Recensioni per
I'll worship like a dog at the shrine of your lies (I'll tell you my sins and you can sharpen your knife)
di meiousetsuna

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Prima Classificata "I'll worship like a dog at the shrine of your lies (I'll tell you my sins and you can sharpen your knife)" di Setsy.  Grammatica e Stile: 9.5/10  Quasi perfetta, dal punto di vista tecnico non ho riscontrato chissà quali errori, giusto qualche refuso qui e lì e non troppo grave, ed essendo che la storia è abbastanza lunga ho deciso di non togliere troppo:  - Lasciata Monaco alle (20,35) del primo maggio[...]saremmo dovuti arrivare alle (6,46)[...] --> Le ore vanno scritte con i due punti, non con la virgola: 20:35/6:46.  - [...] impicciarsi (nei) fatti loro[...] --> dei fatti loro.  - [...] (alla) quale Sherlock stesse facendo l'amore[...] --> con la quale.  - (É) che non avrei il coraggio di chiederlo così[.] --> È, accento grave, inoltre manca il punto fermo alla fine della frase.  Parliamo ora dello stile: l'ho amato, seriamente. Riesci a introdurre parti descrittive rendendole quantomai vivide, anche nel più piccolo dettaglio, dalla tazza di caffè che "riposa intonsa sul tavolino estraibile del treno" a come viene descritto il cambiamento nel volto di John con "delle sottili vene scure" con "la punta di alcuni denti che comincia ad essere visibile". E in una storia come questa, in cui le descrizioni dei luoghi e della scena del crimine fa da sfondo a buona parte della vicenda, ho trovato la tua scelta di dare largo spazio alle descrizioni giusta e assolutamente incisiva, nonostante io sia una che solitamente apprezzo l'esatto opposto, ovvero sono più a favore dei dialoghi piuttosto che della narrazione, ma qui ho apprezzato questa scelta e non l'ho trovata affatto fastidiosa. La giusta calibrazione tra dialoghi e parte narrata è stata una delle cose che più ha reso gradevole la lettura, insieme alla punteggiatura messa al posto giusto e alla struttura delle frasi, che non ho trovato eccessive o mal costruite. La cura di fondo che ho percepito e con la quale hai gestito il tuo scritto mi ha coinvolta positivamente, ma non sorpresa: la tua bravura nello scrivere non era affatto un mistero, per me.  Trama e Originalità 7.5/10  In questa voce ho dei pensieri discordanti. Cominciamo dall'originalità, che sicuramente è una nota positiva, anche se non del tutto: se da una parte ho trovato molto originale l'idea di realizzare un'AU su The Vampire Diaries (dato che non mi sembra io abbia mai letto di questo AU) dall'altra la questione "vampiri" è un concetto visto e rivisto nel fandom, così come i casi causati da creature sovrannaturali. Non che io sia una patita di queste storie, ne avrò lette due o tre al massimo, ma ciò che importa è che alla fine il risultato non mi è sembrato affatto banale, anche perchè non sei caduta nei soliti clichè alla Twilight. Quindi per me la tua storia, seppur concettualmente non sia originalissima, presenta delle sfaccettature diverse che rimandano inevitabilmente alla serie TV, ma rivisitate secondo un'atmosfera nuova, meno dark ma più "gialla" e decisamente "romance", ed io personalmente ho apprezzato tanto questa tua scelta.  Per quando riguarda la trama, invece, penso sia il punto debole della storia (ma neanche tanto, in effetti) e il motivo per cui ho abbassato di più il punteggio. La cosa che sostanzialmente ho trovato non troppo azzeccata, è stata il suddividere le parti che compongono la trama in modo troppo netto, quasi fossero a sé stanti, e il risultato è quello che io chiamo "effetto puzzle": c'è l'introduzione in cui abbiamo Sherlock e John sul treno che parlano del caso osservati ossessivamente dagli alter ego (?) di Rebekah e Klaus, e ho ADORATO lo scambio di battute tra di loro su chi volesse chi! XD Poi si passa sulla scena del crimine e alla parte "gialla" della storia, con la spiegazione del mistero della morte dei due ragazzi e della sparizione dei uno dei due corpi, dopodiché c'è un cambiamento direi abbastanza radicale dell'atmosfera che, sebbene rimanga dai toni cupi, contemporaneamente è come se cambiasse prospettiva di narrazione: il caso sembra già dimenticato, e l'atmosfera si imprime totalmente di romance. Infine, l'elemento sovrannaturale, che ha tenuto un basso profilo per tutta la storia e che si rivela sul finale. Ogni componente risulta un pezzo a sé, perciò mi ha dato la sensazione che fossero incastrati un po' per forza. Non fraintendermi: volevo che ci fosse il romanticismo, era essenziale per partecipare a questo contest, ma è il modo in cui è stato inserito, con questo cambio repentino da un tono a un altro... non dico che tutto ciò sia sbagliato, solo che a me è risultato un po' forzato e purtroppo si nota un certo distacco da tutto il resto. Diciamo che avrei preferito pennellate più sfumate e poco nette, avrebbero reso il quadro forse meno strutturato ma decisamente più armonioso.  