Ciao, tranquilla noi siamo quì aspettiamo beebuonibuoni che tu continui questa bella storia, spero che tu non la lasci incompiuta....come posso stare senza sapere come Akihico affrontera l'incontro con barbari e romani! :-)

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Seguire i pensieri che si concretizzano nella mente di Akihiko quando guarda il suo padrone e riflette rende ben evidente come il passare del tempo e l'intimità che si sta creando fra di loro abbia lentamente cambiato il giovane schiavo. Silvanus non è più solamente il simbolo dell'oppressione dell'impero che sconvolge e travolge la vita della povera gente. Il "dominus" è diventato ai suoi occhi un uomo vero, ancor più adesso che Akihiko ha scoperto la doppia identità di Silvanus: barbaro e generale romano al contempo. Anche la decisione del militare di portarsi Akihiko in Pannonia, sul limes dove barbari e milizie romane si affrontano confonde il ragazzo: il suo sogno di viaggiare in cerca d'avventure si sta per avverare anche se non nel modo che lui aveva immaginato. La guerra è un'avventura rischiosa e Akihiko non sa cosa gli porterà.
Bel capitolo: rende chiaro l'intenso lavorio che Silvanus ha, forse volontariamente o forse no, acceso nella mente del suo schiavo . Akihiko non odia più il suo padrone romano da quando ha scoperto che in realtà è un barbaro quanto e, forse, più di lui stesso. E' una "conversione" importante per il ragazzo, preludio, forse, a quello che lo attende.
Sono davvero curiosa di leggere cosa la nostra giovane autrice ha in serbo per i suoi lettori.

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No vabbè aiuto.
Ho riletto adesso l'ultimo capitolo, la prima volta l'avevo letto non appena uscito. E non me lo ricordavo così bello. Più leggo e più mi innamoro di silvanus T.T ❤❤ sono troppo curiosa di sapere come continuerà, di leggere i capitoli riguardanti i giochi e i confini 😍.
Che poi silvanus è così buono ed equilibrato, non ho capito come aki sia ancora vivo, io lo avrei già menato xD. Comunque non ha ragione nessuno dei due, cioè Roma non è né solo buona né solo cattiva e aki per mettersi l'anima in pace dovrebbe capirlo. Non è che i greci fossero tanto meglio, basti pensare a come le donne venivano trattate.. ogni cosa bella nasconde anche un lato poco elegante.
Spero solo la continuerai..ho notato che non aggiorni da un po', spero non finisca in cantiere come molte altre storia dal potenziale altissimo che però, per un motivo o per un altro, vengono abbandonate. E soprattutto spero non ci sia di mezzo la salute T.T.
Spero tanto che aggiornerai (magari ci fai un regalino per Natale, anche in ritardo lo accettiamo uguale xD❤).
Ora vado, ti auguro di stare bene e spero con tutto il mio cuore che mi arrivi la notifica dell'uscita del capitolo 12❤.

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Ciao!

Questa è praticamente la prima storia originale che ho letto, di solito mi butto sulle ff, ma che dire, la trovo veramente bellissima!
I personaggi sono ben caratterizzati, si capisce benissimo cosa provano quando parlano e quando pensano.
Hai veramente un scrittura molto piacevole da leggere, ricca di dettagli che però non appesantiscono la storia.
I nostri Aki e Silvanus non hanno per niente un passato allegro alle loro spalle, non mi aspettavo che Silvanus fosse stato adottato però il padre ha davvero fatto un bel gesto.
Mi chiedo perché Silvanus non voglia sposarsi, se c'è un motivo particolare o perché veramente non ha tempo e voglia.
Aki sta avendo una lotta interiore perché sente che Silvanus è diverso dalle altre persone ma non vuole ammetterlo a sé stesso, spero che prima o poi si arrenda a questa sua parte.
Comunque la storia prende davvero tanto e per quanto bello possa essere Aki io penso di essere completamente infatuata di Silvanus. I suoi modi di fare, le sue parole, l'essere un uomo potente che però si preoccupa per chi gli sta intorno, insomma lo trovo perfetto.

