Recensioni per
E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica.
di _Noodle
Credo possa bastare dire che ho Suga davanti agli occhi come se fosse vero, ascolto la musica nelle orecchie e sento tutte le intense emozioni di Daichi. |
È con ritardo imperdonabile che, dopo mille promemoria e rimandi, finalmente recensisco questa raccolta; nonostante questo, ti assicuro che ho letto ogni storia d'un fiato, e le ho amate tutte e per tanti motivi diversi, e quindi ti chiedo di perdonare la mia lentezza - che, te lo prometto, non ha nulla a che vedere con la bellezza di questa storia, ma solo con un accumularsi di (troppi) impegni. |
I'm aliiiive! Finalmente riesco a tornare a leggere questa stupenda raccolta ** ancora scusa per il ritardo pazzesco con cui arrivo ^^' |
E' la prima volta che mi trovo in difficoltà a recensire. Credo fermamente che questa mia difficoltà nel buttare giù una recensione articolata e che segua un filo logico scaturisca dalla natura stessa di questo capitolo. Sono rimasta sospesa nel vuoto dall'inizio alla fine, a galla nella vastità dell'universo. In questa fic i pensieri e le sensazioni, la realtà e la finzione, lo spazio e il tempo si mescolano per poi esplodere tutti insieme durante il concerto, come una specie di secondo big bang. La cosa che mi è piaciuta di più in assoluto è stato l'alternarsi di 'universi': quello interiore e quello esteriore. Se devo dire la verità, alla prima lettura mi sono ritrovata un po' disorientata. Non mi era mai capitato con le tue storie, perché nonostante a volte saltino scene per immetterci in situazioni diverse (con solo il titolo del paragrafo come contesto), il tutto procedendo rigorosamente per associazioni, qua il lettore è immerso fin dal primo momento in questa atmosfera 'aliena', dove tutto ciò che accade, accade secondo le leggi della fisica, come la rivoluzione della terra intorno al sole. Così come i corpi celesti, Iwa-chan si trova ad entrare nell'orbita del futuro scienziato prodigio Oikawa Tooru, paragonabile ad una stella apportatrice di vita nella sua fredda e buia galassia fatta di asettici buoni voti. A proposito di Oiks ho un paio di cose da dire: innanzitutto come caspita hai fatto a comprimere la sua figaggine in due misererrimi elementi? Fisico statuario ed occhiali spessi ed invadenti, ed Ems è già liquefatta o implosa stile buco nero. Ecco, devo dire che gli occhiali dalla montatura pesante mi hanno colpita dritta nel muso con la stessa violenza di una pioggia di meteoriti. La cosa dei bigodini mi ha ricordato il mio headcanon di Oikawa scrittore e mi ha strappato un gridolino di gioia, perché Tooru che si cura i capelli e che si trucca clandestinamente in bagno (destando la curiosità e contemporaneamente la disapprovazione di 'macho' Iwa-chan) mi fa un effetto devastante che ti giuro poi mi devi raccogliere col cucchiaino da quanto mi sciolgo. "Oikawa è sempre stato un tipo dalla duplice personalità. Confuso tra la folla e tra i passanti appariva sicuro di sé, sbruffone e beffardo, vanesio ed irritante, quasi impossibile da avvicinare; tuttavia, in rari momenti di solitudine, si dimostrava essere l’individuo meno appariscente del pianeta. " Mi limito a copia-incollare solo questo passaggio qua, perché fosse per me copierei l'intera storia e scriverei un trattato su ogni singola espressione che hai adottato. Ho scelto questa parte qua perché non penso che ci sia modo più accurato di descrivere Oikawa Tooru. È un personaggio così pieno di sfaccettature, che si potrebbe tratteggiare veramente in mille modi. Questa sua poliedricità è un po' in sé il cuore del capitolo. Oikawa ha l'intero universo compresso