Il finale poi, risulta aperto, e non dico che sia decisamente un male, ma secondo me richiede un seguito... ma forse è solo perchè dopo aver letto questa storia voglio il seguito a tutti i costi!  Una nota sulla canzone inserita nel testo: "Take me to church" mi piace molto e trovo si sposi bene con il contesto (anche perchè fa parte delle canzoni Johnlock inserite nella mia personalissima playlist), ma nel punteggio ha valenza neutra, ovvero ho apprezzato l'inserimento dei versi in alcune parti (soprattutto quelle che preludono il finale), in altre l'avrei evitato.  IC 10/10  Qui non posso che darti il punteggio pieno, assolutamente. Mi ha veramente colpito il modo in cui sei riuscita, nonostante l'AU, a rappresentare perfettamente Sherlock e John in tutte le loro sfaccettature.  Sherlock sin dalle prime righe appare come il solito detective concentrato sul caso ghiotto che ha tra le mani, provoca John e si dimostra insofferente verso i giornaletti che nascondono dettagli macabri di un caso. Ma è stato il porre più d'una volta l'accento sulla sua umanità a rendere questo Sherlock ancora più IC ai miei occhi: è tutt'altro che una banalità il fatto che chiami la vittima col suo nome solo perchè sapeva che John lo avrebbe notato, così come lo è la sua fugace delusione all'ennesima considerazione di Watson sul non essere gay, che lo spinge a chiudersi in se stesso e a mettersi a suonare il violino (anche per provocazione, il che è ancora più da lui), e infine è inevitabile la sua accettazione di ciò che John è in realtà e che ha sempre sospettato che fosse, comprendendo il suo bisogno di nutrirsi e concedendosi a lui senza remore.  Anche John è straordinariamente lui, dopo aver guardato la 4x1 mi risulta più IC che mai: questo Watson che non è perfetto, ha un passato e ha dei demoni e delle colpe da estirpare, proprio come nella serie TV, che è affascinato ossessivamente da Sherlock e che ala fine cede alla sua provocazione e come una furia appassionata palesa i suoi sentimenti più profondi. Ho apprezzato inoltre da morire il fatto che abbia deciso categoricamente non nutrirsi del sangue di Sherlock, perchè lui rappresenta molto di più di una fonte da cui nutrirsi. L'ho adorato in tutto.  La parte che mi è risultata maggiormente IC, e che non trovo parole per dirti quanto mi sia piaciuta, è questa: "Sherlock aveva inscenato una specie di danza della felicità alla vista dei brandelli di tessuto inzuppato di sangue e pezzetti di epidermide ancora attaccati, dover far intervenire John a giustificarlo come entusiasmo all’idea di catturare subito il killer; l’anatomo-patologo li fissava, chiedendosi evidentemente se non fossero loro il vero pericolo, in città." Geniale e meravigliosa, non c'è che dire!  Utilizzo categoria e prompt 9/10  Sangue e Lapide sono entrambi inseriti nella storia, la prima alla fine in modo più palese della seconda, ma anche "sangue" è presente nel quadro del mistero che riguarda il caso e nella "sete" che avverte John, ma avrei preferito che questa sete si avvertisse di più e fosse fonte di maggior tormento per John.  Per quanto riguarda l'utilizzo della categoria, non avrei potuto aspettarmi di meglio: Hai fatto un ottimo lavoro con l'AU che hai scelto, e non era affatto semplice. Nonostante The Vampire Diaries sia una serie che ha perso ormai ogni attrattiva per me, mi hai riportato nelle atmosfere che più mi avevano inizialmente colpito, fatta di oscuri misteri e tormentati sentimenti. Ammetto che è stato bello ritornare a Mystic Falls, anche se per poco!  Gradimento personale 4.5/5  Come penso ormai avrai capito la tua storia mi è veramente piaciuta, l'ho trovata scritta in modo magistrale, ottime personalità, ottima ambientazione e descrizione dei particolari, qualche difettuccio dovuto alla gestione dell'intreccio narrativo e il titolo (ho letto le note dell'autrice e ho compreso la tua scelta ma secondo me è un po' troppo lungo) ma tutto sommato il risultato è una storia con i controfiocchi, di cui voglio assolutamente il seguito (no davvero, ti prego, fallo)!  Bonus: 2/3  Grazie per aver partecipato e complimenti vivissimi per questa storia!  Totale: 42,5/48 

