Rieccomi con la seconda recensione nel giro di pochi giorni (incredibile, domani ci sarà un fortissimo temporale!) !!
Che dire? In quasi tutti i tuoi capitoli non manca il colpo di scena e qui ne abbiamo ben due!
Il primo, quello più indagato, è la conoscenza da parte di Haruka dell'esistenza di Giovanna. Chi l'avrebbe detto?
Suo padre è davvero una persona orribile... Oserei quasi dire disgustosa! Come può essere arrivato a far credere ad Haruka che Giovanna la odia in quanto per colpa del suo concepimento lui ha abbandonato la sua prima famiglia? Per quale motivo, poi?? Sfugge anche a me il senso di questo gesto: per quale motivo non voleva che le due ragazze si conoscessero e magari stringessero un legame più profondo del DNA trasmesso loro da lui?
Ugualmente non capisco perchè Haruka, per un senso di colpa, abbia messo a repentaglio la sua stessa vita pur di non ricevere le cellule di Giovanna. E' una donna intelligente, come ben sa e come ha dimostrato vedendo che non ci sono farmaci antirigetto, perchè allora ha rischiato tanto? E' la domanda di Michiru, ma anche la mia.
A proposito di Michiru, povera ragazza! Che passato difficile che ha! Un padre così violento da lasciarle delle indelebili cicatrici sulla schiena? Ecco l'altro colpo di scena, assai amaro, povera creatura. Le due figure paterne delle ragazze hanno in comune la doppia faccia: dolci e teneri da una parte, stronzi e bastardi dall'altra.
In tutto ciò per fortuna ad Haruka è stata risparmiata dal fato della tastiera il crimine più aberrante per una donna. Solo una scazzotata che fortunatamente è finita male. Fortunatamente perchè, per quanto sia sicura della propria forza, se non avesse attirato l'attenzione urlando per il dolore dell'osso rotto, non so se sarebbe riuscita a scamparla contro due ragazzi.
A proposito (in realtà non tanto) ci pensavo leggendo questo capitolo come un cognome tanto insolito come Aulis?
Comunque bel capitolo, carico di emozioni (per lo più negative, come la tristezza in seguito a quel segreto taciuto, come se Haruka non si fosse fidata abbastanza per dirle la verità e di verità che sono venute a galla!

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Eccomi, finalmente riesco a leggere un nuovo capitolo! Molto bello devo dire! Me lo aspettavo più drammatico in realtà, ma ho come la sensazione che Haruka non abbia realmente accettato e ben elaborato la perdita del piccolo Mattias. In ogni caso è stato un bel capitolo sotto diversi punti di vista.
Innanzitutto perchè ero convinta che Haruka sarebbe rimasta in ospedale ancora per un po' e invece non solo ha potuto finalmente avere un vero contatto fisico con la compagna, ma è stata anche dimessa. Recuperando oltretutto anche fisicamente, in base a quanto constatato dal dottor Kurzh che si accorge per la prima volta della bellezza della donna!
In secondo luogo per Giovanna che ha fatto un passo molto importante riconoscendo di dover affrontare la realtà e accettando che Haruka venga a conoscenza della sua esistenza e di conseguenza anche di una sua possibile richiesta di incontrarla. Finalmente si è mostrata molto matura :-)
Infine mi è piaciuto, per quanto breve, l'incontro con la mamma di Mattias. E' stata molto dolce con lei, sarebbe bello se le due si mantenessero in contatto.
Le note dolenti sono solo quelle che riguardano il piccolo e i sospetti di Haruka. Da una parte il presentimento da parte del ragazzino della sua ora imminente- si dice che chi è lucido sia in grado di sentire quando sta per lasciare la vita- il suo voler stare il più vicino possibile alle persone a lui care e la dedica strappalacrime ad Haruka.Dall'altra Haruka che, alla fine del capitolo, è troppo furba e vuole sapere la verità a tutti i costi. Beh, ci sta, come darle torto? Nonostante ciò quanto è odioso il suo atteggiamento?? Ha aspettato tanto per sapere la verità, poteva anche aspettare di essere a casa e chiedere con i dovuti modi a Michiru di svuotare il sacco, senza fare la bambina che fa le ripicche!
Spero di riuscire a leggere quanto prima il prossimo capitolo e vedere come reagirà quando saprà che al mondo c'è un altra "zucca bionda" come lei! =D

