Recensioni per
Martikhorarum et venatoribus
di BekySmile97

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
18/01/17, ore 11:42

Eccomi qui.
Stavo curiosando un po' tra i contest, per vedere se c'era qualche storia carina, e quindi sono passata di qui.
Mi piace il tuo stile di scrittura. Sebbene abbia trovato alcuni periodi un po' lunghetti, per il resto l'ho trovato veramente piacevole, perfettamente adatto per il genere da te trattato al punto da rendere perfettamente l'ambientazione scelta.
Non ho trovato quasi nessun errore di grammatica, e lo stesso vale per la sintassi, quindi non posso che farti i miei complimenti, perchè sebbene sia una oneshoot è normale che qualche errore scappi.
Passando alla trama, è carina, sebbene non troppo originale. Più che altro ho apprezzato tutti i vari background sui vari personaggi, gli approfondimenti sulle manticore e sulle driadi, sul passato di Nonan e Hans. Molto interessanti e ben costruiti, persino più della trama principale che invece è un po' scarna.
I personaggi sono carini, sopratutto la locandiera e il vecchio, mentre il protagonista viene approfondito un po' meno.
Insomma, la storia è carina, ma con la giusta revisione potresti renderla molto meglio. Basterebbe rivedere un po' la vicenda di base e la caratterizzazione dei vari personaggi per renderla veramente bella.
Le basi comunque ci sono!
Alla prossima!
Teoth

Recensore Veterano
04/01/17, ore 14:54

Grammatica e Sintassi 10/20 (Discreto):
Hai peccato soprattutto di esagerazione sia per quanto riguarda la sintassi, sia la punteggiatura; la grammatica (ortografia, tempi verbali ecc.), invece, era impeccabile.
Punteggiatura ridondante e inutile soprattutto nei dialoghi: non serve che metti un punto dopo ogni frase detta e azione compiuta, spezza il ritmo senza aggiungere nulla; a volte ci sta bene una virgola, ma solo in alcuni casi, la maggior parte delle volte si mettono solo le virgolette.
Anche le frasi, lunghe e farraginose, piene di subordinate (tipo questa: "Bjorn stava per aggiungere qualcosa, magari qualche domanda sui suoi figli o su che tipo di persone erano gli ospiti che soggiornavano in quel momento nella locanda, ma il goffo tentativo di intavolare una conversazione venne interrotto dalla porta, che si spalancò per far entrare, assieme a delle folate di vento gelido, un uomo con un animale, che corse immediatamente ad accoccolarsi davanti al camino" oppure "Lo sconosciuto borbottò qualcosa sottovoce e si lasciò togliere docilmente dalla vecchia, che a fatica gli arrivava alle spalle, il mantello di pelliccia d’orso che fu portato via con attenzione, in modo da non far gocciolare la neve, e appeso vicino al camino, dove l’animale dell’uomo scodinzolava soddisfatto") rendono difficile e meno scorrevole la lettura, rompendone il rimo. Attenta anche alle ripetizioni, che, insieme a quanto ho fatto notare prima, rendono più difficoltosa e meno sciolta la lettura ([...]creature che non possiamo neanche immaginare” “Quindi non si sarebbe neanche meravigliato; "comparve barcollando dal sentiero… lasciava dietro di sé un lungo sentiero di sangue"). Per questo il mio voto è basso: non sono riuscita a godermi appieno le frasi, dovendo riprendere fiato dopo ciascuna di esse.

Stile e Lessico 10/20 (Discreto):
Stile un po' alla Cicerone (se mi permetti): pieno di subordinate che si susseguono l'una all'altra aggiungendo particolari inutili o scontati. Il mio consiglio è di snellire le frasi e tralasciare alcuni dettagli che arricchiscono la frase e la scena, ma rendono lenta e faticosa la lettura.
Davvero, frasi lunghe cinque righe sono impossibili da leggere senza aver preso un bel respiro prima (Prova a leggerle ad alta voce e capisci cosa intendo)! Inoltre, con frasi così lunghe, il significato stesso si liquefa e si disperde tra i vari strati della frase.
Il tuo stile mi ha dato l'impressione di essere ancora acerbo, è lo stile tipico di chi inizia a scrivere ed è spinto dalla smania di dare quanti più dettagli possibili per rendere una scena viva e reale (anche io ero così, e probabilmente lo sono ancora); anche il tuo lessico è ancora povero e immaturo, a volte scade in espressioni troppo colloquiali ("La notte, in qualsiasi stagione si fosse, faceva freddo", sarebbe meglio dire "era fredda").
È uno stile elementare e primitivo, che ha bisogno di essere limato e affinato.

