Recensioni per
Meet S. Holmes
di meiousetsuna

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Eccomi dunque a recensire il capitolo finale di questa bellissima storia che ho letto con davvero molto piacere. Sono sempre contenta di leggere un qualcosa che avevo messo da parte anche da un po' di tempo, perché mi conosco e so che se non sono nel "mood" giusto potrei anche non apprezzare le qualità di una storia. Cosa che invece sono riuscita a fare.

Mi permetto di iniziare dal finale perché è una delle cose del film che meno mi erano piaciute. Nel senso, il fatto che in una trama ambientata in un tempo contemporaneo veda inserimenti di realismo magico e che si possa quindi ipotizzare che esista una figura come la morte (da equiparare a un Dio o agli angeli), non dovrebbe permettere agli sceneggiatori di un film di prendersi certe libertà. Perché il finale del film è insensato, come dici giustamente tu nelle note finali ed è una di quelle cose di un film con tracce di fantasy o magia che più mi fanno innervosire. Il cadavere di Brad Pitt tecnicamente sarebbe morto da giorni e va bene che sei la morte e che hai potere sui vivi e sui trapassati, ma forse un minimo di coerenza e di veridicità sarebbe stata più apprezzabile. Per questo motivo ho adorato la tua trovata, e il modo in cui hai adattato il tutto, sfruttando il lavoro di John all'ospedale. Alla fine si scopre che il vero "Sherlock Holmes" in realtà si chiama William ed è un violinista. Ora, lasciamo da parte il fatto che ho apprezzato il riferimento al fatto che si chiami "William" e che anche quando lo ritrova insista per conoscere il secondo nome di John, ma ho adorato il fatto che tu gli abbia fatto fare il violinista. Che era un dettaglio che non avevo proprio capito dal primo incontro. Questo perché la domanda di John sul fare o meno il detective, mi aveva lasciato ipotizzare che intendesse un consulente investigativo, come specifica sempre nella serie. Ma ora che ci rifletto, William non ha specificato quale lavoro faceva. Magari fa entrambe le cose, cioè è un violinista che aiuta la polizia in anonimato. Non so se ho interpretato le cose correttamente. Però devo dire che questa era una finezza che, confesso, mi è del tutto sfuggita e che mi è piaciuto molto trovare. L'altra cosa che devo confessare è che ho una specie di kink per lo Sherlock violinista. Voglio dire... ci ho scritto un'intera storia! Ed è una cosa che purtroppo trovo raramente in questo fandom, quindi diciamo che quando l'ho capito ho lanciato un grido e che anche se non è così forse continuerò a pensare che il tuo William faccia il musicista per davvero.

Passando alla morte. Beh, la scelta di lasciare John in vita e, di fatto, di ridargli il vero ragazzo coi capelli ricci che ha incontrato una sola volta (volta che è stata sufficiente per entrambi secondo me), forse fa davvero capire che il sentimento della morte era davvero amore. Quando si è così tanto disposti a sacrificarsi, io dico che se non lo è, di certo ci si avvicina. Perché la morte non vivrà semplicemente una vita senza la persona che ama, ma ci starà un'intera eternità. Che è un concetto difficilmente comprensibile dal mio cervello (un po' come il concetto di infinito) ma che posso comunque tentare di comprendere. In fin dei conti, ho apprezzato l'evoluzione del personaggio. Così come il modo in cui alla fine tiene fede a una promessa fatta al buon Mike e sistema i cattivi. Moriarty e Irene sono del tutto sistemati con una trovata alquanto apprezzabile e Greg può così lasciarsi andare.

In sostanza, leggere questa storia è stato un bel viaggio che sono felice di aver fatto.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
09/07/17, ore 09:06

