Recensioni per
Adeste Fideles
di rora02L

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
28/04/17, ore 19:51

Ciao! ^^ sono qui per il gioco dell'Oca Efpiana ^^ cosa divertentissima, avevo già deciso di leggere la tua storia prima che tu passassi dalla mia, ed è già la seconda volta che questa dinamica mi capita da quando è iniziato il gioco XD oh beh, penso che lo chiamerò destino. ^^
Allora allora, ho scelto questa one-shot incuriosita dal motivo religioso che era chiaro vi sarebbe apparso; personalmente non sono credente né tantomeno cattolica, ma è bello esplorare punti di vista differenti e sono molto aperta a farlo. Nell'ultima parte della storia, ho apprezzato la tua definizione di "fede" come un sentimento che vada al di là di credere ciecamente a dogmi e Vangeli, e che è molto più profondo, intimo, personale e anche "filantropo", nel senso che deve spingere all'amore verso gli altri uomini e all'amore anche verso se stessi. Certo, rimango della mia opinione che questo genere di "fede" può essere provato e vissuto anche senza bisogno di un Dio, ma questa è un'altra cosa, e non ha assolutamente a che fare con la tua storia ^^' ciò che volevo dire è che ho trovaato il concetto espresso molto bene, mi ha emozionata.
Per quanto riguarda la trama in sé e per sé, devo dire che la scelta accurata della canzone e del motivo religioso aggiungono pepe a un motivo magari un po' ricorrente, e va benissimo così: proprio nella cura dei dettagli e nel mettere del proprio in una trama sta la bravura di uno scrittore. ^^ come avrai notato (LOL) i rapporti padre/figlio mi piacciono molto, e devo dire che mi è piaciuto tanto sentire l'affetto di Andrea verso Angelo malgrado i due abbiano le loro discrepanze, è stato proprio palpabile. In quanto al ragazzo, eh, la timidezza è una gran brutta bestia, e penso tu abbia descritto bene l'ansia da palcoscenico che molti si trovano ad avere. Mi sono sentita male per Angelo a scoprire che la sua rock band era andata a catafascio per lo stesso motivo per cui aveva abbandonato il coro - insomma, a vedere il suo amore per la musica venire ostacolato così duramente dall'insicurezza e dalla timidezza. E' stato un notevole sollievo vederlo vincere le sue paure ^^
La storia è scritta bene, con qualche errore di battitura qui e lì, ma sono sicura che ti salteranno all'occhio quando rileggerai in futuro (è sempre così che si scovano i refusi XD). Lo stile è molto scorrevole e sono arrivata in fondo senza alcuno sforzo ^^
In conclusione, complimenti per avermi fatto piacere una one-shot su un tema che non amo moltissimo e per avermelo fatto apprezzare attraverso i temi dell'adolescenza e della musica, che sono (al contrario) a me molto cari. Brava! ^_^
Un bacione, a presto!

Recensore Veterano
25/04/17, ore 19:52

Ciao,
sono qui per il gioco dell'oca e, sebbene la richiesta di leggere di un adolescente non mi entusiasmasse, ringrazio i dadi per questa scelta.
Questa storia era per me e me la sarei persa se così non fosse stato.
Anche io cantavo in un coro e ho cantato ancora questa versione di Adeste Fideles, perciò capisco cosa prova Angelo quando ascolta e quando canta a sua volta quella canzone.
Una storia che intreccia legame padre figlio e la fede, un argomento molto delicato a mio parere, ma tu hai saputo renderlo alla perfezione. Anche perchè sebbene uno non sia cristiano può facilmente adattarlo e per tale motivo non credo possa risultare offensivo per nessuno.
Ancora una volta la musica è in grado di unire più cose assieme, di formare da collante, proprio come una corale.
Per quanto riguarda la grammatica ti consiglio di fare attenzione a giusto un paio di errori di ortografia, ma nulla di grave, anzi quasi nemmeno me ne accorgevo.
Per il resto non posso che farti i miei complimenti
Alla prossima

