ciaooooo,
eccomi per lo scambio.
ho preferito dedicarmi a una tua vecchia shot, spero non ti dispiaccia, il titolo e ancora di più l’introduzione mi hanno attirato fin da subito.
Si percepisce che tu sia un appassionato di moto gp o di due ruote in generale, magari una moto ce l’hai pure ^^
Apprezzo molto la tua padronanza di linguaggio tecnico e proprio di quel settore, ad esempio quanto sia lungo il circuito, io sono ignorante cronica in materia.
L’omaggio implicito a Simoncelli nascosto in quel cartellone che il protagonista vede è commovente e inserito con la giusta delicatezza.
Ti dico questo perché è l’immagine alla fine a chiarire chi sta palando e qui dismetto un attimo i panni da recensore e metto un attimo quelli da mod: occhio, perché tecnicamente il regolamento efp non permette di postare foto su personaggi sportivi, italiani o stranieri che siano; ma va anche detto che la tua one shot sta proprio sul limite, non è una reale RPF di Valentino Rossi, se non fosse appunto per l’immagine potrebbero sembrare i pensieri di un qualsiasi motociclista alle prese con una gara, in qualsiasi universo fandomico o originale ;)
Adoro la quasi personificazione della moto che appunto sembra quasi una fidanzata, tanta è la cura che le riserva il motociclista.
Quelo che più ho amato, che poi mica per niente è collegato anche al titolo della tua one shot è il particolare degli occhi, è vero che durante la corsa sono l’unica cosa che si può intravvedere e attraversi di essi si leggono le emozioni di chi sta correndo.
Hai esplorato benissimo i pensieri del protagonista, in attesa che la gara cominci, che quella bandierina a scacchi si abbassi.
Hai ragione, loro sono un po’ i supereroi ed è bello questo pensiero che loro vedano i fan come i propri super eroi.
Un’altra tua opera bellissima, la malinconia con cui la volevi imprimere si è sentita tutta.
Complimenti e Buon Natale ^^

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Ciao carissimo, è stata una settimana sfiancante e sono riuscito a passare qui soltanto adesso.

Se ho ben capito la pista che hai descritto è quella di Valencia, giusto?

Parto con l'encomiare, come sempre, il tuo stile di scrittura: è qualcosa di estremamente coinvolgente, ti "abbraccia" e ti rende parte del turbinìo di emozioni che cerchi di raccontare; ogni immagine prende vita, specialmente quando descrivi il modo di muoversi delle moto; sembra quasi una tua peculiarità quella di saper rappresentare il movimento con le parole (come con il 3DGM della tua storia su AOT), infatti ho perfettamente visualizzato ogni staccata delle curve che hai descritto.

La bellezza di questo tuo scritto è legata anche alla passione che hai per le moto, grazie alla quale riversi tutto te stesso in poche righe di testo che, però, fanno perfettamente intendere quanto sia speciale il legame tra un pilota e la sua moto e tra un pilota e i suoi fan; ed è vero, loro sono davvero dei ''supereroi'': ogni staccata, ogni gara al fotofinish, ogni mondiale tirato all'ultima curva dell'ultimo GP sono ricordi che riprendono vita negli occhi lucidi e intrisi di nostalgia fanciullesca quando riguardano vecchi hi-lites di corse storiche!

Sei un grandissimo, continuerò a leggere ogni cosa che pubblicherai qui (e, se capiterà l'occasione, ci faremo anche un paio di birre ;) )

Alla prossima
(Recensione modificata il 12/06/2021 - 07:51 pm)

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Ciao! So che è una storia non proprio recente, ma conosco molto poco i fandom su cui scrivi e questa introspettiva ha catturato il mio interesse. La lettura è stata interessante anche per me che non conosco nulla del mondo del motociclismo (non ho neanche la patente figurati xD) - e questo lo specifico come complimento perchè, pur non capendo tutti i passaggi, mi sono sentita coinvolta nella situazione. La descrizione della gara è rapida, funzionale agli eventi e si emerge dai dettagli che conosci bene questo mondo (e che lo sai descrivere bene). Oltre alla godibilità della narrazione, questa storia mi ha trasmesso una certa emozione almeno su tre fronti: il legame del protagonista con il suo pubblico (come lui è un eroe e allo stesso tempo loro lo sono per lui), il rapporto così umanizzato e stretto con la moto (quasi quasi mi ha ricordato vagamente "Christine" di King) e per finire tutta la riflessione sugli occhi (che di fatto sono l'unica cosa visibile e che in questo contesto diventano ancora di più lo specchio dell'anima). Davvero una bella storia:)

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Ciao. Da ciò che scrivi, almeno per me che sono una profana, sembra trasparire un'ottima conoscenza del mondo a due ruote. Non mi stupirei che l'autore sia non tanto appassionato quanto proprio un centauro. Ci ho preso? ;) Scherzi a parte, mi piace il tuo stile. È una "battaglia" pulita la tua, la faccia migliore dello sport: adrenalina, amore per la disciplina e fan. Non c'è accenno a doping, cori razzisti... Solo per citare le prime brutture che mi sono venute in mente. Ciò nonostante il tuo lavoro non è affatto banale. Nel tuo vedere il solo lato buono crei qualcosa di vero. Come davvero quegli occhi che si vedono solo in rapidissimi cenni ed il pubblico sa cogliere. Ed è magnifico. Giusto l'accenno a fine gara sulla consapevolezza dei rischi che si corrono. Fai capire che ci sono ma volutamente passano in secondo piano. Una scelta di carattere e di vita. Una scelta sana, ammirevole e determinata... Almeno per me. Complimenti :)

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