Ciao, questo capitolo è stato davvero ricco di emozioni. A cominciare dalla scena iniziale. Quella è una delle cose che ricordo meglio del film, perché mi aveva colpito per dolcezza e delicatezza. Credo che il mantenere tutto sul rating arancione sia stata una scelta indovinata, oltre che saggia. Un rating più elevato ti avrebbe costretta all'uso di termini espliciti che sarebbero risultati fuori luogo in una scena del genere. O meglio, avrebbero reso l'atmosfera generale molto diversa rispetto a quella del film e sarebbe stato un peccato perdere l'occasione di scrivere un qualcosa su corde così leggere e dolci. E invece così facendo sei riuscita a tenere le cose molto delicate, con John che fa sempre più tenerezza perché non capisce se quel ragazzo sia vero oppure se sia tutto un sogno. Ma naturalmente poi c'è Sherlock, che si concede completamente e forse senza aver del tutto compreso le conseguenze del fare l'amore con un'altra persona. E non mi riferisco tanto al cuore spezzato di John o alle paure di Greg (padre premuroso e che tiene alla felicità del figlio), ma parlo dell'umanità di Sherlock che diventa sempre più forte e senza che lui se ne accorga. A mio avviso invece lo si vede perfettamente quando rincuora la donna anziana e malata, alla fine anche se ha fatto un bel gesto, ne rimane turbato e scaccia via quella sensazione senza nemmeno pensarci. Come se evitasse di porsi troppe domande, perché teme le risposte che si potrebbe dare. La cosa diventa ancora più solida e concreta durante la litigata con Lestrade. Che con quel "ti sei sbattuto mio figlio" è forse il momento che più ho adorato nel capitolo. Greg è giustamente preoccupato, perché suo figlio si sta molto probabilmente innamorando della morte e senza saperlo. Il che significa che se non rischia la vita sulla terra, perlomeno avrà il cuore spezzato e soffrirà per amore oltre che per la sua morte. Ho apprezzato quella scena, anche perché le parole che rivolge a Sherlock mostrano una certa praticità di pensiero e una discreta intelligenza, cosa che io credo che Lestrade nella serie abbia. Alla fine la morte si confessa innamorata di John e dichiara di voler portar via padre e figlio e di voler tenere sempre con sé John, ma le parole di Greg vanno a toccare le corde giuste e questo perché la neonata umanità della morte fa sì che non sappia ancora tutto quanto di se stesso. In pratica, si conosce ben poco e non sa pienamente cosa significhi essere umani. E quindi in Sherlock si scatena il dubbio. Questa folle passione che lo ha travolto, sarà davvero amore? Cioè lui ma davvero John? Ma soprattutto John si è realmente innamorato di lui o la cotta l'ha avuta per il vero Sherlock, quello che ha incontrato quel giorno al bar e quindi alimenta quell'amore e non quello per la morte? Lo amerebbe se sapesse chi è per davvero o ne avrebbe paura. Ecco, io credo che questo Sherlock si sia domandato tutte queste cose, ma che non abbia realmente trovato una risposta.

Uno dei capitoli più interessanti, perché apre a diverse interpretazioni e permette al lettore di porsi molte domande e di rifletterci sopra anche.

Vado a recensire l'ultimo capitolo.
Koa

Recensore Master
08/07/17, ore 21:04

In questo capitolo l'alternanza tra i due pilastri narrativi del racconto è molto più netta rispetto ai precedenti. Perché da una parte abbiamo Greg e i problemi legati alla fusione, mentre dall'altra c'è questa relazione che sta crescendo. E in questo caso specifico queste due parti si danno il cambio con un ritmo serrato e che non dà tregua.

L'ampliamento della psicologia di Greg viene fuori specialmente dalle scene con Molly, che è la parte del racconto più legata al tema della famiglia e dei figli. In questo caso si assiste a una parte molto carina in cui si parla di cose meravigliose come torte e creme. Ecco questa è una Molly che apprezzo perché è un personaggio positivo. Ha intatta la dolcezza, ma le mancano tutte le zavorre sentimentali e da povera derelitta, che Moffat ha voluto affibbiarle. Questa è una Molly molto più in pace con se stessa, sempre intelligente ma con quel fare tenero e che non dà fastidio. Apprezzo molto il rapporto con John, almeno qui John ha una sorella con cui andare d'accordo e quello col padre, dal quale si sente messa vagamente in secondo piano, ma verso il quale non prova alcun rancore. Quindi sì è totalmente diversa o, meglio, è un'evoluzione della Molly odiosa della serie.

Qui l'evoluzione del rapporto tra John e Sherlock fa un'impennata vertiginosa. Interessante il riferimento all'ignoranza di Sherlock, che qui diventa letteraria e legata a Shakespeare. Altro dettaglio che ricordavo poco del film, ma che mi ha fatto molta tenerezza. "Mi piacerebbe leggere altro Shakespeare con te", è una frase che riesco a immaginarmi benissimo detta da Sherlock. Che forse di ignoranza sul tema non ha (dato che da strafatto cita a memoria l'Enrico V), ma ci ho visto la stessa innocenza vagamente infantile.

Un altro bellissimo capitolo, ecco forse un finale vagamente brusco. Una frase di chiusura avrebbe aiutato.

