Recensioni per
Elegant
di Blue Eich

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/03/17, ore 00:50
Cap. 1:

Buonasera (o forse meglio dire buonanotte, vista l'ora)!
Da grande amante dei contesti storici quale sono, per me è un gran piacere leggere questa one-shot e oltretutto recensirla, considerando il lavoro di ricerca da te compiuto per i fatti che si svolgono e anche l’ambiente, le descrizioni e tutto il resto.
Dunque, la prima cosa che salta all’occhio è sicuramente quanto l’età vittoriana sia presente in maniera totalizzante, dalla musica classica e trillante, passando in maniera generalizzante come alle buone maniere e i vari torni fino alle parti più introspettive e al contempo descrittive, che incantano perché tutto si muove come se fosse una favola sfarzosa e quasi costruita per creare un senso di invidia che però per May (molto sagace usare i nomi in inglese, visto il contesto) può rivelarsi come un intrecciato incubo, dato che non ha nessuna intenzione, visto il suo carattere, di adeguarsi alle regole, a un tipo di (in)felicità che la potrebbe anestetizzare e intristire tutta d’un colpo.
Un tema che accomuna non solo molte realtà letterarie che hanno fatto la storia ma anche qualcosa che non è totalmente sparito in certi casi e contesti, ed è interessante vedere protagoniste femminile lottare affinché questo non sia qualcosa che debbano accettare con passività ed arroganza.
Vorrebbe proprio che accadesse la stessa cosa che è capitata alla marchesina Williams in Ketchum che se ne è sbattuta delle convenzioni e ha sposato il suo cavaliere, un uomo che possiede un ordine non elevatissimo ma che ha saputo farla sentire unica nel profondo, la cosa che nelle relazioni amorose è la più importante (e ti dirò che da sostenitore, ho assolutamente adorato l’accenno).
È una descrizione rappresentativa del tipo di società nel quale è calata la storia, con delle lenti di ingrandimento sullo sfarzo che circonda l’ambiente mondano e, soprattutto, mi hanno colpito le esposizioni accurate e preziose dei vestiti, tutti tra loro diversi e quasi capaci di essere rappresentativi del modo e del carattere delle damigelle o delle signore di corte, che dir si voglia.
May Flowers è una giovane donna in fermento (e tormento) per via dei problemi che affliggono la sua vita, è delineata per essere definita umana nei suoi aspetti positivi e negativi; difatti è risoluta e crede fermamente nell’amore in maniera a tratti disillusa e personale ma è comunque invidiosa e quasi immobilizzata da questa sensazione, un peccato capitale molto tipico in questi casi dove nobili e persone hanno a che fare l’uno con l’altro e a sentire una marea di emozioni diverse, gareggiando su ciò che hanno o non possiedono nella loro vita quotidianamente.
Tra l’altro, l’accenno malizioso tra Lady Dawn e suo marito, che ho interpretato come il provare invidia verso una condizione più emancipata dell’amore mi ha veramente deliziato, è stato veramente divertente!
L’entrata di Drew mi è piaciuta non poco, è senza dubbio in linea con il tipo di carattere e figura dei Lord del tempo secondo me: piuttosto sicura, altezzosa ed essendo anche giovane e rampante, sicuro del fascino che possiede nei confronti delle persone, delle donne innamorate di lui e che farebbero di tutti per stargli accanto (anche se, probabilmente saprai che per questo anche quelli più anziani non si tiravano certo indietro).
Mi piace che le cose poi si distendano, portando i due a conoscersi meglio dopo il mezzo passo falso iniziale e portando a quel ballo così angelico, portatore di pace e armonia sia tra i due sguardi non così distanti come si potrebbe pensare e nella sala, principalmente perché la scena si concentra su di loro e tutto appare più tranquillo.
May si perde senza indugi nella perfezione sinfonica dei movimenti del suo futuro sposo e ne rimane incantata, ma nonostante ciò cerca di tenere testa alla sua insolenza che fa parte del suo charme e modo di essere, riuscendoci comunque in parte, visto che ha meno autocontrollo per le sue emozioni, specie quelle improvvise.
Dal dialogo finale, interessante e piuttosto genuino, si denota il fatto che i due riusciranno a conoscersi e a capire se il loro imminente rapporto sia destinato ad evolversi e nel modo più avventuroso possibile, visto il ceto sociale dal quale provengono, l’importanza della società e due caratteri molto esplosivi che scateneranno delle scintille piuttosto copiose.
Certo, considerando il carattere di May e le rivalutazioni da parte sua – avendo visto qualcosa di unico nel suo portamento e nella sua essenza – sembra tutto improntato per il meglio, ma faccio finta che tutto sia molto aperto come finale.
In definitiva, posso affermare che questa è una Contest ben riuscita, organica e con un contesto storico assolutamente delizioso, studiato e incentrato sui particolari, capaci di fare la differenza nella loro esposizione semplice ma straordinariamente efficace.
Per me è stata un’immersione piuttosto ampia in un’età che personalmente amo e non amo per motivi che non sto a spiegare perché ci vorrebbero pagine e riflessioni varie, ma sei riuscita a creare sentimenti tipici, portamenti sicuramente azzeccati e molto british e cosa più importante, scenografie e scenari veramente sfarzosi, colorati e lucenti, quasi irraggiungibili e magnetici, come solo le sale dei palazzi inglesi possono essere, sia allora che al giorno d’oggi.
Impeccabile, dall’IC dei personaggi principali passando dall’ortografia e la grammatica, sempre un punto di forza nei tuoi scritti; mi ha convinto e mi è piaciuta tantissimo, è stato un bel viaggio, in tutti i sensi possibili.

