Ma che cosa sarebbe? Questa non è poesia...queste sono frasi prese a caso, mandate a capo a caso, senza rime nè metrica (che ok, non sono fondamentali per tutti gli stili ma almeno il testo deve suonare bene, essere musicale...). Ho capito ciò che volevi esprimere ma lo hai fatto davvero malissimo...
Prendi la mia recensione come una critica costruttiva, non vuole essere un attacco personale.

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Hai mai letto "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini? Ecco io mi ci sono ritrovata di nuovo dentro con questi versi: il poeta bosniaco, amico della protagonista Gemma, scriveva "Tieni la bocca chiusa ragazzo/fin quando ti diranno di tenerla chiusa./Allora ribellati e parla." Questo dei tuoi versi è quel fottuto ragazzo che credeva di poter prendere a pugni tutto e poterlo mettere al tappeto, ma poi c'erano gli anni Novanta, c'era già quella sensazione di agonismo fesso, che ormai era già tutto perduto. Tuttavia "In Utero" continuava a crescere qualcosa, qualcosa di bruciato ma si sa che dove c'è la cenere il grano cresce meglio. Insomma questi sono i versi delle pozzanghere e del fumo, delle scarpe slacciate, versi coi controcoglioni della strada che mi si sono conficcati dentro. Forse è solo gramigna, quello che aveva in testa Goijko e il ragazzo X ma se siamo qui a ricordarlo, be', forse non è tutto esploso quegli anni a Sarajevo.


RitaWhitlock