Ciao! Finalmente sono riuscita a leggere la tua ff. Beh, che dire, mi è piaciuta davvero tanto. 
Vado matta per le storie di vampiri e adoro la serie The Vampire Diaries. Ero curiosissima di vedere come avresti "trasportato" Sherlock e John nel macabro mondo di Mystic Falls e devo ammettere che sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Ciò che mi è piaciuto in particolare è che i personaggi, nonostante l'inconsueto contesto, sono rimasti perfettamente IC. John si comporta come farebbbe nella realtà, cercando di proteggere a tutti i costi Sherlock, perfino da sè stesso. Sherlock d'altro canto ama John e lo amerebbe anche se fosse un "mostro". 

Insomma ti faccio i miei complimenti per questa ff. Davvero brava! ;) Ti rinnovo l'in bocca al lupo per il contest. Alla prossima ;)

Di solito non mi soffermo su ff AU e, tantomeno sulle storie che hanno dei vampiri come personaggi, a meno che non siano ben scritte e svolgano la loro trama con originalità. È il caso della tua, in cui ho trovato quello che, in genere, vado cercando come stile e come contenuto. Il tuo modo di scrivere è particolare, con descrizioni puntuali e una “spruzzata” di ironia che stempera l’atmosfera decisamente cupa. Nonostante l’elemento sovrannaturale e la dichiarata caratteristica AU della tua storia, Sh e John si muovono piacevolmente IC, con le qualità e le personali peculiarità che si sono portati appresso anche in questo scenario così particolare. La tua impronta narrativa è fatta di un concatenarsi d’immagini che ci risultano vivide (“…Il liquido bruno, eccessivamente trasparente e… gli occhi ancora più assottigliati accesi dal divertimento intellettuale…” solo per fare un paio di esempi) e rendono quasi concreta la nostra partecipazione alla vicenda. Si segue con interesse, insomma, ciò che hai scritto perché si riescono a “vedere” gli accadimenti. La fine mi ha sorpreso e spiazzato ma non mi è risultata stridente, anzi, ha reso tutto più originale ed avvincente. La scena che mi ha coinvolto di più è stata quella di quel John triste e ormai svelato nella sua vera identità, seduto malinconicamente di fronte alla sua tomba, perso nel suo amore per Sh. Quest’ultimo è splendido nella sua scelta consapevole e nel suo aver accettato la difficile realtà del suo sentimento. Ma tant’è: l’amore vince ogni cosa. Brava.
(Recensione modificata il 16/11/2016 - 09:06 pm)

Ciao, allora, ieri sera mi sono decisa a leggere questa storia e devo fare due premesse prima di dirti cosa ne penso. La prima è che non conosco questa serie e tanto che, mentre andavo avanti a leggere la tua storia, mi rendevo conto che quel poco che sapevo a riguardo era anche sbagliato (pensa quanto poco ne capisco! XD). La seconda premessa è che di solito non leggo crossover che s'intrecciano con serie o film/libri/fumetti che non conosco e questo perché mi piace comunque avere presente il contesto generale. Questa volta ho pensato di fare un'eccezione e la prima ragione è che partecipiamo allo stesso contest, anche se al momento non so se riuscirò a concludere il mio scritto. La seconda ragione è che ero curiosa di leggere qualcosa di tuo e non ne avevo ancora avuto l'occasione. Quindi l'ho colta con questa ff Johnlock che ho letto pur sapendo che non avrei, per forza di cose, colto tutti i riferimenti al contesto in cui l'hai ambientata.

Ha uno sviluppo particolare, devo ammettere, ma dovendo resta entro un limite massimo di parole e così un po' per forza di cose. Ci sono dei frangenti in cui sembra che lo sviluppo sia rapido, altri invece in cui ci viene mostrato un serio approfondimento non solo della relazione tra John e Sherlock, ma anche del carattere e dell'emotività dei personaggi. Ho trovato particolarmente interessanti alcuni passaggi riguardanti Sherlock, trovo che tu l'abbia molto ben caratterizzato nonostante questa sia la tua prima storia in questo fandom. Di solito con personaggi per un autore mai battuti prima occorre un periodo di transazione, in cui lo si impara a conoscere. In questo caso mi sembra che a te non sia servito affatto. C'è una componente sovrannaturale che è ovvia considerata la serie da cui prendi ispirazione, che ora della fine diventa molto più presente di quanto non si sia intuito all'inizio della storia. Ma questo non fa sì che i personaggi vengano stravolti. Da John mi aspetterei gli stessi dubbi che tu hai espresso qui. Il suo scappare, il suo aver paura di ferire Sherlock, di fargli del male sino a ucciderlo e allo stesso tempo le deduzioni di Holmes riguardo la vera natura di John e il suo fidarsi completamente. Ecco, credo che ora della fine il senso profondo di fiducia reciproca sia quello che rimane di più addosso alla fine, il che mi piace e mi ricorda moltissimo la serie. Nessuno si fida di Sherlock Holmes più di John Watson e, ovviamente, il sentimento è reciproco.

Inutile dire che spero tu deciderai di scrivere di nuovo in questo fandom, Johnlock magari o holmescest (dato che da quello che ho capito la cosa ti attira). Insomma, fai quello che vuoi basta che ti fai vedere di nuovo.
Koa