Recensioni per
Mare d'inverno
di Nirvana_04
Ciao! Wow, devo dire che mi aspettavo non so per quale motivo una storia romantica "semplice" e tranquilla, non so neanche io perché, non ho mai letto l'estratto di questa storia, ma semplicemente per il titolo. Non so perché mi desse questa idea, una storia d'amore magari un po' tormentata, ma comunque a lieto fine. Mi sono completamente sbagliata e mi sono ritrovata ad immergermi in una storia bella potente in cui il tema fondamentale è il lutto (e il lutto è un po' il tema ormai costante delle mie storie, soprattutto adesso che è morto il mio personaggio preferito in assoluto e vivo il lutto da circa tre mesi). Non tratti il lutto in maniera stereotipata, non me lo sarei infatti mai aspettata da te, c'è innovazione e maturità come è giusto che sia. Durante la lettura si sente "una cappa" di tristezza e di continuo soffocamento, mi sembrava allo stesso tempo di vedere un film, l'inizio con i colori scuri e un protagonista sempre silenzioso che non vive, ma sopravvive. E se vive, vive dentro una bolla in cui nessuno può entrare, perché la bolla è lei e tutta la sua vita è lei, ogni cosa la vive attraverso di lei. C'è molto introspettivismo, qualcosa che io amo visceralmente, e tutte le scene con Sam sono dolci e strazianti al tempo stesso. Un fantasma che mi ha ricordato "Mine vaganti", in cui (in questa famiglia numerosa) la nonna vive costantemente tutta la sua vita con il fantasma del suo vero amore, si sveglia costantemente con lui vicino a lei. "È un amore bellissimo, ma insopportabile." Un concetto di un regista profondo come Ozpetek che ho ritrovato perfetto qui da te. Ho visto poi, se non ho visto male, che è una storia di tre anni fa, complimenti ancora di più. Matura da sempre, con una scrittura fluida, sei padrona da sempre delle parole. Bellissimo, dai anche un messaggio di speranza nella parte conclusiva. |
Recensione premio per il contest 'In viaggio' |
Ciao! |
Wow, la tua oneshot mi ha davvero colpita, per tanti aspetti diversi! |
Ciao, stavolta per lo scambio a catena mi sono buttata sul Romantico. Non avevo prestato molta attenzione all'introduzione per non "spoilerarmi", forse avevo letto la prima riga, o anche avendola letta tutta era stato qualche giorno fa e non ricordavo. Fatto sta che non mi aspettavo questo turbine di emozioni. |
eccomi.... |
Recensione premio 1/3 per il primo posto nel contest "Echi dell'Occulto" |
E la mia scelta è ricaduta su questa storia. Io... Sono commossa. In questa storia, in ogni riga di questa storia hai espresso benissimo il tormento di chris oer aver perso sam... Ed io direi che ci sta, in fondo le è morta davanti. Ho provato una stretta al cuore per tutta la storia. |
Recensione premio per la seconda classificata al contest “Sette Colori - II edizione” |
Prima recensione premio per il contest: "È una storia sai…" |
Ed accomi a recensire anche qui. |
Un lutto mai elaborato sa essere invalidante, per chi lo prova, come se si trattasse di una malattia. In termini giuridici conosciamo infatti il cd "danno parentale", che viene monetizzato... sempre che il dolore possa tramutarsi in soldi, in fin dei conti. |
Come promesso, eccomi qui a rilasciare la mia recensione a questo racconto che mi ha lasciato emotivamente sconvolto, ma in positivo. Mi piace avere il tempo non solo per scrivere, ma anche per leggere questi racconti che si rivelano come un'esperienza di vita. La maggior parte dei racconti che ho postato qui sul sito, tra i quali quelli che hai recensito sia come giudice che come lettore, rientrano in questa categoria - esperienza di vita -, e il tuo racconto è il risultato che vorrei raggiungere con i miei, ma che, per quanto mi sforzi e nonostante qualche volta ci sia andato molto vicino, non ho ancora raggiunto. Diciamo che mi fa piacere, perché questo avvicinarsi ma non tagliare il traguardo mi stimola a migliorare sempre più, ma un po' mi dispiace anche, perché scrivendo avendo bene in mente chi dovrebbe sul grande o piccolo schermo o a teatro - data l'abbondanza di dialoghi e la minima azione, direi che si possono adattare a entrambi questi mezzi di comunicazione, al limite con alcune piccole modifiche - e visto quanto siano dotate di talento le interpreti alle quali penso - Isabelle Huppert e Heather Tom, alle quali, non a caso, ho dato l'appellativo di 'divine' -, vorrei rendere la mia visione