Recensioni per
Apolide
di MadogV

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/11/16, ore 17:51
Cap. 1:

Ciao! Sono qui per lo scambio a catena. :)
Allora, inizio col dire che questa poesia mi è piaciuta molto. In poche parole sei riuscito a descrivere la condizione di tutti gli immigrati di cui si sta parlando abbondantemente soprattutto in questi ultimi anni. Molti affrontano il tema senza ragionare; li denigrano e li disprezzano, ma senza conoscere quello che queste povere persone hanno passato per arrivare fino alle nostre coste. Hai descritto molto bene anche i loro sentimenti di speranza, quella che li spinge a lasciare il loro paese e tentare di raggiungere uno stato che possa offrire loro un migliore tenore di vita e far dimenticare loro la sofferenza, ma dall'altra parte la disperazione di quando si trovano davanti al vero ostacolo che li divide dalla salvezza: il mare. Insomma, hai scritto una poesia che, seppur nella sua brevità, riesce a trasmettere un grande messaggio e a far riflettere. A presto!:)

Recensore Master
20/11/16, ore 15:54
Cap. 1:

Perdonami il ritardo, volevo passare prima (sono qui per lo scambio a catena) ma questi giorni sono stati super impegnati e riesco a trovare solamente adesso il tempo.
Evabbè, è certamente molto meglio tardi che mai! XD
Dunque, ho scelto questo breve racconto perché, nonostante i numerosi fandom che mi attraevano, sono stata letteralmente affascinata dal fatto che tu ti sia ispirato a Fuocammare per scrivere una poesia; il documentario mi ha colpito molto e ha lasciato dentro di me sensazioni molto forti, che difficilmente possono essere spiegate con le mere parole.
Tu, in qualche modo, ci sei riuscito tramite questa poesia: Hai espresso dei concetti molto forti, hai ritratto la vita di molte anime sfortunate, costrette ad abbandonare casa e a ritrovarsi in balia di un grande e spaventoso mostro - il mare - , con il rischio di perdere molto più di quanto potrebbero trovare al loro arrivo.
Penso che non sia facile scrivere di un qualcosa di così attuale, moderno e vero, ma tu sei riuscito a raccontare una storia senza farla scadere nel banale ed hai lavorato correttamente sulle intenzioni, in una maniera che indubbiamente non può lasciare indifferente il lettore.
La sola cosa che mi ha lievemente sdubbiata è stata la punteggiatura, per quanto poi io mi sia ricordata che trattandosi di poesia alcune regole vengono giustamente infrante, dunque se si è trattata di una tua scelta stilistica non ho assolutamente niente da criticare; nel caso in cui sia stata solo una svista, ti suggerisco solo di stare un po' più attento a come si spezzano le frasi.
Ma a parte questo minimo accenno di pignoleria, penso che tu abbia scritto davvero un'ottima storia!

A risentirci! :)

Recensore Junior
30/10/16, ore 23:57
Cap. 1:

Ciao! ♥
Per stavolta ho scelto una poesia perché era da un po' che non ne leggevo e ne sentivo una sorta di bisogno interiore...e poi dato che ci dilettiamo entrambi, mi sono detta: "dai, perché no?".
Non ho guardato il film in questione però nonostante ciò è stata una lettura molto forte quanto importante, proprio per il tema che hai deciso di trattare senza alcuna censura e problema a spingerti verso l'introspezione più cruda.
L'emigrazione (così come l'immigrazione) è un argomento da trattare con riguardo di questi tempi, riguarda l'incontro di culture e l'accettazione che spesso non riesce ad arrivare né verso chi accoglie e vive da tempo in quel territorio e nemmeno dall'emigrante, che non riesce per varie motivazioni a stare lì per tante motivazioni diverse.
Sono di fronte alla lettura di una poesia libera, dal tratto quasi sperimentale e frammentato, come tutti i problemi e le insicurezze che attraversano la protagonista con una furia devastante e che non ammette frenature specifiche, in quanto è un tornado che la rende disperata e ansiosa in un mondo che comunque non le ha tolto la speranza.
È una donna che vuole creare le sue impronte e proteggerle fino alla fine ma comunque si sente limitata perché addolorata e piena di cicatrici che le fanno un male cane per il gesto che ha fatto, questo la rende comunque umana e capace di far immedesimare chiunque senta queste paure, specie quando bisogna fare un enorme passo e si senta lontano il concetto di identità.
Una poesia che si presenta già profonda con il titolo e ha un linguaggio chiaro quanto disposto a parlare con consapevolezza e istintualità di un argomento e di una storia al tempo stesso.
I miei complimenti per la cura e la tua creatività che si esprime con una destrezza impari!