Originalità 6/15 (Sufficiente):
È ispirata ad una delle tante storie di mostri e cacciatori che vanno di moda adesso (Saga di Geralt di Rivia in primis), a cui non aggiungi nulla di nuovo. Nonostante questo, ho apprezzato gli sprazzi di passato che hai disseminato lungo la trama e che ben si mischiano con il resto, con naturalezza: hanno ampliato e completato la caratterizzazione di alcuni personaggi, dandone un'immagine e a tutto tondo. Originale e truculenta la scelta di far divorare la driade, ma non a tal punto da sorprendermi e lasciarmi di stucco (in fondo, l'avevi anticipata, pertanto quando è successo non mi sono sconvolta più di tanto)

Caratterizzazione personaggi 6/10 (Sufficiente):
Il carattere dei personaggi si intuisce, non ne dai una minuziosa descrizione e questo è apprezzabile; l'unica cosa è che mi sono sembrati personaggi troppo semplici e lineari, quasi piatti, senza una caratterizzazione complessa, li rende più interessanti e intriganti. Ciascuno di loro si fa portatore di una data caratteristica e di un dato archetipo...e basta, senza sfumature che li arricchiscano. Peccato!

Titolo 5/5:
Il titolo tradotto, di per sé, è semplice e descrive appieno di cosa parla il testo, ma scriverlo in latino è stato geniale, e l'ho molto apprezzato. Conferisce solennità e mistero, dando l'idea di uno di quei trattati medioevali sulle creature fantastiche e mostruose, un'ottima scelta: complimenti!

Gradimento personale 3/5:
Storia, tutto sommato, gradevole, dalla trama semplice e lineare, ma coerente. La parte del combattimento è ben descritta, animata ma non confusionaria e la parte finale aggiunge quel tocco di suspense che non guasta mai. Apprezzatissima la parte che riguarda l'origine del mostro principale, un'idea davvero geniale e creativa che mi ha sorpresa e conquistata; e magnifico anche l'universo retrostante di cui si riescono a scorgerne barlumi, mi ha molto incuriosita. Uniche pecche sono state le frasi infinite che hanno reso difficoltosa la lettura.
È una storia con delle buone basi e molto potenziale, che se venisse raffinata e limata (oltre che ampliata con degli approfondimenti sui vari personaggi, ed in particolare la driade) potrebbe benissimo essere la trama di un qualche libro di Sapkowski.
Hans, infatti, mi ha ricordato molto Geralt, sia per il lavoro che fa sia per il suo passato tormentato e cruento che lo hanno segnato profondamente. Avrei dato spazio proprio a questo punto, soprattutto per il fatto che hai scelto come elemento il dolore, che pare legare tutti i personaggi, ma non è ben visibile e va ricercato e intuito. Anche la storia della Driade sarebbe molto interessante da approfondire: come è riuscita quella bestia a sottometterle al suo volere, e la loro situazione è davvero così invivibile come appare?
Lavora su questa storia: arricchiscila con approfondimenti, sistema le frasi troppo lunghe, amplia e affina il vocabolario perché ne vale veramente la pena ^^

