Mi sento potente. Again, son soddisfazioni. A parte gli scherzi (?) (non me la conti giusta, pfui), tutto ciò per dirti che, ebbene sì, una delle mie parti preferite in assoluto è, per l'appunto, la descrizione di Sidor. Andiamo. "L'uomo, completamente bagnato, anche lui senza ombrello, è sicuramente sulla cinquantina (è abbastanza sicuro abbia, per l'esattezza, cinquantatré anni, a giudicare dalla forma e dalla lunghezza di quelle pallide rughe del collo e delle mani che riesce a scorgere, ma non vuole fare ipotesi troppo azzardate), è alto circa un metro e settantacinque e sembra pesare ottanta chili, etto più etto meno. Deve avere un qualche tipo di problema al ginocchio destro (probabilmente uno strabismo della rotula) visto il modo in cui bilancia tutto il peso sul lato sinistro del corpo. Elemento più importante: è ovviamente un cocainomane più che incallito; il naso congestionato, l'anomalo movimento della mandibola, che sembra non riuscire a tenere chiusa, l'evidente rinite ed il modo in cui continuamente porta le mani al naso, sfregandoselo convulsamente, con un gesto che rasenta l'ossessività, sono tutti elementi che lo inchiodano senza alcun dubbio". Questa descrizione è MAGNIFICA. Sarò io esagerata, ma la trovo incredibilmente adrenalinica, stra interessante e piena di tanti bei (begli?) spunti. L'ho adorata, la adoro e penso la adorerò per sempre. (La mia melodrammaticità sta sfociando in limiti abbastanza imbarazzanti). Comunque, cucciolo di porcospino, let's move on. Altro motivo per cui detesto Sherlock: "Il suo precedente "lavoro" in Europa dell'est, durante i famosi due anni dopo il suo finto suicidio, gli è servito per imparare il russo perfettamente. (In realtà per parlarlo fluentemente gli è bastato un giorno soltanto, ma tutto il resto del tempo gli è servito per allenare l'orecchio ai numerosi accenti e dialetti che la lingua presenta)". Cioè sto grandissimo figlio di UNA BELLISSIMA DONNA STUPENDA E DOLCISSIMA PERCHé HA REGALATO A BABY SHARLEY UNA COPERTINA CON LE APINE, ANZI, LA COPERTINA, MA ADESSO MI MORDO LA LINGUA PERCHé SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILERRRRRRR, ha imparato il russo in meno tempo di quanto io ci impiego per docciarmi e shamparmi. Anvedi. Ed il solo pensiero che io, il russo, lo studierò davvero tra pochissimi mesi e che non sarò assolutamente intelligente e brillante e acuta come Sherlock mi getta in un patetico stato di sconforto. SHERLOCK, TI ODIO. Perché devi essere così sveglio? Ed il bello è che i realtà questa tua intelligenza mi affascina anziché disgustarmi, quindi credo che quella simpaticona di Lara mi abbia attaccato svariati chili di masochismo e sadismo addosso. Doppio, triplo, quadruplo, quintuplo sigh. Anyway. Continuando a parlare di Sherlock, devo dire che per buona metà di questa prima parte la sua personalità non è poi così OOC, orsù. Nelle scene con Santo Mycroft mi sembrava quasi di star vedendo delle puntate della BBC anziché leggere un'au.  Perché Sherlock anche qui nella tua storia è così adorabilmente saccente nei confronti del big brother, e questa cosa mi ha fatto morire dal ridere AHAHAHAH. Cute little shit. Sempre a zittirlo e ad insultarlo non-poi-così-tanto-implicitamente LOOOOOOOOL. E ad ammettere candidamente che "No, non ti stavo affatto ascoltando, Mycroft" AHAHAHAHAHAHHAHAH. Ti giuro, ho AMATO veramente tanto le dinamiche tra i fratelli Holmes. Ma andiamo avanti. Again, quanto è stato bello e soddisfacente leggere del tuo amore nei confronti di Mary. Cioè, è proprio PALESE che lei sia il tuo personaggio preferito, che nei suoi confronti non provi altro che ammirazione, dolcezza e rispetto.  (Flashback di guerra: dolce puttana, stronza, troia, dispotica del cazzo, troia russa, e chi più ne ha più ne metta AHAHAHAH). E vabbeh, Mary, anzi, adorabile ragnetto che chiunque pagherebbe per schiacciare sotto la scarpa, non puoi dire che la nostra autrice non abbia le sue motivazioni per aver scelto di dipingerti in codesta maniera. Cough cough. Poi, altra cosa che ho seriamente e letteralmente amato del tuo modo di scrivere, la scelta di descrivere l'ambiente e le varie persone presenti. Nel senso. Probabilmente è questione di gusti, ma io non ho mai assolutamente trovato noioso il fatto che tu spesso e volentieri abbia descritto le "comparse" di ogni scena, tipo i turisti che passano accanto a Sherlock, le svariate famiglie e i capannelli di gente nelle piazze e nei vari ambienti. Boh, mi è piaciuta davvero molto come cosa, perché secondo me stimola il lettore ad immaginare meglio cosa sta leggendo, aiuta ancora di più a sentirsi parte della vicenda e, a seconda del pov, a vedere cosa vede il determinato personaggio di cui sta leggendo la prospettiva. Non so se sono riuscita a spiegarmi, ma ti assicuro che questa tua (forse, non ne ho idea) inconsapevole scelta di descrivere quanto meglio possibile anche i personaggi assolutamente secondari mi ha (è?) garbato da morire. Comunque, tornando brevemente a Sherlock, non hai IDEA (sì, la hai, ma facciamo finta di niente), di quanto io sia grata che tu abbia scelto di farlo OOC, perché in caso contrario io ed il popolo Johnlock ci saremmo potuti perdere frasi squarciacuore come "Tornerà a Londra, sentirà di nuovo la sua aria frizzante, i suoi ritmi incessanti, i suoi rumori, i suoi profumi. Tornerà a Baker Street. Sta ritornando a casa, da John. Il sorriso a quell'ultimo pensiero, si allarga ancora di più e nel petto, il cuore si gonfia" o "John non è una persona qualsiasi, ma è colui che lo ha salvato da se stesso, dalla monotonia, dalla solitudine, dalla decadenza, dalla morte, dalla paura e da mille altre cose che Sherlock non è nemmeno in grado di elencare interamente" o (fottutamente SOPRATTUTTO) "Sherlock Holmes vive solo per lui, per John Watson. Perché lui gli ha stregato anima e corpo, lo ha reso umano, gli ha fatto provare milioni di emozioni che non pensava neppure fosse possibile provare, lo ha salvato in ogni modo possibile e per questo lui lo ama, lo ama, lo ama." CAZZO, LARA, CAZZO. Che qualcuno dia una medaglia infuocata a questa ragazza. Medaglia perché hai scritto frasi e parole seriamente belle, perdona la banalità del termine ma ti assicuro che sono troppo senza parole per pensare a qualcosa di più appropriato. E "infuocata" perché, come on, girl. Sei cattiva. Bruciarti le ditina sarebbe il minimo che ti meriteresti dopo tutta la sofferenza (sia piacevole sia dolorosa) che hai inferto ai tuoi lettori. Amore, concludo questa pallida imitazione di recensione con una parentesi sanguinolenta riguardante John in veste di papà. Perché abbiamo già appurato che Sharley è un fagiolino dolcissimamente tenero, che ti fa venire voglia di infilarti dentro il cellulare/computer per strapparla dalla culla o dalle braccia di John per cullarla lentamente e riempirla di bacini e pernacchi sul pancino tondo. Ma papà John è un qualcosa di sensazionale. Lo hai dipinto in maniera perfetta per questo ruolo; è apprensivo ma in maniera giusta e non malata, è protettivo e caldo, dolce e gentile in un modo che quasi fa venire le lacrime agli occhi. È stato bellissimo immaginarselo in veste di genitore, e non vedo l'ora che arrivino le altre due parti per gustarmelo ancora e ancora e ancora nel ruolo che gli si addice dolorosamente e magnificamente bene. Sei veramente brava, cuoricino mio, e spero tu ne stia rendendo definitivamente conto. Ti mando un bacio pieno di zucchero e amore, e scusami se questa recensione non è stata all'altezza delle tue aspettative. Ti voglio bene, bimba, e, non smetterò mai di ripetertelo, sono tanto orgogliosa di te. ❤ A martedì! xxx (ahahah non è vero, ci sentiamo tra tre minuti su whatsapp prrr)

Recensore Master
20/08/16, ore 20:57
Cap. 1:

Ciao! Questo primo capitolo mi è piaciuto un sacco! La tua storia è veramente intrigante! Odio Mary con tutto il mio cuore, e devo dire che tu me l'hai fatta odiare ancora di più, se possibile. Anch'io, come Sherlock, sono molto dispiaciuta per John. Quando la verità verrà a galla, per lui sarà un brutto colpo! Spero solo che non sia Sherlock a rivelargliela, altrimenti il loro rapporto ne risentirà. Chissà se John riuscirà a parlare con il detective, prima che quest'ultimo parta di nuovo per la Bielorussia! Mi piacerebbe tanto, ma mi sa che non si incontreranno per un pelo!
Aspetto con ansia il secondo capitolo! Bravissima!! :)