Recensioni per
L'arte rispecchia lo spettatore, non la vita
di Chloris

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Lo ammetto, l'ho letta due volte.
Ogni parola gioca con quella che segue, creando un'armonia dolce e vellutata: mi è sembrato di leggere Oscar Wilde. Ed è per questo, che sono senza parole.
"L'arte rispecchia lo spettatore, non la vita" ed ecco che solo Gladys riesce a capire cosa veramente rappresenta quel quadro, oramai esposto in un museo - probabilmente per la sua storia straordinaria: quel viso biondo, divino, così angelico: come poteva Dorian Gray possedere un'anima altrettanto putrefatta dentro? Sembra incredibile, a noi come a Gladys. Lei, la spettatrice di quel dipinto, osserva quasi se stessa su quella tela, tanto da pensare di poter essere lì, al suo fianco. Gladys perde forse il senso del tempo di fronte a tanta meraviglia, infatti la guardia del museo è costretta ad andare a richiamarla e a portarla fuori; la guardia, di fronte a quel quadro, non vede null'altro che un semplice bel ragazzo. La sua anima e la sua poca sensibilità non gli permettono di penetrare nella fantasia del quadro e di capirlo, soprattutto nelle pennellate che non sono visibili solo con l'occhio, ma soprattutto con l'anima.
Non credo di aver mai letto qualcosa di così eccelso. È assurdo che non ci sia ancora nemmeno una recensione, questa storia è perfetta ed è incredibilmente originale. Davvero, ti faccio i miei complimenti più sinceri, sperando che tu scriva qualcos'altro su questo romanzo.
Complimenti, complimenti, complimenti. Davvero.