Buona sera, o qualunque parte della giornata tu voglia in base a quanto leggerai questa recensione (se mai lo farai).
Ammetto di essere passata di qui per caso cercando qualcosa di carino da leggere, ma ho trovato delle fic davvero davvero carine e interessanti che meritano molta più attenzione di quanta non hanno, e tra queste sicuramente la tua che sto andando a recensire.
Onestamente è inaccettabile la scarsità di recensioni in questa sezione vista la bellezza, seppur nella loro semplicità, delle ff, perciò eccomi qui per dare un po’ di credito a questa piccola quanto bella opera che merita, secondo me, molto più di una singola recensione.
Devo dire che il tuo stile di scrittura mi piace molto, se non moltissimo. Lo trovo adatto. Di quelli scritti bene ma fluidi, in qualche modo semplici nel far fluire i concetti, ma non semplici nel senso cattivo del termine.
Ora cerco di spiegarmi meglio ahaha, Riesci a far passare bene i concetti, con semplicità appunto, ma scrivendo comunque molto bene e in maniera pulita e corretta, ma anche articolata nella giusta quantità.
Questa è una cosa che apprezzo moltissimo e per cui dovevo assolutamente complimentarmi.
Come seconda cosa amo molto la tua resa dei personaggi e dei loro caratteri, che a mia detta sono caratterizzati egregiamente.
(hai tutto il mio cuore per come hai scritto di Lavi, bimbo mio)
Voglio evidenziare delle parti che ho amato più di tutte, e che, nonostante io abbia letto questa ff qualche giorno fa, ho ancora impresse a fuoco nella mente e che credo me la faranno ricordare anche in futuro:
“- Ho deciso di seguire Bookman perchè credevo davvero bastasse che le persone imparassero dalla storia per non ripetere gli errori commessi. - Rivelò. Kanda desiderò poter non ascoltare quella confessione; la sua voce era così delusa, così malinconica – ricca di umanità e rimprovero. "Smetti di venire verso di me.", pensò; "Smettila di parlarmi come se avessi un cuore.", eppure non abbandonò per un istante la presa ferrea sulle mani di Lavi, l'unico appiglio che aveva.
- Non imparano mai.”
Ecco. Quel “non imparano mai” mi ha fatto scricchiolare un po’ il cuore, ma non tanto per la verità di tale affermazione, ma bensì per il modo in cui quelle poche parole riescono a farmi sentire tutta la malinconia e in parte anche frustrazione che prova Lavi e mi rende cuore e stomaco un po’ pesanti a pensare ai suoi sentimenti.
"Una cosa del genere ci ucciderà entrambi", aveva detto. A Kanda piaceva considerarsi abile nel dare risposte pungenti, abile nell'allontanare gli altri da sé. Strinse il suo più grande fallimento e lo baciò, i lunghi capelli che scivolavano sulle sue spalle mentre si chinava in avanti. Per una volta fu in grado di non pensare a fiori di loto, a promesse mai mantenute. Si concentrò sul tocco venerante di Lavi sulla sua pelle, sulla paura che scivolava tra le loro labbra e riusciva, paradossalmente, a renderli forti assieme. Si concentrò sulla risposta che non avrebbe mai pronunciato, ma che Lavi già conosceva.
"Moriremo in ogni caso", avrebbe voluto dirgli. Non ce n'era alcun bisogno. Nessuno lo sapeva meglio di loro.”
E questo! Quale finale migliore per concludere qualcosa di questo genere!? È perfetto. Lascia quella dolcezza intrisa di malinconia che ti attanaglia le viscere ma ti riempie il cuore e non c’è niente di meglio di un qualcosa che, una volta finito, ti lascia una sensazione mista e forte.
Spero che tu legga questa recensione, che è sempre bello sapere di aver combinato qualcosa che per gli altri a significato qualcosa,e mi scuso per la rapidità di questa recensione, che poteva di certo essere più approfondita su una fic bella come questa, che seppur non lunga da il suo effetto al pari di molti capitoli.
Good Good Job
- Dihanabi |