Un saluto e buona serata :)

liz

Recensore Master
16/10/16, ore 00:35
Cap. 1:

Ciao, spero che sia un buon fine settimana per te!
Ho deciso di passare qui per quanto riguarda oggi in quanto è stata l'eleganza del titolo ad attirarmi senza riserve e troppi giri di parole, anche perché ero realmente curioso di sapere come il personaggio principale vivesse e cosa facesse per andare avanti nella sua esistenza.
Purtroppo non ho mai visto il film che hai citato nelle note iniziali, per cui spero vivamente che tu possa apprezzare ugualmente un parere sincero.
Il tema dell'emigrazione è molto delicato e riesce sempre a colpire le nostre e le realtà altrui e qui si parla di un'anima dalla mente elastica e che desidera affrontare un viaggio all'interno del mondo, cercando d'abbattere le barriere che le persone intorno a lei - probabilmente - hanno imposto.
Tuttavia, tra l'idealismo e il realismo c'è una bella differenza e una volta dentro una realtà diverse, bisogna fare i conti con enormi massi da superare, che spesso la creatività non risolve completamente ma sana solamente con lo sfoggio dell'abilità in questione.
Sentir parlare della protagonista e del marasma che sente in quella terra dal sapore così inedito e poco accogliente è crudo quanto vero, le emozioni esatte per chi si sente sperduto e deve imparare ancora a crescere per potersi definire maturo nell'animo, per sopravvivere.
Mi piace molto l'inizio e la prima parte dello sviluppo perché la mente della scrittrice inizia a scambiare componenti della terra con il mare per viceversa, quasi sentendosi parte della linea di confine irrangiungibile tra questi due fattori, senza sentire stabilità.
Tuttavia lei è umana perché oltre alla disperazione e alla paura c'è la speranza capace di non portarla verso la perdizione totale, anche perché si percepisce quanto lei sia un'anima tendente a creare ricordi e costanza con essi, in modo tale da rendere la sua vita un insieme di tasselli capaci di creare un personale quadro delle sue emozioni, con la speranza che tutto questo si risolva per vie più luminose e felici.
Un linguaggio molto minimale ma composto da termini che arricchiscono sentimentalmente la poesia per messaggio ed emozione della protagonista, con gli enjambements capaci di prendere la scena ed invogliare la lettura completa del messaggio e del tormento che si cela, in ogni singola parola usata con dovere e giudizio.
Proprio per testimoniare quanto detto, l'utilizzo delle parole "polvere" e "sale" sono riconducibili così tanto alla terra e al cielo, elementi così differenti ma che riescono ad incastrarsi bene nel concetto di speranza. 
Tutto questo in quanto quest'ultima è la linfa di chi non vuole arrendersi fino all'ultimo, facendolo per motivazioni più dure o anche più incomprensibile e poco concrete, senza dare una spiegazione.
Una poesia che ha il pregio di essere narrativamente realistica nella sua essenzialità e credimi, quando c'è un messaggio e una storia da esprimere spontaneamente si va a colpo sicuro, almeno per quanto mi riguarda.
Bravo e complimenti sinceri, ti saluto e auguro un buon fine settimana!