CK

Recensore Veterano
25/04/17, ore 19:34

Ciao, sono qui per il gioco dell'oca indetto su facebook.
Allora, questa storia parla di un tema a me molto caro perchè cantando in un coro so perfettamente cosa vuol dire cantare insieme, cantare da solisti, l'agitazione pre-concerto - soprattutto quando si tratta di un concerto di Natale - e più di ogni altra cosa so benissimo com'è l'adeste fideles e quanto possa essere potente come brano. Per questo sono partita piuttosto positiva sulla tua trama. Gli incipit sono semplici: un ragazzo affetto da paura da palcoscenico è spronato a cantare di nuovo grazie al testo della canzone giusta. Come tematica è semplice ma efficace, anche poetica se vogliamo, ma trovo che il tutto sia stato risolto troppo in fretta. Mi spiego: oltre al nome, di Angelo e Andrea non so praticamente nulla. Conosco giusto uno o due tratti fisici, un evento particolare che li ha segnati e nient'altro. Non so che tipo di carattere abbiano, come si approccino tra loro e con le altre persone, e soprattutto non so perché questo evento scatenante che ha portato Angelo ad abbandonare la musica sacra non sia stato affrontato precedentemente. Ho visto che hai inserito la motivazione del cuore, perché tutto ciò che Angelo fa contiene una parte di sé, ma vista così sembra piuttosto sterile come giustificazione e mi spiace perché poteva essere una buona introspezione, se non altro per farmi simpatizzare di più per lui. 
Le tempistiche secondo me sono troppo strette: anche se si tratta di una OS una tematica di questo tipo - l'ansia da prestazione, la paura del giudizio degli altri, il timore di mostrare quanto si vale per il rischio di fallire - merita molto più spazio e non si può risolvere tanto in fretta. 
Mi sono piaciuti tutti i riferimenti al testo e al modo in cui si affronta un brano, ma la costruzione narrativa mi ha un po' lasciato l'amaro in bocca, purtroppo. La tua considerazione finale, su Dio e sulla Fede, è molto evocativa - e molto soggettiva.
Trovo che sia una bella storia, ma che abbia bisogno di una sistemata.
Ho trovato un errore: Hot Blody Hell - Bloody, con due 'o'.
In bocca al lupo per tutto.
Always_Always

 

Recensore Junior
18/04/17, ore 22:17

Ciao sono qui per il Gioco dell’Oca (3° edizione). La mia recensione sarà neutra, perché nonostante la storia di fatto piacevole e abbia buone possibilità, ci sono degli elementi che mi hanno lasciato un attimo perplessa.

Dal primo paragrafo la trama comincia a delinearsi, con un vago sapore di già sentito (non è assolutamente una cosa negativa, esistono delle situazioni abituali che ricorrono a seconda del genere che si sceglie di scrivere). Il pretesto dell’inghippo all’ultimo per dare il “la” alla storia non è una novità, né lo è la necessità di “riportare sulla retta via” il figliol prodigo di turno. Ma come mi piace dire, quello che importa è il come si scrive e non il cosa.

Il dialogo di Angelo con suo padre onestamente non mi sembra né carne né pesce. Poche righe prima da come hai accennato a lui, compreso il nome della band, si sarebbe detto un adolescente tormentato e in rapporti tormentosi col genitore; il genere di ragazzo che prende ogni figura autorevole a male parole. Al contrario dalle prime battute del dialogo, quello che si vede è un giovane la cui ribellione è comunque incorniciata da un certo rispetto di sottofondo.

Poi la rivelazione: paura da palcoscenico. Allora un nuovo elemento si aggiunge al quadro generale della faccenda: un bel problema di cattiva comunicazione. Che potrebbe davvero dare alla storia quel guizzo di interesse in più, se non fosse che poi si scopre che Andrea di fatto conosce i problemi del figlio. E la domanda sorge spontanea: perché non affronta l’argomento? Sarebbe un comportamento da buon genitore, almeno accennare all’episodio e aiutare il proprio figlio a superare le proprie difficoltà. Immagino nella tua idea sia una forma di rispetto, ma è qualcosa che lasci in sordina e che una frase in più potrebbe chiarire meglio.

E credo che la storia si srotoli troppo in fretta. Comprendo la necessità di risolvere il tutto prima di Natale, quindi in due giorni, ma una persona con problemi d’ansia non supera le sue paure così velocemente. Tuttavia, ammettiamo che Angelo abbia avuto l’illuminazione divina, il miracolo di Natale, lo slancio di ispirazione e andiamo avanti. Penso che l’idea della Fede e dell’amore di Dio che aiuta a superare le più profonde paure sia qualcosa che si adatti all’intero contesto, ma personalmente mi sembra un poco affrettata. Forse, se mai vorrai approfondire, ti suggerisco di andare nel dettaglio su quello che succede in quel 24 dicembre. Scava nella psicologia del personaggio, rallenta i passaggi tra una decisione e l’altra, dilata il tempo. Se gestito bene, un giorno può durare intere pagine.

