Per i miei gusti, questa storia sta andando avanti da un po' troppo tempo: uno di quei casi dove o è il lettore a non avere modo/perseveranza di seguirla da cima a fondo, o è la storia di per sé a far predire che non se ne vedrà la conclusione.
A parte questo, devo dire che il setting mi ha intrigata fin dalla descrizione. Un contesto ambizioso, direi, di rado preso ad ambientazione di una narrazione, fantasy o storica che sia... perché effettivamente nella sua natura non si pone né come l'uno né come l'altro genere.
Buona la prosa, fila liscia, coinvolge, soddisfa lo sguardo, a parte per alcuni problemi di virgole, alle volte un po' randomiche (sono molti i casi in cui soggetto e verbo vengono separati dalla virgola), ma questo può anche dipendere dal fatto che si tratti di un capitolo scritto quasi due anni fa: lo stile può essersi raffinato, nel frattempo.
Be', non ho letto molto: un solo capitolo non è abbastanza per giudicare un lavoro nella sua interezza. Ma dal poco che ho letto mi sembra proprio che questo progetto abbia potenziale, quindi ti auguro di portarlo a termine come certamente hai pianificato quando hai cominciato questo progetto.
PS: RIP Yael, non lo meritavi.

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Ciao, sono una nuova iscritta, questa è la mia prima recensione. Per ora ho letto solo il prologo, di seguito ti espongo le mie impressioni.
La prima cosa che mi ha spinto a iniziare questa storia è stato il titolo, mi ha subito intrigato. Il prologo nel complesso è scritto bene; buona la forma, interessante lo stile. Non ho gradito troppo la punteggiatura: alcune virgole, secondo me, scandivano male le pause nelle frasi. Inoltre il passaggio del punto di vista da Salomone a Tamar è stato forse un po' confuso.
A parte queste piccole cose, ammetto che la storia è intrigante e l'ultima frase è davvero azzeccata, spinge a voler proseguire.
Spero che le mie impressioni ti siano state utili.
A presto!

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Ehi, ciao! Ho travato la tua storia mentre sfogliavo i nuovi titoli e ne sono stata attratta perché, praticamente, sono una fissata di alchimia, mostri, e leggende. Mi piace come scrivi, la tua scrittura non è noiosa ma direi che dovresti dare maggiore attenzione alle descrizioni, non perché non ci siano, ma sono troppo brevi. Le descrizioni si posso usare in tanti modi diversi, sono degli ottimi trampolini. Per ora ho letto solo i primi due capitoli ma continuerò a seguire la storia, devo dire che non mi aspettavo, leggendo il primo capitolo, di ritrovarmi poi nell'Italia dei giorni nostri (giusto?). Questo fatto dei fratelli e il modo in cui si sono salutati mi fa quasi pensare a una setta, ma va bè, poi leggerò ^^.
PS: c'è un piccolo errore di battitura nella frase:"Lei ed Yael tornarono poco pochi minuti".
A presto!

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Ciao!
Allora, la prima cosa che mi ha spinto a leggerti è stato l'accostamento alchimia-personaggio biblico, che mi ha incuriosita all'istante. Riguardo al prologo, ovviamente, ho ben poco da dire su questo aspetto, visto che si è solo accennato ai poteri di Salomone, ma il finale così enigmatico e la situazione che vede coinvolte le due serve sa lasciare al lettore la giusta dose di curiosità.
L'inizio è stato davvero toccante, ed è riuscito a sentirmi partecipe del dolore del re, un dolore che lo ha reso umano ai miei occhi, allontanandosi da quell'aura mitica legata al nome di Salomone. Un pochino meno convincente ho trovato la reazione della sua serva Tamar. Più precisamente, da quando comincia a sospettare che il re voglia sacrificare se stesso per riportare in vita il suo amico, mi sarei aspettata un'apprensione maggiore, dettata ovviamente dal timore di perdere il proprio uomo. Invece ti soffermi solo sul pensiero che egli stia per compiere un atto sacrilego e l'indecisione di Tamar tra il non portare a termine il suo compito per paura di essere odiata e il voler accontentare il re. Magari è solo una mia idea, sappiamo ancora poco di Tamar per giudicarla, e questa è una mia personalissima considerazione che sei libera di ignorare, e che non toglie fascino a ciò che hai scritto.
Ho davvero ben poco da aggiungere. Hai uno stile chiaro ma non banale, praticamente perfetto.
Una cosa che mi preme molto dirti (e prometto che non rompo più) è l'uso delle virgole che in alcuni punti ho trovato un po' stridente, più precisamente quando separi il soggetto dal resto della frase (per esempio "la voce spezzata, ripeteva una litania sommessa" dove credo che la virgola andrebbe tolta).
Sperando di aver detto tutto, a presto! :)

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