Oh. Cioè io piango. Sul serio. Torno qui dopo così tanto tempo per te, e scopro che tu per me hai fatto molto, ma molto di più. Vedermi nominare in qualcosa di così importante, qualcosa che vale così tanto è semplicemente troppo bello. Sì, "bello" è l'unico aggettivo che riesco a produrre in questo istante e non perderò tempo a cercare sinonimi aulici o ricercati: "bello" coglie esattamente la semplicità del mio pensiero.
Mi sento catapultare nell'800 con questa poesia, quell'epoca che ci piace così tanto e nella quale, se fossimo nati uomini, la decadenza di Baudelaire ci avrebbe fatto un baffo! Ma nella decomposizione tu hai colto tutta la positività di cui sei capace, un'interpretazione solare che nasce dalla morte. Quella linea così sottile. Un cadavere pieno di fiori può essere ritenuto davvero morto? Ah, quanto ti adoro!
Sai cosa, non crescere mai. Ma mai mai mai, nemmeno quando avremo ottant'anni e saremo sommerse di gatti: io vorró ancora leggere produzioni di questo tipo.
Siamo lontane ma i nostri cuori saranno per sempre affini.
Tua,

Shireen

Leggi la risposta dell'autore