Leggerò il resto più tardi e credo di poter recensire domattina.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
08/07/17, ore 20:42

Ciao, dunque, anche in questo capitolo sono rimasta davvero molto colpita dall'opera di adattamento da film a serie che hai fatto. Inserendo personaggi che, sebbene solo nominati, sono in realtà perfettamente calzanti e verosimili in quello che è il loro ruolo. Come Culverton Smith, per esempio. Il tuo averlo citato come "Cereal Killer" lascia velatamente a intendere che Smith in questa storia abbia circa lo stesso ruolo che ha avuto nella serie ovvero quella di un magnate, potente e probabilmente persino spietato perché anche se non viene specificatamente detto, sembra letteralmente volersi mangiare la piccola azienda di Lestrade. Altri personaggi come Irene e Sebastian Moran compaiono e rimangono sullo sfondo, ma non è necessario mostrare troppo per far capire quale ruolo avranno. Il loro essere in combutta con Moriarty fa già di loro una piccola gang e presumo che il tutto c'entrerà con la fusione. Moriarty che sembra mirare ad altro, come al cuore di John per esempio. Dettaglio che francamente me lo rende ancora più odioso.

La relazione tra Sherlock e John procede molto bene. Lo chiamerò Sherlock per comodità, ovviamente (e perché chiamarlo "morte") mi fa vagamente impressione. Ha alcune caratteristiche del personaggio Holmes che lo accomunano molto e vanno a creare una similitudine interessante, ma mai esagerata. Su tutto apprezzo la maniera in cui tratta John, differentemente da come tratta il resto degli umani. Umani da cui è annoiato e che giudica, forse sono lati del suo modo di essere dati dall'eternità, io credo. Anche qui c'è una netta somiglianza con il rapporto Holmes/Watson della serie perché John pare proprio essere il solo a venir tollerato. Qui la separazione è più netta e vagamente inquietante. Conoscendo il film so che è del film questo sviluppo del personaggio così rapido e che la morte si innamora perché, diventando umano, prende i sentimenti umani in tutte le sue sfaccettature. Ma c'è una somiglianza anche con lo sviluppo del personaggio di Sherlock nell'arco delle quattro serie. Maturazione che qui accade repentinamente e molto velocemente, ma per le ovvie ragioni che c'entrano col realismo magico. Nel senso che la morte non è Sherlock, ma un qualcuno di non umano che diventa umano da un giorno all'altro. Era credo un adattamento affatto semplice da fare, ma ti è riuscito benissimo.

Apprezzabili anche altri dettagli come Sherlock che ama i biscotti allo zenzero (in un riferimento forse a The Six Thatcher? Lo chiedo perché quel passaggio del film proprio non lo ricordavo). La caratterizzazione di Lestrade forse è più distante da Greg e più vicina al personaggio del film, ma una cosa che ci sta. Ma credo che una delle cose che mi stanno lasciando più sorpresa sia la caratterizzazione di John. Lui è di una dolcezza unica, adorabile anche vederlo lavorare in ospedale. Filtrato dagli occhi di uno Sherlock che dovrebbe essere abituato a tutto quello e che non dovrebbe essere colpito, ma che vede in John una perla rara. Mi sta piacendo più del film questa storia.

Per concludere, altro bellissimo capitolo.
Koa

Recensore Master
08/07/17, ore 15:22

Ciao, dunque sono mesi che avevo questa storia tra le cose da leggere e non mi sono mai decisa a farlo. Non ricordo se ti avevo o meno accennato i motivi, ma diciamo che "Vi presento Joe Black" non è esattamente il mio film preferito. E io sulle cose ho sentimenti spesso estremi, quindi diciamo pure che lo detesto e morta lì. Per questo motivo ho preferito aspettare di essere nel "mood" giusto perché non volevo inimicarmi una storia che sarebbe stata (perché come autrice in questo fandom ti conosco un pochino) di certo molto buona. Non so per via di quali combinazioni astrali o per quale motivo la luna girasse giusta, ma era già qualche giorno che cercavo una storia Johnlock da leggere che fosse già terminata e possibilmente collocata in un AU. E così mi son messa a leggere questa.

