Recensioni per
D'oro e di pece
di Relie Diadamat

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/09/16, ore 21:09

Ciao Relie!
Incuriosita dal titolo e calcolando che amo i bambini e soprattutto i flashback dei personaggi risalenti alla loro infanzia, ho deciso di tentare con questa piccola one-shot ancora senza recensioni - ci penso io a rimediare a quel brutto zero. Conosco discretamente Morgana e, pur non avendo letto la tua long, proverò a dare una mia interpretazione da lettrice esterna.
Innanzitutto complimenti per il banner: riesce a risaltare in qualche modo il senso del titolo, che c'è di per sé mette due parole così eleganti in contrasto, poi l'effetto che hai usato mi piace particolarmente!
La frase che Igraine dice alla piccola Morgana è davvero saggia, la classica frase che solo una donna forte e nobile può dire. Da come l'hai descritta sembra un po' il raggio di sole della vita della piccola, che ne conserva il ricordo magari per piccoli gesti quotidiani che sulle prime sembrano insignificanti, come ad esempio salutarla accarezzandole dolcemente una guancia, ma alla fine sono proprio le cose che s'imprimono di più nella memoria.
Dal paragrafo successivo in poi, si fa tutto un pochetto sottinteso e confuso, ma da quel che ho capito sembra che il padre di Morgana l'abbia costretta a fuggire con sé. Mi piace il modo in cui hai descritto il rapporto che li lega, non ti ci sei soffermata troppo, ma comunque con poche parole "intense" sei riuscita a racchiudere tutta l'essenza e la freddezza di Uther.
La scena con Arthur, seppur lui non parli e venga solo citato, è dolcissima. Morgana sembra una ragazza tanto forte, ma è normale con il brutto passato che ha avuto che possa aver paura del buio, cercando una rassicurazione in Arthur, una delle persone a lei più vicine. D'altro canto, è tenero il fatto che Arthur tenga la porta aperta solo per lei, in tacita attesa del suo arrivo. Insomma, un piccolo accenno alla shipping che ho ben gradito! *^*
Comunque, ti consiglio di mettere apposta invece di a posta; non è un vero errore a quanto dice il sito della Treccani, ma secondo me potrebbe suonare meglio, ecco. Liberissima di non ascoltarmi XD in fondo è solo una piccolezza che non rovina di certo un testo curato così bene!
Non ho presente il personaggio di Aveline, infatti non mi spiego perché Morgana sia in un certo senso così scostante con lei; anche questo, comunque, è un bello pezzetto di vita quotidiana della ragazza, che sta a simboleggiare un'altra fetta della sua vita e seppur sia molto corto contiene un "mondo" di piccole informazioni, se così possiamo dire.
Il finale l'ho trovato stupendo. Troppo spesso le figlie smaniano di assomigliare alle madri, come nel caso di Morgana, che è arrivata addirittura a tingersi i capelli per sentirsi più simile alla propria - anche se immagino sia più una questione di forza d'animo che di aspetto fisico. Mi fa tenerezza, perché è evidente che in qualche modo si sente sporca, sminuita, rispetto ad Arthur, però come ho già detto apprezzo il contrasto oro-pece.
Molto carina l'idea di intervallare i paragrafi con dei piccoli soli!
Non credo di avere altro da dire, se non che non ho trovato alcun tipo di errore e perciò sei stata molto brava.
Alla prossima, cara!
-H.H.-