Dal punto di vista grammaticale la storia è abbastanza solida, a parte un certo uso di ripetizioni a scarsa distanza di una frase dall’altra (es: mollato).
- Bloody (non blody)
- Papillon (non papion)

Recensore Junior
27/01/17, ore 23:10

Ciao! Sono qui per la sfida, con qualche giorno di ritardo. 
La storia ha un che di particolare in quanto il tema era difficile ma tu l'hai sviluppato eccellentemente. 
Sei partita da un problema quotidiano come un cantante che non può partecipare ad un concerto e poi il discorso l'hai fatto proseguire fino ad una riflessione più intensa sull'animo umano. 
È scritta correttamente e il tema è ampiamente rispettato! 
Il mio voto a questa storia è 8 e mezzo!
Complimentissimi 

Mardy
(Recensione modificata il 29/01/2017 - 02:04 pm)

Recensore Veterano
20/01/17, ore 10:10

Ciao Rora! Ci risentiamo!
Ascolta, sono qui per valutare la tua storia -che brutta parola ç___ç-. La tua storia mi è piaciuta molto, coerente alla traccia e con uno stile scorrevole, ma procedo per gradi, cercando di essere esaustiva.
Non mi piace fare recensioni di questo tipo... In ogni caso mi atterrò alle regole del concorso.
Il testo nell'insieme è ben gestito, le fasi chiare e come già detto lo stile gradevole e leggero. Il contesto mi è piaciuto, anche se, per quanto riguarda l'originalità, non mi ha sorpreso moltissimo. Adeste Fideles è sicuramente una lettura estremamente piacevole ma, a mio gusto personale, non fra le mie predilette.
No, dico sul serio... ç_ç non mi piace proprio esprimermi in questi termini, ma devo pur giustificare il mio voto finale.
A farmi storcere un po' il naso è stato il comportamento remissivo di Angelo, inizialmente descritto come una testa calda, poco propenso a tornare a far parte di un coro.
Nella scena successiva, infatti, il padre Andrea lo fa sciogliere con quattro parole e lo convince subito ad assecondare la sua scelta.
Non sembra che abbia posto alcuna resistenza. Eccezion fatta per un "no" poco convinto.
Il mio voto finale, quindi, è dato principalmente dal carattere di Angelo, che mi ha un po' stranito.
Per il resto, ribadisco, storia molto bella e ben distribuita. La scena finale è stata, ovviamente, la più interessante. Dove il protagonista scopre che non deve più temere nulla e che l'ansia da prestazione sia solo uno stupido ostacolo alla sua grandezza. La dolcezza del pensiero che Angelo ha la fiducia di suo padre è stata la principale chicca che mi ha strappato un sorriso. Grazie per questa bellissima storia!
Il mio voto è 9!
-Teony

Recensore Veterano
14/01/17, ore 13:14

Sono qui per lo scambio.
Mi piace molto la tua storia, iniziata con un problema quasi banale e continuata con la rinascita di Angelo, che ritrova se stesso con una canzone che, forse, non avrebbe mai cantato.

