Ave piccola pinguina nelle vesti di scrittrice, qui è stellaskia che ha notato la tua introspezione su un personaggio poco considerato e pertanto si è piombata a recensire con la stessa grazia e rispetto del vicino che ti sveglia alle tre per chiederti se ti è rimasto del caffè. (Ho fatto la rima, tralalala!)
Ehm. Coooooooooomunque, per quanto io la serie di Super la stia seguendo più tramite riassunti che tramite puntate/capitoli effettivi, ho sempre apprezzato come elemento narrativo la combinazione maestro/allievo in chiave familiare. Mi spiego: un maestro e un allievo alla pari di un padre e un figlio, o di un nonno e un nipote, e così via sul genere.
A giudicare da quanto hai sviscerato coi pensieri del protagonista (che non nomino esplicitamente causa spoiler...), l'hai messa esattamente su questo piano.
Il dolore è palpabile nei concetti espressi in quest'introspezione, sia per quanto riguarda la visione del proprio amatissimo allievo che compie quelle azioni, sia per quanto riguarda tutto il complesso della propria responsabilità in quanto sta accadendo. Ti dirò, raramente ho visto maestri - in qualità di tipologie di personaggi, che se andiamo a fare il parallelo col mondo reale non ne usciamo più - ammettere di essere i responsabili delle azioni dei propri allievi, perché, ehm, solitamente vengono uccisi prima. (Guerre Stellari non credo valga come esempio generale, tra l'altro.) E neanche io sarei arrivata a far fare l'esame di coscienza a questo maestro. Bellissima idea, contando anche e soprattutto cosa viene dopo.
Il tema del perdono, della redenzione per il "cattivo della situazione" è un concetto che a me ha sempre premuto molto - e continuiamo a parlare sempre in tema narrativo - in quanto spesso e volentieri i cattivi sono targati dal "perché sì", nel senso "faccio quello che faccio perché sono cattivo e basta". La filosofia mi ha rovinato e ora per me c'è una motivazione dietro a tutte le scelte, logica o illogica che sia, consapevole o meno. Che l'allievo possa aver agito, come dici tu, per eccesso di innocenza ci può stare eccome. Non per niente i bambini, innocenti per natura fino a una certa età, sono capaci di ferire nel profondo e nonostante tutto a cuor leggero. Io poi continuo a considerare l'aspetto "estetico" di questo allievo in particolare una trashata bella e buona da parte di Toriyama.
Bella. Belle parole, bei concetti, bel momento per esprimere angoscia e sensi di colpa, e una timida speranza per ciò che era e che potrebbe tornare ad essere. I miei complimenti sinceri. Anche se penso sappiamo entrambe come vada poi a finire.
Bandierina verde innegabile! Alla prossima!
Stellaskia (e le altre due se stesse, Gabri e Iella, che ti fanno ciao-ciao con la manina) |