Aspetto il prossimo capitolo ora :)

Jessikyna

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Ciao, volevo farti i miei complimenti perché sei veramente brava nello scrivere. Ho scoperto questa storia da poco e me ne sono innamorata perdutamente. I capitoli sono tutti così interessanti e piacevoli da leggere. I personaggi poi non ne parliamo, caratterizzati benissimo e fedeli ai loro principi, così reali. Complimenti anche ai dialoghi perché non sono mai forzati e sono imbevuti di una naturalezza difficile da trovare..una delle mie parti preferite è stata quella durante il banchetto, quando silvanus e akihiko hanno finalmente affrontato un discorso non da servo-padrone ma da uomo a uomo. Le preoccupazioni che tormentano i loro animi..non so quella scena è perfetta nella sua semplicità. Poi il capitolo dedicato ai due amanti e favoloso, mi pare avessi scritto che non eri brava a narrare certe cose ma invece ti sei rivelata fantastica! *^* Si percepiva tutto l'amore e il sentimento che segretamente (ma non troppo) provano l'uno per l'altro.. E poi amo silvanus, è perfetto sotto ogni punto di vista, complimenti per aver creato un personaggio così interessante..Non ho ancora capito se tra lui e akihiko ci sarà mai qualcosa ( io li shippo quindi mi auguro di si *^*) e sono realmente felice di vedere che il loro rapporto si stia basando sulla reciproca lealtà. Per quanto riguarda il personaggio di octavia sembra apparire interessante..per ora ho avuto una buona impressione :) sono molto curiosa invece di scoprire il rapporto che silvanus nutre nei confronti dei genitori.. vedremo.
Spero non ci sia limite ai caratteri, è la prima volta che commento qualcosa quindi non sono molto esperta >.< ma mi sentivo in dovere di dirti che non vedo l'ora di leggere il continuo e che vivrò fino alla pubblicazione del prossimo capitolo con un vuoto nel cuore xD spero di non averti annoiato troppo, continua così❤

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Ho trovato questa storia molto bella e molto ben scritta. Continuerò a leggerla con tanto interesse...sperando che il prossimo capitolo arrivi presto ;)

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Valeria Octavia: un personaggio che sprizza forza d'animo e determinazione nascoste a mala appena sotto il pallido velo delle buone maniere che una dama della buona società romana non abbandona mai. E' giusto la sorella di Silvanus: non c'è dubbio su questo. E' una donna sicuramente ostinata, decisa e dallo sguardo penetrante. Niente sembra sfuggirle e forse quello che lega il fratello allo schiavo Akihiko lei è in grado di vederlo più chiaramente, forse, del suo amato fratello .
Sarà interessante scoprire quale ruolo avrà Valeria Octavia nella vicenda. Sono anche curiosa di scoprire quali siano i rapporto fra Silvanus ed il resto della famiglia, in primis il padre, che nella famiglia romana era quasi al livello di una divinità dal giudizio inappellabile.

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Ecco qua un capitolo interamente dedicato a Festus ed al suo legame non convenzionale con Fabianus.
Sei sta brava a raccontare della loro storia, di come sia nata e di come si sia sviluppata. Lo hai fatto con garbo e con misura, senza trascurare quale fosse, all'epoca, la morale corrente.
I sentimenti reciproci dei due amanti sono evidenti ma, a fronte di ciò, essi non possono neppure ignorare i doveri cui sono chiamati. Soprattutto Festus ne pare consapevole e non si fa troppe illusioni sulla sua storia con Fabianus. Lui, che è più maturo, si sente responsabile nei confronti del giovane amante e nella sua mente amore e dovere si confrontano aspramente.
Decisi a vivere il momento il più intensamente possibile entrambi lasciano che il pensiero del domani non abbia spazio nei loro discorsi e che ciò che il futuro riserva loro resti in ombra.

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Sono davvero felice che la solitaria meditazione di Akihiko nell'orto, in compagnia dei gatti, abbia dato un felice esito. A quanto pare la rabbia cieca verso Silvanus s'è andata affievolendo e la capacità del ragazzo di vedere oltre si è risvegliata.
Ora che la furia nel suo cuore s'è un poco placata ad Akihiko la sorte offre l'occasione di scoprire che l'odiato padrone non è, in realtà, quel mostro disumano che lui reputava che fosse.
Ascoltare, nelle vesti d'invisibile coppiere, i discorsi di Silvanus e dei suoi ospiti gli fa comprendere che le cose non sono esattamente quelle che si era figurato nella mente. Quello che gli è toccato in sorte come padrone non è davvero un uomo da poco e sono molte le novità sul suo conto che scopre, durante il banchetto. Faccende che nemmeno lontanamente avrebbe immaginato.
Il vino, forse, rende Silvanus per una volta meno riservato e schivo e le parole che i due si scambiano, soli nella sala, non sono più quelle di due irriducibili nemici.
Mi è davvero piaciuto molto, questo capitolo e se Akihiko e Silvanus non si possono ancora considerare buoni amici, di certo non sono rimasti irriducibili nemici.

