Grammatica e Sintassi= 14/20 (Buono):
L'uso della punteggiatura non è sempre stato, a mio avviso, efficace: punti fermi dove potevano essere messi i due punti, virgole al posto di punti e virgola e virgole dove ci stavano bene i due punti. Qualche errore di distrazione (apostrofi e accenti dimenticati) e l'uso ravvicinato di una stessa parola (es. "il villaggio che si stendeva ai piedi del castello, solo due volte aveva abbandonato l’ombra del castello per andarci...) hanno contribuito ad inficiare la resa complessiva della storia e ne hanno reso meno scorrevole la lettura. La scelta di utilizzare frasi brevi, a volte, ha spezzato la continuità della storia e ne ha reso il ritmo un po' singhiozzato e sincopato.
Stile e Lessico= 14/20 (Buono):
Stile semplice ma non banale, chiaro, pulito e coinciso; non è troppo ricercato e questo fa sì che la comprensione della frase sia immediata. Qualche frase evocativa lo ha impreziosito ma non al punto da entusiasmarmi od estasiarmi.
Un mio piccolo consiglio è di mettere più frasi suggestive, senza esagerare ovviamente, per arricchire uno stile molto lineare e semplice.
Lessico non troppo ricercato e arzigogolato che contribuisce a rendere la storia scorrevole, chiara e piacevole; purtroppo è un po' ripetitivo, ricorri allo stesso bagaglio di parole, soprattutto nei dialoghi (sbottò, mormorò, rispose..); io ti consiglio di usare i sinonimi che a volte donano anche delle sfumature di significato diverse e preziose.
Originalità= 10/15 (Buono):
La figura del dampiro è arricchita da questa capacità originale ed affascinante di vedere, interpretare e capire le ombre che ho molto apprezzato e mi ha molto intrigato.
La trama è semplice e lineare e tocca argomenti molto interessanti e intriganti (la coesistenza dentro di noi di bene e male, la concezione di mostro e di umano)
Caratterizzazione personaggi= 7/10 (Discreta):
Trovo una scelta geniale e sottilmente sarcastica e malvagia chiamare Bianca Bianca, mette ancora più in evidenza la sua diversità che spicca su tutti gli altri.
La descrizione dei personaggi è ben fatta: lasci che il loro carattere affiori a poco a poco attraverso azioni e parole; inoltre non sono banali, per quanto abbiano un tratto caratteristico (Bianca l'insicurezza, Gheorghe la coggiutaggine) rivelano anche una serie di piccole sfumature.
Avrei apprezzato una descrizione più estesa e particolareggiata per Ilenia, che nonostante sia un personaggio fondamentale per l'economia della storia viene lasciato un po' in ombra, alcuni tratti del suo carattere si intuiscono ma rimane una figura un po' nebulosa e incerta.
Titolo=3/5:
Sebbene sia ad effetto e descriva bene la storia e la protagonista (ombre sono quelle che lei vede e studia ed ombre sono quelle che ottenebrano la sua essenza e la sua anima), avrei preferito un titolo un po' più originale, un titolo di una sola parola è banale e scontato.
Gradimento personale= 2/5:
Mi spiace aver dato una votazione così bassa, ma la storia mi è piaciuta solo in parte: l'inizio è stato spettacolare, la leggera trama che hai tessuto ha messo in luce una situazione complessa, ricca di angoscia ed emozioni, una protagonista misteriosa ed intrigante così come Ilenia, di cui ho apprezzato tantissimo l'ambiguità (all'inizio credevo fosse lei il vampiro, sebbene non ne avesse le caratteristiche fisiche).
Ma purtroppo mi ha deluso nel finale, frantumando le mie aspettative: la conclusione mi è sembrata un po' claudicante nella trama, ho avuto l'impressione che quella parte sia stata tirata via, come se avessi avuto fretta di concludere, e molte cose non vengono spiegate come dovrebbero: perché il padre di Bianca è comparso così all'improvviso e che cosa vuole da lei (presumo che avendo rotto l'incantesimo che la legava al mondo umano, il vampiro abbia avvertito la sua presenza; ma nella storia non lo dici ed è solo una mia supposizione), e da dove arriva la spada di cui è improvvisamente armato?
