Prima di tutto, ti ringrazio per averci reso partecipi di questo primo tuo lavoro, e di aver deciso di pubblicarlo!
Come ti capisco, a volte scrivere è l'unico modo per sfogare tutte le valanghe di feels che ci investono dopo la visione di ogni puntata.
Sì hai ragione, l'introspezione di Yuri è molto approfondita, e mi piace come tu abbia evidenziato il gran casino che questo ragazzo ha in testa. Insomma, non è una storia serena e spensierata (anche se dovrebbe esserlo perché Yuri ha appena vinto l'oro, ma come detto prima, non è un personaggio così semplice, non può gioire e basta).
Hai azzeccato a pieno il ruolo di Otabek: lui sa perfettamente quando avvicinare Yuri (e come avvicinarlo), quando starsene in disparte, quanto e come stuzzicare il suo interesse, senza però essere invadente o imporsi a lui. E questo suo comportamento, che potremmo definire delicato, o meglio discreto, si vede benissimo in questa storia.
Il momento in cui Yuri si appoggia a lui, mi è piaciuto tantissimo. Diciamo pure che ha spezzato il mio povero vecchio cuore. Girano un sacco di fanart che immortalano Yuri che abbraccia Otabek subito dopo aver vinto il Grand Prix, e vedere questa immagine realizzata in una fanfiction mi ha riempito di gioia.
Poi, un'altra parte che mi è piaciuta, è stato l'inizio, in cui descrivi i pensieri di Yuri. Effettivamente, ha una faccia così seria quando lo inquadrano sul podio, che ci si chiede cosa gli passi per la testa, cosa lo turbi. E credo che tu abbia proprio indovinato i suoi pensieri.
Sono giunto dove volevo, Viktor, io sono qui, il tuo maialino sta un gradino sotto, perché non hai allenato me?
Bellissima, davvero bellissima questa frase. Ed è perfetta per essere messa nella testa di Yuri Plisetsky.
Beh, che altro dire? Grazie per aver scritto e pubblicato quest'altro scorcio di Otayuri post Gran Prix ♥ è stato davvero, davvero gradito!
Alla prossima :)
Silvar |