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Non è possibile! Ho letto il capitolo in due giorni e avevo già recensito la prima parte! Stavolta però non ho schiacciato nulla, non so perchè si è cancellato tutto! Uffa!!
Vabbeh, lamentele a parte... Scusa se sarò sbrigativa (magari invece sarai contenta di non leggerti un mezzo papiro! XD), comunque mi è piaciuto molto questo capitolo.
Mi è piaciuto molto la battaglia intrapresa da Giovanna con il distributore delle merendine, ahahah! E' stato molto divertente. Non mi è piaciuto moltissimo l'atteggiamento di Michiru invece. Mi sembra un pochino egoista per quanto in una situazione del genere, quando hai una persona che ami profondamente attaccata da un filo alla vita è naturale concentrarsi solo su di lei, è normale e ci sta. Nonostante ciò non mi è piaciuto molto il suo atteggiamento: sostanzialmente fa solo salti sporadici nell'alloggio preso con Giovanna, vede la ragazza in una sorta di mezzo mutismo e nonostante ciò non cerca di spronarla per capire il suo atteggiamento. Si riprende solo quandho Giovanna le dice che ha intenzione di andarsene (e giustamente visto che dopo il grande sacrificio nessuno se la fila più) e le dice di restare perchè ha bisogno di lei. Spero che non sia un'altra promessa che cadrà nel vuoto.
Mi è piaciuto il momento in cui finalmente hanno un primo contatto visivo diretto, leggendo così anche la primissima impressione di una che sa di avere davanti la sorella che fino a poche settimane prima non sapeva nemmeno di avere e i pensieri dell'altra che è ancora all'oscuro di tutto. Non è strano però che Haruka non faccia domanda sulla parente sconosciuta? Io, che Curiosa è il mio terzo nome, almeno una domanda sul grado di parentela l'avrei già fatto!
Scusa se te lo chiedo, ma come mai poi definisci Haruka una "ragazzona"? Mi da tanto l'idea di una sorta di giocatrice di rugby o comunque quelle donne super sportive che ti danno un po' l'idea di omone mancato ^^'
"Viso noto... Se sapessi amore mio. Ti è noto sì." mi ha fatto tenerezza questo pensiero di Michiru che però mostra di avere, come sempre, un ottimo autocontrollo: non dev'essere per niente facile mantenere un simile segreto anche ora che Haruka ha visto Giovanna e inizia a fare domande sul suo conto.
Caspita... e alla fine il sipario del capitolo cala al cenno delle prime note dolenti e dai saluti finali ho come l'impressione che Haruka reagirà male, molto, molto, molto male alla notizia di Mattias e mi auguro vivamente che questo non vada ad incidere sul quadro clinico della bionda.
-Pensiero personale: io però avrei temporeggiato ancora un po' se fossi stata in Michiru e avrei aspettato che fosse del tutto fuori pericolo prima di dire la verità su di lui. Fine del pensiero personale.-

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Eccomi, eccomi!! Finalmente forse la mia vita si è calmata e posso tornare a respirare un po' più serenamente. Il primo respiro ho deciso di farlo leggendo il nuovo capitolo.
Mi è piaciuto tantissimo, mi è piaciuto soprattutto perchè finalmente ci hai restituito un'altra spezzone della loro vita prima che la malattia le portasse ad allontanarsi così tanto fisicamente.
Non sai quanto mi ha stupita pensare ad Haruka tanto ipocondriaca da andare nel panico appena viene a sapere che Michiru è malata. Che poi non si tratta nemmeno ipocondria, ma di germofobia! Ahahah. Dai, un pochino però ci sta, dai, è solo preoccupata perchè ha il Gran Premio che l'aspetta e comunque superato lo shock iniziale poi sa prendersi egregiamente cura della compagna. Che ridere poi con la scena successiva, quella del capitombolo mattutino che non riesce comunque a impietosire una Michiru furibonda nel vedere la sua preziosa cucina mandata all'aria! Dai, non è forse un po' troppo esagerata? Ahahah!
Passiamo poi a Giovanna. Ammetto che mi aspettavo comunque una maggiore empatia da parte sua. Nel senso che pensavo che piano piano si sarebbe avvicinata ad Haruka invece è testarda come lei e poichè si è messa in testa di non volerla conoscere affatto non c'è niente che la possa fermare, arrivando addirittura di esssere diventata solo di troppo. Capisco che forse lo fa per difendersi e per non essere troppo coinvolta, ma il problema è che Kurzh ha ragione: già solo essersi fatta tanto male mentre Haruka pativa le pene dell'inferno per l'innesto del midollo osseo, va capire che ormai è coinvolta. Mi è molto piaciuta la frase di Kurzh: "Il sangue è più denso dell'acqua". Molto azzeccatal direi.
Alla fine anche Michiru viene a conoscenza della triste verità riguardante Mattias :-(
Vabbeh, dai, finalmente, finale triste a parte, è forse il primo capitolo un po' più disteso che mi è piaciuto davvero molto :)

