Recensioni per
Parole nel buio
di Tenue

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/06/20, ore 22:38

Ti chiedo scusa anche io per il mio ritardo, ma eccomi qui da te finalmente! Anche io volevo leggere qualcosa dedicato ad Haikyuu! e ho trovato questa anche perché... beh, ricordo bene il contest in questione! ^^
Ho trovato questa KuroKen molto dolce e ben scritta, in particolare mi sono piaciute molto le descrizioni all'inizio che mi hanno trasportato in una sorta di POV da parte di Kuroo, trovo che certe descrizioni siano molto da lui e gli calzino a pennello, nel suo modo di vedere e tenere alla squadra.
Mi è anche particolarmente piaciuta molto la dinamica, per non parlare dei gesti che sono molto esplicativi: Kuroo che abbraccia Kenma, con quel suo modo di fare protettivo o ancora prima Kenma che osserva Kuroo, con quel suo spirito di osservazione con cui abbiamo imparato a conoscerlo in Haikyuu! Usare il blackout è stato il risultato dell'aver usato una scusa simile come quella del restare soli e arrivare infine alla dichiarazione finale, una dichiarazione che non ha bisogno di essere esplicita ma che lo fa usando una frase ben significativa e che lascia intendere tutto il resto e il non detto.
Ti ringrazio ancora per aver scambiato con me e mi scuso anche io per il ritardo!

Recensore Junior
01/02/17, ore 19:41

Eccomi qui!
Lascio volentieri una recensione alla tua storia, ti ringrazio per averla scritta per il contest. Credo che, al di là del fatto che mi sarebbe piaciuta una parte più ampia riguardante lo sport, tu abbia descritto molto bene la coppia protagonista: Kenma è intelligente, ma chiuso nei confronti degli altri, e a volte sembra quasi impacciato, mentre Kuroo, che in generale è un personaggio impertinente, nei suoi confronti si comporta in tutt'altro modo, diventando perfino protettivo. In particolare, credo che tu abbia adattato bene la storia alla citazione presa come ispirazione: Kenma è riflessivo, e questa caratteristica calza a pennello in una situazione in cui ci siano da capire delle "parole che, pur restando mute, gridano". Kuroo, per contro, è istintivo, quindi il suo affetto si manifesta attraverso le azioni, in indizi che, prima o poi, Kenma coglierà sicuramente ^^
Riporto qui di seguito il giudizio del contest.
Ciao!
Missy

Giudizio del contest "Autunno, stagione di sport e di amori sotto caduche foglie"

Ortografia, punteggiatura e grammatica: 7/10
 
 Ho notato alcuni errori ricorrenti: “sì” richiede sempre la “i” accentata, “in fondo” si scrive con lo spazio, non esiste come parola unica (almeno, non nell’accezione in cui l’hai usata, ovvero come avverbio). 
 Inoltre, ho notato un po’ di errori sparsi di ortografia: “sopraciglio”, “lì” senza l’accento, “hey” anziché “ehi” (la prima è la trascrizione inglese), “stano” anziché “strano”, “guancie”, “nessun’altro”, ecc. 
 Passiamo alla punteggiatura. Anche qui ho notato alcune sviste: mancano il punto fermo dopo “Ribatte il capitano della Nekoma”, il trattino per chiudere il dialogo in “Non sarà difficile trovarlo”, il punto interrogativo nella domanda “Di fare cosa, esattamente?”. Ci sono inoltre delle frasi che richiederebbero la sistemazione delle virgole e la separazione della reggente. Ne porto ad esempio un paio dove il posizionamento della punteggiatura stride maggiormente: “Kenma aggrotta leggermente le sopracciglia, nonostante non gli dispiacciano le attenzioni di Kuroo lo mettono in imbarazzo” dovrebbe diventare “Kenma aggrotta leggermente le sopracciglia; nonostante non gli dispiacciano, le attenzioni di Kuroo lo mettono in imbarazzo”, mentre “se tu provassi, a non dare ascolto alle tue paranoie, ma provassi invece a sentire le mie di parole, forse capiresti, perché continuo a starti accanto, a toccarti e a prendermi cura di te” dovrebbe diventare “se tu provassi a non dare ascolto alle tue paranoie, ma provassi invece a sentire le mie, di parole, forse capiresti perché continuo a starti accanto, a toccarti e a prendermi cura di te”. 
Sempre parlando di punteggiatura, “nessun altro” non richiede l’apostrofo, in quanto non si elide nessuna lettera. 
 L’errore più rilevante riguardo la grammatica, è la concordanza dei verbi. La storia è narrata interamente al presente, quindi tutti i verbi devono rispettare questo tempo. Ma non sempre è così. Nelle frasi “Una piccola creaturina che ha paura del buio, ecco cos’era” e “Perché se aveva davvero colto il significato di quelle parole” la coniugazione passa inspiegabilmente al passato, così come in “E lui gli era sempre stato accanto” o “disse, posandogli un bacio sulla guancia”. 

