Recensioni per
E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica.
di _Noodle

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/12/21, ore 17:26

Credo possa bastare dire che ho Suga davanti agli occhi come se fosse vero, ascolto la musica nelle orecchie e sento tutte le intense emozioni di Daichi.
Grazie

Recensore Veterano
11/04/17, ore 14:19
Cap. 5:

È con ritardo imperdonabile che, dopo mille promemoria e rimandi, finalmente recensisco questa raccolta; nonostante questo, ti assicuro che ho letto ogni storia d'un fiato, e le ho amate tutte e per tanti motivi diversi, e quindi ti chiedo di perdonare la mia lentezza - che, te lo prometto, non ha nulla a che vedere con la bellezza di questa storia, ma solo con un accumularsi di (troppi) impegni.

E dopo questa premessa assolutamente inutile, ci terrei a lasciare una recensione articolata su due punti: uno dedicato alla raccolta nel suo complesso, e uno dedicato a questa storia. Ho lette tutte le storie, ma alla fine, per motivi di comodità, ho deciso di lasciare un commento complessivo sul mio capitolo preferito - spero di non essere troppo prolissa, e di non venirti a noia se (o meglio, quando) fallirò nel mio intento.

Vorrei, quindi, per prima cosa commentare alcuni caratteri generali, il filo rosso che collega tutti i capitoli - lo stile e l'ambientazione.
Trovo che il tuo stile sia incredibilmente scorrevole, quasi "classico", in un certo senso (soprattutto nei primi capitoli!), molto elegante ed equilibrato: non eccede di descrizioni, si accompagna perfettamente alla narrazione e all'introspezione.
Crea, poi, a mio parere, una bellissima prosodia, una musicalità attraente che invoglia a proseguire nella lettura e ad immergersi in ogni storia.
Ogni storia così si compone scene bellissime ed evocative, che ritraggono il carattere e lo stato d'animo dei suoi personaggi con poche e semplici pennellate, e che delineano benissimo i personaggi e gli scenari senza imporsi sulla narrazione, anzi, bilanciandola e rendendola ancora più gradevole.

Riguardo all'ambientazione, poi, trovo originale e avvincente l'idea di ambientare ogni racconto in un diverso periodo storico; lo stile riflette l'animo del tempo, e permette di immergersi facilmente nell'ambientazione, e respirare lo stile e la musicalità propri di ogni decennio.
Mi è piaciuto molto il lavoro di ricerca storica e musicale/artistica per ogni capitolo, riflette l'evidente cura con cui sono stati ideati e scritti! Ottimo lavoro <3

Quanto al capitolo nello specifico, spero mi perdonerai, sarò meno oggettiva: mi è piaciuto davvero troppo perché io possa mantenere lo stesso equilibrio analitico che ho cercato di adoperare per tirare le somme delle caratteristiche generali nella raccolta.

La prima cosa che è emersa nella lettura, almeno per me, è stata l'incredibile vitalità del racconto e della narrazione (che si associa splendidamente alla musica e alla danza del periodo... e dell'occasione - d'altronde, si tratta di un ballo!); penso che Kuroo e Bokuto abbiano concorso nella stessa misura (seppur con animo così diverso) a questa energia travolgente, ma la presenza di Kenma ha riportato il tutto a un equilibrio gradevole che nulla toglie all'euforia che pervade tutto il racconto.

Ho amato con particolare intesità il paragrafo "3 giugno 1957" - l'ho trovato davvero splendido ed evocativo, e di una comprensione assolutamente acuta, intelligente e profonda del personaggio di Kenma, e dello sguardo di Kuroo su quella sua personalità prismatica, artistica, bellissima: non ho altro da aggiungere se non dei sinceri complimenti!

Fantastica anche la presenza di Bokuto, che illumina la narrazione e ci conduce a una conclusione lieta e giocosa; non potrebbe esserci nulla di più adatto per un'ambientazione così impetuosa e irresistibile come quella degli anni '50!

Concludo scusandomi per l'inevitabile e noioso mattone che ho finito con lo scriverti (e tanti saluti ai buoni propositi di concisione e linearità), e infine ti rinnovo i miei più sentiti complimenti - non vedo l'ora di poter leggere la prossima storia!

Un abbraccio,
Luna.

Recensore Master
28/03/17, ore 20:51
Cap. 6:

I'm aliiiive! Finalmente riesco a tornare a leggere questa stupenda raccolta ** ancora scusa per il ritardo pazzesco con cui arrivo ^^'
Devo dire che aspettavo i KageHina perché sono una coppia a cui sono davvero molto legata e ho amato la descrizione iniziale dei figli dei fiori filtrata dai resoconti fatti a Kags - ne risulta davvero un'ottima caratterizzazione attraverso modo in cui il ragazzo reagisce ai racconti e soprattutto è estremamente plausibile la sua caratterizzazione in rapporto al tipo di padre che si ritrova!
Se non fosse per il malessere che l'ha interessato, il suo primo incontro con Hinata sarebbe stato estremamente esilarante, e anche così Kags non risparmia di notare quanto che sia tappo il rosso ahaha (miseria Hinata come ti capisco ;___; ). Non c'è che dire, qualunque sia l'universo il primo incontro dei KageHina deve fare scintille e damn adoro il tuo Hinata!
Mi si è stretto il cuore a leggere della sofferenza di Kageyama... perché è una cosa così comune e allo stesso tempo sarebbe così facile da evitare... invece le aspettative dei genitori rischiano quasi sempre di rovinare i figli... Ho adorato il crescendo di intensità ad ogni ripetizione, l'accumularsi dei bisogni del ragazzo man mano che se ne rendeva conto, man mano che la stanza gli stava stretta e l'aria mancava anche a me ** una scena davvero stupenda!
TERUSHIMA ** ma che bello ritrovarlo in questa storia ** come hippie ci sta davvero benissimo! E ho adorato il ruolo che gli hai fatto avere nella storia, di confidente e guida, credo sia estremamente adatto a lui (anche se nell'anime può in qualche modo sembrare puerile).
WOW! L'evoluzione di Kags mi ha seriamente spiazzata, sono estasiata ** è stato un inebriarsi di vita il suo, finalmente consapevole al 100% di essa, pur nello stordimento del fumo e dell'alcool. Il suo discorso poi è sensazionale, dice tutto e nulla, è profondo e confonde - davvero ben scritto. E ho avuto un momento di debolezza quando Hinata è diventato il suo sole nascente (ma perché i KageHina mi rendono debole, l'ho detto ^^'').
<< Tu sei la mia casa del sole nascente. Sei la mia casa, il mio rifugio. Sei il mio sole nascente, sei tutte le albe che non ho mai ammirato. E ti prego… Ti prego Hinata… >>
E qui mi hai definitivamente persa. Bella bella bella ** l'ho davvero adorata!
A breve sarò finalmente in pari con questa raccolta *^* quindi a presto!
Alch~

