Recensioni per
Violin solo
di Rosebud_secret

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/03/17, ore 18:14
Cap. 1:

Oddio. Quanto dolore terribile. E quanti ricordi… do you miss, me, Rosebud?
Dopo 5 anni?
Non è la tua prima storia che leggo qui, ma non ti “riaggancio”… che splendore questa visione di un piccolo Sherlock perduto in se stesso e di uno adulto perduto dall’amore mancato con John.
Che lo salva, certo, nella pratica non mancherebbe mai di farlo. Ma emotivamente è al di la di un cancello, di un mare, di un sogno.
Mycroft è il vero protagonista di questa storia. Algida voce della ragione e fratello a modo suo – davvero suo – molto presente. E’ il contraltare interiore di Sherlock, non così diverso da essere incomprensibile, non così uguale da bastare.
Deliziosa, come sempre
bacio,
Setsuna

Recensore Junior
07/09/16, ore 16:37
Cap. 1:

Ciao, sono anche io un'universitaria in crisi, in pieno panico pre esame, che non fa altro che lamentarsi perché non riuscirà mai a finire di studiare in tempo. Mi sono fermata a leggere, un po' perché non riesco a far altro che procrastinare, ma principalmente perché mi ha colpito il titolo di questa oneshot.
Bravissima, adoro le storie introspettive e le immagini oniriche, il vorticare dei pensieri dei personaggi all'interno di una manciata di righe. Bravissima, perché i pensieri di Sherlock sono praticamente impossibili da mettere in scena, figurarsi i sogni. Tu, invece, ci sei riuscita alla grande. Hai descritto Mycroft anche meglio di come forse non facciano nella serie, quasi sempre caricatura di se stesso (se non per l'ultimo episodio della terza stagione, dove il Mycroft fraterno e preoccupato assomiglia molto al tuo). Insomma, è davvero bellissimo questo squarcio nella mente di Sherlock, mi ricorda qualcosa che avrei sempre voluto scrivere ma che non sono mai riuscita a fare.
Non so quali altri complimenti farti, se non di continuare così, sia in sessione che non. Sappi che gente in grado di scrivere verità così secche e pure, come quelle che hai fatto pronunciare dl Mycroft del sogno, non ce n'è molta.
Ancora bravissima, in bocca al lupo per l'esame.
Con ammirazione,

Ann.

Recensore Master
03/09/16, ore 01:09
Cap. 1:

La tua bella storia vive del contrasto tra il mondo del sogno e quello della realtà: è vero che ciò che occupa la mente di Sh, durante la notte, è soffocante per le angosce che si liberano in immagini che tu hai scelto con rara efficacia (“…Fiumi di colori si mescolano a volti, suoni e composizioni…”) ma il risveglio è peggio, è quasi luttuoso per chi sa di aver perso la sua ragione di vita. Spariscono i colori, sia pur violenti ed innaturali, e ci si trova in un’atmosfera spenta ed opprimente che tu raffiguri con precisione puntuale (“…silenzio…grigia luce…fascio spettrale…ecc…”). Ritorna l’idea di quel John della terza serie, che abbiamo visto così diverso dalle prime stagioni, quasi estraneo al mondo di Sh e perso in un’altra realtà, incapace di comprendere che realmente Holmes non può più fare a meno di lui. L’ultima frase che chiude il capitolo è come una candela che si spegne, inesorabilmente. Molto IC, tutto, ed anche quel Mycroft che accompagna costantemente il fratello minore, anche nel suo inconscio e, pur nella sua incrollabile ed algida tensione al giudizio ed al rimprovero, manifesta per lui un grande affetto. Hai scritto con precisione e varietà lessicale, cura nell’equilibrio delle frasi, perfettamente adeguate al contenuto: più articolate nel sogno di Sh, più corte e contratte, quasi sofferenti, nella descrizione della realtà. Brava.

Recensore Veterano
01/09/16, ore 18:08
Cap. 1:

è bellissima non ci sono mote parole ma sappi che è bellissima

Recensore Master
01/09/16, ore 13:53
Cap. 1:

Beh, se stare sotto esame ti fa produrre cose del genere... :D

Devo dire che sono rimasta sorpresa di trovarti nella pagina, ieri sera, perché ricordavo bene che conoscevi il fandom e che ci avevi scritto, ma mai avrei osato sperare tanto. Questa OS è adorabile, triste e malinconica, ma bellissima. In un primo momento non mi sono resa conto che si trattava di un sogno, credevo che la scelta del corsivo fosse una scelta di impaginazione. Ma poi, mano a mano che proseguivo mi rendevo conto che quello non poteva essere altro. Hai reso secondo me molto bene l'idea di sogno e non di Mind Palace, perché il palazzo mentale (in situazioni normali) di Sherlock è logico e razionale, lì non c'è confusione. Qui invece i ricordi si mischiano e Redbeard si intreccia con John Watson in un modo che ho trovato particolarmente interessante. A un certo punto, Sherlock nemmeno si rende più conto di quello che sta dicendo.

In tutto questo si intromette uno stupendo Mycroft. Filtrato dagli occhi di Sherlock, per forza di cose, e quindi messo più nelle vesti che assume di solito nel Mind Palace di Sherlock ovvero di essere che ha la parte della ragione, che giudica e che ha comunque ragione, anche se Sherlock non lo ammetterebbe mai.

Finale molto triste, ma d'altra parte questa OS è talmente carina che ci sta perfettamente.
Spero di ritrovarti presto da queste parti.
Koa

Recensore Veterano
01/09/16, ore 08:04
Cap. 1:

Una delizia inattesa proprio nel periodo giusto (nel periodo in cui l’eterno angst di Sherlock sembra far vibrare qualcuna delle mie corde)
Di sicuro fa vibrare le tue, in questo acquarello mosso dalla musica e dalle vibrazioni della coscienza.
Elegante, commovente (mi odierai ma è così) tutto stretto in un nodo irrisolto. “Nulla è eterno, tranne me”.
Amo il tuo Mycroft. Amo tutto.