Cuu **
Salve alla mia kohai preferita! E come ti dicevo per messaggio, visto che è ora che inizi a recuperare tutto ciò che non ti ho recensito da anni (con la storia della challenge e dei quotidiani scleri mi è sfuggito il tempo e, urgh... ma i mesi sono volati così velocemente?), partiamo da qui e dalla prima frase: Genos era logorroico.
Io, ti giuro, ci ho provato a non ridere: ma nulla, non ho resistito perché questo è effettivamente quello che pensano tutti coloro che siano un po' sani di mente o che amino il silenzio e non siano un fiume in piena di parole quanto lui - tanto che, visto che io non faccio parte di queste categorie, non l'ho pensato LOL. Un'intro e una considerazione adeguatissima e parecchio verosimile, come tutto il resto della scena: Takane che quasi impazzisce e praticamente fa una combo con Saitama perché la pensano uguale, e anche per la replica di Genos alle sue domande. Ecco i meme che io non riuscirò mai a fare, ma in cui qualcuna è davvero abile (ti invidio in questo).
Anche la scena finale, che sempre si ricollega al canon, conclude una parte mezza esilarante; mezza, appunto, perché presenta anche una nota più amara - che tornerà anche più sotto -: il passato di Genos e la considerazione di quanto sia un mondo duro quello in cui vivono, dove ognuno ha perso almeno una persona e questa sembra quasi essere divenuta la prassi: una situazione dolce amara dove alle continue catastrofi - tanto che Takane definisce la fine della città di Genos una cosa normale per gli standard in cui vivono -, pur arginate dagli eroi ma sempre nel limite del possibile, si unisce la considerazione che tutto sembra proseguire senza una grande memoria, rimpiazzando gli avvenimenti così come si ricostruiscono le città distrutte.
E' un tema brutale e difficile, ma è la realtà che vediamo qui: la vita va avanti comunque, non può fermarsi a piangere sempre, anche se ovviamente sacrifica la serenità.
Comunque sia, un clima meno pesante riprende appena si fa riferimento alla Casa dell'Evoluzione e al fatto che Genos le stia raccontando ogni cosa come se le fosse in confidenza, cosa che lei trova ovviamente strana: perché, punto fortissimo della storia, la tua Takane è talmente naturale che ovviamente certe cose le trova strane, come persone che immediatamente mostrano un atteggiamento rilassato, quasi conoscessero l'altro/a da tempo.
E' anche abbastanza ironica e spigliata come ho imparato a conoscere: tutti i tratti di un'OC che funziona. Che dire, infatti, di come punzecchi Saitama riguardo alla vicenda vissuta con il numero Uno della Casa dell'Evoluzione e tutta la trafila di domande su che tipo di animale fosse (quando tira in ballo l'opzione Pinguino mi sono ritrovata a soffocare, non mi ricordavo questa perla - oltre al fatto che cita l'amico delle elementari a cui piacevano gli insetti. Mlmlml, I see what you did here...)? E di come la cosa, inevitabimente, finisca nel meme.
... Ed ecco che ci catapultiamo nel cuore della fic, quella che riguarda lei e lui, che ormai tutti sappiamo chi sia ma tant'è.
Una figura che compare apposta nei momenti meno opportuni o dove la giovane è impegnata a far altro, apposta per percularla: insomma, è nato per essere la sua ombra burlona, per non dire di peggio.
E ancora una volta mi trovo a dire che li adoro, da capo a piedi: così legati e complici, capaci di parlarsi anche di rimanere in silenzio, bisognosi di poco per sentirsi vicini.
La slice of life tra amici - e come no - si esprime benissimo nella scena al fiume, dove, a parte una breve ombra, tutto ha i colori di un pomeriggio spensierato tra due anime affini; e anche quando si sposta nell'appartamento della ragazza continua sulla stessa linea, anche se, alla luce di tutti i nostri discorsi e forse palesamente voluto, si nota la maggior intimità. E' da un po' di tempo che le cose tra loro si stanno evolvendo ma sono ancora sottopelle; e dopo anni e anni di relazione d'amicizia è anche più tosto relazionarsi con un cambiamento importante quanto una friends to lovers, quindi, ecco, ci sta quell'aura di cambiamento ma sottile, impercettibile ancora.
E non posso negare, quando lui le dice che potrebbe entrare di notte nel suo appartamento, di aver ghignato male u.u Ma tanto i miei pensieri in merito li sai e io li esprimo pure su carta (su computer, pardon), quindi che parlo a fare in merito?
Ed ecco che dopo una simile giornata, si ritorna al meme con una breve scena con Saitama e la memorabile chiusura di essa con Genos, così come l'opera originale ci ha educato; e niente, stiamo pronti per il prossimo capitolo dove, lo so già, di confusione ne gira.
La fic sta procedendo molto bene e mi piace sinceramente: ogni nuovo capitolo aggiunge qualcosa di nuovo e approfondisce le dinamiche tra mondo, personaggio e altri personaggi, e da qui non devi far altro che continuare.
Un grande bacio,
Tua Manto.
|