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Buonasera!! Eccomi qui,dopo un tempo veramente infinito e gli appunti che si sono persi con l'aggiornamento automatico del computer ^_^'
Purtroppo è come temevo il piccolo Mattias, dopo aver incoraggiato Haruka a non sprecare l'opportunità che non era stata data a lui, non ce l'ha fatta. Alla consapevolezza di ciò (e alla consapevolezza di tutti i Mattias che ci sono negli ospedali) sei riuscita nell'impresa di farmi commuovere per ben tre volte rileggendo il saluto del piccolo ad Haruka nel suo stato di "dormiente incoscente". L'ho riletto in tre momenti diversi (una anche poco fa) e continua a commuovermi quel suo saluto "E' stato bello essere tuo amico, un che di addio terreno che è anche un arrrivederci per un futuro non ancora stabilito."
E' stato molto bello anche lo spazio dedicato a Giovanna, alla sua umanità e al suo essere molto più coinvolta di quanto non credesse. Non era pronta per affrontare tutto d'un colpo la realtà scioccante di avere una sorella della quale ignorava completamente l'esistenza, il donarle il suo midollo nella speranza di cambiare una situazione che sembrava irreversibile e per proteggersi da un carico di emozioni troppo grande ha cercato di evitarla accuratamente. Non so se l'ha fatto per cercare di non essere completamente travolta da questa situazione sconvolgente (quindi con l'idea comunque di conoscere prima o poi Haruka) o se l'ha fatto per proteggersi, cercando di non essere troppo coinvolta sentimentalmente (quindi con l'idea di non voler mai conoscere Haruka). Fatto sta che essendo una persona buona, ha finito per consumarsi dal dolore e per quanto stupido possa essere, in realtà è comunque un gesto toccante quello di voler condividere il dolore di Haruka affrontando il proprio senza alcun aiuto, stringendo solo i denti. Da sola, in compagnia solo di Gesù. Come viene ripagata? Con una spalla su cui poter finalmente piangere dando pieno sfogo al dolore e all'ansia provata fino a quel momento. In realtà penso che siamo stati in non pochi ad essere "egoisti" come Michiru, tutti a pensare ad Haruka e Michiru e nessuno a chiedersi cosa potesse veramente provare Giovanna, al di là del dolore fisico alla gamba. Credo che Haruka non potrebbe essere più fortunata di così nell'avere una sorella dal grande cuore come Giovanna :-)
Grazie per quest'altro toccante capitolo :-)
Spero di risucire leggere al più presto il capitolo successivo =)

