Recensioni per
I ricordi del demone bianco
di Elgul1

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
09/04/19, ore 21:35

Eccomi qui finalmente a recensire questa storia per lo scambio del giardino.
Che dirti? Finalmente mi avventuro anche io in questo mondo, non avendo mai letto nessuna ff ma avendo divorato il manga. Diciamo che mi aspettavo tanto XD
La storia c'è ed è molto bella. Riprendi un momento particolare della vita di gintoki e lo narri moto bene. Se a caratterizzazione non ci sono problemi, devo dire di averne riscontrati tanti di grammatica ma soprattutto di punteggiatura. Anche qui ti consiglio periodi brevi, rispetta le pause per accentuare il pathos.
Spero in un tuo miglioramento ^^
Grazie per la storia
A presto
Missredlights

Recensore Master
11/11/18, ore 13:49

Ciao eccomi qui per lo scambio del giardino.
Gitama è un anime che avrei dovuto iniziare da un pò di tempo, ma per vari motivi ancora non sono riuscita a vederlo, ma non ho avuto nessun problema nella lettura.
Un racconto molto bello e sei stato molto bravo nello scrivere il dolore e l'angoscia di una guerra.
E hai usato parole molto semplici e non è mai facile descrivere comunque scene di guerra ne le sensazioni.
Complimenti e alla prossima :)

Nuovo recensore
10/11/18, ore 17:32

Ciao! Adoro Gintama e mi sono fiondata su questa One Shot. La one shot, in quanto a trama,mi è piaciuta parecchio: il fatto che Gin se ne stia su un cadavere a mangiare è un'immagine spaventosa,ma importante. Il fatto che vi sia abituato,ancora di più. Poi, le parole del maestro sono bellissime. Mi piace molto,mi hai trasmesso la paura e l'ammirazione che Gin ha provato in quel momento. In quanto a descrizioni mi è piaciuto tutto molto, ma ti consiglio di rivedere piccoli errori di grammatica (che si risolvono subito). Te lo dico perché se li correggi, la OS è ancora più bella. Cioè,hai stoffa (non siamo tutti capaci di rendere descrizioni crude e belle). Sono sicura che correggendoli andrai benone. Rendi i periodi meno "pesanti" da leggere con l'aggiunta di virgole, e usa lo stesso tempo verbale (a volte hai usato il presente, quando la storia l'avevi cominciata al passato remoto). Attento anche agli accenti, succede anche a me. Credo che come me, la base della OS l scrivi col cellulare 😂 comunque sono "errori" stupidi e se corretti rendono la lettura scorrevole. Comunque a parte questo mi è piaciuta. Poi Gin è fantastico e immaginarlo da piccolo mi ha fatto tenerezza. A presto! MadNinive.

Recensore Junior
30/09/18, ore 12:32

Heylà!

Eccomi subito qui per lo scambio! 

È un anime che vorrei iniziare perciò mi sono subito catapultata nel leggere questa breve storia. Scritta bene, su questo nulla in contrario, sei riuscito a portare in semplici frasi il dolore e disperazione della guerra e la ormai quotidianità di quel bambino dai capelli argentati abituato a vivere in quella orrida situazione. Il fatto che si sieda su un cadavere dimostra quanto sia coraggioso, impavido, dedito alla sopravvivenza. Poi la figura dell'uomo, tenebrosa, lascia col fiato sospeso ed il peso delle sue parole è a dir poco struggente, il fatto che gli abbia donato quella spada e detto di usarla per 'proteggere la sua anima' è commovente, fa da peso anche l'ambientazione, senza dubbio.

Alla fine ritorna nel presente, non è più un bambino ed adesso come il maestro lo ha liberato vuole liberarlo dal demone che porta dentro di sè. 

Unica cosa; mancano virgole e ci sono piccoli errori di ortografia, nulla che non si possa risistemare con un'attenta rilettura.

Alla prossima!

-Daph

Recensore Veterano
23/08/18, ore 18:55

Questa è la prima volta che mi addentro in una fanfiction dedicata a Gintama, premetto che non lo conosco molto bene come fandom dato che lo seguivo quando lo trasmettevano su Mtv il martedi sera.
Non mi piace molto lasciare recensioni neutre o negative però in questa tua oneshot ci sono molte cose, dal mio punto di vista, che andrebbero riprese in mano.
Prima di tutto si sente molto l'assenza della punteggiatura, soprattutto delle virgole, lì dove a mio avviso inserirle aiuterebbe a spezzare un po' il ritmo della lettura. Anche nei dialoghi l'assenza della punteggiatura, messa al punto giusto, andrebbe a migliorare e a dare enfasi a quello che i personaggi stanno dicendo tra loro.
In molte parole manca l'accento, soprattutto in alcuni verbi che, coniugati al passato, lo necessitano per forza. L'utilizzo dell'apostrofo invece è praticamente assente dove invece è obbligatorio.
Ti dico: questo breve scritto è molto carino, ma tutti questi errori sia ortografici che grammaticali lo penalizzano e non poco.
Ti consiglio di riprendere in mano il testo e di revisionarlo da capo, di modo da renderlo migliore e più piacevole da leggere. ;)

Recensore Master
08/07/18, ore 15:21

Ciao eccomi qui per lo scambio di recensioni!
Dunque ... devo ammettere che, pur non avendo una conoscenza approfondita di Gintama, la OS è stata di facile comprensione. Sapevo che Gintoki aveva un maestro ed è stato bello poter riassaporare in una nuova veste l'incontro fra i due. Hai reso molto bene la atmosfera del campo di battaglia e della distruzione, della natura di Gintoki e dei Demoni interiori che, ancora a distanza di anni lo perseguitano.