Perché Gheorghe ha questo cambiamento improvviso e da scemotto e bulletto del villaggio rinsavisce improvvisamente (per coerenza sarebbe dovuto contrastare Bianca e non aiutarla)? Perché improvvisamente tutte le guardie l'accettano tra le loro fila e danno la vita per proteggerla?
Soprattutto questo cambiamento mi ha lasciato perplessa: mi è sembrato piuttosto repentino ed immotivato, sopratutto a causa del livore che correva tra Bianca e gli altri e che tu hai ben evidenziato nelle parti precedenti.
Un'altra piccola nota: “Si può essere sotto il controllo di un solo demone alla volta e, io, sono sua.”, questa frase pronunciata da Ilenia mi è sembrata un po' un controsenso: se la donna crede che Bianca non sia un mostro perché la definisce un demone? Non è un po' in contrasto con quanto pensa?
Questi buchi di trama e queste incoerenze non mi hanno permesso di capire appieno come si è svolta l'ultima parte della storia, è tutto troppo concentrato e confuso, gli eventi si susseguono l'un l'altro ad un ritmo incalzante che, però, non fa capire la logica che li collega.
È una storia con del potenziale che tratta di tematiche interessanti ma che, purtroppo, non vengono completamente sviluppate e articolate, solamente accennate: tutta la lotta interiore che presumo abbia sconvolto Bianca, viene risolta in una frase, e quella che ha permesso a Gheorghe di cambiare non viene nemmeno trattata.
È un peccato, perché sei riuscita a creare una protagonista meravigliosa, intrigante e articolata, una situazione interessante, attuale e delicata, ma hai risolto questa complessa rappresentazione con un finale trasandato e incompleto, che necessita di spiegazioni e chiarimenti che non ci sono, lasciando il lettore con un sacco di dubbi irrisolti.
Un paio di paragrafi in più avrebbero permesso di avere una visione più completa e particolareggiata.
Utilizzo pacchetti= 6/15 (Sufficiente):
Pacchetto creatura 8 (Dampiro)= 1/1
Hai utilizzato benissimo la figura del Dampiro, descrivendola a pennello sia nella sua forma umana che in quella più "vampiresca", l'insistenza sulla sua diversità è sottolineata molte volte e anche il nome che le hai dato è una luce puntata su di essa.
Pacchetto creatura 7 (Coboldo)= 0/1
Avrei preferito una descrizione più particolareggiata di Cornel: non hai dato indicazioni che lo individuassero univocamente come coboldo; dalla tua descrizione è assimilabile più ad un gargoyle, sarebbero bastati un paio di dettagli come tratti da rettile e una coda.
Pacchetto arma j (Naginata)= 1/3
L'arma ha un ruolo importante nella trama: è l'arma che distrugge il signore oscuro, ma purtroppo se uno non sapesse che cosa è una naginata non capirebbe nulla. Non hai mai dato una descrizione dell'arma, limitandoti semplicemente a dire che è fatta di legno e acciaio, ma non si capisce se sia una sorta di lancia o pugnale o spada. Sarebbe bastata una riga, nulla di troppo articolato, ma bastante per far sì che il lettore si facesse un'idea della forma dell'arma.
Pacchetto elemento C (Pergamena)= 3/3
Punteggio pieno per quanto riguarda, invece, l'utilizzo della pergamena. È un oggetto fondamentale sia ai fini della trama sia per la protagonista, è il cuore e il perno della tua storia e mi è piaciuto molto questo ruolo di importanza che le hai dato
Pacchetto luogo Rho (Castello)= 1/3
Il castello ha un ruolo centrale, ma anche in questo caso non se ne ha nessuna descrizione, non si sa se sia grande o piccolo, maestoso o lugubre. Un paragrafo in più speso a suo favore avrebbe giovato ai lettori che si immaginano le scene e non riescono a contestualizzarle. Una descrizione più particolareggiata sarebbe stata di dovere, soprattutto per il fatto che è l'unica e fondamentale ambientazione della tua storia.
Pacchetto citazione 8 ("Se incontri uno convinto di sapere tutto e sicuro di saper fare tutto, non ti puoi sbagliare: è un imbecille")= 0/3
Non ho ben capito l'uso che hai fatto della citazione, presumo si riferisca a Gheorgeh, ma potrebbe benissimo essere adatta anche al Signore delle Tenebre. Anche in questo caso non sei stata molto chiara. |
