Recensioni per
L'ultimo bacio
di belle_delamb

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/01/17, ore 14:57

Grammatica e Sintassi 18/20 (Ottimo):
Dal punto di vista grammaticale nulla da ridire, non ho rinvenuto errori di battitura o distrazione e ciò denota una grande cura e attenzione a far sì che il testo si presenti bene.
L'unico neo è stata la sovrabbondanza di punti fermi che hanno spezzato il ritmo del racconto, rendendolo meno scorrevole. Non so se fosse voluto per dare l'idea di una confessione singhiozzata, ma l'ho trovato un po' eccessivo. Ha reso la lettura più farraginosa e meno fluida.

Stile e Lessico 18/20 (Ottimo):
Lo stile semplice e fluido è arricchito da un lessico ricercato, che denota una cura nella stesura della storia ed un occhio particolarmente attento ad evitare la ripetizione della stessa parola (con un buon uso dei sinonimi) e a non banalizzare lo stile. Mi è piaciuta molto anche la scelta di dare alle ninfe un modo di parlare più ricercato, come se vivessero in un'altra epoca, fuori dal mondo: una scelta davvero azzeccata.
L'unico problema è proprio la scelta di uno stile spezzato e rotto; non so se sia solo per questa storia o sia abituale, in caso ti consiglio di rendere un po' più lunghe e fluide.

Originalità 13/15 (Ottimo):
Una storia d'amore diversa dal solito, in cui Lui non è il solito bellimbusto e non c'è nessuno "e vissero tutti felici e contenti", mi è piaciuta molto. È stato davvero inaspettato e mi ha ricordato "la Bella e la Bestia", sebbene il finale sia molto diverso dalla versione disneyana (che invece mi ha riportato alla mente il sacrificio fatto dalla sirenetta, che preferisce morire per rendere felice il suo amato, così come fa Arnold, sebbene con le dovute differenze ^^), sorprendendomi ancora di più e rimanendo coerente con la storia in sé, dimostrando che nella realtà non tutto va come vorremmo e il più delle volte si rimane con l'amaro in bocca.

Caratterizzazione personaggi 7/10 (Discreta):
Avrei preferito ti soffermassi di più su una descrizione fisica, almeno per quanto riguarda la driade di cui non hai detto nulla circa l'aspetto.
Per il resto, il carattere della driade è in primo piano, se ne segue passo passo l'evoluzione difficile e lenta, ben scandito dalla sua situazione passata alternata a quella presente: da un lato la spensieratezza e l'ingenuità della giovinezza, dall'altro la consapevolezza di essere legati indissolubilmente a qualcosa (convenzioni sociali, scelte, desideri...) e la nuova maturità acquisita.
Molto bello anche il personaggio di Arnold che rimane coerente con sé stesso fino in fondo, sacrificandosi per l'amore e la felicità dell'amata; è un personaggio molto positivo generoso e premuroso, spinto da un'abnegazione tale da portarlo alla morte. Sebbene sia preso da una furia cieca, alla fine si rende conto del suo errore e che era un comportamento esagerato (l'unica cosa, forse, che mi ha lasciata perplessa è stato il repentino cambiamento proprio di Arnold: se amava davvero la driade perché l'ha resa sua prigioniera? E perché poi si sacrifica? Quest'ultima parte è coerente con il personaggio in sé, ma non con la sua scelta di trattenere la driade)

Titolo 3/5:
Il titolo lascia presagire quello che accadrà: una storia struggente e romantica pare profilarsi all'orizzonte. Nonostante questo è un titolo molto utilizzato (e abusato) e non molto originale di per sé, purtroppo.
Scelta azzeccata ma già utilizzata.

Gradimento personale 3.5/5:
Lettura molto piacevole, in cui si segue il percorso di crescita della driade in una sorta di "iniziazione" che la toglie dal mondo frivolo, delicato e amorale delle sue sorelle per immetterla in quello della dura realtà, in cui non si può avere sempre ciò che si vuole e si è costretti a fare delle scelte dolorose ma necessarie.
Hai trattato questo tema in maniera davvero impeccabile, sia da un punto di vista stilistico che di trama, arricchito con trovate originali e inaspettate che mi hanno piacevolmente stupita.
Sebbene abbia apprezzato molto la storia, però, la mia votazione non è piena in quanto non mi ha conquistata; non è una di quelle storie che non smetterei mai di leggere. È una storia carina e inaspettata per passare il pomeriggio, ma non ti lascia emozioni forti (almeno per quanto mi riguarda).