Il problema ... il problema è la gramnatica. Mancano numerose virgole, gli apostrofi e molti verbi non sono coniugati al passato remoto ( porto -> portò, comincio -> cominciò ecc ecc ).

Mi sono premurata di copiare il testo e per corregerlo.


Il bambino camminava lungo i campi incolti a causa delle lunghe guerre che si dipanavano per la regione. Intere zone ormai erano abbandonate a se stesse. Con i capelli argentati tutti arruffati il piccolo continuava la sua marcia, ormai era già da due giorni che non mangiava e la stanchezza si faceva sentire.
A un certo punto udì un sonoro cracchiare, accelerò il passo verso la direzione da cui provenivano quei rumori finchè, davanti a lui, non si paleso un gigantesco campo di battaglia.

Il terreno era pregno dell'odore del sangue. Senza alcun timore iniziò a camminare in mezzo alla distesa di corpi, qua e la sentì i rantoli degli uomini in fin di vita, il vento gli portava al naso l'odore pungente del sangue, cosa a cui ormai era abituato. Si guardava attorno cercando qualche rimasuglio di cibo o provvista.
Una sacca rigonfia attiro la sua attenzione; con le manine e senza alcuna paura prese l'involucro che conteneva alcuni onigiri.
Soddisfatto si mise a sedere sul cadavere e inizio a mangiare col gracidare dei corvi in sottofondo. Mentre si gustava il pranzo sentì una mano appoggiarsi sulla sua testa, si voltò di scatto trovandosi di fronte un uomo dai lunghi capelli corvini. Spaventato si distanziò dallo sconosciuto ed estrasse la lunga e affusolata spada che era al fianco del cadavere. Mai prima d'ora qualcuno si era avvicinato così di soppiato accanto a lui.

L'uomo gli sorrideva tranquillo e disse: " Sono venuto qua per scacciare un demone mangia cadaveri si tratta di te?"
Il bambino stette in silenzio studiando il nuovo venuto. " Che demone carino..." Continuo lui sempre sorridendo e aggiunse " Hai rubato la spada a quel cadavere, per proteggere te stesso giusto? Questo è davvero impressionate... Ma non è troppo grande per te? "
Il bambino si mise in posizione pronto a scattare e tenendo gli occhi fissi su di lui e sulla spada al suo fianco destro che spiegò: " Una lama che viene sguainata per spaventare gli altri dovrebbe essere gettata via."
Senza preavviso alcuno lo sconosciuto gli lanciò la spada il piccolo per poco non cadde a terra per il troppo peso e lo spadaccino annunciò: " Se desideri imparare ad usarla nella maniera più appropriata, dovresti venire con me, la userai non per tagliare il tuo nemico, non per sbarazzarti delle tue debolezze e proteggerti" Mentre diceva questo cominciò ad avviarsi lungo il sentiero e fermandosi di fronte al sole che tramontava aggiunse " Ma per proteggere la tua anima..."
Quelle parole fecero venire dei brividi al bambino, mai nessuno gli aveva parlato in quel modo così calmo e dolce qualcosa lo costrinse ad abbassare la spada poi, iniziò ad avvicinarsi allo sconosciuto che, prendendolo sulle spalle, lo portò verso la fine del giorno.

Gintoki riaprì gli occhi. Sembravano passati secoli dal quel giorno in cui conobbe il suo salvatore, colui che lo aveva allevato e cresciuto. Posò il bicchiere di sake sopra la mensola davanti a sè poi, alzatosi in piedi, prese la lunga e affusolata spada dal mobile. Anni or sono aveva ucciso il suo maestro a cui aveva fatto una promessa, per anni si era tenuto quel peso difendendo la memoria di quella persona. Adesso pensando al male che quell'uomo faceva con la faccia del suo maestro una cieca rabbia stava tornando in lui. Questa volta non avrebbe posto fine alla vita del suo maestro, ma avrebbe eliminato il demone che lui aveva dentro.


Spero di esserti stata d'aiuto.

Elgas

Nuovo recensore
09/02/18, ore 09:39

E' raro trovare fanfiction su Gintama, e ancora più raro trovarne di ben scritte! Mi è piaciuto molto come abbia reso in modo quasi cinematografico l'ambientazione, le sensazioni di Gin e l'atmosfera generale. Ottimo lavoro!

Nuovo recensore
26/06/17, ore 22:42

Bella questa storia. densa di significati intrinsechi, di antica tradizione, di introspezione e di rimorsi per ciò che è accaduto e per ciò che avrebbe potuto accadere. Non ho visto l'episodio, a dire il vero non conosco neppure la serie, ma la digressione mi è piaciuta.