Lessico, forma e stile: 8/10 
 Mentre il lessico è adeguato allo stile narrativo, ho tolto qualche punto riguardo la forma in quanto vi sono alcune frasi che non mi convincono pienamente. 
 “Evidentemente deve aver notato gli sguardi furtivi di Kenma, le sue parole…”: questa frase fa parte di un periodo in cui la narrazione prende in considerazione il punto di vista di Kenma. In pratica, Kenma è il soggetto, quindi non può comparire anche come complemento, ma la frase va trasformata in “deve aver notato i suoi sguardi furtivi”. 
 In altre frasi ho notato la mancanza di preposizioni; sicuramente un errore di distrazione, però ho dovuto comunque prenderli in considerazione per la valutazione. Cito alcuni esempi: “non manca mai a far sentire la sua voce” (di far sentire), “immerso quella vasta oscurità” (in quella vasta oscurità), “le loro mani sfiorarono accanto alla leva” (si sfiorarono). 
 In generale, in tutto il testo ho trovato un uso troppo ampio dei pronomi possessivi. È un errore che commettono in tanti, probabilmente a causa di un retaggio della lingua inglese: se, infatti, in inglese è obbligatorio l’utilizzo dei possessivi, la regola non vale in italiano, dove invece succede il contrario. Troppi possessivi appesantiscono inutilmente la lettura, e spesso non apportano nessun valore aggiunto al testo. Immagino che l’autore abbia paura di non trasmettere adeguatamente al lettore “cosa” appartiene a “chi”, ma spesso questo è un timore solo, appunto, dell’autore. Abbi più fiducia nei lettori ^^ 
 E, a proposito di retaggi di altre lingue, ho notato che ad un certo punto fai esclamare “Oi” a Bokuto: “Oi” non appartiene alla lingua italiana, ma al giapponese, e si traduce con “ehi” (a meno che tu non voglia far parlare il tuo personaggio in bolognese XD). Comunque, non ho valutato come errore questa esclamazione, in quanto nell’anime si sente spesso e l’ho considerata come una caratteristica di Bokuto, tanto più che stiamo parlando di un dialogo (ma ci tengo a sottolineare che, in realtà, in uno scritto italiano le esclamazioni dovrebbero essere coerenti con la lingua utilizzata). 

Caratterizzazione dei personaggi: 5/5 
 Kuroo è impertinente e, allo stesso tempo, protettivo verso Kenma, mentre quest’ultimo è composto e riservato al punto giusto. Non ho visto descrizioni fuori dai canoni nella caratterizzazione, perciò non ho penalizzato il punteggio. 

Attinenza al prompt: 4/5 
 Manca un punto per raggiungere il punteggio pieno, e ti dico subito perché: la storia si svolge prevalentemente nel sotterraneo della palestra, e lo sport incide poco sulla vicenda. All’inizio ci troviamo nel bel mezzo di un allenamento ma, ai fini della trama, avrebbe potuto anche non esserci e non sarebbe cambiato nulla. In pratica, non è stata sfruttata appieno la componente “sport”, dando peso quasi esclusivamente alla componente “sentimento”. 

Utilizzo della citazione bonus: 3/3 
 Mi è piaciuto molto come è stata utilizzata la citazione: la dichiarazione dei sentimenti di Kuroo non avviene a parole ma si evince attraverso i gesti, giorno per giorno, gesti che attendono solo di essere interpretati nel modo giusto. Quindi: punteggio pieno! 

Gradimento personale: 4/5 
 Avrei preferito che lo sport fosse stato più presente all’interno della trama, ma in definitiva la tua storia mi è piaciuta. Partendo da una situazione comune (una partita di allenamento), si sviluppa attraverso un pretesto (il blackout) e prende forma portandoci alla nascita di un nuovo amore! La trama non è particolarmente originale, ma ha tutte le carte in regola per costituire una piacevole lettura sulla coppia Kuroo/Kenma, e l’ho trovata carina. Mi ha fatto piacere leggerla ^^ 

Punteggio totale: 31 

Recensore Master
22/01/17, ore 23:21

Recensione premio al contest "Truth or dare? Love is in the air!"