Recensore Junior
06/03/17, ore 22:16

E' la prima volta che mi trovo in difficoltà a recensire. Credo fermamente che questa mia difficoltà nel buttare giù una recensione articolata e che segua un filo logico scaturisca dalla natura stessa di questo capitolo. Sono rimasta sospesa nel vuoto dall'inizio alla fine, a galla nella vastità dell'universo. In questa fic i pensieri e le sensazioni, la realtà e la finzione, lo spazio e il tempo si mescolano per poi esplodere tutti insieme durante il concerto, come una specie di secondo big bang. La cosa che mi è piaciuta di più in assoluto è stato l'alternarsi di 'universi': quello interiore e quello esteriore. Se devo dire la verità, alla prima lettura mi sono ritrovata un po' disorientata. Non mi era mai capitato con le tue storie, perché nonostante a volte saltino scene per immetterci in situazioni diverse (con solo il titolo del paragrafo come contesto), il tutto procedendo rigorosamente per associazioni, qua il lettore è immerso fin dal primo momento in questa atmosfera 'aliena', dove tutto ciò che accade, accade secondo le leggi della fisica, come la rivoluzione della terra intorno al sole. Così come i corpi celesti, Iwa-chan si trova ad entrare nell'orbita del futuro scienziato prodigio Oikawa Tooru, paragonabile ad una stella apportatrice di vita nella sua fredda e buia galassia fatta di asettici buoni voti. A proposito di Oiks ho un paio di cose da dire: innanzitutto come caspita hai fatto a comprimere la sua figaggine in due misererrimi elementi? Fisico statuario ed occhiali spessi ed invadenti, ed Ems è già liquefatta o implosa stile buco nero. Ecco, devo dire che gli occhiali dalla montatura pesante mi hanno colpita dritta nel muso con la stessa violenza di una pioggia di meteoriti. La cosa dei bigodini mi ha ricordato il mio headcanon di Oikawa scrittore e mi ha strappato un gridolino di gioia, perché Tooru che si cura i capelli e che si trucca clandestinamente in bagno (destando la curiosità e contemporaneamente la disapprovazione di 'macho' Iwa-chan) mi fa un effetto devastante che ti giuro poi mi devi raccogliere col cucchiaino da quanto mi sciolgo. "Oikawa è sempre stato un tipo dalla duplice personalità. Confuso tra la folla e tra i passanti appariva sicuro di sé, sbruffone e beffardo, vanesio ed irritante, quasi impossibile da avvicinare; tuttavia, in rari momenti di solitudine, si dimostrava essere l’individuo meno appariscente del pianeta. " Mi limito a copia-incollare solo questo passaggio qua, perché fosse per me copierei l'intera storia e scriverei un trattato su ogni singola espressione che hai adottato. Ho scelto questa parte qua perché non penso che ci sia modo più accurato di descrivere Oikawa Tooru. È un personaggio così pieno di sfaccettature, che si potrebbe tratteggiare veramente in mille modi. Questa sua poliedricità è un po' in sé il cuore del capitolo. Oikawa ha l'intero universo compresso dentro di sé (ashtag tumblr boy), e in qualunque angolazione lo si guardi, troverà il modo di illuminare una parte diversa del suo io. Nella tua fic è il nerd con gli occhialoni, ma è anche un ragazzo 'sbruffone' e 'vanesio', un po' lunatico e appassionato di moda e musica. È lui, lo Starman di cui canta David Bowie. "He'd like to come and meet us, but he thinks he'd blow our minds" è un po' la metafora dell'intera fanfiction, secondo il mio modesto parere. Oikawa vorrebbe mettere piede sulla terra, ma è così brillante, così complesso, che approcciandosi a noi comuni mortali (e in particolare a Iwa-chan), rischia di scombussolare le nostre menti. E un po' lo fa quando sale sul tavolo e comincia ad intessere le parole di una canzone con le realtà scientifiche che hanno il potere di affascinare Iwaizumi così come di ipnotizzare il lettore stesso. Perché sul serio, con questo capitolo hai veramente aperto uno spiraglio sull'infinito.
Iwaizumi finisce per innamorarsi di questo extraterrestre, e chi può biasimarlo? Una specie di sosia di David Bowie, il barone bianco, che in ogni disco si re-inventa. Il colpo di fulmine attraversa Hajime e si imprime sul viso di Oikawa, che passa ore a dipingersi la saetta di Aladdin Sane, facendo spazientire Iwaizumi. "[..]un impeto stellare portò la mia lingua ad esplorare le galassie e le costellazioni nascoste nella sua bocca [...]". Okay, avevo detto che ne avrei messa solo una, ma non mi sono saputa trattenere perché...perché...Ungh, tutta la scena del concerto è maledettamente bella! Iwaizumi si scioglie sulle note di quella canzone che ha sentito Oikawa canticchiare in biblioteca e riesce ad afferrare la coda della cometa, le lingue infuocate del sole, il miscuglio di gas nobili che si scontrano nelle galassie lontane e io boh, è stato un bacio così intenso che ancora una volta sono volata fuori dall'atmosfera e ho preso a volteggiare nell'oceano di silenzio che è lo spazio.
Insomma, come puoi aver dedotto dai miei scleri privi di senso, questa fic mi è piaciuta moltissimo, e l'ho riletta ben due volte per cogliere ogni piccolo, densissimo dettaglio. Mi sento un po' Oikawa quando ti invito a continuare a scrivere così. Lui urla al suo idolo di non smettere mai di regalargli canzoni così belle, e io similmente mi sento di doverti spronare a continuare a pubblicare queste storie bellissime. Voglio veramente meritarmi il posto di 'saetta' nella tua vita di autrice, perché cazzo, il tuo stile non smette mai di stupirmi <3
Baci stellari
Ems

Recensore Master
01/03/17, ore 22:34
Cap. 5:

Bokuto e Kuroo sono una delle cose che stavo seriamente aspettando e speravo tantissimo che in questa ci fossero *^* #sohappy, ma kuroo mi permetto di dissentire: dico hai mai visto Bokuto con i capelli calati? *collassa*
No okay la smetto di fare la stupida e ritrovo la serietà che serve per commentare questa shot u.u
Però mi chiedo davvero se esista qualcuno più vanitoso di kuroo xD per me se la gioca tranquillamente con Oikawa eh! *scuote la testa divertita*
Adoro ADORO il modo semplice e divertente in cui hai descritto i classici cambiamenti d'umore di Bokuto e adoro la schiettezza con cui lui e Kuroo si parlano: da poche battute traspare quanto siano affini e legati **
Oh hi Kenma~ sì sì, so di avertelo già detto, ma cavolo il modo in cui descrivi l'innamoramento mi fa sciogliere ogni, dannata, volta. Cinque su cinque e corona d'alloro ❤ *i Kuroken le fanno male per quanto li ama, perdonala*
Obbligo o verità è tipo la cosa più imbarazzante della vita ed io ringrazio il cielo ogni giorno di non averci mai giocato perché seriamente ansia! Però, ammetto di essermi esaltata quando ho letto la scena perché sapevo che, in un modo o nell'altro, avrebbe sbloccato la situazione - speravo solo che non avrebbe fatto troppo male ecco xD
"Il suo sguardo torvo si sbriciola nel mio, imbarazzato e speranzoso di essere accettato". Una quote doveva capitare e toh, su questa frase ci ho lasciato il cuore.
Io voglio un Bokuto nella mia vita. No seriamente, ne ho bisogno. Intendo, come si fa ad essere tanto prezioso? Ho riso come una stupida al "voglio capire che cosa si prova", proprio mentre pensavo che le cose stessero prendendo una piega angst. Scusa Bokuto, non dubiterò mai più di te.
No okay, la risposta di Kenma all'invito al ballo è così da Kenma che ho riso un sacco. Lo immagino a soppesare senza forze il biglietti e a rendere scritta la sua eterna indecisione! Menomale che Kuroo si muove abbastanza per entrambi! La tua descrizione, attraverso gli occhi di Kuroo è qualcosa di magico ed ammaliante, ha fatto innamorare anche me di Kenma ❤
IL BALLO. IL FINALE. Io amo così tanto Bokuto che potrei aver pianto di gioia alla sua comunicazione per interfono. E Kenma super spaventato dalla folla è troppo me per essere reale - quindi non merito anche io un Kuroo da prendere per mano e con cui ballare?
Scherzi a parte, ti faccio tantissimi complimenti: oltre ad aver scritto una stupenda KuroKen, molto IC e ben strutturata, sei riuscita forse anche più che nelle altre a trasmettere l'atmosfera degli anni cinquanta ed è stato divertentissimo immaginare e contestualizzare le tue scene ** Davvero un ottimo lavoro!
A presto!

