Ciao, finalmente riesco a ripassare!
Questo capitolo mi ha un po' perplesso, lo devo ammettere.
In generale, il capitolo mi è parso un po' troppo pesante e privo di una vera funzione nel testo, quanto meno non ne ha nessuna che io abbia colto in questo momento. L'ho trovato troppo ricco d'informazioni, carico e dispersivo verso particolari non proprio importanti, come la descrizione fisica e caratteriale dei genitori di Corinna. Non capisco perché la protagonista dovesse scrivere, o desiderare dare, tali informazioni al lettore. Credo che il tutto mi appaia così a causa della forma: mi par di capire che Corinna nel momento in cui scrive il diario dovesse avere 40 anni, più o meno. Quindi sta raccontando i ricordi di una sedicenne, ma all'età di quarant'anni. Ecco, se da un lato, nel momento in cui offri al lettore la visione completa del momento(tipo quando riporti le parole dette o i pensieri di quel momento), la resa della caratterizzazione adolescenziale è perfetta; nel momento in cui inserisci i commenti attuali di Corinna c'è sempre quel difetto di "infantilità" che non rende la maturità che dovrebbe avere. Questo è un tratto molto importante quando si scrive, perché fa parte del realismo che va poi a comporre le sfumature della caratterizzazione. Come adulto, Corinna non regge; mentre molto bene e ben chiara la sua controparte adolescenziale.
Un'altra cosa che mi ha perplesso è l'iniziale monologo sull'Italia: l'ho trovato ironico, satirico, e questo va bene, come va bene il fatto che sono particolari che la Corinna adulta nota di più dopo le esperienze fatte; ma il tutto è un po' allungato e quindi tende a rallentare troppo la lettura, a volte ripetendosi un po'. Quei concetti, secondo me, andrebbero sintetizzati, magari in una forma più ordinata di pensiero e narrazione, sempre per via della caratterizzazione di Corinna adulta.
Anche la parte dei genitori, come ho detto, è forse un po' di troppo. Anche qui volevi rendere la nostalgia del personaggio, ma secondo me poteva bastare ciò che dici dopo, quando parli del desiderio di voler conoscere ciò che è accaduto quei personaggi facenti parte della sua vita precedente.
Due terzi del capitolo, in definitiva, sono stati un po' pesanti; inoltre, secondo me, andrebbe arricchita la narrazione stilistica, limato il tutto in una forma più coesa e fluida.
L'ultima parte, invece, l'ho trovata migliore: finalmente si giungeva a ciò che si era prefissata dall'inizio il narratore interno, ovvero descrivere il come fosse giunta lì. Questo doveva essere il punto fondamentale del capitolo, perché l'obiettivo, mi è parso di cogliere, era quello di sfatare una parte del mito, quello che parlava del suo arrivo divino. La prima parte è sembrata una diluizione, come a riempire un spazio vuoto.
Devo capire cos'è questa storia degli elementi e dei viventi: cioé, nel mondo di Choqo gli elementi hanno un'energia pensante? Comunque la cosa mi affascina non poco. Cos'è questa forza misteriosa e inspiegabile per il mondo italiano che cattura Corinna? E cos'è quest'esperimento di cui parla? Continua ancora oggi, ai giorni di Choqo? La descrizione narrativa del suo "teletrasporto"(?) è stata resa in modo molto coinvolgente e originale. Mi è piaciuta la gradualità con cui l'hai resa, procedendo per livelli, all'inizio quasi al livello inconscio, mentre Corinna parlava con l'energia; e solo alla fine ella si accorge di essere già quasi a destinazione.
La frase finale è molto divertente e ironica, quasi una beffa nei confronti di questo personaggi così sicuro delle sue ragioni.
Corinna è un personaggio principale, quindi immagino che la sua caratterizzazione andrà avanti. E' troppo presto per poterne tratteggiare i tratti peculiari, però mi sembra un personaggio molto intrigante. Cosa ha reso una persona così isolata e superba per certi versi la regina delle leggende? La donna che è venerata da molti, a partire dalla madre di Choqo? Posso solo dedurre che è molto nostalgica della sua vita passata, che è una regina triste, che ha vissuto i suoi anni in un intrigo più grande di lei e che le è sfuggito di mano. Probabilmente ha cercato di incarnare l'eroe ed è finita per fidarsi delle persone sbagliate, cercando di controllare un potere più grande di lei e di Samay. Queste sono solo elucubrazioni. Aspetto di leggere il seguito per confermare o meno^^
La recensione rimane comunque positiva, nonostante le mie perplessità sull'inizio. Va curata un po' di più la forma del testo, e la "voce" di Corinna adulta; comunque la trama la trovo originale ed è solo all'inizio, quindi staremo a vedere. Il personaggio, infine, è tutto da scoprire.
A presto! |