Ehilà, Tenue, finalmente inizio a lasciare recensioni premio anche a te. Ci ho messo un po', yas, ma spero di poter finire in fretta AHAHAHAH POVERA ILLUSA.

Dunque, dunque. Già il fatto che sia incentrata su Kenma e Kuroo è un solido punto di partenza. Perché io adoro Kenma e perché tutte le fanfiction con questi due sono quasi sempre cuteness overload assicurato. O angst overload. Ma questi sono dettagli.
Ho trovato la caratterizzazione perfettamente in linea con quella dei personaggi originali, Kenma è silenzioso, adorabile e insicuro come me lo ricordo e Kuroo è semplicemente un raggio di sole. Il loro rapporto è davvero tenero, adoro come Kuroo si prenda sempre cura di quel piccoletto e sia super affettuoso, mentre lui cerca di nascondere la cotta madornale che si è preso.

Lo stile è davvero leggero e rispecchia la tenerezza di tutta la vicenda. Anche la descrizione di quel piccolo spicchio di partira all'inizio è davvero ben riuscito, sono riuscita a vedere i giocatori muoversi nella mia mente.
Non ho notato alcun errore, inoltre, anche avendo riletto la storia una seconda volta.
E quel finale, quel "Le sente le parole di Kuroo adesso, scivolare sulle sue labbra" come metafora di un bacio, coronano il tutto con un'ondata di dolcezza che investe in pieno noi lettori, lasciandoci il cuore pieno di fluff e un sorriso sulle labbra.
Davvero, una fanfiction riuscitissima su tutti i frangenti, mi è piaciuta molto.
Ora credo di non avere nient'altro da dirti, a presto!

~seth

Recensore Master
03/01/17, ore 01:06

Ma che tenerezza questa Kuroken *-* mi piaciuta tantissimo! In particolare la parte dell'allenamento in partita XD e poi la dolcezza di Kenma *-* lui è qualcosa di troppo carino! Anche quando vuole fare il duro XD quel "Sei adorabile" seguito da un bacino mi ha fatta annegare nella mia fangirlaggine XD complimenti davvero ;)
SS (SuperSara).