Alch.

Recensore Master
27/02/17, ore 19:20

Quanto possono essere carini Yachi e Yams? Non ho mai letto di loro come coppia, ma questa storia non poteva che conquistarmi ** Yachi è perfetta e preziosa, sin dalle prime battute è facilissimo figurarsela davanti, così aggraziata e paziente. Tadashi è un bambino vivace e spontaneo accanto a lei e nonostante non siamo abituati a vederlo tanto vivace, si capisce immediatamente che la sua libertà è tutta per Hitoka, che è così se stesso solo perché sta bene con lei <3
Io comincio ad avere un debole per il modo in cui descrivi l'amore. Che sia un bacio, una carezza o qualcosa di più, c'è una dolcezza nelle tue parole, una delicatezza che puntualmente mi conquistano e anche stavolta non ho potuto trattenere un sorriso scemo mentre leggevo del loro primo bacio.
E poi arriva la guerra. Lo senti il mio cuore che perde un colpo? No perché le storie ambientate in guerra sono un mio debole, quindi mi sento colpita nel segno. La descrizione della guerra, dei risultati della guerra, ha distrutto me quanto Yachi: potevo vedere e sentire quello che hai descritto, percepire l'odore di morte e l'aria piena di dolore. Lo stacco tra quel pozzo senza speranza e la vivacità della città mi ha ridato vita xD E cavolo più leggevo più speravo che da un momento all'altro Tadashi facesse la sua comparsa, che le cose tornassero a posto e quando effettivamente Yams torna... è senza memoria. No, aspetta, sei nella mia testa forse? Guerra e perdita della memoria?? Le mie due cose angst preferite in assoluto? Devo essere finita in paradiso, non c'è altra spiegazione! Due su due **
Ad ogni modo Tadashi mi ha stretto il cuore: il dare del lei a Yachi, il sentirsi spaesato e a disagio, il credere che fosse tutta una menzogna hanno reso la sua caratterizzazione molto realistica e allo stesso tempo mi hanno fatto provare un po' di pena per lui, per la sua condizione. Ma Hitoka è forte e ora che ha riavuto la sua speranza di certo non la molla! A tal proposito, voglio rassicurarti: la sua caratterizzazione va benissimo, il suo pov è perfetto e credo che semplicemente la forza che la connota in questa storia non sia del tutto nuova, ma solo in potenza nella ragazzina che conosciamo, quindi vederla così determinata a riprendersi ciò che è stato suo non mi ha sorpresa tanto quanto invece mi ha resa orgogliosa di lei.
Il ballo finale mi ha sciolto nella sua dolcezza, è stato un finale sereno e ricco di speranza, quello per cui ho "tifato" per tutto il tempo della lettura.
Quindi che altro aggiungere? Un altro ottimo lavoro ** alla prossima!

Alch~

Recensore Master
22/02/17, ore 19:23

WOH.
L'ambientazione iniziale di questa shot mi ha davvero lasciato senza parole. È così forte, come scena, così seria e drammatica nel suo immobilismo che mi ha scossa, lasciandomi senza fiato e con in grosso senso di angoscia: sei riuscita a rendere le sensazioni davvero bene, i miei più sinceri complimenti! È una cosa che ho notato e che apprezzo del tuo stile: riesci a dire tutto con poco - io ho la brutta abitudine di perdermi nei fronzoli e nell'introspezione e per raggiungere un determinato risultato ci metto almeno il doppio delle tue parole, mentre tu sai sceglierle con cura e non te ne servono più del necessario ** e questa scena ha dentro speranza e disperazione, fine ed inizio, è davvero bella!
La piccolissima scena con Tanaka mi ha dato più feels di quelli che avevo creduto: quei due saranno sempre insieme, non importa in che universo si trovino **
Miseriaccia, quando Noya incontra i tre ragazzi americani ho seriamente avuto paura che lo menassero: non chiedermi perché, è stato un collegamento lampo che neanche io mi so spiegare bene e sono strafelice di non averci preso! Però, cavolo, il modo in cui sei riuscita a descrivere una scena di sesso che diventa un conoscersi più a fondo è stato davvero ottimo! Ammetto di non essere persona da questo genere di raiting rosso - non so scriverne e solitamente non lo cerco perché trovo che spesso e volentieri non abbia significato nella storia, che non ne costituisca una parte vitale e che se ne potrebbe far tranquillamente a meno; qui invece è stato essenziale e sono riuscita a leggere la scena tutta d'un fiato e con interesse perché significava qualcosa in più del semplice atto descritto, qualcosa di più profondo. L'introspezione di Noya è perfetta, è qualcosa in cui ci si riesce ad immedesimare con facilità perché è vera, reale.
La mia cotta per Asahi comincia ad essere seriamente imbarazzante, perché la tua descrizione mi ha fatto di nuovo innamorare di lui, possibile? Lo adoro in qualunque situazione (e credo che Noya condivida questa cosa con me xD)
La serietà di questa shot continua a colpirmi man mano che leggo e ammiro davvero tanto il modo in cui sei riuscita a far entrare Noya in tematiche delicate come la criminalità o il razzismo. Mi piace soprattutto il modo in cui hai usato ciò che gli succede intorno per delineare la presa di coscienza di sé sempre più forte in lui: forse è banale dirlo, ma è l'esemplificazione del "character development" e tu l'hai tracciato così bene in così poco spazio che davvero non posso trattenermi dal farti ancora i complimenti!
L'immagine di Asahi che suona il contrabbasso mi ha colpita, il lento sulle note di Armstrong mi ha affondata. Alzo bandiera bianca e mi arrendo a tanta bellezza <3 mi sono seriamente innamorata del modo in cui descrivi la fragilità di Asahi, del modo in cui la sua introspezione sia così precisa pur essendo filtrata dal pov di Noya **
"Pensi che me ne importi? Ho commesso tante azioni sbagliate nella mia vita, e questo corrotto granello di libertà che tengo tra le mani non potrà certamente essere peggio di altre cose." Chiamate il 118, il 911, mandate i soccorsi perché sono definitivamente morta.
Madonna se ho amato questa storia, per ora è senza dubbio la mia preferita delle tre, sono così felice di averla letta quindi grazie grazie grazie per averla scritta!!

