Recensioni per
One day, one week, one month.
di _The Little Dreamer_

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/10/17, ore 18:20

Ciao **
Ovviamente non potevo non scegliere un'altra storia su una delle coppie più belle e tenere del mondo.
La cosa che più mi è piaciuta di questa storia è che, in alcuni tratti, aveva una musicalità tale che sembrava di leggere una poesia.
All'inizio si sente quasi ansia, con Sherlock che pensa ai giorni/ore/minuti in cui non vede John, e li conta, li scandisce (insomma, se questo non è amore)
E mi immaginavo tipo nel frattempo la musica che saliva per poi arrestarsi del tutto quando avvertiva John.
E pure qui, lo riconoce dai passi, ripeto, se questo non è amore.
E il momenti in cui si fermarono a guardarsi, e tu rimani lì e pensi: e adesso? Si uccidono? Si picchiano? Cosa?
Ma fortunatamente entrambi la prensono bene alla fine, ci ridono su, l'importante è stare insieme no? (momento fangirlmento, CHE CARINI AAAAAAH)
E' vero! Il tempo è tutto ma niente, cosa è il tempo di fronte a certi momenti?
Va bene, adesso sto delirando, mi succede quando leggo storie sulle mie OTP.
Io sono sempre molto contenta di scambiare con te twt
Ti saluto, bacioni ^^

Recensore Junior
11/09/17, ore 01:01

Mi è piaciuta davvero molto! Adoro come in poche righe tu sia riuscita ad esprimere il mondo di sentimenti ed emozioni che Sherlock e John provano l'uno per l'altro. Non è una semplice amicizia, non sono solo coinquilini e lo sanno anche loro da un semplice scambio di sguardi. Ormai non hanno più bisogno delle parole, non che gli siano mai servite, vista l'affinità che hanno dimostrato dal primo momento.
Nessun errore di ortografia e lettura liscia liscia, non ci si accorge di essere arrivati alla fine, troppo presi dalla situazione!
Pollice pienamente in alto 👍 leggerò sicuramente altri tuoi scritti!
Nem

Recensore Master
15/04/17, ore 00:06

Ciao :)
Prima di tutto ti ringrazio per aver partecipato all'iniziativa 'Aiutaci ad arrivare a 1000 recensioni fatte' della nostra pagina facebook e ora veniamo alla recensione :)
Ho sempre un po' di difficoltà a recensire le flash, forse perché mi lasciano con la sensazione di 'sì, ma io volevo leggerne di più!', come in questo caso.
Questa non è una lamentela, ovviamente, te lo dico giusto per sottolineare che mi è davvero piaciuta molto.
Ho trovato l'introspezione di Sherlock molto IC e anche lo scambio di sguardi che si rivolgono sul finale mi è sembrato molto calzante con i personaggi e con il loro rapporto.
Si percepisce che abbiano un legame molto forte, di qualunque natura sia e che si cerchino l'un l'altro, ma che soprattutto accettino i reciproci difetti o mancanze.
Davvero una bella storia :)
A presto

~ Emme

Recensore Veterano
20/12/16, ore 16:05

Ciao, passo a lasciarti come richiesto la recensione per il mio "Gnam, slurp!" contest :) Grazie ancora per aver partecipato!

_The Little Dreamer_ - One day, one week, one month (una storia tormentata ma percorsa da un’evidente dolcezza)
PREMIO “STYLISH”


Parte tecnica: Non ho trovato nemmeno un errore, né di punteggiatura né di grammatica. Se posso fare solo un appunto (sempre riguardo alla mia personale percezione), ho trovato un po’ inadatta questa contrapposizione probabilmente/chiaro nella frase “Probabilmente la risata che si viene a creare sulle labbra di John, è un chiaro sì”. Dato che probabilmente presume che sia qualcosa su cui non si hanno certezze, mentre chiaro si può anche esprimere appunto come evidente, certo, i due termini vanno completamente in contrasto tra loro e non in maniera, tutto sommato, armonica per così dire, come succede invece con un’antitesi. Almeno questa è stata la mia impressione, ho letto anche più volte l’espressione per capire se mi fosse sembrata stonata solo nella prima lettura.

