Una volta una persona mi ha fatto accorgere che "illudersi" viene da "ludus", "gioco". La sensazione descritta è una penalità che viene da questo gioco, ma ho scoperto che possiamo cambiarne le regole.
Certo: gli altri giocatori cercheranno di farci continuare l'eterna partita (un zampettare a terra) aggiungendo nuove penalità, ma se si ha il coraggio di iniziare la propria partita (una crescita di altre ali, fatte per voli più alti) si dà l'opportunità di continuare a giocare anche ad altri.
Io preferisco giochi in cui si arriva tutti alla stessa vittoria: li trovo più veri.
Non ho capito perché il secondo verso comincia per maiuscola e non c'è un punto. Forse per sottolineare la sensazione di prigionia e la voglia di apertura, di libertà?
La recensione è critica per la brevità, per la mia preferenza di rime, metrica e figure retoriche articolate in poesia e per il fatto che a me piacciano le storie che trasmettano armonia, soluzioni e positività.
Naturalmente rispetto le tue emozioni di quel momento, ma spero di leggere una tua poesia che esprima una situazione di gioia, magari anche più impegnata stilisticamente.
Ho provato a leggere le tue storie su Harry Potter ma non sono riuscito a coglierne il messaggio, quindi non avrei potuto scrivere nulla. |
