Recensioni per
Fucking Heartless, go and stand alone
di Kim WinterNight

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/02/17, ore 09:07

Carissima Kim, appena ho aperto la pagina ho visto tantissima originalità! E' una cosa bellissima e prima d'ora non l'avevo mai visto! Ho letto che questa poesia ha partecipato al contest chiamato "Acrostici", però come ti è venuta in mente l'idea di usare un'acronimo in inglese per scrivere questa storia?
Il testo è scorrevole, profondo e, almeno a me, ha trasmesso proprio la rabbia e il risentimento della protagonista, le parole sono molto forti e mi hanno colpita (in senso positivo). Questa poesia è davvero molto bella e il tema è molto particolare e non facile da trattare, però sei riuscita a scrivere e a trovare le parole giuste esprimendo in maniera eccellente lo stato d'animo della protagonista. Inutile dire che la aggiungerò ai preferiti ♥
Alla prossima :3

Recensore Master
31/10/16, ore 17:51

2^ CLASSIFICATO: Kim_Sunshine in “Fucking heartless, go and stand alone!”

Trama, originalità e sentimento:
Be’, sono senza parole. Trovo che il tema da te affrontato sia originalissimo e molto sentito. Si sente che tutto è molto personale e vissuto, forse anche per l’acrostico in inglese. Spesso si scrive in inglese quando il nostro italiano ci urta dentro. Fantastica! Forse per quanto riguarda il sentimento io avrei calcato ancor maggiormente, probabilmente riducendo alcune frasi a poche parole (es. “È tardi per redimerti (ormai)”, al posto di “Ormai penso sia troppo tardi per redimerti”, secondo me quel “penso”, uhmm...). Comunque non voglio ragionare su una questione tanto delicata. Tutto mi ha colpito molto. Componimento personalissimo. Perfetto! 19/20

Grammatica, disposizione del testo e stile:
Allora, trovo che talvolta tu sia stata un po’ ripetitiva con i concetti da te espressi, ossia hai parlato dell’odio molte volte, certo con termini differenti, ma sarebbe stato meglio se tu avessi operato una sintesi. Inoltre, al primo verso della seconda strofa, dopo “bestia”, che intuisco essere un vocativo, è necessaria la virgola. Avrei desiderato una disposizione del testo molto più originale, che con la forza del tema sarebbe andata a braccetto. Ma trovo che il tuo stile sia diretto. Apprezzo il fatto che tu non abbia fatto giri di parole o assurde similitudini per trasmettete l’amarezza. Ho trovato musicalità tra i versi. 8/10

Gradimento personale:
La tua poesia mi è abbastanza piaciuta, non dico di essermi immedesimata così tanto nell’Io poetico, ma il componimento è molto gradevole. Se posso, modestissimamente, ti dico che, secondo me, dovresti ridurre i versi all’essenziale, senza troppi aggettivi, senza troppi avverbi, perché facendo il contrario (ossia come nel tuo componimento), leggendo, la forza e l’aggressività che sono presenti nel testo sono sfumate, affievolite. Forse, se tu avessi ridotto il tutto a brevi frasi “toste” (frasi brevi quanto urla di rabbia) la poesia mi avrebbe colpito di più. Naturalmente è questione di gusti, solo di gusti. Immagino che i più di voi poeti sono preoccupati soprattutto per il punto “gradimento personale”, al quale ho addirittura assegnato il valore di x/20. Ho fatto ciò perché sarebbe falso e, credo, non mi riuscirebbe nemmeno bene assegnare giudizi che non tengano conto dell’impressione avuta sul testo. D’altronde, le poesie ci entrano nel cuore solo se rispecchiano il nostro essere e parlano di noi. 17/20

TOTALE: 44/50

p.s. ti prego di avere pazienza per quanto riguarda le recensioni! Recensirò appena possibile! :)))