Alch~

Recensore Master
20/02/17, ore 20:40

Rendiamoci conto che sei riuscita a far apprezzare il circo ad una persona che non ne è molto attratta, il che è tutto dire *^* (diciamo che mi godo giusto l'esibizione dei trapezzisti di solito, quindi quando sono entrati in scena avevo più o meno la stessa faccia del piccolo lol. Amo il fatto che tu abbia usato il punto di vista del padre ma descritto la scena con gli occhi del figlio: è stata una bellissima doppia introspezione e la differenza tra ciò che vede uno e ciò che vede l'altro mi ha stretto il cuore ;^;
L'apparizione di Suga è qualcosa di magico, sono sempre più convinta che sia un dono del cielo o davvero non si spiega la sua bellezza ** stavolta sono sulla stessa lunghezza d'onda di Daichi: chi li stacca gli occhi dallo schermo? Mi permetto di citarti con "Perché la bellezza spezza le ossa, scioglie i nervi, abbatte il contegno." perché me ne sono innamorata <3
Che poi Suga e i bimbi insieme siano una cosa seriamente illegale forse non c'è neanche bisogno di dirlo, but still la scena in cui Daichi usa la scusa del figlio per parlare con lui e Suga si offre di far fare un giro al piccolo mi ha sciolta - è così tanto Suga che non ci sono parole <3
Oh. OH. IL PEZZO DELL'INNAMORAMENTO. Sarebbe stupido quotarlo tutto qui, ma dannazione è bellissimo, è una folata di emozioni che quasi lacerano la pelle, è un vento che si insinua fin dentro e scopre ogni angolo nascosto di Daichi ed io mi sono innamorata di nuovo dei DaiSuga, aiuto ** È diventato il mio pezzo preferito!!
"io lo taglio in mille pezzi sezionando il suo corpo e anche lui, inconsapevolmente, frantuma il mio". ...io ci provo a non quotare, ma è più forte di me, ci sono pezzi bellissimi **
La scena finale, la scena in cui tutto si corona è qualcosa di unico: sono Daichi e Suga, nella loro imperfezione e materialità e allo stesso tempo nella loro magia e nel loro legame; sono due anime destinate a trovarsi, a girarsi intorno a conoscersi, non importa dove come o quando e la scena del bacio, la scena in cui si scoprono e Daichi rinasce mi ha seriamente tolto il fiato e fatto sorridere come una stupida! Hai fatto un lavoro splendido, ho amato ogni singola parola, ogni virgola: dici che ti è risultata difficile, ma da lettrice ti assicuro che è filata liscia e naturale come una verità oggettiva <3
Ancora mille complimenti e alla prossima shot~

Alch.

Recensore Master
16/02/17, ore 21:37

Questa raccolta mi aveva conquistata già solo col titolo, quindi mi scuso tanto per non aver preso a leggerla e commentarla prima ^^''
Il focus su Tsukishima mi è piaciuto tantissimo ** davvero ben fatto! È stata una shot molto dolce e poetica, leggermente malinconica ma ben bilanciata tra melodia e schiettezza, senza fronzoli eppure molto musicale, se mi concedi il gioco di parole.
La citazione dei sensi mi ha steso, è una descrizione così accurata di chi suona che è stato facilissimo immedesimarsi **
Kuroo, oh Kuroo. Essenzialmente lui, mi sono sentita trascinata dai suoi movimenti, ammaliata dalle sue parole, catturata dalla narrazione tanto che quasi inciampavo fra le parole. Davvero un perfetto IC (non che quello.di Kei non lo fosse, eh! Anzi!!)
In sostanza, è stata una shot meravigliosa, davvero ben scritta e ben gestita, me ne sono seriamente innamorata!

Pian piano prometto di recuperare tutte le shot perché damn se mi piace questa raccolta! Quindi a presto! Baci~
Alch.

Recensore Junior
16/02/17, ore 11:49
Cap. 6:

Buongiorno _Noodle,
ho numerose cose da dire su questo capitolo, quindi tieniti pronta * scrocchia le dita, indossa corona di fiori e si toglie i calzini per stare a piedi nudi *
Ti sei lamentata per una settimana di non sapere bene come rendere questo periodo storico, perché non ti piace la musica degli anni '60. Beh, stavolta devo contraddirti (cosa che succede molto raramente). A me gli anni '60 piacciono, e i TUOI anni '60 mi hanno fatta impazzire. Questa tua storia è una storia sulla ribellione dei figli dei fiori alla guerra, e in generale dei figli ai padri. Generazioni in lotta, scontro di ideali, nascita di nuovi stili di vita. Nel tuo capitolo c'è tutto, e mi inchino ancora una volta alla tua capacità di renderci partecipi di spaccati di storia a cui non abbiamo avuto la fortuna di partecipare (perché sì, un po' di sospiri sfuggono a quelli che sono nati dopo i tumultuosi anni '60 e non li hanno potuti sperimentare). Ma ora scendiamo nel dettaglio della fic ;) Partirei da Tobio, perché ho un paio di cosette da dire. Innanzitutto complimenti per come l'hai reso all'inizio, terribilmente IC. Un figlio diligente, che studia per inerzia (ottenendo scarsi successi) e che rispetta i divieti del suo unico genitore, disgustato da quei degenerati degli hippie. Kageyama, che non si è mai confrontato con loro, finisce per vederli con gli occhi del padre, un veterano che vive ancora nell'ottica guerrafondaia. Il rapporto soffocante padre-figlio che hai descritto mi ha particolarmente coinvolto, perché mi sono sentita molto vicina a Tobio, con quel suo essere sempre rispettoso delle regole e il suo vivere coi paraocchi. Ma passiamo al momento in cui avviene l'incontro fra Hinata e Kageyama. Sono letteralmente deceduta in quella parte perché Hinata è TROPPO IC e awuildhakhsdbahesdva cioè, me lo sono sentita arrivare addosso anche io, con l'odore di tabacco e di sudore, con le mani calde e il sorriso raggiante, all'apparenza senza nessun pensiero ad incupire il suo umore. Come figlio dei fiori Shouyou è bellissimo * droppa in ginocchio, abbraccia gambe dell'autrice e ringrazia sinceramente di questa visione/benedizione * Kageyama-palo-in-culo ci prova ad allontanarlo, ma fallisce miseramente perché quel piccoletto (che in realtà è anche più grande di lui!) non ci pensa proprio ad andarsene. È stato bellissimo pensare che un completo sconociuto come Hinata, si preoccupi più per Kageyama che il suo stesso padre. Hinata è stato ormai 'iniziato' all'idea che siamo tutti fratelli, che l'amore per il prossimo è importante come l'aria che respiriamo, quindi per lui gli è del tutto naturale chiedere come mai Tobio sia imbronciato. Il moro contrariamente a tutte le aspettative si apre un po', forse preso in contropiede, o forse perché ormai ha disperatamente bisogno d'aiuto. Ed eccolo lì il suo salvatore, nei vestiti sudici che porta da due settimane e i capelli rossi arruffati. La cosa che mi è piaciuta in assoluto di più della seconda parte è l'indirizzo scritto coi pennarelli colorati. Ho urlato, sul serio. Perché ci ho rivisto la tua vecchia AsaNoya (Lunghezze d'onda) e so quanta importanza dai ai colori. È stato come curiosare nell'animo della scrittrice, riflesso nella solarità e nella positività di Hinata.
Tobio non ce la fa più e fugge, trovando rifugio all'indirizzo del misterioso ginger. Ora, spero che mi scuserai se mi ritaglio un angolo di recensione per parlare di Terushima Yuuji, il papà spirituale degli Hippie. "[...] Capelli ossigenati, camicia aperta a mostrare il petto leggermente muscoloso, jeans strappati e piedi scalzi. Le unghie delle mani e dei piedi di questo bizzarro individuo sono pitturate di nero. [...]"
TU VUOI CHE IO MUORO? Lo sai che mi piacciono i bad boys, e Terushima con i jeans strappati e la scritta sul fondoschiena mi ha stesa. Poi ahbeh, spacciatore di professione e suonatore di chitarra??? Pazza, sei folle, tu mi vuoi mandare all'ospedale. Il fatto che Terushima faccia sesso con le parole della canzone mi ha fatto correre un brivido su per la spina dorsale, che quasi mi sono dimenticata che la fic era su Hinata e Kageyama (chiedo venia). È la reincarnazione dello spirito dei figli dei fiori, droga libera, sesso libero e tanta musica. Mi sono dovuta asciugare la bava con la manica. L'ho amato ecco. E ancora una volta mi sono ritrovata molto nel personaggio di Kageyama, nel suo scetticismo iniziale e allo stesso tempo nella sua voglia di rompere i muri e vedere cosa c'è oltre alla strada che porta da casa a scuola e viceversa. L'ebbrezza e l'effetto degli stupefacenti spingono Kageyama oltre ai suoi limiti, a rispondere alla mano di Hinata che corre lungo il suo fianco, ad intrecciare le dita con lui, il suo angelo salvatore e il suo demone personale. E un gran fanculo alle barriere costruite dalla società.
Altra scena bellissima è quando si baciano alla manifestazione. È così poetica, dolce ed evocativa. Mi sono venute in mente mille fotografie vecchie e slavate degli hippie che offrono fiori alla polizia, che si baciano, che si abbracciano e innalzano le mani verso il cielo. Kageyama non ha bisogno di alzare le mani per trovare il calore del sole, è accanto a lui e dentro di lui.
La loro prima volta nella House of The Rising Sun mi ha commossa. Lo sai che non amo i sentimentalismi, ma è stato bello varcare la soglia dell'ex bordello con loro due e pensare che là si sono persi nel mondo fluttuante ed effimero del sesso ragazzi e ragazze e che anche Hinata e Kageyama lo stanno per fare. Per una volta ci troviamo a confrontarci con un luogo ritenuto socialmente squallido su un altro piano, quello di un rifugio e di un posto dove mostrare sé stessi 'nudi' al mondo.
Questa tua breve fic è senz'altro fra i miei capitoli preferiti. Ci ho rivisto un po' dell'atmosfera di Across The Universe (quando cominciano quel loro viaggio sotto allucinogeni e si ritrovano nell'erba a cantare "Because") e mi sono sentita avvolta dalla musica di gruppi che hanno segnato la mia infanzia (Crosby Stills Nash and Young, anche se sono dei primi anni '70) e la mia preadolescenza (i Doors).
Non pensavo che il tuo stile, già perfetto in sé per sé, potesse migliorare, ma è come se in ogni fanfiction scoprissi una nuova _Noodle. La lettura è sempre più piacevole, scorrevole, coinvolgente, delicata, ma forte nella comunicazione di un messaggio (in particolare in questa fic). Dato che so cosa mi aspetta nel prossimo capitolo * prende i trucchi necessari e si dipinge la faccia*, non puoi pensare che me ne stia buona in un angolo. Non stavolta. Mi ritroverai sulla tua spalla ad esigere che tu scriva il più presto possibile la prossima gloriosa fic.
Bacio ubriaco di colori
Ems

