Inizio col dirti che l'idea della storia è assai interessante - raramente si trovano racconti aventi queste disgustose e buffe creature come protagoniste - e mi piace anche l'approccio ironico e leggero che hai deciso di prendere.
Però c'è qualcosa che m'impedisce di metterti una bandierina verde: la grammatica. Iniziamo con il fatto che salti in continuazione dal passato al presente, rendendo la narrazione piuttosto confusa e difficile da seguire: come immagino che tu già sappia, la padronanza della consecutio temporum è fondamentale per scrivere racconti; poi ci sono i classici errori da "pivello", se vogliamo metterla così (ad esempio il famigerato "infondo" al posto di "in fondo", o "glie lo" invece di "glielo"), e poi ogni tanto ti sei scordato di mettere l'accento sui alcuni verbi al passato remoto di terza persona singolare, però quella la vedo più come una svista, perché altre volte invece le hai scritte in modo corretto.
Nonostante ciò penso che seguirò la tua storia perché, come ho detto prima, l'idea mi sembra interessante, e spero che i miei consigli possano aiutarti anche a migliarare con il tuo modo di scrivere, che adesso non è proprio il migliore. |