Utilizzo pacchetti 10/15 (Buono):
Pacchetto creatura 4 (Cerbero)= 1/1
Originale l'immagine che hai dato del cane a tre teste: non il solito mastino ringhiante e spaventoso, imponente e minaccioso, ma un dolce cucciolotto che somiglia ad un cagnolino da compagnia (sebbene abbi dimostrato il suo bel caratterino), vivace e curioso. Anche la descrizione fisica è stata ben fatta, completa e dettagliata. Se potessi, vorrei avere anche io un compagno così ^^
Pacchetto creatura 11 (Driade)=1/1
Anche in questo caso la descrizione è stata molto dettagliata e ben strutturata, capace di creare una creatura magnifica ed eterea, affascinante ed evanescente. Mi è piaciuta davvero molto.
Originale la scelta di renderla schiava del mostro e di costringerla ad usare la sua bellezza per incantare ed ingannare i viandanti
Pacchetto creatura 33 (Manticora)=1/1
Descrizione magistrale e superba della creatura. Si vede che alle spalle c'è stata una ricerca e che hai cercato di darne un ritratto quanto più preciso e dettagliato possibile, è ti è riuscito davvero bene. Ho amato particolarmente la storia sulla sua origine: davvero originale e affascinante, oltre che un'idea stupenda!
Se potessi, ti darei di più.
Pacchetto arma f (Ascia)= 2/3
Buon uso dell'arma che è stata fondamentale per la storia e ha un valore affettivo per il protagonista, ma avrei preferito una descrizione più particolareggiata, magari sul tipo di lama (lucida, ma consunta) o sull'impugnatura (morbido cuoio che si adattava alla mano), piccoli dettagli che ne avrebbero fornito un'idea più completa.
Pacchetto elemento K (Dolore)= 1/3
Si è intuito che sia Nanon che Hans hanno provato dolore, ma non è così lampante, non è un elemento fondamentale e fondante della storia; c'è, ma non si vede in maniera palese, non si sente, è un'entità che aleggia sui personaggi ma non li strazia come dovrebbe.
Pacchetto luogo Pi (Ghiacciaio)= 3/3
Anche in questo caso la descrizione è stata breve ma è stata particolareggiata, riuscendo a restituire un'immagine generale del ghiacciaio e un'idea di desolazione e grandiosità disarmanti.
È una presenza incombente, affascinante e misteriosa, che attrae e spaventa.
Ben fatto!
Pacchetto citazione= 1 (Se c’è rimedio perché te la prendi? E se non c’è rimedio perché te la prendi?)= 1/3
Uso un po' scontato e banale della citazione, classico, per certi versi. Non credo abbia ispirato il racconto (in caso non si è capito), avrei preferito qualcosa di più originale e inaspettato. Comunque è stata messa nel posto giusto al momento giusto e calza a pennello con la situazione in cui è inserita.