Recensore Junior
27/01/17, ore 21:12
Cap. 5:

B U O N A S E R A
*Prende respiro profondo prima di avventurarsi nella sua testa e pescare frasi di senso compiuto * Premetto di essere prepotentemente rincoglionita da una sessione di studio dissanguante, quindi non so cosa ne uscirà da questa recensione, ma non potevo rimandare oltre. Volevo che la recensione fosse "fresca", il più vicino possibile a quando avevo letto la storia, per esprimere al meglio l'euforia nella quale mi ha lasciata.
Comincio col dire che sei più criminale del solito, perché in questa fanfiction c'è tutto il materiale per rendere una Ems felice: le giacche di pelle (o almeno il desiderio di comprarle), la BokuKuroo (mia OTP suprema), baci impastati e situazioni spensierate, adolescenziali. Ecco, definirei questa fic come l'apice degli anni di tumulto ormonale, un periodo di scoperte (talvolta disastrose), incertezze, disagi fisici e psichici. Il tutto coperto da un velo di superficialità necessaria per sfuggire ai sentimenti complessi che si maturano a quell'età.
E adesso bando alle ciance, e recensiamo! Allora, posso abbracciarti violentemente? Sul serio, ho bisogno di strizzarti sodo sodo per come hai descritto Bokuto (e qui cito la similitudine più gloriosa di tutti i tempi << Solo perché tu sei coerente come una bussola rotta, Bo >>) . Non penso che esista una resa più in chara di questa. Il Bokuto della tua storia è eccentrico, ma lunatico, determinato, ma dolce, semplice, ma ricco di sfaccettature. Lo sai che Koutarou è uno dei miei personaggi preferiti di HQ in assoluto e il tuo Bokuto? Beh, il tuo Bokuto è il ragazzo con cui vorrei andare al ballo ! * si agita sul posto per l'eccitazione * Questa fic è particolare nel suo genere perché per la prima volta ho conosciuto una Noodle diversa: la Noodle che scrive dialoghi ;) E devo dire di non esserne rimasta delusa. Ho adorato come li hai fatti interagire con naturalezza e spontaneità. Trasudano affetto da tutti i pori e io non ho potuto frenare l'urlo "ti prego fai che diventi una BokuKuroo". Ovviamente sapevo che la storia avrebbe preso ben altra piega, ma ancora una volta mi hai stupita. Quando Kuroo nota Kenma seduto sugli spalti, ma lontano anni luce dal pianeta terra mi sono sentita attratta da quello strano ragazzo timido e silenzioso (personaggio che non mi ha affascinata in tal modo nel canon). Ora, devo farti i miei complimenti per come sei riuscita a rendere Kenma. Kozume è tutto, ma non è nessuno ( o almeno, si comporta come se non lo fosse). E' il vuoto dove precipitano mille personalità e dove nessuna prevale. E' quel genere di apatia attiva che mi rimane estranea, ma che in un certo senso mi sprona a volerlo conoscere di più. Insomma, descrivere Kenma deve essere stata una bella impresa, a mio parere, e hai aggirato l'ostacolo con gran classe.
La scena del ballo mi ha ricordato quelle migliaia di film americani che si guardano distrattamente o che si tengono come sottofondo mentre si cucina. Un film come un altro, ma con quale colpo di scena! Ti giuro, quando Bokuto si è impadronito del microfono mi sono sciolta. Farebbe di tutto per il suo bro, perfino improvvisarsi cupido! * Se non lo avessi capito, ho ADORATO il tuo Bokuto * E in un certo senso me lo sono vista a corrompere la preside con sesso selvaggio, perché lo sai che ho un cervello bacato, e mi ci è scappato il pensierino.
E adesso è venuto il momento di recensire la mia parte preferita. Pensavi che mi sarei scordata del bacio di Bokuto e Kuroo? Beh, mi spiace deluderti, ma è stata proprio quella scena a farmi scattare al pc a scrivere questa recensione (scritta in preda alle allucinazioni post-studio). C'è lo zampino dei miei Maccabees in questo bacio, fresco di dentifricio e sperimentale. So che sono solo bros, e che è una bromance, ma dio quanto ho gridato. Il fatto che Bokuto prenda le redini, che lo strattoni a sé e che lo baci con passione (nonostante siano solo amici e non si piacciano in quel senso) mi ha fatto provare emozioni contrastanti che mi hanno accompagnata per tutta la lettura di quel paragrafo (un misto di riso/pianto isterico). Questo momento di spaesante tenerezza mi ha lasciata senza fiato, e mi è piaciuto (come a Bokuto è piaciuto il bacio ;) ).
Attendo impaziente la prossima fic, curiosa di sapere quali altre bellissime storie hai in serbo per noi <3
PS scusa se la recensione è più corta del solito, ti giuro che è una delle mie fic preferite, ma sono veramente fuori fase. Sei una buba bravissima <3
Emzz (con la brillantina)

Recensore Junior
27/01/17, ore 19:35
Cap. 5:

