A volte resto davvero sorpresa di come delle storie meravigliose siano senza recensioni, è una cosa che proprio non mi spiego. Perché la tua storia è davvero fantastica, in tutto: nella trama, nell'elaborazione, nello stile. L'ho riletta più di una volta perché le cose belle fa sempre piacere ritrovarle. Non saprei nemmeno cosa indicare tra le cose che ho preferito perché davvero mi è piaciuto tutto del racconto. Hai anche affrontato temi importanti quali i maltrattamenti (e hai ricordato che non solo le donne possono purtroppo esserne vittime), la vergogna che porta le vittime a non denunciare e a colpevolizzarsi, l'amore che va oltre il semplice aspetto fisico, che riesce a vedere oltre le cicatrici, siano queste fisiche o dell'anima. E l'hai fatto anche senza rendere l'atmosfera eccessivamente pesante. Chapeau! Tra le cose più "futili" ho apprezzato che Sherlock alla fine diventi lo Sherlock che tutti noi conosciamo, l'unico consulente investigativo al mondo, abbandonando la vita del foro per quella investigativa. Per quanto riguarda John invece è adorabile la dedizione che fin da subito dimostra per il giovane Holmes, sono proprio due anime che si sono ritrovate (anche se probabilmente lo capiscono in momenti diversi, o forse semplicemente ognuno dei due lo accetta con i propri tempi). Ho solo una domanda su una questione che non mi è molto chiara: quando all'inizio (anche se non è proprio l'inizio del racconto) Sherlock dice "John... in questo momento c'è una sola persona che vorrei al mio fianco." a chi si riferisce? A Jim? Spero risponderai a questa mia curiosità! Ancora complimenti!