Recensore Veterano
19/09/16, ore 07:56

Buongiorno Kim, innanzi tutto ti faccio i miei complimenti perchè gli acrostici sono una delle cose che amo ma dove proprio non so destreggiarmi!!
Questa, che personalmente considero come una sottospecie di poesia, tocca veramente il cuore.
Non so se fa parte della tua vita o ha importanza direttamente per te, ma di sicuro non manca la gente che vive una situazione simile a quella descritta.
Mi soffermo sul titolo è molto forte già da solo e, anche se ho impiegato alcuni secondi per tradurmelo, non nego che abbia fatto effetto.
Saluti, Anwel

Recensore Junior
05/09/16, ore 12:05

Provo sempre una profonda ammirazione per chi decide di utilizzare dei temi "scomodi"; ammirazione che cresce esponenzialmente quando il lavoro è, oltretutto, ben fatto e non cade nel patetico. Insomma, mi sei piaciuta molto. Ho trovato la tua poesia è come un pugno: la leggi e rimani senza fiato, perché (per fortuna per me) mi è difficile pensare un padre che odia la figlia talmente tanto, Proprio per questo non puoi far niente per togliertela dalla mente. Ammetto che sono abbastanza senza parole. Ti faccio veramente tanti complimenti e ti auguro buona fortuna per il contest.

Recensore Veterano
02/09/16, ore 23:28

In breve? Puoi considerarmi un tuo nuovo recensore e devo ammettere che, avendo letto le poesie di alcuni degli "avversari", la competizione si fa sempre più interessante, senza dimenticare l'audacia che hai mostrato scegliendo un titolo in una lingua straniera, qui l'inglese, una scelta ch'io non avrei mai fatto, perché è stato già tanto esser riuscito a scrivere un acrostico e perciò non ce l'avrei mai fatta ricorrendo ad una lingua straniera, anche con un paio di mesi a disposizione. Peccato che non vi sia una versione in lingua inglese, perché mi piace la corrispondenza tra il titolo e il testo del componimento - anche se fosse in estone o in islandese o in finlandese, tanto per citare le lingue che più mi incuriosiscono, solo per la curiosità della struttura delle frasi e per cimentarsi con la pronuncia o informarsi sulle regole di grammatica di base -. Avrai capito che sono una persona molto curiosa, quindi non stupirti se mi chiedo se si tratti di un episodio di vita vissuta o di una via di mezzo tra il reale vissuto e un esercizio di scrittura e di stile. Spero in una smentita della prima ipotesi, perché dispiace sempre pensare di conoscere qualcuno che ha vissuto una tale esperienza e, nel caso, ammiro per come sei riuscita a delineare i tratti di un padre despota e incapace di rivestire questo ruolo e per il coraggio che hai avuto per parlarne. In ogni caso, è un ottimo componimento, la cui strofa finale riassume l'intera vicenda e avrebbe potuto partecipare al contest da sola, data la presenza di un acrostico, comunque in lingua straniera e che riassume anch'esso la sensazione provata dalla protagonista vittima e, volendo essere positivi e volendo credere nella redenzione, più tardi dall'antagonista prima carnefice ora vittima delle sue stesse azioni. Per me una scelta vale l'altra: in ogni caso, sarai un avversario tosto come tutti gli altri dei quali ho letto gli acrostici in questione. Accidenti... Quindi, per concludere, ottimo lavoro e ti faccio i miei più sentiti e sinceri complimenti. ;-) :-)