Cara _Noodle,
Non riesci ad immaginare quanto sia stato bello aprire EFP e trovare una nuova KuroKen. Erano giorni che non ne usciva una nuova ed ammetto che non ci speravo molto di leggerne una oggi, ed invece--! Ed invece eccoci qui, di nuovo insieme, unite da questa oneshot adorabile che mi ha riempito il cuore di gioia. Parto dicendo che apprezzo moltissimo l'impegno che hai messo nello scrivere di una coppia che non apprezzi, soprattutto visto e considerata l'enorme differenza caratteriale che divide Kenma dal personaggio che tu vedi bene accanto a Kuroo e che, quindi, necessita di un approccio completamente diverso alla scrittura per essere definito al meglio.
Ma partiamo con ordine, la storia. Mi é piaciuta moltissimo l'ambientazione del capitolo sinceramente parlando, ed ho amato moltissimo anche il rapporto che hai creato fra Bokuto e Kuroo. É tutto così incredibilmente adorabile, Bokuto é veramente un personaggi tenero oltre l'immaginabile nonostante la sua stazza mom esattamente esile, il suo modo di porsi é incredibilmente ingenuo e tale é anche il modo attraverso il quale si approccia al mondo ed alla novità. Mi é piaciuto molto lo sconcerto e l'iniziale ottusità che ha nei riguardi del sesso da invitare alla festa di fine anno, perché l'ho sinceramente trovato non solo molto in linea con il personaggio, ma anche - e soprattutto - molto in linea con i tempi che hai descritto. Insomma, ho apprezzato molto anche perché successivamente dimostra essere proprio quel Bokuto che apprezziamo, la cui curiosità alla fin fine vince su ogni cosa, e che trova nell'esperienza la migliore maniera per farsi effettivamente un'idea su quel qualcosa su cui è stato chiamato ad esprimere un'opinione... Oddio, esprimere un'opinione-- diciamo che é più un imporre la propria necessiterà di sapere tutto sul suo migliore amico. (...) Ma noi lo amiamo anche così, impiccione fino all'osso, ma talmente tenero da essere ugualmente sopportabile. ♡ É uno che ci piace, Bokuto. Tanto energico quanto insicuro, pronto a saltare da uno stato d'animo all'altro senza dare a nessuno il tempo di prepararvisi!
Per quanto riguarda Kuroo... Che dire. Cioè, seriamente, che dire? Cioè questo ragazzo mi porta via qualsiasi capacità psicofisica di affrontare la vita, é semplicemente troppo bello per questo mondo ed infatti nom esiste. Quanta tristezza. (...) Sulla caratterizzazione anche non ho nulla da dire, mi piace molto come ti é uscito (e poi ancora ricordo lo Stregatto, e da certi ruoli non se ne esce mai davvero ♡) ed ho davvero trovato calzante sia la sua passione per la brillantina che quella per lo sport a quei tempi in voga. É uno sportivo vero, come lo é Bokuto in fin dei conti, ed in qualsiasi universo lo si metta fa sempre una figura bellissima. E su questo non accetto repliche. (...) Mi sono sciolta come neve al sole quando ha visto per la prima volta Kenma, perché ho immaginato benissimo la scena ed ho sentito il palese momento in cui quel cuore ha ceduto un attimo di battere, tra la sorpresa e l'arrendevolezza dinanzi ad un faccino così adorabile.
Ma parliamone, per l'appunto. Parliamo di Kenma, di questo Kenma piccolo e studioso, attento eppure sviante da qualsiasi attenzione di troppo, bellissimo eppure invisibile allo sguardo di molti. É un fantasmino, é difficile da trovare e soprattutto da fermare, perché é un attimo e scompare tra la folla, o dietro le panchine del campo, o si assenta dalle feste della scuola. Ti dirò, si vede che é un Kenma tuo, molto chiacchierone rispetto a come lo immagino io e soprattutto molto più emotivo esteticamente rispetto sempre a come lo immagino io, ma di questi tempi c'è troppa paura per l'OOC quando credo che in storie simili far uscire i personaggi un po' diversi dalla storia, per necessita di trama, sia assolutamente comprensibile. La mia parte preferita a dirla tutta é la sua descrizione, che qui riporto perché vale tutta:

"Si chiama Kozume Kenma e mi ha dato una possibilità.
Siamo rimasti seduti per tutta la notte sulle gradinate del vecchio stadio abbandonato, ricoperti di brividi e di audacia. Abbiamo parlato per ore ed ore, io un po’ di più, lui un po’ di meno. Ci siamo raccontati esperienze di vita vissuta e di vita sognata, io ho bevuto due birre, lui nemmeno una. Il bello di Kozume è che comunica limpidamente il suo modo di essere anche senza raccontarsi. Kenma è come un vicolo cieco, come un ripostiglio in cui nascondere le cose. A lui piace il silenzio ed ama ascoltare, ascoltare i rumori per poi descriverli, riempiendo pagine e pagine di quaderni usati e tovaglioli accartocciati. È un poeta della casualità, perchè non ricerca le cose: le trova e basta. Il volto pare quello di un bambino, ma lui è un gigante, un gigante buono e solitario che dall’alto del suo metro e settanta si diverte a spostare le stelle ogni notte. Kenma è come un vicolo cieco, come un ripostiglio in cui nascondere le cose: in lui trovi tutto e tutti, ma lui non si trova mai."

Io ho adorato ogni singola parola di questa parte, sinceramente. É molto dolce, introspettiva, eppure così immensamente semplice proprio come Kenma é. Credo davvero che sia stato uno dei picchi più alti della storia, sinceramente parlando. O almeno, quello che a me ha espresso più di tutti l'immensa perfezione che per me questi due rappresentano. (...) La parte invece sui timori e sulle paure del farsi vedere insieme mi ha stretto immensamente il cuore, e sono rimasta molto addolorata nel vedere quel piccolo fiore che è Kenma perdersi nell'angoscia di venire giudicato ed additato da una folla che la sua mente immagina molto più grande di quanto non sia. Quel:

<< A dire il vero è stato reciproco il silenzio. Spesso parlano male di me e mi usano per soddisfare loro esigenze. Immagina se io fossi venuto alla festa con te, immagina se mi avessero visto attraversare la sala da ballo accanto ad un ragazzo. Forse una ragazza avrebbe convenuto di più, ma io non convengo alle ragazze. >>

Davvero mi ha lasciato tra l'amareggiata e il demotivata, perché ho capito subito a cosa si riferisse e non c'erano effettivamente dubbi che alcune persone, ancor oggi ma soprattutto all'epoca, fossero molto chiuse riguardo certe cose anche estremamente normali come il vedere due ragazzi che ballano insieme. Tanto di cappello per Kuroo per questo, che al contrario é riuscito ad affrontare il tutto con un disinteresse verso gli altri che veramente in questi casi è la migliore benedizione si possa avere.
La parte finale con il ballo e la trovata di Bokuto è, infine, semplicemente geniale. Io non so quale miracolo di natale lo abbia reso così efficiente ed arguto, ma so che é stata una sorpresa più che gradita. Bravo Bokuto, bravissimo. ♡
Poi la corsa ad i cubicoli dei bagni, le labbra che ai cercano, ed il mio cuore che scoppia. Perché sono belli belli belli ed io li amo tanto tanto tanto.
Detto questo, questa recensione finisce qui! Sono felicissima di essere tornata a recensire qualcosa di tuo, e come ti avevo detto in precedenza: C'è solo una certezza per le persone che scrivono KuroKen. E quella certezza sono io. ♡ -Ride-
Spero di leggere altro di tuo su loro due, ma so che sarà molto difficile che accada! Nel caso dovesse succedere, però, fai pure.
In caso, sai già dove mi troverai. ♡