Utilizzo pacchetti 9/15 (Buono):
Pacchetto creatura 11 (Driade)= 0.5/1
Pur avendola resa protagonista della storia, pur essendoci molti accenni che rimandano alla mitologia classica e pur essendo molto ampia e complessa la sua sfera caratteriale, manca una descrizione fisica che possa dare un'immagine completa della driade, pertanto l'uso del pacchetto non è completo.
Pacchetto creatura 24 (Goblin)= 1/1
Descrizione breve ma efficace, in cui viene sottolineato l'aspetto non proprio idilliaco del personaggio maschile, associato però ad un cuore gentile e generoso.
Pacchetto creatura 43(Sfinge)= 0.5/1
In questo caso, c'è una descrizione esaustiva ma non ho ben capito il ruolo che ha rivestito nell'economia della storia; mi ha dato l'impressione di essere un personaggio inserito forzatamente, che, però, non riesce ad adattarvisi e rimane un elemento a sé stante.
Pacchetto arma h (Gladio)= 2/3
Il gladio ha rivestito un ruolo fondamentale nella storia, in quanto è stato l'oggetto che ha sancito la fine non solo di Arnold ma anche del percorso formativo della driade; con la morte del suo amato la ragazza ha acquisito nuove consapevolezze ed è "morta" la sua spensieratezza. Non è una votazione piena in quanto manca una descrizione fisica dell'oggetto, che sebbene non fosse fondamentale nel contesto, avrebbe aiutato a ritrarre meglio la scena descritta.
Pacchetto elemento M (Catene)= 3/3
Uso magistrale e originale dell'elemento: alle catene concrete che tengono prigioniera la ninfa hai affiancato delle catene metaforiche che tengono prigionieri ciascuno di noi. Mi è piaciuta molto questa scelta: le catene sono l'elemento preponderante di tutta la vicenda e legano in maniera indissolubile non solo la protagonista ma anche gli altri personaggi.
Pacchetto luogo Kappa (Palude)= 2/3
Avrei apprezzato una descrizione più dettagliata, si fa qualche accenno al luogo in cui si svolge la vicenda ma non abbastanza da darne un'immagine completa. Mi è piaciuta molto l'idea di trasformare il bosco incantato in una palude, per rendere metaforicamente (correggimi se sbaglio) anche il percorso della ninfa che deve toccare le parti più sordide e ripugnanti della vita per poter maturare, inoltre l'imbruttimento dell'ambiente si accompagna anche al cambiamento di atteggiamento di Arnold che diventa più crudele e possessivo, salvo poi togliersi la vita per amore della driade. Il luogo, quindi, è in perfetta sintonia con i personaggi e la loro vicenda.

Nuovo recensore
26/12/16, ore 17:02

Non ho parole per descrivere quanto questa storia mi sia piaciuta. L'unica pecca è che penso che come storia a capitoli sarebbe stata valorizzata ancor di più. Comunque l'ho apprezzata molto.

Recensore Master
24/12/16, ore 10:17

Complimenti, un'altra bellissima storia.
Le ninfe ballano nude, senza curarsi di chi si uccide per causa loro. Non si pongono problemi, non hanno morale, rimorsi e rimpianti non fanno per loro. La prima ida che abbiamo di loro è che sono delle Barbie indifferenti, prese più dai loro capricci che da qualsiasi altra cosa.
Poi però, con la vicenda che capita alla protagonista, scopriamo anche un lato gretto, conformista e perché no classista. Noi siamo ninfe, non ci mescoliamo agli esseri inferiori.
La protagonista un po' ci rimane male, ma in fondo viene dallo stesso ambiente, e alla fine la suadente promessa di bei vestiti e vita da gran dama hanno la meglio sulla sua determinazione a vivere la storia con il goblin.
Lo lascia, ma anche qui c'è un interessante colpo di scena: l'orrenda creatura non è triste, buona e rassegnata come l'iconografia classica vorrebbe. Non è Elephant Man o il classico nero discriminato della filmografia sdolcinata. Arnold si dimostra vendicativo e crudele, e fa ricadere sulla svampita protagonista la colpa di aver causato la distruzione dell'intero bosco.
La protagonista riflette. Avevamo già sospettato che aveva più capacità raziocinante delle sue sorelle, e ora ne abbiamo la conferma. Fa un metaforico passaggio dall'età infantile, in cui non si ha alcuna responsabilità o consapevolezza, all'età adulta, che essenzialmente è proprio il contrario: capire le proprie responsabilità e assumersele.
Cerca una catarsi, vuole riparare al danno fatto. Sa che il popolo fatato se lo aspetta da lei, e sa che è compito suo e di nessun altro rimediare al danno fatto.
Così si risolve a cedere alle profferte del goblin, che ancora una volta ci stupisce: ce lo immagineremmo lascivo e bastardo come un famoso goblin della nostra scena politica (^^), invece Arnold questa volta ci mostra saggezza e consapevolezza. Fa quello che devi, dice. Di nuovo, assunzione delle proprie responsabilità, cosapevolezza della necessità di sacrificarsi.
Questo racconto è una bellissima metafora del passaggio dall'età infantile a quella adulta, mi sembra.
Infine, Arnold muore, tutto torna come prima. Tutto tranne la protagonista, che ora, da adulta, non riesce più a stare fra i bambini, rimanendone perà legata da metaforiche catene, dal momento che non si può liberare della propria natura e non può essere qualcosa di diverso da ciò che è.
Complimenti, un racconto molto bello anche se molto amaro.