Un abbraccio e alla prossima,

Watashiwa

Recensore Junior
28/02/17, ore 17:31
Cap. 1:

Carissima, eccomi a soffermarmi nuovamente su una tua storia. A questa ci tengo particolarmente, perchè si può dire che in piccola parte ci abbia lavorato anch'io su.
Allora, allora, allora. Adoro il modo in cui hai saputo descrivere con estrema cura ogni abito- ti prego dimmi come sei riuscita a farlo che io sono una frana in questo- e l'aria elegante e di soffuso romanticismo che aleggiava sin dall'inizio della storia. Hai spauto offrire al lettore una visuale a 360 gradi della società che frequentava May grazie al suo commento sull'ambiente e i personaggi che lo popolavano. Sembrava proprio di trovarsi là, a due passi dalle danze leggiadre, dal fruscio delle vesti. Ottimo lavoro, buddy!
May mi pare un po' troppo sentimentale, ma son gusti. Più che altro capisco che si tratta di una one shot e che volevi raccontare gli eventi in breve tempo, per questo magari pare andare un tutto leggemrente "di fretta", ma non me ne lamento: ho gradito davvero moltissimo il racconto. Mi chiedo più che altro perchè May abbia rivelato immediatamente a Drew il suo dilemma.
L'espressione "rotolarsi nel letto" mi ha fatta scompisciare, devo dirtelo lol. 
Ah e, prima che mi dimentichi di accennarlo, conoscendo il contesto storico (Inghilterra del '800), hai fatto bene a cambiare i nomi delle città pokèmon col loro sostituto anglofono, bella trovata davvero.
Drew è sicuramente forte di sè e del suo aspetto, tuttavia ha quel nonsochè di dolce che lo porta a stare dietro con pazienza alla giovane May. E' un romanticone lui, eh?
Ho anche gradito il dialogo finale dinamico, un ottimo botta e risposta per nulla banale. Se posso chiederlo, la frase in inglese l'hai mantenuta in lingua originale per lasciar trapelare il rimando a High School Musical?
Nel complesso sono rimasta veramente soddisfatta di ciò che hai scritto, vedo che migliori di volta in volta e ne sono orgogliosa. Il tuo modo evocativo di descrivere le cose mi piace da morire <3
Alla prossima
M y r t u s

Recensore Master
25/02/17, ore 00:11
Cap. 1:

Ciao.
Sono qui per lo scambio del gruppo di In cambio di una recensione in più, e sono stata messa in coppia con te. Nonostante ami i Pokemon, purtroppo non conosco né Drew, né Vera e non so se tra loro vi sia mai stato qualcosa o meno, però la tua OS mi è piaciuta molto e mi ha addirittura fatto venire voglia di vedermi le puntate con questi due. Se esistono, ovviamente. Nelle note hai messo AU, dunque questo non penso sia mai esistito nella realtà dell'anime, però mi ha messo tenerezza. Lei che deve conoscere il suo nuovo promesso sposo, per affari, e già lì mi fa storcere il naso perché matrimoni del genere non dovrebbero più esistere, o perlomeno non con persone appena conosciute, o apparse dal nulla. Mi piace come hai delineato mano a mano la situazione, pur si tratti di una piccola OS. 
Agli inizi sei stata descrittiva, tramite i sentimenti di May e dunque la sua non voglia a sposarsi - e giustamente, perché io nei suoi panni mi sarei rifiutata o comunque avrei mancato all'appuntamento -, perché appunto lei non vuole finire come la mogliettina di qualcuno senza prima una solida conoscenza della persona sconosciuta. Quindi la frustrazione di trovarsi in quella situazione, per gli affari, e la voglia dunque il desiderio a scappare via e in effetti poi avviene. Devo dirtelo, mia cara, che quando l'ho immaginata scappare via, ed è accaduto, mi son sentita sollevata perché era ciò che avevo immaginato per lei, però poi c'è la sorpresa finale: il loro incontro, che è qualcosa di energico e voluto. Non forzato, né. Assolutamente. Quando ho letto quella scena, non ho pensato ad una parte descrittiva messa apposta per i due e farli ballare e parlare, proprio no, anzi mi è piaciuta nella sua semplicità e dolcezza.
Sei stata brava, e i sentimenti trasmessi da entrambi mi sono piaciuti davvero tanto. Complimenti, anche se non conosco il Fandom dei Pokemon, sei riuscita a farmela piacere e a sorprendermi. 