Nanas

Recensore Junior
16/01/17, ore 20:07

* Emerge dalle scartoffie di filologia * Ok, ok, non posso rimandare questa recensione, mi prudono le dita. Allora, inizio con un complimento spassionato alla tua capacità di inserire i personaggi di HQ nei vari contesti storici. Sembra di rivivere mille frammenti di storie all'interno della Grande Storia. E' un po' come se a raccontarcele fossero nonni o bisnonni, che li hanno vissuti per davvero. Come se fossimo seduti sulle loro ginocchia o sul tappeto ad ascoltare rapiti attimi di vita vissuta in un mondo radicalmente diverso dal nostro. Trattare un evento tragico quale la Seconda Guerra mondiale poi è da masochisti! Ma tu, mia cara _Noodle, sulle difficoltà ci sputi sopra, proprio come Yachi sputa sul suo camice, su un lavoro che l'aveva strappata via dall'iniziale sogno di aprire un café, sull'odio che spinge gli uomini a credersi superiori agli altri, per finire tutti uguali davanti alla fame dei vermi. Insomma, sei un portento e non smetterò mai di ripetertelo.
All'inizio la scena in cui Yachi disegna e Yamaguchi fa di tutto per attirare la sua attenzione mi ha strappato un sorriso, immaginandomi un piccolo ranocchio lentigginoso, dalle 'ginocchia appuntite' e lo sguardo sveglio e curioso. Yachi poi è tenerella a curare le sue ferite e a condividere il proprio sogno con lui.
Il secondo 'capitolo' mi ha lasciato un calore nel petto che oserei chiamare nostalgia. In fondo si tratta di due giovani inesperti della vita e dell'amore che corrono, sudati e impiastricciati di polvere e di speranze, senza un pensiero al mondo. Mi sono immedesimata talmente tanto in Yachi che potevo sentire il respiro affannoso di Tadashi sulla pelle e il dolore alle gambe per aver fatto tutta quella strada (per un drago che tra l'altro non c'è, non ancora). Il bacio è stato qualcosa di...di...*IMPLODE * Tu lo sai che ho un debole per gli impacciatoni, eppure ne hai fatti due così teneri che mi hai letteralmente uccisa, assassina! Tadashi che dice "sei bellissima principessa" poi è qualcosa che non avresti dovuto inserire, per il bene del mio cuoricino fragile. Mentre si baciavano potevo vedere le lentiggini di Yamaguchi posarsi sulle guance di Hitoka ( e qua ci starebbero mille similitudini romantiche che ti risparmio perché mi faccio venire il diabete anche solo a pensarci).
L'immagine di Tadashi in uniforme, fucile in spalla e aria di chi è già morto ancora prima che la guerra inizi e quel dialogo, breve e arido, mi hanno fatto provare una malinconia inverosimile. L'inverno freddo, impietoso, che succede all'estate calda e ubriaca di colori e sensazioni.
Il passaggio dalla radio che coglie le sequenze distorte, alla melodia del Jukebox che Yachi ha comprato per il suo locale (un sogno che diventa realtà) è una trovata geniale. Yachi adesso è in una grande città, svolge il lavoro dei suoi sogni, eppure sente dentro che manca un pezzo senza il quale il puzzle del 'futuro' che aveva tanto agognato rimane incompleto. Fruga sotto divani, sotto sedie, nulla. Eppure il pezzo del puzzle c'era nella confezione. A volte però bisogna lasciare che le cose perdute trovino noi, e non viceversa. Eccolo che entra, Tadashi, accompagnato da cortesi sorrisi e frasi pronunciate in un inglese traballante.
Sebbene l'idea ti sia venuta quando eravamo in chat insieme, è stato comunque un colpo basso scoprire che Yamaguchi ha perso la memoria. Anche se il 'pezzo' del puzzle è compromesso, però, s'incastra nel suo posticino, e Yachi questo lo sa e non s'intimorisce davanti alla prospettiva che Yamaguchi possa averla dimenticata. I passi di danza finali, fuori tempo e maldestri, battono il ritmo dei loro cuori, che hanno ricominciato a pompare sangue nelle loro vene dopo il lungo inverno.
"Le sue lentiggini fluttuanti, tatuate nella mia mente da tempo immemore, rimbalzano nuovamente sul mio volto e come nove anni fa Tadashi mi accarezza le labbra con un bacio, sigillo di una memoria che, sono certa, riaffiorerà. "
Piccoli appunti finali: Yachi combattiva è canon. Punto e basta. Yamaguchi soldato è un gran pezzo di manzo. Punto e basta.
Spero di leggere presto il prossimo capitolo * prepara il suo giacchetto da Pink Lady *
Basci
Emzz

Recensore Junior
05/01/17, ore 19:15

Buonasera _Noodle cipolla,
nel caso ti stessi chiedendo se avessi abbandonato la storia, ti prego di ricrederti. L'ho letto questo capitolo, e l'ho AMATO. Quello che mi ha colpito in particolare sono state le descrizioni realistiche e crude, a partire dalla nausea da mal di mare alla squallida prima volta del nostro piccolo e iperattivo Yuu (che diossanto solo tu riesci a renderlo così incredibilmente IC).
Adesso però entrerò più nel particolare, cercando di seguire un certo ordine cronologico (nonostante mi sia comunque difficile organizzare idee coerenti l'una con l'altra dopo aver letto un così bel capitolo *^*). La parte iniziale è veramente pregna di sensazioni, odori, rumori che ti giuro che mi sentivo a sedere accanto a Nishinoya, se non Nishinoya stesso, sul barcone con una valigia e la testarda speranza di trovare un posticino nel mondo, che fino ad allora si è mostrato sempre e solo avverso. Quella del vecchio è una sorta di profezia che un ragazzo positivo come Nishinoya non poteva ignorare!
Ora passiamo alla sfumatura quasi impercettibile di tenerezza del secondo 'capitolo': Tanaka che aiuta Noya a scappare. L'ho trovato un dettaglio veramente commuovente, son stata male per quei due. Se forse c'era qualcosa per cui valeva la pena restare in un posto alienante come un orfanotrofio (dove si è ricordati tutti i giorni che non si ha una famiglia), quella era un'amicizia come la loro. Ma Tanaka capisce che quelle quattro mura non posso trattenere uno spirito libero e spumeggiante come quello del nostro ribelle squattrinato Yuu Nishinoya, e lo lascia andare, con un mezzo sorriso amaro e una raccomandazione a fare attenzione là fuori.
Arriviamo così alla parte in cui Nishinoya incontra quella banda di arroganti fuorilegge. E lì m'è partito l'Oliver Twist prepotente, con l'immagine di un Noya tutto incrostato di sudicio e pieno di buchi nei vestiti che viene preso sotto l'ala 'benevola' di un gruppo di disgraziati, fra cui una prostituta dalle buone intenzioni e dal comportamento affettuoso e, mi azzarderei ad aggiungere, quasi fraterno. Alla fine ci stava a pennello come ruolo per Nishinoya, quello del 'discepolo' di una banda di 'gangster', ma in cuor suo Noya sa di non essere cattivo. È curioso, scaltro e ha bisogno di un modo per sostentarsi, in modo da non ricadere in mano ad istituzioni deprimenti quali l'orfanotrofio, quindi, un po' riluttante, ma messo alle strette, finisce per accettare. La scena di sesso vince l'Oscar Emsico per l'accuratezza e il realismo. L'ho adorata, non tanto per l'atto in sé, ma per come hai reso la ripugnanza di Yuu per un intercorso privo di sentimento e la disillusione completa a cui perviene il nostro protagonista, che deve venire a patti con una realtà squallida. Il senso di sconforto che mi ha accompagnata durante la lettura mi ha fatto ammirare ancora una volta le tue doti da self-proclaimed 'verista' (perché lo sei, senza nessunissima ombra di dubbio).
L'entrata in scena di Asahi è una sorta di scena biblica. Un messo sceso dal cielo, le cui ali sono costituite da pile di piatti da servire, e la cui aureola si confonde nell'atmosfera cupa di una locanda dove va a mangiare la feccia, di cui anche Yuu ormai fa parte. Insomma, una luce nell'oscurità. Ai cori angelici subentrano le note di una banda jazz che '[...]suona qualcosa di cab Calloway [...]'. All'improvviso in quell'ambiente malfamato si apre uno spiraglio, che sa di casa, un luogo ormai dimenticato e lontano. Infatti il primo approccio è la loro lingua nativa, il giapponese. Una lingua che diventa l'unico mezzo per sfuggire a quella dimensione dove il sogno americano ha assunto l'aspetto di un incubo.
'Questa sera non parteciperò ad alcun incontro, non commetterò alcun atto illegale. Stare seduto a questo tavolo, ascoltare la frizzante musica della jazz band, ordinare sempre lo stesso piatto e lo stesso vino sono diventate consequenziali conseguenze della spensieratezza. Mi riportano al benessere, mi conducono verso qualcosa che è più grande di me, e questo qualcosa ha un nome. Questo qualcosa, si chiama Asahi Azumane.' Direi che queste quattro frasi riassumano bene il cambiamento profondo che Asahi riesce a 'provocare' in Yuu. Quest'ultimo non ha peli sulla lingua, e si confessa con la stessa spontaneità e naturalezza con cui si appoggia al petto di Azumane mentre ballano (perché più in alto non arriva, e lì ho pensato automaticamente 'I feel you bro') sulle note di Louis Armstrong. E il tenero bacio che si scambiano alla mattina mi ha dato il colpo finale.
Scusa se mi sono dilungata così, ma avevo bisogno di esprimere il mio amore per questa storia, che è stata per me un po' come un regalo di Natale u.u Aspetto ardentemente il seguito, perché se non continui questa raccolta vengo personalmente a molestarti sotto casa finché non ti rimetti a scrivere.
Bacyyynyyy super per una super patata
Emz