Recensore Master
01/09/16, ore 13:09

Kim, quest'acrostico è semplicemente meraviglioso. Avevi detto che non saresti stata in grado di scriverlo, invece hai creato un capolavoro, sotto tutti i punti di vista.
L'argomento è molto triste e profondo e in questi versi leggo rabbia, una rabbia cieca causata da un dolore radicato nel tuo cuore. Come può un padre odiarti? Un padre (se così vogliamo chiamarlo) ti odia quando capisce di aver sbagliato tutto con te, o magari è convinto che quella sbagliata sia tu. Un padre abituato ad avere tutti ai suoi piedi ama la figlia finché anche lei si sottomette, poi quando lei comincia a ribellarsi lui si accorge che non gli va più bene, che la vorrebbe cambiare come un oggetto troppo vecchio. E a quel punto non ha più paura di ferire, distruggere, annientare.
In questa poesia ho visto un padre egocentrico ed egoista, specialmente dalla frase "ama te stesso".
Io so cosa significa questa poesia, so che non rappresenta solo te ma in parte anche me, e so cosa significa essere costretti a vivere con qualcuno di assolutamente insopportabile, che dovrebbe essere dalla tua parte e invece ti va sempre contro.
La struttura della poesia è ottima, i versi sono tutti più o meno della stessa lunghezza e molto musicali, il che non è facile, dal momento che si tratta di un acrostico.
I versi che mi hanno colpito maggiormente, sia per significato che per struttura, sono:
"Sei un padre, o almeno dovresti esserlo.
Sono sola invece, sola con il mio disprezzo"
Complimenti Kim, il tuo è uno dei componimenti che mi hanno coinvolto di più e penso che anche Green si renderà conto di questo. Hai trovato un modo per sfogarti, creare una splendida poesia e parlare al mondo di un argomento che nessuno vuole affrontare, ma che tutti conoscono.
In bocca al lupo per il contest, sono sicura che la tua peosia arriverà in alto! :3
A presto! ♥
P.s: molto originale l'idea di mettere una frase in inglese. In questo contest non l'avevo ancora visto, questo dimostra che ti sei davvero impegnata!

Recensore Master
01/09/16, ore 10:56

Buongiorno.
Credo che il tuo componimento sia stupendo.
In primis, perchè è molto difficile parlare di certe tematiche ed aprirsi con gli altri.
Poi, sento tutto molto familiare, purtroppo, ed inoltre il componimento che hai scritto credo proprio che possa quasi essere abbinabile ad un racconto che sto scrivendo e pubblicando qui sul sito, dove il povero protagonista, un ragazzo diciannovenne, oltre ad una miriade di altri problemi(dal bullismo alla più profonda timidezza), deve riuscire a far fronte anche ad un padre che ritorna a casa dopo un decennio e che non si comporta correttamente... disprezzandolo. Insomma, mi sembrava di rivivere qualche situazione mia reale ed immaginaria, mentre leggevo...
Mi sono quindi immerso nel dolore di questo componimento, ci sono davvero scivolato dentro. Penso che sia una delle poesie più profonde che io abbia letto finora.
Complimenti e ancora tanti complimenti! Ti faccio i miei migliori auguri per il Contest, ma credo che la tua poesia sia un'opera che meriti tantissimo. E' originalissima e ben gestita.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
31/08/16, ore 20:17

Buonasera.
Acrostico bellissimo; strutturato molto bene e con argomento molto profondo e malinconico: un padre che odia una figlia, un padre che non è degno di essere chiamato tale.
Molto buono l'uso delle assonanze (dato il divieto di usare rime), mi sono piaciute tantissimo!
Ottimo lavoro e buona fortuna per il Contest!
-Bigin

Recensore Master
31/08/16, ore 17:15

Ciao Kim, hai usato parole davvero dure in questa poesia. Il modo in cui hai condito i versi mi fa pensare a una distesa di sabbia, da quanto è arido ciò che dici. Non è una cosa negativa, cioè non ti sto giudicando in malo modo. E' ciò che ho sentito leggendo. Ormai lo sai che molto spesso, quando leggo, vado a immagini e questo è quanto. Poi, credo di non poter essere oggettiva nell o scrivere questo tipo di recensione perchè so cosa c'è dietro. Quello che ti ha ispirato. Ciò che mi viene da dire è che in un certo senso questa è la prova di come ogni cosa che noi 'vediamo' possa ispirarci. Siamo noi che dobbiamo non solo aprire il cuore, ma anche la mente all'ispirazione. L'ispirazione poi in cambio ci da una valvola di sfogo...
Mi piace anche la metrica che hai usato. Nonostante non ci siano rime, come poi aveva richiesto GreenWind, i versi appaiono tutti legati da loro. Sono come uniti con l'attack, ormai inseparabili.
Non avrei mai pensato a un acrostico in inglese. Secondo me sei stata davvero originale e funzionante!


-Han