Recensore Veterano
28/12/16, ore 16:22

Ciao Beky, eccomi qui (finalmente, aggiungerei) a recensire la tua storia. Innanzitutto volevo complimentarmi con te per la scelta del titolo in latino, che, lasciamelo dire, rende davvero tanto. Ho letto la tua storia a pezzi, non per la difficoltà nel farlo o per la lentezza del tuo scrivere, bensì per una causa impediente che me l’ha letteralmente fatta saggiare a sorsi. Posso assicurarti, però, che facendo così ho avuto modo di delineare perfettamente ogni dettaglio, ogni sfumatura e immedesimarmi ancor di più nella tua opera. Ho trovato il tuo modo di scrivere davvero molto scorrevole e fluido, coinvolgente (il che è davvero raro) e soprattutto semplice ma giustamente articolato a dovere nei punti opportuni. Credo sia stata la trama in sé a farmi dire che la tua storia mi è piaciuta davvero tantissimo. Ho adorato ogni dettaglio della storia, dai personaggi buoni a quelli cattivi, passando per quelli di cui non ho capito molto. Nanon, l’anziana locandiera, mi ha fatto davvero tanta tenerezza. Trovo sia un personaggio davvero ben caratterizzato (cosa difficile in così poche righe), colma d’amore per il prossimo e di malinconica tristezza per il passato. Il suo modo di esprimersi con i gesti e con le parole mi ha toccato molto, specie perché, forse, mi ha ricordato un po’ il genere di anziana a cui siamo abituati tutti noi. Una nonnina in grado di dare al primo bisognoso l’amore di cui necessita, il supporto che gli manca… pur non conoscendolo. Questi aspetti sono stati messi in risalto anche dal suo modo di parlare, tipico di una donna vissuta e modellata dal tempo e dall'esperienza. Non ho ben capito che genere di uomo sia Bjorn, invece, probabilmente per una mia difficoltà nell'inquadrarlo. Non ho potuto non notare che i due si danno del lei, pur se sottolineato più volte che sono amici da molto, moltissimo tempo. Credo sia più un’usanza del tuo mondo che una riverenza formale, non è così? Hans invece mi è piaciuto tanto, ma non quanto Nanon. Trovo che Hans sia il genere di eroe che tutti immaginano; abile, forte, premuroso, incallito, testardo. Sinceramente ho ritrovato in lui molto di ciò che io ho scritto per Ser Carlos (che cito dal momento che sai di chi parlo). Entrambi lottano per il bene superiore, ed entrambi sconfiggono creature orripilanti che gravano in luoghi remoti e desolati. Mi ha incuriosito anche il personaggio della driade, davvero molto simbolico (in quanto credo sia l’incarnazione della natura, della foresta, e della vita che viene spazzata via dall'efferatezza di una belva meschina come la manticora). Per quanto non abbia capito bene il genere di personaggio che era, l’ho veramente apprezzata, concedendoti un punto a favore per la favolosa descrizione fisica. Avrei preferito che vivesse più a lungo, e fino all'ultimo ho sperato che quel corpo senza testa non fosse il suo, augurandomi che arrivasse a salvare la vita di Hans. Purtroppo non è andata così, e questo è un bene, forse, dal momento che hai evitato i soliti cliché in cui il protagonista è salvato da una forza superiore che neppure conosce, piuttosto che salvarsi da solo. Insomma, bei personaggi e bella trama, complimenti!
Dal punto di vista grammaticale non ho notato particolari errori, quindi ho apprezzato molto anche questo profilo. Tuttavia devo farti notare alcune cose che ti serviranno per sistemare un po’ il testo, ma che menziono solo ed unicamente per questo scopo (in quanto chiari errori di distrazione e disattenzione), e che ho avuto modo di rintracciare ed appuntarmi. Ad un certo punto scrivi: “Ora tocca lei” -> credo sia “a lei”. E ancora “Potesti uccidermi”. Un’altra piccola pecca che devo farti notare è che, almeno secondo il mio punto di vista, i periodi che componi sono talvolta troppo lunghi. Ti sottolineo quest'aspetto perché a volte leggere una frase tutta d’un fiato mi ha fatto storcere un po’ il naso, data la sua lunghezza e la sua complessità. Di tanto in tanto, più che una virgola, io metterei un modesto punto ahah Le descrizioni sono molto accurate, le ho quasi considerate “vive” – passami il termine – e nitide. Davvero, nel leggerle, le immagini evocate dalla tue parole mi sono balzate agli occhi rapidamente. Nel complesso, ciò che voglio farti maggiormente notare, è un errore che magari non viene considerato molto rilevante. Ho capito che è la prima volta che ti cimenti nella scrittura di scene di combattimento (e quindi d’azione) così vaste e dettagliate, e per questo vorrei darti un consiglio. Non bisognerebbe mai inserire le riflessioni del protagonista nel bel mezzo dell’azione, in quanto s’interrompe quel climax che ti fa stare col fiato sospeso e ti lascia in ansia per la risoluzione del problema o l’andamento della battaglia. Inoltre, il fatto che tu sfrutti periodi così lunghi e sostanziosi, uniti ai vari flashback o pareri del protagonista, fanno cedere un po’ questa situazione di sconforto, riportandoti lentamente all'azione. Non prendere queste parole come un rimprovero, diciamo che è un dettaglio che ho notato io, ma che magari altri non noterebbero neppure. Se davvero puoi estrapolare qualcosa dal mio commento, allora prendi questo: nelle scene di combattimento utilizza maggiormente azioni corte, che iniziano e si concludono in poche parole, e non inserire riflessioni che non sono pertinenti al contesto del momento. Un’ultima cosa che ho notato è l’assenza di descrizioni fisiche (o quasi) di alcuni personaggi. Posso dirti però che questo mi è piaciuto davvero molto, in quanto sei riuscita a farmeli immaginare pur non sprecando necessariamente troppe parole su di loro. E questa, credimi, è una grande abilità. Mi è piaciuta anche la scelta di utilizzare la focalizzazione interna variabile per far progredire la narrazione, che talvolta passa dentro a Nanon e talvolta si concentra su Hans. Complimenti!
Ti farà piacere sentirmi dire che ho notato la citazione all'interno del testo prima di leggere le note d’autore, così come ho notato l’ascia, il cerbero, la driade e, ovviamente, la chimera. Ho percepito meno il dolore, forse, per quanto, dopo aver letto del pacchetto, non ho potuto che darti conferma. La storia ruota proprio attorno al dolore. Un dolore continuo, lancinante, che ricopre di malinconia il passato ed il presente, di una tristezza e di una voglia di rivalsa che, ovviamente, si ripercuote sugli eventi e suoi personaggi. Credo che con questo sia proprio tutto ciò che mi ero appuntato di dirti. Hai davvero tutte le carte in regola per poter avere ottimi risultati nel contest, e sarei più che felice di sapere che questa storia risulti vincitrice sulle altre. Tanti saluti, allora, cara Beky e a presto!
(Recensione modificata il 29/12/2016 - 01:56 am)