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Eccomi finalmente tornata per andare avanti nella lettura e nelle recensioni.
Innanzitutto iniziamo molto bene: dunque era Michiru a chiamare Giovanna e per dirle che il trapianto si farà. Devo dire che però sono rimasta sbalordita, dopo tutto il discorsone fatto in auto non credevo proprio che Haruka avrebbe cambiato idea così in fretta. Sono rimasta molto stupita da questo cambio di marcia :-O
Ahahah, mi ha fatto ridere la prontezza di riflessi di Giovanna che appena ha visto Haruka è quasi letteralmente volata altrove. Ma di cosa mi stupisco? Se sono sorelle qualcosa devono avere in comune, ciò spiega la sua velocità nel scappare. Ciò nonostante mi è dispiaciuto comunque non poter sapere la reazione delle due trovandosi faccia a faccia, ma prima o poi dovranno incontrarsi. Giovanna non può sottoporsi ad un trapianto tanto doloroso per poi fingere che sia stato per salvare un'estranea e dimenticare così di avere una sorella. Lei è sempre molto divertente con certi suoi pensieri, come quello di trovarsi attorniata da persone "schifosamente affascinanti" (d'altronde, non ho visto il dottorino, ma come darle torto su Haruka e Michiru?". Inoltre ho riso di gusto nel leggere questo pensiero: "Certo che l'ho vista ciccio. Dieci minuti fa. E non la conoscerò, è vero, ma lo sapevo che ad Haruka stavi sulle palle".Pensare che io mi ero convinta che si sarebbero messi insieme, invece è proprio come sua sorella a quanto pare: antipatia a pelle per dottor Kurzh! XD
Dopo i momenti divertenti si passa poi alla fase drammatica che però tu hai resa ancora più ricca di pathos e realistica di quanto mi aspettassi. Mi sono piaciuti molto i passaggi tra sogno e realtà. Non sono facili da rappresentare, ma tu li hai saputi rendere molto intensi. Almeno quanto lo sono i risvegli e i pensieri di Haruka prima di cadere di nuovo nel sonno dell'incoscienza.
Certo Mattias è proprio un bel colpo di scena in questa duello che non mi è ancora chiaro se sia un ricordo ripresentato in forma di sogno o un sogno soltanto.
A questo punto però mi viene un terribile sospetto. Haruka alla fine del racconto sembra essere sveglia quando vede Mattias che la incoraggia. Nessuno però poteva entrare nella stanza... e le parole finali di Mattias... Ho come un tragico presentimento, spero solo di aver travisato tutto e che sia semplicemente Haruka che sta ancora sognando... Sebbene non sarebbe la prima volta che i morti a lei più cari le facciano visita in sogno per darle forza......
Cavolo adesso sono in ansia e devo assolutamente leggere il capitolo successivo per capire come prosegue TUTTA la storia!!

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Bel capitolo, mettendo battutine e tratti di amara realtà, sei riuscita a far apprezzare anche a me questo capitolo molto dolce e romantico :)
Come sempre non manca l'ironia. Stavolta ho preso nota di alcune battute che mi hanno fatto ridere parecchio.
Innanzitutto quel "Sempre roba vecchia è" che mette in evidenza, ancora, la differenza di carattere tra le due ragazze: una pratica, ruspante anche volendo e l'altra invece composta, amante dell'arte e dunque di ciò che è "bello", oggettivamente o soggettivamente parlando.
"Non sapeva affatto di avere come compagna una salamandra" ahahah, molto bella come descrizione e in quel momento mi sono immaginata Haruka appiccicata al muro, in versione quasi salamandresca, ahahah!
E poi Suor Giovanna che prega il Signore di rispiarmiarla dalla vocazione XD A proposito di Giovanna: ovviamente non poteva mancare però mi hanno stupito le poche righe che le hai dedicato. Al tempo stesso già sono un pochino curiosa di sapere chi l'ha chiamata. Kurtz, forse? Non Michiru se (da come si intuisce) chiede conferma di star parlando con Giovanna Aulis. Lo scoprirò nel prossimo capitolo.
Giovanna fa una breve apparizione quanto Mattias perchè qui le protagoniste sono solo Haruka, Michiru e l'amore, la dolcezza e la sintonia che le lega. Mi è piaciuta molto questa descrizione:" accarezzandosi l'anima con gli occhi e la pelle con le dita". Descrive perfettamente l'amore totale che coinvolge due persone che riescono ad andare oltre ai loro corpi, arrivando anche a coccolarsi fin nell'anima. Bellissima, ogni altra mia parola la banalizzerebbe.
E poi vedi che purtroppo ci ho visto giusto la volta scorsa? Mattias si è arrabbiato con Haruka anche perchè lei rifuta una fortuna che a lui è stata negata e quindi non riesce a capire le motivazioni della bionda. Certo poi tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, anche io che prima ero dell'avviso di Michiru "Se tenti hai possibilità di farcela se non tenti sei sicura di non farcela", ora sono preoccupata. Se perfino a Michiru sono venute a mancare le certezze, vedendo quanto è peggiorata Haruka... Spero che trovi il modo (lei o qualcun altro) di darle coraggio e risvegliare in lei il suo spirito guerriero.
Intanto, vista la tarda ora, ti saluto e a presto (spero).