Originalità: Non sono certa al 100% su come giudicare l’originalità di questo momento per il semplice fatto che è un attimo fuori contesto, fuori quasi dal tempo, e quindi trovo che l’originalità in sé non fosse proprio il fine di questa storia. Provo a spiegarmi meglio, non c’è un vero e proprio punto di partenza per giudicare l’originalità, la storia potrebbe essere collocata in qualsiasi momento. Ci è dato vedere così poco on-screen che una “pausa” – anche lunga, come in questo caso – per i più disparati motivi potrebbe benissimo avere luogo e appunto essere dimenticata al ritorno di John, come sottintende il finale. Insomma, più che il momento descritto, trovo che l’originalità di questa storia sia proprio nello stile con cui è stata scritta (di cui non ho parlato nella parte tecnica proprio per arrivarci qui). Lo stile è la vera particolarità, il modo in cui vengono descritte la solitudine e la nostalgia di Sherlock; l’ambiente quasi etereo che dipingi con le parole. Il momento in sé non ha niente di così particolare, ma le emozioni dietro e il modo in cui sono state descritte rendono sicuramente il pezzo originale.

Sviluppo trama: Il filo conduttore di questa storia è il tempo – passato, presente, futuro, importante, esistente, infinito, breve. Ci sono così tante sfumature del tempo in queste poche righe da sembrare quasi incredibile, eppure sono state trattate tutte e hanno donato alla storia una coesione molto salda, i due momenti (la solitudine di Sherlock e alla fine l’arrivo di John) sono ben intrecciati, quasi come se l’assenza dell’uomo fosse in parte una presenza stessa, come se Sherlock fosse pieno di John in ciascuno dei due casi. Non so se mi sto esprimendo con molto senso, ma ho trovato questa storia quasi poetica nella sua composizione e forse la cosa mi ha dato un po’ alla testa! Comunque la trama è ben sviluppata e la storia mi sembra perfettamente scorrevole e coerente in tutte le sue parti.

Caratterizzazione personaggi: Sherlock è indubbiamente quello che mi è piaciuto di più. Ho sentito benissimo la sua angoscia e il suo tormento, ma anche quell’improvvisa leggerezza nel sentire la porta aprirsi, quella tensione carica di aspettativa nel rivedere John, e quel bellissimo momento pieno di sollievo quando entrambi si rendono conto che non è cambiato niente, che è come se John fosse uscito un’ora prima a fare qualche commissione e non fosse passato tutto quel tempo straziante. Sherlock è senza dubbio tratteggiato in maniera sublime, ma anche John mi sembra molto ben caratterizzato, un po’ tramite Sherlock stesso, tramite i suoi sentimenti per lui e un po’ tramite quei piccoli dettagi disseminati qua e là, i passi pesanti, il nervosismo prima ancora di entrare, il sorriso che sembra dire “sì, dimentichiamoci l’attesa”. Non si sa cosa sia successo per separarli per così tanto tempo e nemmeno conta alla fine, perché il tempo non è niente quando si ha un legame come il loro.

Gradimento personale: Ho adorato questa storia, senza se e senza ma. Mi è piaciuto davvero davvero tutto e pensare che in così poche righe hai saputo infilare così tanto, senza farlo sembrare troppo penso sia indice di una grande capacità introspettiva. La storia è travolgente, ma come un’onda gentile, che ti lascia assaporare ogni parola, senza un impeto violento. Molto, molto bella.

Recensore Master
20/12/16, ore 09:24

buongiorno, cara! eravamo nello stesso contest di Fefy, e mi sono incuriosita leggendo i rirultati (sì, li leggo tutti ^^)
e devo dire che ho fatto bene, benissimo
questa storia è semplicemente struggente, come lo sono le vere attese, tutte
è molto più semplice fronteggiare un pericolo che un'attesa
se è di una cosa negativa ti logora, se è di una cosa positiva ti annulla e ti perde solo nel fare il conto alla rovescia
la mancanza che qui Sherlock ha sentito per John mi è parsa quella di chia aspetta un telefono che non suona...
e quando arriva (col suo passo ancora segnato, e l'imbarazzo) ho festeggiato anche io...
brava, davvero!
un bacio,
Setsuna

