È bella la tua storia. Il lettore, quasi, neanche si accorge di entrare dentro il passato della protagonista, mentre osserva l'immensità della valle all'alba dai suoi occhi. Ma poi avverte un dolore tra le righe, ancora prima che lei ne parli. Ci sarebbero tantissime cose da dire, alcune le sento vicine a me più di altre. Come che certe madri abbiano sposato il sacrificio e il ruolo inviolabile della famiglia a tal punto da non voler vedere al di là del loro naso, neanche quando si tratta della propria figlia. O quanto la nostra vita sia innegabilmente imprevedibile, come i nostri sogni. Queste sono solo due delle riflessioni che ciò che hai scritto mi ha ispirato.
Ciao!