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Ci vuole tempo per digerire certe cose ed il giovane Akihiko forse ancora non lo sa. Coltivare l'orto e trascorrere tempo con sé stesso gli da nodo di riflettere e meditare sulla sua situazione. Dicono che occuparsi di orti e giardini giovi e per lui, forse sarà la giusta terapia per sbollire la rabbia che gli avvelena l'anima.
Se Akihiko non riuscirà a trovare un po' di pace scendendo a patti con il suo ruolo di schiavo finirà per impazzire di rabbia come un cane alla catena.
Sei riuscita sicuramente a mettere in luce la lotta che si combatte senza tregua nella mente di quel povero ragazzo strappato senza colpe alla sua casa e gettato in un mondo di gente che si reputa al disopra di lui.
Brava davvero!

Capitolo senza dubbio interessante, questo! Mi piace come, passo passo, si chiarisce qual è la natura del carattere di Silvanus e di come sia forte il legame che lo unisce a Festus. Marcus non è un semplice sottoposto ma bensì un amico fraterno per Octavius e fra i due è evidente una chiara solidarietà e condivisione che va ben oltre il fatto di condividere la dura vita militare.
Che dire poi dello strano sogno di Silvanus: sarà frutto della sua inquietudine oppure si tratta di un onirico messaggio che i superni o la sua stessa mente subdolamente gli inviano?
Sarà senz'altro interessante scoprire se Octavius seguirà i saggi consigli dell'amico o lascerà che il suo istinto lo guidi su di un'altra strada.

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Akihiko non riesce proprio a comprende i romani, la loro civiltà è troppo diversa dalla sua, il loro modo d'agire non ha rispetto per la libertà degli individui, cosa sacra per lui che è greco. Egli li odia non solo perchè lo hanno strappato alla sua famiglia ma soprattutto per principio perché si credono e, ancor peggio, sono i "padroni del mondo" e lui non ci tiene affatto ad appartenere a questo mondo di romanità incomprensibile. L'inutile fuga dalla casa di Silvanus mette in luce tutte le sciocche e vacue idee che si è fatto riguardo alla ricerca della propria libertà. Akihiko non arriva a comprendere che, se davvero vuole tornare libero, in patria come così ardentemente desidera è Silvanus il dio che deve pregare e compiacere perché è solamente il "domine" che ha il poteredi concedergli quello a cui tanto agogna.
Se ci riflette bene Silvanus, in fondo, lo vede di buon occhio e con lui si è dimostrato persino clemente. Se solo Akihiko userà la testa e non il suo cuore traboccante d'orgoglio forse si accorgerà che la sua sorte avrebbe potuto essere molto ma molto peggio.

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L'incontro fra Akihiko e la società romana è piuttosto uno scontro fra il suo individualismo e la sua personale visione di una esistenza serena, libera e concentrata sui propri cari e la civiltà romana che altri scopi persegue ed altre consuetudini pratica.
Elissa ha ben altra concezione dell'esistenza: è una donna pragmatica che vede il proprio servaggio quasi come una protezione dalla miseria e dalla violenza di un mondo a cui basterebbe davvero poco per fare di una donna sola e di sua figlia un unico miserabile boccone. Akihiko è ancora troppo orgoglioso e idealista per comprendere la saggezza di Elissa ma forse, col tempo, capirà che la via scelta dalla donna non è poi così vile.
Un "brava" speciale va all'autrice che, ancora una volta ha colto nel segno con un bel capitolo ben scritto.

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Ottimo capitolo! La storia, così, ha decisamente più senso. Il personaggio di Akihiko si delinea ora con maggior chiarezza nella narrazione. Ammirevole la pacata determinazione che mette nell'affrontare un destino pieno di incertezze. In un destino che vorrebbe con tutte le sue forze evitare sa conservare , a dispetto della sua situazione, una fierezza che non sa del tutto nascondere.
Hai reso bene la sensazione di straniamento che il ragazzo prova nel vedersi trattare come un'oggetto, un essere privo di sentimenti o emozioni. Akihiko però è anche un giovane curioso: vuole scoprire da sé chi sarà il suo "padrone" e non esita ad usare le poche informazioni in suo possesso per costruire ipotesi e teorie seguendo una logica acuta, sintomo chiaro di un intelletto sveglio e riflessivo.
Lo ammetto: mi piace davvero questo personaggio che sa usare le sue risorse interiori, intelligenza ed istinto, nell'affrontare un mondo che, come schiavo ed ultimo degli ultimi, gli è apertamente ostile.

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Sono bastati tre capitoli per farmi appassionare! ^^ Ho grandi aspettative per questa storia e spero vivamente di poter leggere anche i prossimi capitoli (mi interessa molto sia la vicenda sia il modo con cui è scritto e narrato il tutto, semplicemente mi tiene incollata a leggere :D) Grazie mille per questi capitoli e complimenti, continua così :D

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