Recensioni per
Silent Night
di padme83
Ciao! Scusami per il ritardo! |
Sai padme, le tue storie mi piacciono tanto, sono ben scritte e delicate, ho adorato siluhette e questa che puo essere il seguito, ma lasci sempre i tuoi racconti aperti, continuali che sei bravissima. |
Ciao!!!!!!! |
Ciao carissima! |
Ricordo che, da adolescente, ebbi una passione smodata per la Rivoluzione Francese e per Napoleone; ancora oggi, insieme alla Guerra Civile Americana e alla Prima Guerra Mondiale, resta uno dei miei periodi storici più amati. A quell'epoca davano su Italia 1 Lady Oscar; che grande amore fu quello! Ma, dato che non andavo a scuola per varie ragioni e non esisteva Internet così diffuso come oggi, non sapevo cosa fosse nerdare e mi limitai a vedere solo gli episodi che davano in tv. Così, purtroppo, ne so molto poco di quella storia; la riprenderò, prima o poi, merita (specie il manga, credo). |
In questo incantevole racconto lo spirito del Natale non è una semplice coincidenza temporale perché col Natale festeggiamo la fine del buio, la rinascita della luce e assieme della speranza. Così Oscar e André riemergono dal buio in cui i loro cuori sembravano essere scivolati per ritrovare la luce della speranza, il senso dello stare vicini per accettarsi ed aiutarsi. É luce quella che appare sul volto di Oscar alla vista di André e la gioia é semplicemente stare insieme. |
Mi è piaciuta molto l'idea di filtrare le vicende di Oscar e André attraverso gli occhi di un personaggio minore e silenzioso come quello dell'anziana cameriera. Tra l'altro dà un tocco molto particolare a questa os che ha il sapore di film e romanzi di altri tempi; non credo proprio, quindi, che sia di dubbia qualità, anzi trovo che anche qui il tuo stile si confermi particolarmente raffinato, descrittivo ma non pedante (le descrizioni arricchiscono la trama senza appesantirla). Il finale è molto dolce, emana calore e serenità: insomma, una perfetta storia di Natale. Detto questo, auguri in ritardo e... alla prossima! |
E' veramente una os stupenda! Dal punto di vista formale, non solo è ben scritta, con un ritmo efficace e serrato, ma sfrutta anche un pov esterno, quello di Colette, che conduce molto bene il lettore nella vicenda - come se tutte noi potessimo spiarli come lei, così da vicino. Così veniamo a scoprire gli eventuali sviluppi della situazione attraverso scorci e lampi, porte socchiuse, sguardi rubati ed elucubrazioni: intrigante, e ineccepibile narrativamente parlando. Per quanto riguarda lo spunto, è delizioso: ma certo che André non si sarebbe rassegnato, che diamine! E a questo punto sarebbe veramente bellissimo leggere un seguito, fermo restando che non ho letto Silhouette. |
Molto bella!Spero che la vicenda riesca a evolversi!Buone feste! |
Bravissima davvero... L'ho divorata, ti giuro. E spero con tutto il cuore che la vicenda si evolva e che questa splendida OS possa avere un seguito. Auguri di buone feste! |
Veramente bellissima. |
Complimenti, scrivi molto bene! Riesci a definire bene i caratteri dei nostri personaggi nonchè la loro educazione e pacatezza pur trattandosi di un singolo capitolo.Spero di aver modo di leggere presto altre tue storie, auguri e a presto! ;) Maryjay |
Ciao. Interessante l'utilizzo di una terza voce narratrice che non sia onnisciente. Trovo anche interessante il fatto che tu faccia riferimento ad un canto natalizio scritto in Austria, non so se sia stata una tua scelta quella di utilizzarlo per fare un omaggio a Maria Antonietta, anche se venne composto nel secolo successivo. Se le cose fossero andate così come racconti la storia avrebbe preso una piega diversa. Intanto ne approfitto per augurarti buon Natale. |
Cara Padme, |
Bella storia narrata da Colette, narratore che vede molte cose, ma che ne sa meno di quelle sappiamo noi - si chiede cosa possa essere successo... peccato non poter fare uno scambio: lei ci ha narrato i dettagli alla luce della sua conoscenza pregressa di quei due (la magrezza di lei, adesso eccessiva, l'annichilimento che incombeva attorno a lei quando era arrivata, la pace inspiegabile), il loro primo incontro, tanto educato, e noi vorremmo tanto poterle dire dello Strappo. |