Recensore Master
31/12/16, ore 14:04

Okay, breve premessa necessaria: ho letto questa storia dal telefono visto che ero in metropolitana, e quando ho finito sono stata tipo costretta ad accendere il pc appena arrivata a casa perché avevo assolutamente bisogno di farti presente quanto questa cosina sia adorabile.
Devo anche aggiungere che, se non ci fosse stata prima nella raccolta la DaiSuga non so se avrei letto questa. Non che non mi piaccia la coppia, la trovo carinissima ed estremamente tenera, ma la DaiSuga ha qualcosa in più. Ecco, questo ovviamente non c'entra nulla, ma fa niente, era solo per dare una cornice di contesto.
Ora passiamo alla storia.
Anche questa è piena di profumo, ed è una cosa che ho adorato davvero davvero tanto. Ma direi che, più di tutto in questo caso (e forse è una cosa stupida da scrivere in un commento, ma il commento lo scrivo io e tu non puoi che leggerlo una volta finito, e ti tocca tenertelo com'è) è la trama: il percorso di vita che hai scelto per Yuu è piuttosto duro ma anche estremamente verosimile, nel senso che un ragazzino che gira da solo in una città enorme e sconosciuta non può che finire in un brutto giro, in un modo o in un altro.
L'incontro con la prostituta è qualcosa di (passami il termine) poetico. Bellissimo e delicatissimo, nonostante si stia parlando di sesso tra minorenni, in pratica, nonostante si parli del primo contatto col sesso, peggio ancora col sesso a pagamento. Molto dolce è il modo in cui lei lo introduce a quella vita, il modo in cui gli presenta i pro e i contro di quello che sta per cominciare a fare.
I tre tipi sono la giusta combinazione tra il volgare, il violento e l'educazione, hanno la giusta dose di brutalità e gentilezza. Niente, mi piacciono, mi piace come li hai creati, soprattutto perché stanno benissimo in questo contesto (e ancora di più ho apprezzato il fatto che siano originali e che tu non ti sia ritrovata a cadere in quella versione che banalizza un po', in un certo senso, che poteva portarti a spostare tutti i personaggi dell'anime/manga in America perdendo forse un po' di credibilità) di vita brutale e violenta. Insomma, mi sono piaciuti davvero parecchio.
E in tutto ciò, non so se hai notato, ancora non ho parlato dei personaggi principali.
Adesso, non sempre apprezzo l'uso della prima persona, non so se te l'ho fatto presente nello scorso commento, e sono ancora stupita di quanto invece in queste due storie che ho letto scritte da te (dio mio, che giro di parole inutile) trovo la scelta così dolce! Così adorabile e così calzante! E trovo anche molto calzante la scelta del presente. Che è sempre complicato.
Quindi, ancora non ho parlato dei personaggi principali, mi sa.
Mi distraggo, la storia mi è piaciuta un sacco ma continuo a distrarmi e a perdere il punto.
Noya è bellissimo.
Asahi è meraviglioso.
L'ultima parte soprattutto, quella in cui li fai ballare insieme nella penombra. Li immagino a sussurrare stretti stretti in un abbraccio che non lascia spazio alle incertezze, alle paure, alla malinconia... li immagino a ballare mentre si sfiorano appena, con la paura di frantumare quel rapporto fragilissimo che si è creato per sbaglio e che continua per necessità di sopravvivenza.
Ti farei presente una frase, che è la cosa più bellissima che ho letto da un saaaaacco di tempo: È bello, bello da morire, bello da star male, bello da star bene.
Non lo so, è una cosa bellissima.
Alla fine il lieto fine ci stava bene, bene davvero, e arriva con l'alba che li trova ancora stretti a sussurrarsi parole segrete che non avrebbero nemmeno dovuto pensare.
Il mondo della prostituzione ci sta sempre bene, lascia senz'altro quel velo di angst che non guasta mai, soprattutto il povero ragazzo prostituta riesce a venire fuori dal giro.
E niente, non ti garantisco che leggerò tutte le storie (mi sono resa conto che per quanto ci provi non riesco proprio ad apprezzare tutte le coppie, mi dispiaaaaace!) ma sappi che se dovesse venirti voglia di scrivere un'altra DaiSuga, una KuroKen o altre AsaNoya come questa (bella. Perché se ne scrivi altre del genere giuro che potrei amarti tanto, tipo che ricomincerei a seguire assiduamente quello che viene postato in questa sezione, e diventerei una lettrice un saaaaaaacco felice e pigolante) potrei diventare tua lettrice (e quindi commentatrice, ovvio. Non si può leggere una storiellina del genere senza commentare a meno di non voler commettere un gesto davvero brutto e sgradevole) assidua.
Ora, ultima cosa: sappi che il titolo della raccolta è davvero bello.
E con questo ti saluto, ti auguro buon anno e tutto quello che di bello ci possa essere (quindi DaiSuga, che è una cosa bellissima che ho scoperto quest'anno) e spero che con il nuovo anno arriveranno taaaante storielline come questa (non credo, purtroppo T^T se ce ne fossero tante non sarei così entusiasta, in effetti) e poi basta, oppure rischio di mettermi a sproloquiare a oltranza.
Alla prossima!

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