dentro di sé (ashtag tumblr boy), e in qualunque angolazione lo si guardi, troverà il modo di illuminare una parte diversa del suo io. Nella tua fic è il nerd con gli occhialoni, ma è anche un ragazzo 'sbruffone' e 'vanesio', un po' lunatico e appassionato di moda e musica. È lui, lo Starman di cui canta David Bowie. "He'd like to come and meet us, but he thinks he'd blow our minds" è un po' la metafora dell'intera fanfiction, secondo il mio modesto parere. Oikawa vorrebbe mettere piede sulla terra, ma è così brillante, così complesso, che approcciandosi a noi comuni mortali (e in particolare a Iwa-chan), rischia di scombussolare le nostre menti. E un po' lo fa quando sale sul tavolo e comincia ad intessere le parole di una canzone con le realtà scientifiche che hanno il potere di affascinare Iwaizumi così come di ipnotizzare il lettore stesso. Perché sul serio, con questo capitolo hai veramente aperto uno spiraglio sull'infinito. |
Bokuto e Kuroo sono una delle cose che stavo seriamente aspettando e speravo tantissimo che in questa ci fossero *^* #sohappy, ma kuroo mi permetto di dissentire: dico hai mai visto Bokuto con i capelli calati? *collassa* |
Quanto possono essere carini Yachi e Yams? Non ho mai letto di loro come coppia, ma questa storia non poteva che conquistarmi ** Yachi è perfetta e preziosa, sin dalle prime battute è facilissimo figurarsela davanti, così aggraziata e paziente. Tadashi è un bambino vivace e spontaneo accanto a lei e nonostante non siamo abituati a vederlo tanto vivace, si capisce immediatamente che la sua libertà è tutta per Hitoka, che è così se stesso solo perché sta bene con lei <3 |
WOH. |
Rendiamoci conto che sei riuscita a far apprezzare il circo ad una persona che non ne è molto attratta, il che è tutto dire *^* (diciamo che mi godo giusto l'esibizione dei trapezzisti di solito, quindi quando sono entrati in scena avevo più o meno la stessa faccia del piccolo lol. Amo il fatto che tu abbia usato il punto di vista del padre ma descritto la scena con gli occhi del figlio: è stata una bellissima doppia introspezione e la differenza tra ciò che vede uno e ciò che vede l'altro mi ha stretto il cuore ;^; |
Questa raccolta mi aveva conquistata già solo col titolo, quindi mi scuso tanto per non aver preso a leggerla e commentarla prima ^^'' |
Buongiorno _Noodle, |
B U O N A S E R A |
Cara _Noodle, |
* Emerge dalle scartoffie di filologia * Ok, ok, non posso rimandare questa recensione, mi prudono le dita. Allora, inizio con un complimento spassionato alla tua capacità di inserire i personaggi di HQ nei vari contesti storici. Sembra di rivivere mille frammenti di storie all'interno della Grande Storia. E' un po' come se a raccontarcele fossero nonni o bisnonni, che li hanno vissuti per davvero. Come se fossimo seduti sulle loro ginocchia o sul tappeto ad ascoltare rapiti attimi di vita vissuta in un mondo radicalmente diverso dal nostro. Trattare un evento tragico quale la Seconda Guerra mondiale poi è da masochisti! Ma tu, mia cara _Noodle, sulle difficoltà ci sputi sopra, proprio come Yachi sputa sul suo camice, su un lavoro che l'aveva strappata via dall'iniziale sogno di aprire un café, sull'odio che spinge gli uomini a credersi superiori agli altri, per finire tutti uguali davanti alla fame dei vermi. Insomma, sei un portento e non smetterò mai di ripetertelo. |
Buonasera _Noodle cipolla, |
Okay, breve premessa necessaria: ho letto questa storia dal telefono visto che ero in metropolitana, e quando ho finito sono stata tipo costretta ad accendere il pc appena arrivata a casa perché avevo assolutamente bisogno di farti presente quanto questa cosina sia adorabile. |