Recensioni per
The Mirror
di Francine

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/06/23, ore 16:26
Cap. 1:

Ciao Francine. Mi sono immersa in questo tuo scritto dedicato ad Aphrodite dove ho immaginato il suo interagire con Saga. Mi é piaciuto come abbia rappresentato Aphrodite. Ho apprezzato in modo particolare il dettaglio della cicatrice, la cicatrice fisica, la cicatrice dell'anima. Ho letto con interesse le note ed é romantica la storia del vecchio quaderno. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 13/06/2023 - 04:27 pm)

Recensore Master
22/01/18, ore 12:50
Cap. 1:

Ciao! :D
Eccomi qui per lo scambio recensioni ^^
Innanzi tutto grazie per aver scritto questa fiction: da tanto tempo stavo cercando una fiction su Aphrodite e Saga, non importava di che genere e su cosa, ma ho sempre voluto vedere interagire questi due che quasi non si rivolgono parola nel manga. Aphtodite sa di Saga ma il manga non dice nulla su come lo sappia, sono davvero felice che tu abbia posto l'attenzione sul questo missing moment.
Quello che ho apprezzato è la riflessione di Aphrodite nella vasca con Saga: finalmente non è stato reso la persona frivola e vanitosa che conosciamo. Qui è presentato nella sua versione umana ed è presentato davvero molto bene.
Anche il rapporto tra i due è ben definito: Saga ha bisogno di qualcuno che si fidi e qui mi è piaciuta la delineazione del piano, la sua lungimiranza per la guerra contro Ade sebbene siamo nella saga delle 12 case.
Nel complesso la storia è descritta davvero bene, lo stile mi piace molto! Complimenti ^^
Solo una curiosità: come fai a sapere che il vero nome di Aphrodite è Ygve? Io sto ancora cercando di capirlo xD
Bene, mi dileguo.
Un bacione alla prossima,
Olivier_Rei

Recensore Master
12/03/17, ore 16:24
Cap. 1:

Questa one shot è meravigliosa. In un primo momento mi chiedevo: con chi sta parlando Aphro? Con Arles? Con Saga? Ovviamente, con Saga.
Questa versione dei fatti mi piace molto di più dell'idea dello psicopatico con manie di grandezza del kuru. C'è un grande assente in tutta la storia, ed è Saga stesso. È come se Saga per tredici anni sparisse e riuscisse a riemergere solo per palesarsi a Seiya.
Invece no. Tu ci dici che Saga c'è stato in tutti quegli anni, indebolito, costretto a una battaglia personale. E direi il miglior sacerdote che Athena avrebbe potuto avere.
Un stratega che persegue un unico fine, la protezione della dea. Da chi? Io, mentalmente ho aggiunto: Da me stesso!
Meraviglioso il tuo Aphrodite. Meraviglioso il taglio che stai dando al tuo headcanon, i dettagli che cogli.
Le mani. Cielo, le mani. È una cosa che dicono spesso: puoi ricorrere alla chirurgia plastica per toglierti gli anni, ma basta guardare le mani di una persona per smascherarla.

Recensore Master
12/02/17, ore 20:44
Cap. 1:

Bellissima. 
C'è una forza sotterranea che corre e s'increspa tra questi due, e le tue parole l'hanno trasmessa benissimo. 
Aphrodite riceve la sua prima cicatrice, e fa male, perché è nell'animo ed è segreta. Nessuno può vederla, compatirla, esserne incuriosito, perché si nasconde e come tale racconta una storia privata, personale - qualcosa che gli altri non sapranno mai se esser vero oppure frutto distorto della memoria. 
Il contatto/contrasto tra Saga e il Santo dei Pesci è stato magnifico - una tensione sotterranea che, come ho scritto sopra, mi ha proprio colpito e si è evidenziata a ogni battuta, contribuendo a rapirmi fino alla fine. 
Saga ha ragione: alla fine sono tutti sicari. Come diceva Pirandello, abbiamo una maschera per ogni occasione, ma è nella nostra solitudine che tutte cadono e ci rivelano la pelle - e quella di Saga porta già le sue personali cicatrici. 
Un lavoro intenso, molto bello, che ho apprezzato moltissimo - come un buon caffè con pasticcini annessi. Complimenti! ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥

*biscotti fatti in casa? Sono glassati al cioccolato*

 

Recensore Veterano
12/02/17, ore 12:54
Cap. 1:

Se io leggo "Gemini Saga" e "Pisces Aphrodite" non resisto, proprio no: ho i miei limiti, abbi pazienza. Dunque eccomi pure qua!
Di Aphrodite - e di Saga - se ne sono dette e se ne dicono spesso di cotte e di crude, di solito più nel male che nel bene; ma il rapporto, o l'accordo, il patto assolutamente sub rosa (!) fra questi due, negli anni del regno di Saga, è una delle questioni aperte in Saint Seiya sicuramente più interessanti. Aphrodite lo sa, che quello lì non è il vecchio Shion, bensì Saga di Gemini. Ed uno si chiede legittimamente non tanto come faccia a saperlo lui, ma come facciano a non essersene resi conto anche tutti gli altri: ché sì, basterebbe la pelle delle mani a tradirlo. La pelle non mente, ma, se la faccia si può coprire - con una maschera o con tonnellate di fondotinta o qualche ritocchino più invasivo qua e là, non importa -, le mani rivelano la vera età, con accuratezza, c'è poco da fare; vale per la giovinezza di Saga, tanto quanto vale per la giovinezza andata di tante attrici holliwoodiane che nei film hanno sempre la faccia delle eterne ragazzine - ma le mani, le mani rivelano l'inganno. E Saga non lo abbiamo mai visto coi guanti, che un aiutino magari l'avrebbero anche dato a rendere la sciarada più credibile. Poi io mi chiedo: ma come se lo spiegano 'sti ragazzotti che il sacerdote cambia colore di capelli ogni due per tre? Crisi della quarta o della quinta età? È la supposta tintura del finto Shion a sdoganare l'accettabilità sociale del periodo rosso di Aiolia adolescente, novello Picasso rivisto e aggiornato, in Episode G? Ok, sto divagando... Dicevo? La pelle e le mani. Sì, gli altri c'avranno anche il prosciutto sugli occhi - di quello che le fette non bastano, no, proprio un prosciutto intero piantato in fronte, devono avere -; ma Aphrodite ha gli occhi buoni, o il cervello fino. Mi piace molto il dettaglio della cicatrice sulla mano di Saga; mi piace come sviluppi il tema nel corso del racconto: è un bel filo di continuità, tracciato sulla pelle. E ammiro le mani illese di Aphrodite: io sono sempre stata convinta che in realtà le sue mani fossero segnate dalle spine e dalle rose, ma ora gliele invidio a morte, le sue belle mani - io ahimè sono una di quelle che non si prendono cura delle mani come dovrebbero, ma l'intenzione in astratto c'è, da qualche parte, nella mia testolina... - e smanio per conoscere il segreto della sua arte. Forse è solo talento, e il talento bacia alcuni ed altri no (alza la manina!).
Ma, sopra a tutto il resto, mi piace la dinamica che hai messo in scena fra il pesciolino e Saga: mi piace l'ambientazione "bellezze al bagno", del resto Saga lo abbiamo visto farsi le migliori pensate esclusivamente in ammollo; mi piace l'orgoglio, stemperato dal buonsenso, che traspare in Aphrodite; mi piace immensamente il suo desiderio quasi d'essere speciale, nel custodire il segreto di Saga; e mi piace che Saga lo tratti da uomo a uomo (grazie!), mettendo da parte fronzoli e orpelli, assieme alla sua di maschera, nella vasca da bagno. Mi piace, mi piace!