Alloooora... oddio, sono un attimo scombussolata. Questo, più che un articolo, è più uno sfogo del giornalista. In effetti ha ragione, e secondo me ha fatto bene a scrivere qualcosa per far capire che anche lui è un essere umano, che se riceve degli ordini quelli sono e vanno rispettati, che non può parlare a vanvera di ciò che gli pare e piace. E' come se avesse spiegato ai lettori un po' del suo mestiere, cosa che deve aver concordato coon il direttore e l'editore del giornale, dato che un articolo del genere è molto strano e quasi impossibile da trovare in un quotidiano.
Ebbene sì, la curiosità è una brutta bestia per quanto riguarda l'essere umano; siamo portati a voler sapere tutto, troppo, anche quello che non ci interessa e che non dovrebbe riguardarci. Questa banda di sconosciuti non ha fatto che richiedere l'impossibile, perché del resto il male attira i perbenisti, non si capisce perché, ma è così.
Penso che questo sia stato un bell'articolo di transizione. Sai, sarebbe bello se tu inserissi il nome del giornalista alla fine di ogni articolo, proprio come nei veri giornali! E anche un titolo e sottotitolo. So che è una questione più che altro di grafica, ma credo che renderebbe meglio l'idea a darebbe un effetto diverso al tutto! Pensaci :)
Parlando di grammatica e sintassi, ho notato un paio di cosette che vorrei dirti - scusa se ti rompo sempre, ma sai mi piace analizzare tutto (te ne sarai accorta) e dare consigli in tutti i sensi, così da creare una recensione il più completa possibile. Se ti dà fastidio, dimmelo pure, o se preferisci che te lo dica in privato!
Qui: "piuttosto di pensare a come si sentono i famigliari delle vittime e di cosa abbiano sopportato le famiglie trucidate da questo criminale.", è più corretto scrivere "piuttosto che". Ho notato anche un'altra frase in cui hai usato il "di" al posto del "che", ma non te la segnalo perché sono sempre convinta che ognuno di noi possa prendere per buono un esempio e poi, rileggendo, correggere tutto ciò che ha sbagliato, basandosi su quell'esempio. Solo così si può imparare davvero dai propri errori. E te lo dico perché è capitato anche a me :D
Mentre qui: "Oppure l'unica cosa di cui vi importerebbe veramente è sapere quel Dicme ha avuto la fine che meritava?", si tratta solo di una dimenticanza; tra "sapere" e "quel", penso tu abbia dimenticato di scrivere "che". Nulla di grave, tranquilla ;)
Per il resto, fila tutto liscio come l'olio. Non preoccuparti e, mi raccomando, aggiorna presto! Sono curiosa :)
Alla prossima, ancora tanti complimenti per l'idea, attendo con ansia il prossimo articolo ♥ |