Recensioni per
Il canto del cigno
di OpheliasCrown

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/09/17, ore 13:28

Recensione premio per il contest "Cantami, o Diva..."

Ciao ^^
Volevo lasciarti la seconda recensione ieri sera, ma poi mi sono addormentata e niente, saltato tutto *si nasconde*
Bene, allora: questa storia l'ho amata, mi ha fatto venire i brividi. Così dolce, delicata, e insieme intensa...
Due mondi, due persone che non potrebbero essere più differenti: Nico con un lavoro che potrebbe portarlo sempre più in alto, Daniele che, invece, spera solo ad avere una vita dignitosa, e null'altro.
Si incontrano, e favoriti dalla musica non c'è scontro in questo toccarsi: Nico si sente fin da subito legato a Daniele, per vari motivi, e ne rimane incantato come davanti a una sirena.
Una sirena triste e muta, che lascia volare la sua voce attraverso le corde di un violino e tramite questo inizia ad annullare le differenze tra lui e l'altro protagonista di questa vicenda.
E' un amore fin da subito forte, ma che progredisce lentamente: prima c'è la contemplazione, poi l'imbarazzo al pensiero di mostrarsi, e la successiva relazione e rapportarsi che porta all'arricchimento progressivo di entrambi i personaggi.
Daniele impara a non avere più paura del futuro, comprende che la speranza non l'ha ancora abbandonato e anzi, è arrivata accompagnata dall'amore, mai binomio è stato così splendido; e Nico, ancora di più, arricchisce umanamente e diventa invincibile nei sentimenti, pietoso e capace di cambiare un destino che sembrava già segnato.
Ho temuto solo nel finale, quando Daniele si allontana per un po' dal suo amato; ma le ultime frasi, di ritrovo, mi hanno consolato e spinto a pensare a quanto sarebbe bello vedere il seguito di questa storia: che cosa succederà?
Che cosa ne sarà di loro, continueranno insieme questo viaggio oppure ognuno resterà in contatto pur però non stando fianco a fianco come una coppia?
In un'altra storia questa dolcezza mi avrebbe stancato; questa volta no, affatto. Mi piace come fai riflettere la gente su questioni delicate pur senza scadere nel banale o nel pietismo; è una delle cose più belle che ho notato qui.
Complimenti, davvero!

Alla prossima :)

Manto

Recensore Veterano
01/08/17, ore 10:30

Io mi stupisco — ma forse neanche tanto, viste certe cazzate di racconti — come la tua storia abbia solo una recensione (ora due).

Io faccio sempre schifo nelle recensioni ma stavolta un po' di più. È che non so cosa dire.
Ieri notte mi sono alzato dal letto avendo proprio bisogno di una lettura come piacciono a me: ingenue, romantiche, introspettive, malinconiche, "vecchio stile", che mi facessero distrarre ed entrare in un altro universo.
E tu, credimi, ci sei riuscita.
Hai affrontato un tema pesante come la povertà, la gente che ignora, ignora e ignora, troppo distratta e di fretta (ma per andare dove?) per dare importanza ad un altro essere umano o semplicemente perdersi in una storia, arricchirsi di qualcosa di buono; e tu ne hai parlato con una delicatezza, dolcezza ed eleganza che mi ha riscaldato il cuore.

Io non so se Daniele o Nico esistono davvero, ma voglio credere di sì. Voglio portarmi dentro questa storia per tutto il tempo possibile, credere in loro due perché adesso alle 10:27am il loro pensiero mi sfiora strappandomi un sorriso (anche due).
E se hai inventato tutto beh, complimenti.

Ho sentito tanto di te e tanta voglia di dire, quindi tu ringrazierai la scrittura ma io ringrazio te per aver scritto una... poesia narrativa? Non so definirla.
Grazie, e non lo dico spesso.

Marco
xo

Recensore Junior
17/03/17, ore 16:41

Una storia molto profonda, che ha saputo toccare le note più profonde della mia anima, che mi ha fatto mettere dal punto di vista di Daniele, un personaggio davvero suggestivo, che decide di parlare solo quando si sente pronto per farlo. Molto interessante questa scelta in quanto, proprio come il canto del cigno, la parola è per Daniele una morte per rinascere e Nico lo aiuta attraverso l'amore e la comprensione in questo delicato processo. Mi è piaciuta molto la scelta di fotografare i senzatetto con abiti lussuosi, come se fossero sempre vestiti cosi, per mostrarci che non c'è alcuna differenza tra noi e loro.