Il tuo stile? Delicato al punto giusto, nei momenti opportuni, e fluido come se le cose dovevano già andare in questa maniera. Si nota che mi è piaciuta nevvero? Al prossimo scambio, 
Au revoir

Recensore Master
24/02/17, ore 17:11
Cap. 1:

Buon pomeriggio!
Approfittando della pausa, riesco a passare relativamente presto, come ti avevo già annunciato.
Per la seconda volta (se non sbaglio) leggo una tua storia con protagonista Vera. Tra parentesi, è una delle Poké Girls che non mi sta sulle scatole (per quanto apprezzi la Cavalier Shipping, Lucinda, da sola, è odiosa!).
Ho trovato molto intelligente mettere i loro nomi in inglese, anche se mi sono chiesta perché non hai nominato Misty direttamente (forse volevi far capire che si era sposata con Ash?).
L'atmosfera è stata dipinta con molta grazia, a partire dai vestiti dei personaggi, fino a finire all'ambiente e ai suoi particolari (come i candelabri o lo stile architettonico delle colonne) come si confà effettivamente ad un ballo dello stampo che hai narrato tu.
È interessante sempre il paragone che Vera fa con Lucinda e che avevo già notato nella precedente storia: sembra un'ammirazione affettuosa intrisa, però, di invidia nel senso buono del termine. Infatti, Vera è senz'altro più genuina dell'altra (e anche più simpatica, ma questa è una mia considerazione) e penso anche più impacciata.
Per fortuna, però, arriva Drew ad addolcire la situazione, anche se, in questo contesto, la sua entrata in scena ha notevolmente destabilizzato la protagonista.
In effetti, per uno spirito dolce e sognatore, nonché un po' “naïve” (passami il termine) di Vera, l'obbligo a sposare un uomo senza che ci sia amore tra i due deve essere per lei fonte di estrema sofferenza. Si sente molto come lei viva il disagio di una scelta imposta e non presa da lei, che invece ha un'anima sensibile e che non mira a sposarsi solo per accrescere il proprio prestigio personale o, peggio, compiacere i propri genitori.
Si avverte che è una decisione esterna che le sta stretta. Hai citato un tema molto comune tra la nobiltà del passato, adattandolo all'universo dei Pokémon e convertendo alcune cariche (come i capipalestra) in titoli nobiliari.
Drew è abbastanza arrogante, in effetti, ma confido che la dolcezza e la delicatezza di lei riescano a farlo mitigare un po'. D'altra parte, conoscendo il personaggio e rapportandolo al ruolo che hai scelto per lui in questa storia, non sarebbe potuto essere diverso.
Apprezzabile anche la piccola citazione di Max che, poverino, in questa storia è stato etichettato come saccente (cosa che effettivamente è, ma nel contesto originale, con Brock ed Ash, meno male che c'è lui).
Grammaticalmente, il testo mi sembra molto corretto. Forse, io avrei disposto diversamente qualche parola e avrei messo un paio di punti in meno, ma, essendo puro gusto personale e rispettando le tue scelte, ti segnalo solo due piccole imprecisioni (o, almeno, per me sono tali) che sono oggettive:
- per Vera, parli di mano guantata, eppure, sul finale, dici che la ragazza avverte la freschezza del lino dei particolari della divisa di lui. Anche se il guanto è supersottile e aderente alla mano, la percezione tattile è comunque alterata. Poi, non so, dipende da quello che avevi in mente tu;
- le ribolliva il cervello >> di fatto, sono solo i liquidi a "ribollire" o, comunque, solidi immersi in un liquido. Nella fattispecie, il cervello è un organo che non è propriamente immerso in un liquido. Sì, è vero che è protetto dal liquido cefalo-rachidiano (ma non è molto) e, volendo, ci sono anche parecchi vasi che lo irrorano, però, non so, non trovo immediata la trasposizione. Secondo me, non è corretto né linguisticamente, né, tantomeno, anatomicamente parlando, pertanto sarebbe più indicato scrivere "le ribolliva il sangue".
Dal punto di vista grafico, posso dire che il banner è molto carino e mi piace molto la tua attitudine a far combaciare l'immagine con il contenuto del testo (ho notato che lo fai quasi sempre, quindi suppongo che sia un tuo tratto distintivo).
In conclusione, posso dire che anche questo è stato un lavoro molto piacevole da leggere, magari più fresco e leggero rispetto ad altri che mi hai proprosto, ma, ogni tanto, fa bene rilassarsi con qualcosa di dolce e che rinfranca lo spirito.
A presto,
*Halley*