chiara e precisa ai lettori, ma non sempre ci riesco. Un'altra differenza tra i miei i racconti e questo è la proprietà di linguaggio e, soprattutto, il bagaglio culturale e il vocabolario: nel tuo caso, tutto messo in bella evidenza, nel mio caso da migliorare e arricchire. Non sono mai stato uno studente modello e interessato, preferendo sin dai tempi dell'infanzia fare quel tanto che basti per non avere problemi, quindi può essere per questo che non conosco molte cose - e se a questo dato aggiungo l'assenza di esperienze di vita, comprese quelle che fa ogni normale adolescente o ventenne, è già tanto se i miei racconti risultano in qualche modo realistici! -. È stata una scelta sbagliata, quella di accontentarsi, ma ha comunque portato i suoi bei risultati, qualche volta, quindi non me ne pento più di tanto. Ritorno al tuo racconto, perché sennò sembra che parli solo di me e non mi piace dare questa impressione: va bene farlo, ma non voglio sfociare nella superbia. Parliamo dei protagonisti. Il ragazzo si sente privo di scopi, non prova alcun piacere nel suo lavoro o nel fare nuove conoscenze o, peggio, di passare il tempo con gli amici di una vita: si sente combattuto tra il provare ad andare avanti e il restare ancorato ai ricordi e a quei piccoli momenti vissuti con la ragazza, la quale è sempre lì, una presenza costante e a tratti soffocante, che pare volerlo tenere sotto scatto ma che in realtà vorrebbe lasciarlo andare. Non c'è un vero e proprio lieto fine, vero, però potrebbe aversi in futuro, grazie ad una risposta a quel biglietto, una sorta di rinascita spirituale dopo un lungo momento di buio interiore. L'ho gradito molto e non ci avrei pensato subito, fossi stato al tuo posto: non ho una visione così positiva dell'esistenza umana, come avrai potuto notare leggendo alcuni dei miei racconti, e ritengo che a volte si debba semplicemente staccare la spina e lasciarsi andare. Ammetto che l'avrei fatto morire, magari nel mare, cullato dalle onde, dopo aver passato quella giornata con i suoi amici, così da allietare le sue sofferenze. Beh, per farla breve, mi ha ricordato molte delle mie protagoniste, solo rese molte volte meglio di quanto ci riesca io. Mi piacciono molto questi continui cambi temporali, salti dal passato al presente e dal presente al passato, questo mescolamento all'interno della stessa trama, e nel tuo racconto sono resi alla perfezione: ho precise immagini mentali di ieri e di oggi, molto nitide, molto buone per un film indipendente a basso budget, quelle piccole perle che possono diventare grandi. Sì, vorrei davvero avere il tuo vocabolario, così ricco di sfumature e mai banale, neppure per le descrivere le più banali delle azioni che si fanno quotidianamente. Ultima nota: al di là della perfetta descrizione della morte della ragazza per la quale ho pianto - te lo giuro: mi hai tolto il fiato, perché l'hai scritta così bene che mi è sembrato di essere lì, come muto spettatore di quegli istanti, con il braccio teso verso di lei, come a voler fare qualcosa, ma con i piedi ben piantati nella sabbia e le gambe piegate del tutto immobili, a fermare ogni intento -, i capelli bramati e le lentiggini e anche l'età della ragazza mi hanno riportato nella mente - guarda caso - Isabelle Huppert ne "La dentellière" (1977), appena agli inizi della lunga e stupenda carriera, ma già unica, a suo agio davanti alla telecamera, perfetta e dotata di una carica sensuale e drammatica da fare invidia a molte altre attrici con, all'epoca, molta più esperienza di lei sulle spalle - personalmente, solo Liv Ullman e Vivien Leigh e Heather Tom, anche se in una soap opera è più difficile da far vedere (sai, i cliché...) reggono il confronto -. Che dire di più? Ho adorato il racconto e lo consiglierò ai miei amici senza dubbio; sai che ti sto invidiando e al tempo stesso sto pensando che potresti essere un'ottima spalla per una carriera breve ma intensa nel cinema; ho fatto ancora una volta pubblicità ai miei idoli (mai come in questi giorni ne ha bisogno!) e ho detto la mia, anche abbondantemente direi. Quindi, ti faccio i miei più sentiti e sinceri complimenti e ci si vede presto. ;-) :-) |
Recensione premio per il primo posto nel contest "Steampunk Tendencies" |
Guarda: fossi in Annie me ne sarei uscito con un "ma v********o" grande quanto una casa, ma immagino che la faccenda sia soggettiva ^^ |