Recensore Junior
31/12/16, ore 16:33

Cara Tenue,
Questa cosa è splendida: sono venuta a mancare per qualche settimana da EFP, e sono tornata giusto in tempo per vedere una nuova KuroKen affiorare tra le ultime fanfiction pubblicate. A saperlo mi sarei assentata prima, ahahah! ♡ Altra cosa che vorrei fare è augurarti buona Vigilia del primo dell’anno, visto il giorno nel quale sto pubblicando la recensione a questa fanfiction assolutamente adorabile! Spero tu abbia passato un anno splendido segnato, oltre che da bassi – purtroppo impossibili da evitare – anche da alti che abbiano influenzato positivamente la tua vita.
Ma ora passiamo alla fanfiction stessa, che ne pensi?
La prima cosa che ho notato in questa storia è, nemmeno a dirlo, la triste mancanza di recensioni. Non capisco, forse le persone sono in vacanza e non hanno la possibilità fisica di commentare? Si è bloccata la tastiera del computer? Hanno finito i giga sui cellulari? Tutto questo rimarrà un mistero purtroppo, ma quello che posso fare per aggiustare almeno in parte questa tremenda ingiustizia è il commentarti io stessa questa one-shot davvero carinissima. Certo, sarà solo un commento, ma spero comunque che apprezzerai!
Allora, la prima cosa che mi è saltata all’occhio di questo monocapitolo è sicuramente una cosa che spesso si prende sottogamba o che comunque si dà per scontata, ma che nessuno alla fin fine fa: Descrivere una partita di pallavolo. Infatti, nonostante l’universo originario sia quello dello spokon, bisogna notare come la maggior parte delle persone che scrivono preferiscano allontanarsi dalle ‘difficoltà’ che scrivere una fanfiction sulla pallavolo comporta, e che di base si compone in descrizioni veloci e verosimili di azioni che spesso, in quanto non giocatori, molta gente finisce per cercare di evitare. Invece tu ti sei buttata praticamente a capofitto sulla cosa, iniziando proprio con una partita – o almeno, con i punti fondamentali per finire un set (?) – permettendo al lettore di inserirsi con entusiasmo in quelle poche azioni necessarie ad inserirsi subito nella storia.
Mi ha colpito subito, devo ammettere, l’incredibile verosimiglianza di Kenma come alzatore. Sono riuscita non solo ad immaginarlo benissimo ma anche, e soprattutto, a pensare subito ‘sì, è lui’, mentre lo immaginavo così piccolo e accorto studiare il campo con quelle sue pupille lunghe e attente. Richiamare il ‘motto’ della squadra è stato un ottimo modo per permetterci l’inserimento diretto all’interno dei pensieri di Kenma, ed anche se ad un certo punto è sembrato essere un po’ esagerato sono abbastanza certa sia stato perché lo stesso Kenma la vede un po’ come un’esagerazione, ad un certo punto. Insomma, Kuroo a volte è leggermente– troppo, diciamo. (…) Ma è incredibilmente adorabile proprio per questo, perché è sempre così tutto, così caldo, così attento, così protettivo, così esagitato quando pensa al minore in generale. Non so se sono riuscita a esporre bene la cosa senza farlo sembrare una persona un po’ da centro medico, ma insomma quello che volevo scrivere, in parole povere, è che vederlo sempre così pronto nei confronti di Kenma è una delle cose che più imbarazzano e più ben dispongono Kenma stesso al maggiore, e questo dualismo è uno dei fattori che più apprezzo di questa coppia. Che poi sarebbe anche la mia OTP quindi insomma, jackpot. Svelato anche il mistero per il quale commento quasi esclusivamente le KuroKen. (…) Ma torniamo a bomba nel capitolo, perché ci siamo appena fermati ai primi paragrafi ed abbiamo ancora l’intera fanfiction da recensire.
Insomma: proprio quando stavo per credere l’intera storia si sarebbe ambientata nel campo da gioco, ecco che la luce se ne va e troviamo i personaggi inghiottiti da una densa coltre di oscurità, per la gioia di– beh, nessuno di base, eccezion fatta per noi lettori che avremo così modo di seguire Kuroo e Kenma in solitaria fuori dalla palestra. (?) Devo essere sincera, credo che i personaggi fossero molto più spontanei in campo che fuori, nel senso che credo che ti siano venuti particolarmente bene soprattutto nella prima parte della storia! Ma è il loro ambiente, e soprattutto la parte dopo è molto più delicata come situazione, quindi come non capire questa leggera difficoltà nel loro modo di porsi quando si finisce, di base, nella movimentata visione panicata della testa di Kenma? Ecco, questa è un’altra cosa che ho apprezzato un sacco della storia: le insicurezze del minore. Sono calzanti, descritte con naturalezza, ma non lunghe abbastanza da venirne inghiottiti perdendo l’estremo fluff nel quale ci si immerge man mano che si scende alla ricerca di questo benedetto generatore scomparso chissà dove e palesemente di parte in questa storia, perché nulla mi toglierà dalla testa che abbia reso la sua ricerca incredibilmente difficile per dare tempo ai due di creare l’atmosfera giusta per affrontare i loro sentimenti. E soprattutto a Kenma per abituarsi sia al fatto di averli, che alla possibilità Kuroo corrisponda gli stessi. (…)
Ho apprezzato moltissime scene, ma davvero tante. Da quella iniziale, come già detto all’inizio, a quella quando Kenma prende l’iniziativa: il ché accade più volte, a dire il vero. Ecco, questa è una delle cose che volevo commentare all’inizio e che poi invece mi sono scordata di recensire: adoro, adoro tantissimo Kenma che prende l’iniziativa e non fa l’ameba triste.
Perché è pieno di insicurezze, ha dubbi su moltissime cose, vive nell’incertezza celata che nessuno possa davvero trovarlo interessante – ben che meno Kuroo – e che il suo pensarlo sia tutto un lavoro di malintesi che presto o tardi lo faranno sentire solo, ma nonostante ciò lui agisce, si muove, fa punti, avanza nell’oscurità quando necessario, ed infine– oh, la fine. Quanto è stata bella, calda, incredibilmente delicata la fine?
Ma arriviamoci per gradi perché no!, questa recensione non è ancora pronta per vedere il punto finale. Perché ancora non abbiamo realizzato una parte fondamentale, una parte che ancora non abbiamo nemmeno citato e che invece ha bisogno della massima attenzione per non farla passare sott’occhio: La percezione di Kenma da parte di Kuroo.
Perché se da una parte ci stanno Kenma e le sue insicurezze, hai descritto dall’altra un Kuroo che non si stanca mai di far notare all’altro quanto lo apprezzi e ci tenga a lui sotto ogni sfumatura affettiva possibile; e se non lo fa a parole, parole che non arrivano a Kenma chiuso nella sua bolla di paranoie, lo fa a fatti, con una carezza, uno sfiorarsi morbido, un abbraccio caldo e ferreo. Se Kuroo è un arcobaleno di azioni, Kenma diventa di riflesso un arcobaleno di reazioni. E di prove su questa cosa ne abbiamo molte, a partire da:

