Descrivi molto bene ciò che provano quel tipo di persone (sensibili e caratterizzate da una ricchezza interiore che solo loro stesse esplorano poiché chiusa al resto del mondo) che vogliono attuare un cambiamento, lo vogliono davvero, desiderano con tutto il cuore di mostrare quello che nascondono, di diffondere il loro messaggio, di arricchiere l'ambiente che le circonda con il loro tesoro, ma rimandano sempre, di continuo, perché la zona di comfort è così allettante e rassicurante. Finché la noia non supererà il limite, forse non ci sarà mai il vero imput per prendere lo slancio... mi piace come questo scritto si concluda con un messaggio di speranza, sebbene questo sia molto celato perché racchiuso in una sola e ambigua espressione: "mi auguro di sì". Sempre meglio di un "non lo so", "forse non ce la farò mai"... lascia col dubbio, sì, ma con la consapevolezza che ciò che possediamo prima o poi ci renderà protagonisti della nostra vita. Niente di meglio per dare un senso a tutto questo.
Complimenti.
Buona scrittura,
Stefan

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