Un abbraccio,

Watashiwa

Recensore Veterano
13/10/16, ore 16:26
Cap. 1:

Ciao!
Sono la ragazza che ha "prenotato" il tuo profilo nello scambio a catena indetto nel gruppo fb "Il Giardino di EFP". :)

Io non scrivo poesie, di solito le leggo quindi mi scuso se non troverai un recensione prettamente tecnica, perché da quel punto di vista avrei poco da dirti, al massimo potrei far sfoggio delle basilari nozioni tecniche di letteratura che ho appreso al liceo. Mi limiterò invece a commentare il significato della poesia e le emozioni che mi ha suscitato, perché penso che sia l'aspetto che ti interessi di più. :)

Parto subito dal titolo: "Apolide". La protagonista è una scrittrice e subito nella mente del lettore scatta il binomio intellettuale/comopolitismo, ma tu metti subito le cose in chiaro definendo la donna della tua poesia "straniera nel mondo": un'immagine forte, poetica ed estemamente malinconica. L'apolidia della tua poesia non è tanto una condizione formale e sostanziale dal punto di vista del diritto, quanto più uno stato emotivo proprio di una persona che lascia la propria terra e si ritrova in un contesto culturale, linguistico e sociale che non conosce. Di solito si dice che chi parte porta con sè una valigia carica di sogni, in questo caso invece il bagaglio contiene solo speranza e disperazione, una delle coppie di opposti per eccellenza. Ritornando alla protagonista, è molto bello ed interessante il fatto che lei decida di utilizzare la scrittura come mezzo per conservare la memoria del viaggio della speranza che lei stessa ha compiuto, così come avevano fatto tante persone prima di lei. Il sale e la polvere sono due elementi che ben rappresentano gli stati d'animo di questi viaggiatori: il sale è il mare e quindi il rischio del viaggio stesso, la polvere invece è la terra e quindi la fatica del duro lavoro che dovrà essere svolto per costruire una nuova vita. 

Una poesia davvero molto bella, che mi ha emozionata e mi ha fatto immedesimare per un momento in questa viaggiatrice. Un componimento che ben rappresenta almeno dal mio punto di vista la realtà dei giovani di oggi, molto spesso costretti a lasciare la propria terra per "carcare fortuna" all'estero. 
Ti faccio i miei più sinceri complimenti per l'eleganza e la sensibilità che hai messo in questa opera. :)

Un saluto,
Alessia

Recensore Master
08/10/16, ore 20:29
Cap. 1:

Ciao!
Felice di rivedermi tra le tue storie? Ahah
Spero di sì.

Di poesia so poco e niente, quindi alzo le mani. Sicuramente hai fatto un buon uso dell'enjambement, che ha reso il testo molto più fluido e scorrevole.
Parli di una scrittrice che scrive conservando viva la speranza, provvista di un bel bagaglio dovuto a tutto ciò che ha visto e vissuto. Insomma, se da un lato sembra difficile comprendere in pieno questa poesia, dall'altro posso affermare che è difficile non rivedersi almeno un po'.

Ho apprezzato la ripetizione di alcune parole come "disperazione" e "speranza"; in questo modo, il lettore le stampa bene nella mente e prova una certa suggestione.

Non ho notato errori, il che è ovviamente un bene.

Credo di non avere più nulla da aggiungere.
Bandierina verde anche per te.
Alla prossima!

Recensore Veterano
07/10/16, ore 22:03
Cap. 1:

Salve MadogV
Come sempre quando una poesia mi è piaciuta, recensisco.
I versi iniziali sono belli, danno proprio la sensazione dei monti degradanti verso il mare.
Poi diventa ancora più bella, si parla di un viaggio (forse psicologico?) al cui arrivo non è rimasto nulla oltre che la persona con i suoi sentimenti. Ma rimane forte la speranza, e questa è una bella cosa, soprattutto se spinge a scrivere...

Dunque ti faccio i miei complimenti e buona serata.

Anwel