Recensore Master
20/02/17, ore 18:47
Cap. 1:

Ciao!
Sebbene, come ti ho scritto già in una storia, non sono proprio nel fandom, quando so che devo leggere qualcosa di tuo sono sempre sicura che sia qualcosa di ben scritto, ed effettivamente è così.
In poche righe sei riuscita a farmi immergere in questa festa ottocentesca, mi ha fatto immaginare i caratteri e gli abiti di tutti le partecipanti.
Poi, ammetto che i due protagonisti sono di una dolcezza unica, ma senza cadere in quel fluff che caria i denti.
Vorrei poterti dire di più sui personaggi, ma mi viene solo da dirti che mi piace e ti faccio i complimenti per questo scritto!
Alla prossima,
Balder Moon

Recensore Junior
12/02/17, ore 17:24
Cap. 1:

Ehilà!
First: ti odio per aver scritto le note in rosa. Mi sono dovuta avvicinare di tipo 394 metri al computer nonostante gli occhiali, per riuscire a leggere.
Second: già sai che adoro questa one shot. Sono da sempre innamorata delle storie in epoca vittoriana, mi affascinano da impazzire e questa non è da meno.
Tra l'altro mi sono accorta adesso che il colore che hai usato nelle note non è solo rosa, quindi figurati quanto bene si vede-
Anyway, tornando alle cose più serie: sono molto contenta del risultato finale e adoro il modo in cui hai reso i personaggi, qui. Già dalle poche righe dedicate ai personaggi secondari, si capisce molto di loro. Sempre detto che sei bravissima nelle descrizioni.
Sono ancora convinta che quella frase sulla perfezione potrebbe funzionare meglio, ma va beh.
E amo il fatto che tu abbia messo i link dei vestiti nelle note, anche se è un peccato che manchi quello di Vera. Tra parentesi, mi piacciono un casino.
Inoltre, hai rispettato l'IC dei personaggi meglio che potevi, hai fatto un lavoro stupendo. Solo che non credo che Lucinda sia una pervertita cronica, ma non fa niente XD
Per il resto, wow. Le loro personalità, anche se in poco spazio, sono state rese perfettamente. Si capisce che Misty è testarda e combattiva, che Gary sembra uno poco raccomandabile ma in realtà è un amore, che Ash è sempre positivo. E poi, ovviamente, i caratteri di Vera e Drew, due poli opposti: l'insicurezza e il carisma. Amo questo contrasto.
Poi, mi è piaciuta moltissimo anche un'altra cosa. Ho visto il riferimento alle maschere come molto attuale, nonostante l'ambientazione ottocentesca. E' vero che davanti agli altri ci comportiamo in un determinato modo, diciamo delle cose e poi magari siamo e pensiamo l'esatto opposto. Questa cosa deve cambiare. Perché non possiamo essere noi stessi davanti a tutti? Chi se ne frega se non ci accettano, vuol dire solo che non capiscono. Perciò penso che questa os sia molto più di quello che sembra. Attraverso gli occhi innocenti e puri di Vera vediamo una società fondata sull'apparenza, su quello che gli altri vogliono da noi e non quello che noi vogliamo di noi stessi, solo per il bisogno di essere accettati dalla gente, fino a sembrare una massa di pecore. Senza offesa per le pecore, obv, adoro quegli animali.
Comunque, hai capito quello che intendevo e sono contenta che questo problema sia espresso anche in questa ff.
Sei stata, come sempre, molto molto molto brava, non credo di avere altro da dire, quindi ti saluto.
Un bacione, ci sentiamo ;-)
Mary <3

Recensore Junior
11/02/17, ore 19:58
Cap. 1:

Buonasera. Come promesso dai nostri patti Lateranensi, mi presento sotto il tuo ultimo elaborato (che avevo già letto al momento della pubblicazione ma dettagli) per esprimere la mia inutilissima opinione, visto che saprai già che apprezzo la storia mossa dal complesso di inferiorità che la Vossignoria mi causa.
Dovete lottare per il vostro titolo di Regina della Contest, o va a finire che gli Infedeli Amourshipper prevarranno su li vostri nobili ideali.
E sarebbe meglio di no.

