Recensioni per
Paludi
di AliceVolevaMorire

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
20/03/13, ore 13:45
Cap. 1:

Non ho parole. O almeno... non ci sono parole per descrivere quanto mi sia piaciuto questo scritto. La similitudine è... geniale. Qualsiasi cosa io possa scrivere sarebbe nulla. Brava, davvero.
JayyVonMonroe21_

Recensore Junior
24/11/11, ore 18:54
Cap. 1:

BELLISSIMA!
Non mi sprecherò in recensioni inutili che non sono in grado di scrivere come si deve, ma ci tenevo a farti sapere che mi è piaciuta molto!!
yayaCHIPMUNK

Recensore Master
22/05/09, ore 11:26
Cap. 1:

E' geniale!!!!! Complimenti davvero, è assurda e allo stesso tempo estremamente realistica. Spettacolare!!!! 1 bacio^^

Recensore Veterano
22/05/09, ore 06:39
Cap. 1:

Scusa il ritardo nel recensire, ma non avevo notato che avevi aggiornato. Come al solito, visto che non sono una tipa molto sveglia, ci ho messo un po' a comprendere il senso generale della storia e non so nemmeno se sono riuscita ad afferrarlo bene, ma solo per le immagini splendide che ci hai regalato, questa storia è semplicemente divina. Grazie Alice per averci regalato un'altra perla.

Nuovo recensore
11/05/09, ore 15:53
Cap. 1:

Ho letto più volte quello che avevi da dire. Sembra tutta una grande storia sospesa nell'aria. Profuma di leggerezza, o questo è quello che puo sembrare dal tono quasi scherzoso con cui parli dello zoo. Forse avresti dovuto farti scarnificare definitivamente dagli animali. o forse no, dovevi forse ingannarli ma hai scelto di assecondarli. Io dico, vai incontro al lupo, anche se ti ucciderà. Ogni cosa che non ha senso vale la pena di essere fatta. Ti leggo da tanto, stai evolvendo verso qualcosa di nuovo. Attenta a non cadere troppo in fretta. COMPLIMENTI QUESTA STORIA MI è PIACIUTA MOLTISSIMO.

Recensore Veterano
10/05/09, ore 18:16
Cap. 1:

Interpretare è difficile, e le parole mi si annebbiano e confondono nella testa proprio come se un nugolo di rane inferocite mi stesse gracidando nelle orecchie, perciò eviterò ogni squallido tentativo di dare un senso a ciò che ho letto. Semplicemente, dirò che sono rimasto invischiato in un flusso asfissiante, continuo, eccezionalmente quasi solare, se posso permettermi il termine. In generale, le parole mi hanno stregato, come se il loro scorrere fulmineo e roboante potesse ingabbiare la mia mente in un incantesimo.
Ti assicuro che è un incantesimo assai potente, di una forza rara: le immagini sono talmente vivide, talmente reali nella loro perfetta e studiata incoerenza, da darmi una sensazione di...vediamo, come dire... "vento claustrofobico". Non so che termine scegliere, perché non esiste, credo, ciò che esattamente ho sentito leggendo.
Una vera meraviglia. Stra-Ordinario.
willHole, perso nel vortice.
Chissà cosa srebbe successo se gli animali ti avessero permesso di prendere un caffè col lupo...
E su questo interrogativo che presume senza risposta, wlH si eclissa.

Recensore Master
09/05/09, ore 18:32
Cap. 1:

Sono riuscita a leggere di te, nonostante ci fossero animali e versi ad ostacolarmi la vista.
Sono riuscita a leggere di te, come si fa nelle fiabe più belle e più complicate, dove alla fine non si scopre mai chi sia il Lupo Cattivo e dove, scappando, si cade di nuovo in quella Palude. Dove nulla ti arriva, nulla ti tocca, nessuno t'aiuta e il fango lo si deve spalare da soli.
A me pare tutto chiaro. Hai creato un riflesso sfacciato ed evidente di questo modo pieno di Paludi e di Lupi Cattivi. E mi piace. Tanto, forse addirittura troppo, essendo un po' diverso dal tuo solito. Ma mi piace proprio per questo. Perchè hai saputo stupire. Di nuovo. E mi auguro, per tutti noi, che tu riesca a farlo ancora, ancora, ancora.