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Come sempre anche stavolta hai regalato ai tuoi lettori un capitolo molto bello. Ci sono stati diversi momenti comici, altri più profondi ed altri ancora più dolci.
Cavolo... Sapevo che dovevo prendere appunti, ma non l'ho fatto! Quindi mi perdonerai per la brevità della recensione, ma è stato un capitolo che ho apprezzato davvero tanto.
Ecco, alcune cose che mi vengono in mente (scusa, ma in questi giorni sono un po' sfasata). Innanzitutto come dare torto a Giovanna su Roma? In quanto amante dell'arte che è capace di stupirsi ancora per una piccola chiesetta di campagna o per alcuni attrezzi del passato tipici del luogo che sto visitando, anche io mi ritengo abbastanza di vedute a parte, non campanilista, però la magnificenza e l'imponenza di Roma è unica. Solo Parigi è in grado di eguagliarla, anche se Roma colpisce anche per la ricchezza di storia che si trova sparsa per la città, Parigi ha più "raccolte" le proprie bellezze e poi è frutto di un cambiamento urbano attuato ai tempi di Napoleone. C'è quindi tanta storia e tantissima arte anche nella capitale francese, ma non come a Roma. Non per niente Roma è la città eterna e devo dire che apprezzo molto questo continuo rimando all'Italia :)
Al di là di ciò, mi è piaciuta la reazione di Mattias, si vede che ci tiene molto ad Haruka. La sua reazione è sicuramente dettata dal legame che c'è tra loro, ma forse anche dal fatto che vede l'atteggiamento di Haruka come uno sfregio al grande dono che la vita le sta offrendo mentre lui non può beneficiare dello stesso privilegio.
E' stato anche interessante entrare nel sogno di Haruka e scoprire così le sue origini umili, con una madre però comprensiva e amorevole. Sei riuscita a far trasparire tutta la dolcezza di sua mamma che in qualche modo sembra usare il sogno per entrare in contatto con lei e convincerla di abbandonare le sue paure e accogliere quell'opportunità che Dio o il fato le sta offrendo. La stessa dolcezza si può chiaramente percepire anche nelle ultime righe dell'incontro tra Haruka e Michiru. Molto tenero!! ^^
Inoltre mi viene in mente di quando Giovanna guardando Michiru pensa a quale scontro furioso dev'esserci stato tra lei ed Haruka. Giustissimo, d'altronde per stare con una come Haruka ci vuole un carattere forte almeno quanto il suo ;-)
Infine mi è piaciuto anche il sostegno che Giovanna ha dato a Michiru quando ha avuto un crollo emotivo ripensando alla dichiarazione di resa di Haruka. Non sarà stata avvezza a dare conforto alle persone, ma con Michiru ci è riuscita benissimo visto che è riuscita a farle tornare il sorriso. Parlando tra noi, a chi non farebbe sorridere una persona che se ne esce con un "Le mie fichissime cellule faranno vedere alle sue come si lavora"? XD

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Eccomi, eccomi. Ieri purtroppo non ho potuto leggere il nuovo capitolo, ma stasera mi sono precipitata. Visto che per qualche giorno non avrò la possibilità di usare internet non volevo sprecare la mia ultima serata in compagnia del wi-fi!
Caspita se ho fatto bene!!
Questo capitolo è stato veramente bellissimo! Bello per la notizia data dal dottor Kurzh e bello per la reazione di Giovanna. Nella terza serie di Sailor Moon, si scopre, verso la fine, che Haruka e Michiru sono due dei tre detentori di un cuore puro. Giovanna, con la sua felicità nel poter aiutare Haruka (per quanto la verità sul loro legame sia stata sconvolgente) e il modo affettuoso con cui la chiamata, sorellina, per quanto sia ancora un'estranea per lei, dimostrano che è la degna sorella. Una persona dal cuore puro anche lei.
Inoltre è stato spettacolare il confronto tra Michiru e il Cardinale! Chi avrebbe mai detto che avrebbe avuto il fegato di bruciarsi la carriera pur di salvare la vita professionale di Giovanna e la vita ad Haruka? Per carità, è stata molto sincera e onesta visto che in ogni caso Giovanna rischiava di giocarsi il lavoro anche a causa sua, però pensavo che avrebbe trovato un'altra soluzione.
La reazione di Giovanna che si trova improvvisamente a sudare freddo fra due fuochi è stata bellissima! Mi hanno fatto troppo ridere le sue preghiere per andarsene via quanto prima XD
E poi, quando mi aspettavo chissà quali reazioni di collera e prediche di "conversione"..... Wow, sono rimasta estremamante stupita dalla reazione del Cardinale!! :-o Pazzesco, non solo ha reagito con una calma pazzesca, ma è rimasto pure colpito in senso positivo dalla faccia tosta di Michiru!! Ahahah, chi l'avrebbe mai immaginato"?! In più da ad entrambe l'indirizzo dove poter alloggiare una volta arrivate a Zurigo
Che bella figura quella del Cardinal Berti, veramente! :-)