Allora, Karin di Boris direbbe che questa storia è "troppo borghese". Concordo in pieno, questi balli nobiliari pieni di lusso e di sfarzo mi fanno sentire una poveraccia abituata troppo a scrivere di bordelli, droga e gangster.
A!U ballo di gala in casa della Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, in cui tutti i rampolli delle famiglie aristocratiche si riuniscono per pincionare allegramente, tranne May che è forever alone.
Beh, proprio forever no. Vabbè.
Intanto mi è sembrata una scelta particolarmente calzata l'utilizzo dei nomi inglesi (decisamente più raffinati della versione de noi altri) con cognomi relativi ai tratti dei personaggi. Perché dai, a un genitore per chiamare sua figlia May Flowers gli deve davvero partire l'embolo.
La signorina è incastrata nel mondo dei matrimoni combinati e dell'amore impossibile molto in stile Jane Austen, mentre prova invidia per le sue amichette pronte a farsi sfasciare l'imene dai rispettivi fidanzati.
La scena iniziale in cui descrivi l'idillio d'amore di Misty e Dawn è molto graziosa, le descrizioni dei vestiti rendono bene il carattere mondano del loro amore e la loro disinibita personalità.
La nostra piccola protagonista invece, desidera l'amore quello vvero: il suo incontro con Drew mi è piaciuto.
Ricalca l'IC dell'anime sotto una lettura diversa, la sua cortesia e la sua raffinatezza emergono dai suoi gesti e dalle sue parole.
Molto carina anche il fatto che di May esiti di fronte ad una confessione d'amore che le sembra spiccia, forse perché è ancora un po' spaventata all'idea di fidanzarsi.
Scoppiare a piangere lo direi esagerato ma, ehi, reazioni, lol. Povera piccina.
E poi scena romantica in terrazza… Solo io ho pensato alla canzone di High School Musical quando ho letto Can I Have This Dance? Brutta cosa, argh.
Voglio evitare di riassumerti la trama solo per allungare il brodo, quindi scrivo direttamente le cose che mi sono piaciute e la chiudo in breve.

Ti sei immersa completamente nell'atmosfera da romanzo medio-alto, sia nella vicenda, sia nella stesura, soprattutto in quest'ultima mi è sembrato di leggere uno stile svolazzante, ampolloso in senso buono, un registro adatto al livello sociale in cui è ambientata la storia; c'è tatto e pudore nelle azioni, sembra tutto contenersi nelle norme sociali del tempo.
Si sente la borghesia, diciamo.
Poi ci sono un paio di belle metafore, ed il dialogo finale fra May e Drew, in cui lui si offre di essere per lei l'uomo giusto nonostante le sue iniziali esitazioni, è dolce al punto giusto.
Anche la scena finale del ballo ritengo sia stata fermata nel momento giusto, non c'era bisogno di andare oltre, ai due bastava perdersi in quell'attimo di tenerezza.
Poi il darling. Ok. Basta.

L'immagine è forse l'unica cosa di questo capolavoro che forse mi fa storgere un po' il naso, per via dell'effetto molto plastico e dei colori delle scritte molto appariscenti, ma pazienza, guarda te cosa mi metto a guardare.

Ti faccio i complimenti, inserirò la storia fra le ricordate, mi ha emozionato molto questa lettura anche se non sono una fan sfegatata della coppia.
Ci si sente 'mbare.

Momo

Recensore Junior
06/02/17, ore 09:49
Cap. 1:

Ciao!
Credo sia la cosa più dolce che abbia mai letto, io adoro le ambientazioni storiche e tu hai centrato in pieno l'atmosfera, semplicemente una meraviglia.
Davvero, mi è piaciuta un sacco! Mi sono immaginata la scena alla perfezione.
Loro che ballano, May che li osserva e poi la delicata sfacciataggine di Drew.
Complimenti!
Non so che altro dirti... Se non ancora complimenti!



Alla prossima ❤