Recensore Veterano
09/05/09, ore 17:24
Cap. 1:

Questo tuo scritto mi pare un po' più accessibile rispetto ad altri precedenti, quindi sperando che non ti dispiaccia, questa volta vorrei azzardare un'interpretazione di un paio di punti.
Ha una struttura singolare, questa "Paludi": si avvicina al lettore con passo regolare e tranquillizzante, per poi accerchiarlo silenziosamente mentre lui si perde nelle frasi a metà scritto, senza che sospetti l'agguato imminente, e infine gli salta alla gola, lo butta a terra. E una miriade di piccoli animali comincia a fargli il solletico.
La metafora degli animali. Pensa che all'inizio pensavo fosse una rocambolesca rivisitazione degli "spiriti" che compongono l'essere umano secondo Guinizzelli (o Guizzinelli? Bah, non me lo ricordo mai...). Adesso che ho finito di leggere, invece, mi sembra di poter chiamare questi animali per nome. Come la narratrice, cui tengono compagnia nella palude.
Ecco, la metafora della palude mi ha lasciata perplessa, invece. La prima metà dello scritto è narrata con un registro confidenzialissimo, con modi di dire quasi grossolani... Intento che si sposa molto bene con l'immagine di uno zoo che muggi-ruggisce. La cosa sconvoglente è che sei riuscita a scrivere in maniera musicale anche qui, dove la non-raffinatezza mi sembra assolutamente voluta: muggi-ruggisce, e poi Le cornacchie fra i capelli - Le ranocchie nelle orecchie sono espressioni che fanno sembrare questo scritto un cantico popolare!
Guarda, è un pezzo tutto sommato breve, ma man mano che vado avanti a recensire mi accorgo di avere sempre più cose da dire. Non so se riuscirò a dirle tutte...
Ah sì, dicevo del finale che "salta alla gola". Ho trovato molto tenero chiamare lui il "Lupo Cattivo", perché il lettore associa questo nome all'immagine di una bimba avvolta in un cappuccetto rosso e prova ripugnanza all'idea di una bambina assalita dagli animali, come i cani dalle zecche.
Infine, credo che la presenza di tutti questi animali e il loro agitarsi sul corpo della narratrice, facendo un gran fracasso e spesso esigendo cose differenti, fosse volta a rappresentare una condizione di nevrosi, di isteria vera e propria. Per non parlare della verità di quello che dici: si sente dire in giro che il corpo sappia sempre che cosa fare, che cosa sia meglio per la sua sopravvivenza, e che lo sappia assai meglio del raziocinio stesso... Ma è così vero, dopotutto? Personalmente trovo più aderente alla realtà della vita l'esempio dei cavalli tabagisti che non vanno assolutamente d'accordo con i rospi salutisti. E sempre corpo è. Perché se l'essere umano non fosse incoerente, incostante, complicato, stupido, masochista e sadista, ambivalente, incompleto come in effetti è, sarebbe perfetto, e credo che nessuno abbia il coraggio di affermare una cosa simile.
Se ho indovinato almeno qualche cosa di quello che hai scritto sotto forma di immagini così carnevalesche, allora hai scritto qualcosa di drammaticamente VERO. Tramite una nonsense... Quindi, mi inchino. Se non ho indovinato, ti resta comunque il merito di aver indotto una lettrice a riflettere su quanto hai scritto.
Ah, mi sono dimenticata di scriverlo, ma è abbastanza esplicito che "Paludi" mi è piaciuto... no?

Recensore Veterano
09/05/09, ore 14:55
Cap. 1:

Le semplici farfalle non bastano a volte per descrivere tutto... davvero bella... Kiss kiss Shari92 ;*

Recensore Master
09/05/09, ore 12:46
Cap. 1:

Ma grazie a te, per aver messo di nuovo mano su un foglio e aver deciso di piangere qualche altra lacrima. All'inizio pensavo fossi regredita, tornata bambina, punti esclamativi e lessico non erano affatto firmati da te; poi ho capito. La firma in questo scritto tanto simpatico quanto inquietante e orribilmente spaventoso è nello scritto stesso. Cos'è? Malattia mentale? Il nostro solito grillo parlante? Cos'è che guida questo delirio fatto di animali e versi che appaiono stridenti come gessetti su una lavagna? Cos'è? Mi spaventa. Non posso leggerlo senza pensare che proprio ora una rana mi stia suggerendo di non farlo mai più. Complimenti (che palle dover usare solo una parola, non potrebbero inventare qualche sinonimo che abbia lo stesso gusto?) come al solito, e brava, perchè non sei ancora morta.

Recensore Junior
09/05/09, ore 01:14
Cap. 1:

Complimenti! E' bellissima! ^^