Recensione premio per il contest "Cantami, o Diva..."
Allora, buonasera!
Dato che con te avevamo già parlato di Vikings, quando ho visto questa storia sulla tua pagina non ho potuto non fiondarmici dentro.
Ma bene, ma benissimo: hai scelto proprio i tre personaggi che più ho amato della serie, Ragnar, Ecbert e Athelstan. Ti giuro, una tripletta migliore a parer mio non la potevi fare, e ora sono qui a fangirlare un sacco.
No, ok, mi riprendo un attimo e ti lascio una recensione decente, sperando di riuscire a dire tutto. Allora, partiamo dall'evento che hai scelto: è un punto per me duro da affrontare questo, perché... perché la morte di Ragnar mi ha traumatizzato, ecco. E ancora mi ritrovo a desiderare di non aver visto il mio guerriero, la mia guida, spegnersi tra i morsi dei serpenti, con l'unico occhio aperto teso verso il cielo.
Ricordo che sono stata in un silenzio tombale quando ho guardato quella puntata, e lo stesso ho fatto leggendo questa fic: completo silenzio, ricordando tutto quello che ho provato mentre fissavo lo schermo.
C'era malinconia, tristezza, e la certezza che non sarebbe accaduto niente perché la sua sorte cambiasse; e tutto ciò si ritrova in questa fic.
Hai dato voce ai pensieri più profondi di Ragnar: Odino sembra davvero al suo fianco qui, a mostrargli il futuro, a dirgli che è tempo di andare.
A questo si aggiungono i desideri: le stille di fuoco del re ferito, che ancora lo spingono a guardare con orgoglio re Ecbert - altra presenza importantissima in quella puntata... l'espressione che aveva quando guardava Ragnar morire non la dimenticherò mai - e a immaginare, sognare, sperare di ritrovare Athelstan, dovunque sia e dovunque stia andando.
Athelstan... il monaco dagli occhi dolci che ha condiviso con il cuore del nostro amato vichingo molto più di quello che c'è stato mostrato.
Mi sono trovata anch'io a fantasticare su loro due insieme, perché si completano, dove uno si ferma l'altro prosegue ma sempre tendendo una mano verso l'altro, a dirgli di continuare; un bellissimo, silenzioso rapporto di sintonia e amicizia, rispetto reciproco, e amore.
L'unica consolazione di questa vicenda, della caccia e sconfitta al grande cinghiale, è proprio l'amore: quello che vince la morte e forse ricondurrà insieme le due anime divise di questa storia.
E' stato un flash bellissimo, una discesa nei ricordi e nelle sensazioni - pure nelle mie -, e quanto vorrei ce ne fossero di così nella sezione!
Per ora, i miei complimenti, mi è piaciuta molto - e non si notava, eh, proprio no - e spero di leggerne ancora di fic del genere!
Sei brava ad entrare nell'animo dei personaggi, pure di quelli un po' complessi come Ecbert e Ragnar. Tanto di cappello.
Alla prossima :)
Manto |