Recensioni per
Anamnesi
di _Lady di inchiostro_

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/12/16, ore 22:31
Cap. 1:

Probabilmente avrò recensito qualche altra storia scritta da te(e forse avrò già scritto una cosa del genere se ho recensito veramente ahha), non ricordo sinceramente ahah:) comunquee, ci sono davvero tante cose che potrei dire. Ma uscirebbe una cosa troppo lunga e quindi, prima di tutto, complimenti. È una delle storie più "intense", belle che abbia mai letto. Apprezzo ogni cosa, l'ultima parte in cui Ace conferma di non odiare Sabo è così triste! Ace è il mio personaggio preferito, mi è dispiaciuto tantissimo quando è morto. Ma secondo me durante il continuo del manga ci saranno dei colpi di scena, dai. Chiusa questa piccola parentesi, a d o r o il tuo modo di scrivere, descrivere e narrare i fatti. La fantasia poi non ti manca per creare delle storie. Ti saluto, perdona gli errori e tutte le ripetizioni ahah:-)
ciao ciao, è stato un piacere:)
(Recensione modificata il 05/12/2016 - 10:32 pm)

Recensore Master
07/11/16, ore 15:56
Cap. 1:

Mio Dio.
Non so che dire.
Non mi aspettavo di piangere, sicuramente. L'ASL non è territorio mio e non credevo che Sabo riuscisse a farmi emozionare così tanto. E infatti non è stato Sabo, sei stata tu. COMPLIMENTI! Complimenti davvero, è stata densa, perforante, molto sentita e la seconda persona stronca l'anima del lettore dall'inizio alla fine. Applausi, davvero.
Ora vorrei recensire in maniera un po' più seria, perché c'è tanto amore in questa storia e si sente.
Mi sono piaciute le scelte delle poesie, sia Montale (oh, lo sapevo che era Montale, non lo ricordavo ma lo sapevo!), che ho trovato molto azzeccato, sia Catullo che è stato semplicemente DIVINO da mettere in quel momento (e no, a Catullo non ci sarei arrivata mai e poi mai). Mi piace quando le autrici riescano a incastrare in una storia, come in un puzzle perfetto, le loro passioni: si sente molto, si percepisce la passione che hanno messo nello scrivere :) e poi beh, è palese che mastichi parecchio di psicologia, anche una profana come me lo riesce a intuire ma mica ho letto la tua bio, noooo e ha reso molto "professionale" il tutto, senza tuttavia appesantire la OS.
Il fatto che tu ti sia immedesimata nella coscienza di Sabo è MERAVIGLIOSO. Per un po' ho creduto che alla fine... fossi Oda, ma essere la Coscienza armonizza molto di più con il resto e rende tutto... poetico, delicato, interiore.
Sono crollata quando la Coscienza dice a Sabo che Ace l'ha perdonato. L'idea di Ace morto, che tuttavia vive ancora, l'hai resa in maniera così forte e così nostalgica che... beh, meno male che non avevo mascara.
Un'ottima lettura da Lunedìfeels (ma non solo, ovviamente!), complimenti.
Aggiuntivo: grammatica perfetta, periodi fluidi, non si trova un errore nemmeno a cercarlo col lanternino. Chapeau!
Complimenti ancora e un abbraccio
Yellow Canadair

Recensore Master
01/10/16, ore 21:19
Cap. 1:

Ciao, Lady!
Mi ha fatto molto piacere sapere che questa storia mi è stata dedicata! È stato molto gentile da parte tua, grazie! C: spero di tornare presto a pubblicare storie su questi tre fratelli di cuore, ma al momento ho solo un'idea per la testa che non riesce a trovare un senso preciso su carta. Prima o poi ce la farò.
Intanto, Montale: non ho mai letto le Occasioni, ma i suoi Ossi di Seppia, al tempo, mi hanno davvero sconvolto. Non amo la poesia in generale, ma i significati delle sue poesie e i suoi modi nel costruirle mi ha affascinato moltissimo.
(Rimanendo a Montale, il primo paragrafo mi ha ricordato moltissimo una poesia degli Ossi, cioè I morti.) È doloroso il suo cercare di ricordare senza riuscirci e mi piace l'idea della corda di ricordi, di come Ace si unisca a lui nel cercare di tenerla stretta perché i ricordi riempirebbero il guscio ora vuoto.
Ecco, poi il fatto che Ace l'abbia perdonato -perché l'ha perdonato di sicuro. Anche questo è molto doloroso. Vagonate di feels a manetta, altroché!
Dicevo, a me la poesia non piace. Tranne un paio di autori, tra cui Catullo. La poesia di Catullo è bella perché è bellissima tutta: ha tolto la beltà a tutte le altre poesie (smetto di citare a caso storpiando le cose). Perciò quando ho visto la prima riga del suo carme CI, anche se in italiano, ho cominciato a cantarmela in metrica. Adoro quella poesia, e non fa altro che aggiungere sofferenza alla storia. Il sake è davvero un dono estremo, ma ancor più dono è essere lì. Ace avrebbe voluto sapere che il suo fratellone era vivo, e in qualche modo la vita di Sabo è un regalo per Ace -forse un regalo in ritardo, ma così è.
Rufy mi è piaciuto tantissimo. Lo vediamo attraverso gli occhi di Sabo, ma è un passaggio fondamentale perché Sabo possa guardare in faccia Ace nel suo mondo bianco. Rufy ha pensato di essere l'ultimo rimasto per più di due anni, e la sua gioia nel rivedere Sabo è stupenda e commovente.
Mi piace la sovrapposizione tra realtà e mondo della coscienza di Sabo: quello che deve essere perdonato è Sabo, ma deve essere perdonato da se stesso. È lui stesso a doversi perdonare una mancanza durata dieci anni -una mancanza per cui i suoi due fratelli l'han già perdonato. Mi piace sempre un sacco il fatto che, attraverso il frutto Foco Foco, Sabo possa creare una sorta di collegamento fra se stesso ed Ace -il loro rapporto si irrobustisce, ecco, la volontà e la memoria di Ace passano nel cuore di Sabo, e così Sabo è in grado di accettare se stesso per quell'assenza che gli ha distrutto l'animo.
Ecco, questo per dirti che è una storia bellissima, un'analisi dei pensieri e delle sensazioni di Sabo nel corso degli anni, una reazione alla catena di eventi e di ricordi che sono quasi riusciti a spezzarlo definitivamente, ma da cui riesce a riemergere come una fenice.
"Avevi bisogno di sapere che, qualsiasi cosa fosse accaduta, Ace sarebbe rimasto sempre dietro le tue spalle." Splendida conclusione per una storia che, dopo tutto l'angst, aveva bisogno di raggiungere questa consapevolezza per permettere a Sabo di continuare a vivere -dopo un periodo in cui, probabilmente, riuscì solo a sopravvivere.

Grazie infinite per la dedica, sei stata davvero molto gentile! C:
Grazie anche per aver pubblicato questa storia. Sabo per me è un personaggio difficile, per cui leggere di lui e del suo dolore è un modo per imparare ad apprezzarlo sempre di più. Il suo rapporto con Rufy ed Ace è, penso, quello più bello (toccante, mostruosamente forte, sconvolgente e sì, a volte anche frustrante, almeno per me) di tutto il manga. Grazie per avermi dato una quantità industriale di FEELS enormi -una tristezza di quelle belle, che stuzzicano e sublimano l'esperienza estetica e della lettura. Al sabato sera fa sempre bene leggere storie simili!
Grazie di tutto.
Alla prossima! C:
claws_Jo
(Recensione modificata il 01/10/2016 - 09:19 pm)

Recensore Veterano
27/09/16, ore 15:51
Cap. 1:

1- Smettila di mettere canzoni che conosco e che mi commuovono!
2- Questa volta sono così puntuale che mi faccio paura da sola, oh santo Zeus.
3- La mia è la prima recensione **
4- La poesia di Montale la conoscevo ed è stata una sopresa ritrovarmela in una ff su One Piece, anche se la trovo adattissima c:

La smetto di fare elenchi.
Io ti odio, perché oggi era proprio una bella giornata, non ero stressata e per una volta non ho litigato con i miei compagni di classe. Poi arrivo a casa, apro il computer (lo sto usando senza permesso del proprietario, mio fratello. Ops) ed entro su EFP. Vedo che hai aggiornato e WOW, mi dico, finalmente sono in tempo e non ritardo di mesi!
Poi leggo questa cosa, e muoio letteralmente.
Come ti è venuto in mente di scrivere una cosa tanto commuovente e triste e bellissima allo stesso tempo?! E' tutto troppo per il mio povero cuoricino spezzato T.T

Inutile dire che ho amato ogni singola parola, ogni riferimento; inutile ricordarti quanto tu sia brava e, dulcis in fundo, è inutile dire che dopo andrò a vedere per la 394° volta lo speciale di Sabo. Una volta in più non fa male, lol.
Credo proprio che la inserirò fra le ricordate, perché almeno ogni tanto me la rileggo; sappi che è raro che io faccia una cosa del genere, quindi sentiti super onorata.
Tivvibbì.
Chia'