Ok, dato che la mia filosofia quando partecipo ad uno scambio è quella di leggere il più possibile (finché occhi e cervello lo permettono), eccomi qua. Inutile a questo punto dire che sono qui per lo scambio di recensioni indetto dalla cara Hanna.
Allooora, cerchiamo di rimettere in ordine le idee. Perché cavolo, questa storia sì, è triste, sì, è malinconica. Ma ad essere sincera io più di ogni altra cosa l'ho trovata difficile. E tutt'ora, mentre cerco di esprimere il mio parere a riguardo, sento di non aver capito un tubo di quello che è successo, di quello che è stato. E forse un po' sono tinta io, un po' la storia stessa lascia molto in sospeso. Fatto sta che giuro, è difficile dire cosa ne penso. Eppure allo stesso tempo credo sia necessario.
Quindi, dato che quando sono in difficoltà faccio gli elenchi puntati, eccoti qua i punti che raccolgono le miei impressioni sulla tua originale.
- non leggo (né scrivo, ad essere onesta) originali, soprattuto one shot, perché mi sembrano sempre troppo brevi, per poter descrivere e rappresentare personaggi nuovi e sconosciuti al lettore. Tu hai trovato una buona tecnica che presentarci i due innamorati, lei con gli occhi di lui, lui con i suoi stessi occhi, lui con gli occhi di lei, lei con i suoi stessi occhi. E fin qui tutto bene, ho davvero apprezzato le prime parti.
- il punto di vista dell'angelo... mah, lì sono entrata profondamente in crisi, perché nonostante abbia riletto più volte, sono convinta di non aver capito cosa è accaduto. Cioè, che Simon sia morto è più che evidente, ma lei? Che è successo ad Emily? Ripeto, probabilmente questo alone di mistero e confusione è voluto e io sto parlando da emerita scema. Ipotesi più accreditata dalle agenzie di scommesse.
- il messaggio che ne viene fuori alla fine della storia, proprio nelle ultime righe, a me ha fatto riflettere. Insisti molto sulla fine di lui e rinascita di lei. E lo trovo un concetto molto romantico, come lo è la scena di Emily che lascia regali sulla tomba di Simon, struggente la definirei se fosse stata descritta con maggiore approfondimento. Dici che Emily è "andata avanti", ma non lo racconti. Questa descritta a mio avviso non è una rinascita. È essere vincolati per sempre a qualcuno che, correggimi se sbaglio, non c'è più. Che c'era quando hai avuto bisogno in passato, è vero, ma che in futuro non ci potrà essere. Questo, io trovo triste. Non la morte del ragazzo, non il fatto che si siano guardati per tutta la vita da lontano senza mai sfiorarsi.
- ci sono delle imprecisioni, degli errori di battitura, che so di avere incontrato ma che non ho segnato (e che pertanto non posso elencarti) perché non mi sembrava il caso. Ma a parte piccole inezie, il testo fila bene, e soprattutto le descrizioni delle abitudini dei due protagonisti mi hanno affascinata, per la loro realisticità. L'unica cosa che mi sento di segnalare è questa frase, che a mio avviso è da rivedere anche nei tempi verbali -> {Sono passati cinque anni e nonostante le cose sono cambiate alcune non lo sono affatto}
Ok, spero di essere riuscita a bilanciare le mie perplessità con i punti di forza che ho trovato in questa tua storia. Spero di esserti stata aiutata con il mio parere in qualche modo, e di non averti offeso in alcun modo, perché non era mia intenzione.
Alla prossima,
Mel |