Non ho trovato errori e lo stile mi piace.
Voto: 9

Recensore Master
10/01/17, ore 15:30

Ciao sono qui per il voto del concorso natalizio del gruppo EFP Famiglia.
Suddividerò la recensione in punti (quelli richiesti dall'adim) e poi farò una media finale, cominciamo.
Requisito numero 1: Rispetto della consegna
Direi che la consegna è pienamente rispettata: la canzone c'è e accompagna Angelo verso l'uscita dalla sua crisi che non è solo musicale ma anche mistica, voto 10.
Requisito numero 2: Grammatica e punteggiatura
Qui ti do 6.5. Dal punto di vista verbale è, perlopiù, corretta (a parte un paio di errori di battitura che hanno trasformato i verbi con tempi sbagliati e, forse, per l'inciso finale avresti potuto saltare una riga ma non sono di certo drammi). Quella che non mi è piaciuta molto, però, è la punteggiatura: perché così tanti punti? Un sacco di frasi sono troppo frammentate, soprattutto moltissime sono seguite da congiunzioni: perché chiudere se, invece, volevi congiungere? Posso capire la virgola, per dare una pausa più ad effetto, ma così non riesco molto a capirne l'utilità. Anche quando inizi a spiegare cosa la canzone ti sprona a fare: spesso c'è il punto, a volte una virgola. Penso che sotto questo punto di vista, si possa migliorare.
Requisito numero 3: Svolgimento del tema richiesto
La storia mi è piaciuta molto, soprattutto per il tema che hai deciso di trattare: la crisi musicale. L'ho sentita molto vicina perché anche io ho frequentato il conservatorio e, poi, ho dovuto abbandonarlo dopo anni e anni di sacrifici. Ho percepito il dolore di Angelo come il mio, per cui complimenti. Ho apprezzato tantissimo anche la nota utilizzata come separatore di paragrafo. Voto 9.
Requisito numero 4: La storia deve avere un finale felice
Sul finale niente da dire. Il concerto si svolge nel migliore dei modi ma questo non è che un contorno: Angelo ritrova la fiducia in se stesso e nella musica, prendendo consapevolezza, inoltre, del supporto e affetto del padre, ritrova la fede. Voto 10.
Concludendo la shot mi è piaciuta molto, arrotondando al quarto più vicino il voto finale è 9.
Spero che questa recensione ti abbia fatto piacere e, nel suo piccolo, possa esserti d'aiuto.
Buona giornata,
Cida

Recensore Junior
05/01/17, ore 18:16

Ciao, sono qui per il contest.
Questa storia è molto bella e trasmette un messaggio importante: avere fede l'uno negli altri, sempre. Molto bello anche che il figlio si faccia incantare da un canto in una lingua che prima reputava "morta e scema" (da una parte ha ragione) e che dopo lo pervade di emozioni diverse e che lo convince a cantare ancora una volta. Una storia che mette i brividi per le sensazioni che regala.
Il voto: 9,5. La grammatica è perfetta e lo stile è ricercato ma non troppo, decisamente affatto banale. Il tema è stato centrato, soprattutto il finale felice e la storia mi è piaciuta molto!
Complimenti davvero e a presto!

Recensore Junior
02/01/17, ore 21:34

Salve, passavo per fare il mio dovere e lasciare il voto.
Allora, inizio subito col dire che la parte che mi è piaciuta di più è come sei partita da un problema molto terreno (un solista che non può partecipare a un concerto) e sei finita con l'analizzare quasi una crisi personale e religiosa di un adolescente. La canzone del tema l'hai usata come un pretesto e allo stesso tempo come la soluzione alla difficoltà di questo ragazzo.
E poi c'è il rapporto padre figlio che mi ha incuriosita, perché non è davvero di odio/amore, perché l'odio non c'è. È più il figlio che ha paura di deludere/aver deluso il padre e quindi cerca di allontanarlo.
Mi piace, mi piace davvero tanto e di certo io non ci avrei mai pensato, quindi kudos per questo!
E poi c'è da apprezzare anche la quasi perfezione del testo. Penso di aver visto solo uno o due typos come unici difetti, quindi davvero tanto di cappello.
Passiamo quindi al punteggio: voto 10.
Spero questo parere ti sia d'aiuto per migliorare. Baci, Elisa.

Recensore Master
02/01/17, ore 20:19

Finalmente riesco a passare! :)
Che dire? Una One Shot bellissima, che ha colto in maniera profonda e allo stesso tempo originale la consegna proposta. L'idea del corista che perde la voce (male fisico), si interseca con quella del suo collega che ha perso qualcos'altro, un male molto più invisibile e sotterraneo, difficile da nominare e da sconfiggere, che però viene finalmente affrontato e sciolto come neve al sole attraverso la voce bronzea di Andrea Bocelli, che evoca immagini di una bellezza infinita e risolleva lo spirito afflitto del protagonista, il quale comprende che la strada giusta, in realtà, era proprio quella da cui aveva tentato di fuggire.
Ma ciò che mi ha più colpita è stato il modo in cui la musica stessa viene interpretata quale vera e propria cura dell'anima, in grado di risollevare lo spirito e far riacquistare la fiducia perduta. E, da ex corista, so bene che cosa significhi!
Un bel 10 pieno anche per te :) Complimenti!

F.