Mi è piaciuto anche il modo in cui hai tratto la reazione di Haruka alla notizia di un nuovo donatore. Sicuramente non quella che magari alcuni lettori avrebbe potuto aspettarsi, ma forse la più realistica. Dopo tanto dolore per niente, quando ormai sei consapevole che non c'è più niente da fare se non confidare in un miracolo, non sei disposto ad accorciare ulteriormente il poco tempo che ti è rimasto per soffrire di nuovo per niente.
Hai trattato benissimo questo argomento e hai reso perfettamente i pensieri e le sensazioni di Haruka.
Se inizialmente avevo notato che tra questa fanfiction e l'ultima che avevo letto c'era una certa differenza per difetto di  questa (per quanto sia sempre stato un piacere leggere anche i primi capitoli), qui si nota già una crescita stilistica.
Molto bello, complimenti ancora ^^

P.S: mi è piaciuta molto anche la reazione da gelosona di Haruka per la quale basta un niente per raddrizzare subito le antenne e mettersi in guardia anche quando in realtà non c'è alcun motivo per cui allarmarsi tanto XD E' un lato del personaggio dell'anime che mi ha sempre molto divertito e che mi è piaciuto molto ritrovare anche qui =D
(Recensione modificata il 15/02/2023 - 11:31 pm)

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Ciao, ero al termine della recensione quando schiacciando due tasti per errore si è cancellato tutto ^_^'
Sei fortunata, proverò a riassumere quello che avevo scritto prima, ahahah ^^"
Dunque dicevo che questo capitolo è carico di speranza a dolcezza. Speranza che Giovanna sia la strada giusta, considerando comunque che essendo la sorellastra di Haruka ha effettivamente solo metà DNA in comune (riducendo così le possibilità di compatibilità a circa il 12,5%). Dolcezza nel racconto della scalata della montagna che ha quasi ucciso Kaiou XD E' il primo racconto lungo della vita di coppia di Haruka e Michiru e la sua importanza aumenta se si considera che non si tratta solo di una prova estrema di resistenza, ma è anche accompagnata da un gesto molto importante. Più che simbolico dal momento che con quegli anelli Haruka rende più importante il loro rapporto.
Mi è piaciuto lo scambio di battute tra Haruka e Michiru così come lo spirito di osservazione di Michiru che cerca di studiare Giovanna per capire come interagire con lei.
Avendo sempre poco tempo mi piacciono i capitoli brevi che riesco così a terminare nel giro di breve, però sei satta molto cattiva a interrompere proprio quando chiama il dottore per il responso! Cattiva, cattiva!! XD
Ho però un domanda da farti: se le foto dell'album di Michiru sono quasi tutte scattate a loro insaputa chi le ha scattate e come ha fatto ichiru ad entrarne in possesso? :)

