Una poesia profonda, si nota fin da subito, colma di sentimento e solidarietà per tutte quelle povere persone che, da un giorno ad un altro, si sono ritrovate spaesate, confuse e disorientate.
Questo fa molto riflettere, purtroppo, malgrado talvolta non ci sia alcun rimedio a disastri tanto gravi. Ma il parallelismo tra il vuoto del cielo, macchiato appena dalla luce delle stelle, è simbolico proprio perché "riflette" quella che è la speranza di tutte le povere persone distrutte dalla forza delle scosse del sisma; una speranza ormai consumata, più vicina allo spegnersi che all'accendersi. E' interessante notare ciò che sei riuscita a rendere con così poche parole, spese bene e con parsimonia, ma sicuramente provenienti dal cuore: è così che nascono le migliori opere.
Ci uniamo insieme al dolore delle persone a cui è capitato quel grave fattaccio, assicurandoci che la luce di tutti gli astri non li abbandoni mai, e che il nero e il gelo cadano per sempre nell'oblio.
A presto, e grazie per aver scritto questa poesia!

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Buon pomeriggio.
Hai un grande cuore. Lo sapevo, e continuo a notarlo.
Tutti noi siamo grati a queste persone che combattono contro il tempo, che mettono in gioco la loro stessa vita per salvare quella degli altri.
Grazie per aver scritto questa bellissima poesia. Continua ad essere una persona così gentile, buona ed altruista, non perdere mai il tuo amore per il prossimo. C'è tanto bisogno di persone sensibili e gentili come te, su questo mondo.
E grazie anche a chi si sta dando molto da fare, ed ha impiegato tutto sé stesso giorno e notte. Un grandissimo grazie a tutti, ben espresso dalla tua poesia.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

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Ciao Cristina,
le stelle si sa, illuminano il nostro cammino nel cielo nero della notte fonda, e questo nonostante ciò che succede sotto di loro. A volte, come in questi casi disperati, la loro luce appare fioca e quasi spenta, specie sotto le macerie di un edificio crollato durante un terremoto. E in quelle terribili e soffocanti circostanze alcune di loro si spengono davvero, altre, invece e per fortuna, riescono a riemergere, sorrette da altre stelle più luminose, che donano il loro rinfrancante calore. Quelle sono proprio le stelle angeliche descritte in modo impeccabile dalla tua poesia. Complimenti. :)

Un abbraccio 
Luca

 

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