Recensore Master
20/09/16, ore 18:54

Questa tua storia lascia un gusto consolatorio e piacevole di qualcosa di giusto ed inevitabile. Quello che scorre tra Sh e John, l’ho scritto ormai in molte recensioni, è un amore veramente grande e unico, al di fuori degli schemi e delle caratterizzazioni più comuni. E non mi stanco mai di leggere ciò che lo riguarda, appunto come ho fatto con il tuo pezzo. Mi è piaciuto il tuo modo di scrivere, con frasi non troppo articolate, che sembrano veramente scolpire quei momenti così unici in cui non c’è bisogno di tante parole per capire che la vita deve essere vissuta insieme. Ed è proprio il messaggio che quei due si mandano (“…le vostre labbra formano quello che sembra un sorriso accennato…”) a chiudere il cerchio per non lasciarsi più.

Recensore Master
20/09/16, ore 14:18

Credo sia proprio in storie come questa, in cui nulla è concretizzato (ancora) fra John e Sherlock, che rimango particolarmente colpita dal sentimento che quest'ultimo nutre per John. Il che è esattamente ciò che è mi è successo leggendo la tua flash. Non c'è niente fra loro in termini romantici, non stanno insieme e, anzi, Sherlock nemmeno pensa a risvolti romantici o sessuali della faccenda, tutto è su un piano puramente platonico ed è proprio per questa ragione che mi ha tanto convinta e che mi ha tanto ricordato la serie. Il modo che Sherlock ha di amare John, in qualunque senso si possa definire il termine "amore" non può lasciare indifferenti. In questo caso ci troviamo di fronte a uno Sherlock che conta anche i secondi che lui ha passato da che John si è spostato. Non c'è neanche bisogno di specificarlo o di dire la parola matrimonio, non serve spiegare perché si capisce tutto quanto perfettamente. Un mese durante il quale Sherlock ha contato anche i secondi e che ha trascorso lontano da John che è per davvero l'unico. Sì, è un po' malinconica e amara questa breve storia, perché sappiamo che Sherlock considera il matrimonio di John (anche se non lo vuole ammettere) come un qualcosa che ne ha chiusa un'altra. La famosa "fine di un'epoca" ed è proprio per questo che mi hanno colpita i pensieri che fa, così come i ricordi che gli tornano in mente o il suo suonare per tenere la mente impegnata. Sherlock pensa molto al tempo passato, in questa tua storia. E pensa a quel poco che avrà a disposizione quando lo vedrà di nuovo e forse è questo concetto ad avermi atterrita. La sua idea che ormai con John sia tutto quanto andato e che debba vivere al massimo anche i più piccoli secondi perché poi tutto quanto tornerà reale e John non ci sarà più. Mary non viene mai nominata, il matrimonio non viene mai nominato eppure pesano tantissimo in questa storia. Se ne sente sempre la presenza. Anche se a catalizzare tutte le attenzioni c'è l'arrivo di John e Sherlock che ne analizza ogni più piccolo dettaglio, capendo che è lui dalla camminata o comprendendo che è nervoso da piccoli gesti che fa prima di entrare. Stupendo poi il fatto che non abbiano nemmeno bisogno di dirsi troppe parole per capirsi, cosa in cui credo tantissimo, al contrario basta uno sguardo.

Sono felice di averti ritrovata.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
20/09/16, ore 08:08

Hai proprio ragione! La loro amicizia è speciale, più unica che rara. Farebbero di tutto l'uno per l'altro, e lo abbiamo visto, niente e nessuno può dividerli, neanche il tempo e lo spazio. E tutto questo, per me, va oltre la semplice amicizia! Forse è amore, forse è addirittura qualcosa di più, non lo so. Comunque, sei stata bravissima!
Alla prossima!! 😊

Recensore Veterano
19/09/16, ore 18:06

Ciao, mi è piaciuta molto. E' molto dolce e molto IC. Anche se l'idea è che il rapporto sia solo di profonda amicizia, non riesco comunque a non vederci quell'animo almeno di amore platonico che pervade il loro ritrovarsi dopo un mese, una settimana, un giorno e mezzo.

Li hai descritti perfettamente, in ogni pensiero, in ogni vibrazione tra loro.
Molto suggestiva, brava!