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Allora qui entriamo nel vivo della storia e nel vivo delle mie infinite recensioni!! XD
Che dire? Come già ti avevo anticipato in privato, ci hai regalato un bel colpo di scena che ha sortito l'effetto sperato: tenere incatenato il lettore alla storia! Complimenti!!
Ammetto che una cosa nel tempo l'avevo scordata: la parentela che lega Giovanna ad Haruka. Sapevo già che in ogni tua storia c'è sempre Giovanna, quasi come se fosse un imprescendibile personaggio dell'anime lei stessa, però non ricordavo che già nell'altra storia erano state sorelle. Ammetto di conseguenza che quando Giovanna si è arrotolata le maniche, ho capito subito che non era casuale questo insolito modo di fare, avevo capito che doveva esserci alla base qualcosa in comune con Haruka, ma da qui all'essere sorelle... Caspita!! E' stato un bel colpo!! Complimenti.
Mi è piaciuta la descrizione della serata passata a casa di Michiru e del rapporto che stai delineando tra Haruka e Mattias. Mi è piaciuto un sacco, non hai idea quanto, l'idea di aggiungere anche un personaggio reale nella tua storia. Ricciardo! Che scelta incredibile, mi fa un po' pensare a un incontro tipo Space Jam, ma non mi sembra di aver mai letto una fanfiction in cui i personaggi della storia si intrecciano con quelli reali e attuali. Quindi ho apprezzato tantissimo questo piccolo spaccato che ha dedicato ai due ricoverati. Al tempo stesso provo molta pena per Haruka e soprattutto per Mattias se penso a quanti piccoli Mattias ci sono nella vita reale :'(
Mi è piaciuto poi leggere alcuni indizi di come si sono conosciute Haruka e Michiru. In realtà, visto che io avevo già letto la one-shot sul loro incontro (motivo per il quale poi ho deciso di buttarmi nella lettura di questa specifica fanfiction) mi è piaciuto rispolverare i ricordi, notando che ogni pezzo si incastra perfettamente con quanto scritto nella one-shot (perdonami, ma non ricordo il titolo di quel capitolo).
Ultimi due punti in rassegna da commentare: capisco benissimo la reazione di Giovanna quando vede che Michiru sa più cose di quante ne sappia lei stessa. Anche io avrei reagito come lei. E' naturale sentirsi braccati se uno a un certo punto se ne salta fuori dicendo: "Tuo padre è Pinco Pallino, nato il giorno x, del mese y, dell'anno z, in questa determinata città, ha fatto questi studi, si è sposato una volta, poi la seconda, infine la terza. E' morto e ha già iniziato a compiere miracoli" XD
Ti dirò, in realtà credevo che Giovanna se ne andasse e poi ci ripensasse più avanti nella storia, ma Michiru, mostrandosi vulnerabile e del tutto sincera con il suo pianto non più trattenuto, è riuscita ad ottenere quello che voleva. Ha davvero un buon cuore... Non per niente sua sorella è Haruka! ;-)
Bellissime le due righe in cui, per deduzione logica, Giovanna è convinta che Michiru la stesse rincorrendo perchè infatuatasi di lei! Ahahahah, molto bella!! XD
A presto :)
(Recensione modificata il 10/02/2023 - 04:15 pm)

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Eeeeee...... rieccomi!! A distanza di non so nemmeno io quanto tempo!!
Eppure, ricordavo quasi tutto come se avessi abbandonato la lettura della storia il mese scorso. L'unica cosa che non ricordavo era il tuo talento nello scrivere.
Ora ricordo perchè, nonostante non sia un'amante delle long fiction, poco dopo aver letto Tralci di vite, mi sono buttata su questa vecchia Ff.
Il capitolo è scritto molto bene, la storia continua a piacermi. La scena tra Michiru e la statua della Madonna è molto bella. Soprattuto se si pensa che lei non ha mai avuto una gran fede.
Non mi sono sfuggiti nemmeno i riferimenti con il mare e il vento nella descrizione degli stati d'animo o di scene riguardanti Michiru e Haruka.
Vorrei solo chiederti una cosa. Perchè l'abbreviazione di Michi è Michi, mentre per Haruka è Ruka? Al di là dei gusti personali, a rigor di logica, dovrebbe essere Haru, no? Non devi per forza rispondere, è proprio giusto una curiosità personale (non so se ricordi, ma Curiosità è uno dei miei tanti nomi XD).
Sperando di non far passare un'altra infinità di mesi, ti saluto e alla prossima :-D

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Ciao, altro bel capitolo! Ho lasciato già una recensione per il primo, ma noto di avere dei problemi con lo spazio delle recensioni del sito.
Comunque capitolo molto interessante, già si nota il tuo humor al quale mi ero abituata con "Tralci di vite". Essendo questa la tua prima fanfiction e l'altra la penultima, si nota un cambiamento di stile in cui hai fatto notevoli (e piacevoli) passi in avanti, ma comunque apprezzo molto anche il tuo stile di scrittura iniziale e soprattutto apprezzo la trama e la costruzione di personaggi a tutto tondo che sai sempre creare e che in questo racconto si può già notare anche da questo primo capitolo.
Spero di poter presto leggere il capitolo successivo e, appena sarà possibile, di rimediare lasciando di nuovo la recensione al primo capitolo :-)

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Bellissimo il momento in cui Michiru si sente egoista nei confronti di colei che sta salvando il suo amore. Giovanna, questa caparbia sorella che ha ancora, a mio parere, tante cose da dare.
Ho amato i dialoghi nella cappella, questa profonda concezione di un Dio che, anche a detta di Michi, risiede ovunque.

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Una meraviglia.
Giovanna sta facendo di tutto per non farsi prendere dalla situazione Ma ovviamente il suo cuore è già inconsapevolmente rapito da Haruka.
L'incontro fra quest'ultima e Michiru è veramente tenero, qualcosa che mi ha scaldato il cuore.

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