“Kenma prende l'iniziativa e comincia ad addentrarsi nella stanza, con le mani avanti per non sbattere contro niente. Kuroo osserva divertito il corpo gracile del più piccolo cominciare a tremare leggermente. Gli cinge la vita con un braccio e si avvicina un po' di più.
-Kenma.-
Sentire la sua voce gli fa stringere lo stomaco.
“Che diavolo sta facendo Kuroo?”
Kenma si blocca, improvvisamente la sua mente si annebbia e non riesce più a pensare razionalmente. Sente il braccio di Kuroo premere contro di lui. Sente la sua voce, è diversa. E' bella, bella da morire. Kenma ama la sua voce.”

Ad ancora:

“-Kenma.- La voce di Kuroo è ancora lì -Stai bene?- Chiede, paziente.
-Si.- La risposta dell'alzatore è sicura, più di quanto avrebbe sperato -Stavo solo pensando, sto bene.-
Kuroo però, non stacca gli occhi da lui. -Kenma...-”

Od infine:

“Le loro mani sfiorano accanto alla leva . Quella di Kuroo indugia un attimo su di essa, mentre quella di Kenma si scosta subito.
Kuroo decide che la luce può aspettare, si sporge su Kenma e la sua mano finisce di nuovo tra i suoi capelli. L'alzatore abbassa la testa, sentendo le guance improvvisamente calde.
“Dannazione”
Sente che Kuroo si è fatto più vicino, e lo sta guardando. Sente il suo sguardo su di sé, su ogni parte del suo corpo. Lo trafigge, nonostante l'oscurità, sa che riesce a vederlo.”

La parte finale, poi, è veramente degna di essere citata per sempre. Perché non solo la frase in corsivo è splendida, quella sulle parole che pur restando mute gridano, ma anche la parte veramente finale della storia che io sinceramente ho adorato e che più di tutto il resto ha reso necessario scrivere questa recensione. Kenma e la sua realizzazione, Kenma ed i suoi piccoli gesti, Kenma che prende l’iniziativa dopo un Kuroo che di iniziativa ne ha avuta tanta, sempre, e che forse soprattutto per questo si merita che sia Kenma a fare il passetto finale nell’ultimo atto della loro dichiarazione.

“Kenma emette un verso di disappunto, ma non si allontana. Si ferma invece e si mette in punta di piedi. Infondo sono soli, non c'è nessun'altro lì a parte lui e la persona di cui si fida di più al mondo. Può farlo.
Allora si allunga verso di lui, chiude gli occhi e le braccia di Kuroo avvolgono il suo piccolo corpo.
Le sente le parole di Kuroo adesso, scivolare sulle sue labbra.”

Ed io qui mi sciolgo per sempre.
E non ho altro modo per descrivere le mie emozioni al di fuori di ‘sciogliere’, al momento, quindi chiuderò qui la mia recensione, con i miei complimenti per la tua fanfiction e la mia gioia nell’averla letta. Spero tantissimo di leggere altre KuroKen così carine tue, anche perché come ormai penso si sia capito io di loro due leggo praticamente tutto quello che c’è e recensisco praticamente tutto quello che mi piace. (…)

Un saluto,
Ps. Oggi è la vigilia quindi in generale dovrebbe già essere permesso fare gli auguri di buon anno, ma non vorrei fosse come il compleanno che farli prima è maleducazione? Ma tanto probabilmente leggerai questa recensione nel prossimo anno, quindi: Buon 2017!

Nanas
(Recensione modificata il 31/12/2016 - 04:36 pm)