Inizio subito dicendoti che l'assegnazione dei ruoli mi pare appropriata. I movieverse son sempre faccende delicate, è un po' un lavoro da funamboli perché ci sono due universi da tenere in equilibrio. Ed entrambi reclamano attenzioni. Qui ricalchi perfettamente la trama del film, pur mantenendo molta verosimiglianza con l'universo di Sherlock, di cui hai inserito anche diversi riferimenti e citazioni. Forse è perché i personaggi del film mi sono rimasti in mente davvero poco (salvo forse la tipa di cui neanche ricordo il nome e la morte/Brad Pitt), ma ho visto tanto dei personaggi della serie. Molly che come sorella e di John mai me la sarei immaginata, è invece parecchio IC. Dolce, disponibile e così decisa nel voler organizzare una festa per il padre e che è sposata con Mike, in un'accoppiata a cui non avevo mai pensato ma che tutto sommato mi piace. Anche Mary come ex non mi dispiace troppo... XD Meno male che l'hai cassata dopo due righe e ce la leviamo di torno con l'idea che avesse qualcosa da nascondere. Comunque, quelli più indovinati sono Sherlock e John. Sherlock nel ruolo della Morte fa quasi spavento per quanto è IC, ed è assurdo perché è praticamente un altro personaggio e non Sherlock. Il quale comunque appare, anche se all'inizio e per poco tempo. Mentre mi piace come hai introdotto John. Sincero e spontaneo, anche lui molto dolce ma determinato all'occorrenza. Continua a negare di essere gay, ma chiunque sembra capire sempre il contrario! XD Molto evidente l'interesse reciproco al primo incontro, mi ha ricordato quella specie di colpo di fulmine che è stato il loro incontro al Barts.

Insomma primo capitolo affascinante e pieno di bei dettagli.
Alla prossima.
Koa

Recensore Master

Bellissima quell’immagine di Sh che raggiunge John alla festa e lo stringe facendogli capire di ricambiare il suo sentimento che, proprio perché è grande e sincero, non gli permette di tenerlo con sé. Hai trasmesso con efficacia la delusione di John e da brividi è il momento in cui quest’ultimo comprende che la persona di cui si è innamorato non è un essere umano (“…Lo vide veramente per la prima volta…”) ma “qualcos’altro” di cui ha una terribile percezione, derivatagli dal suo naturale istinto di sopravvivenza. Di fronte alla Morte, ovviamente, un turbamento, anche se impossibile da definirsi con precisione, è logico che “avverta” che ci si trova al cospetto di un’entità terribile nella sua fatalità. E questo impedisce al giovane Lestrade di seguire impulsivamente l’affascinante creatura che si allontana da lui per sempre. Il vero e proprio colpo di scena che inchioda James ed Irene alle loro malefatte, vede come hai fatto agire e parlare Sh, presentandolo efficacemente caratterizzato dalla sua naturale distanza quasi regale, da chi lo circonda, che, come personificazione della Morte, non stona affatto. Si arriva alla conclusione con un po’ di malinconia per la sofferenza di John, ma per lui il destino ha in serbo un’altra occasione di essere felice. La tua scelta di cambiare qualcosa del film cui ti sei ispirata non mi ha causato alcun disagio: la tua ff mi è piaciuta così, come l’hai pensata. L’elemento di forza, per quanto mi riguarda, ovviamente, è il modo con cui hai presentato e fatto agire lo Sh/Morte che hai caratterizzato con tutto il fascino ed il magnetismo che convengono ad un personaggio del genere. Anche se non va dimenticata la credibilità con cui hai tratteggiato Greg nell’insolito ruolo di industriale e capo famiglia, facendogli conservare le sue doti di umanità e generosità. Un bel lavoro, brava.

Nuovo recensore

Complimenti, bellissimo capitolo e anche direi commuovente. Finale alternativo molto apprezzato eeeee.... queste due patate Johnlock mi fanno sempre emozionare.
Storia avvincente da mettere sicuramente tra le preferite.
Grazie per averla scritta e alla prossima :3

Eleven

Recensore Master

Mi spiace che sia già finita, sigh
Questo capitolo è bellissimo.. L'addio dell'angelo della morte al suo amato John mi ha commossa profondamente.. Sono felice che il giovane Lestrade abbia ritrovato il suo Sherlock.. Il loro incontro in ospedale è stato dolcissimo!! 😊
Ti rinnovo i complimenti!!
A presto, spero!! 😊😊

Recensore Master

Ciao Setsy...nooo è già finitaaaa!!! uffa è stata bellissima come storia...non devi scusarti di nulla...è bellissimo quest'ultimo capitolo, sia la parte iniziale dei fuochi d'artificio che quella finaleli hai descritti benissimo...bella davvero...ti rinnovo i miei complimenti...bravissima a
presto

Nuovo recensore
19/04/17, ore 15:38

Ciao, innanzitutto grazie per avermi citata nei ringraziamenti (penso proprio che tu sia la prima a farlo ahahah) e volevo continuare dicendoti che il capitolo mi è piaciuto moltissimo.
Avevo già letto altre tue storie e adoro il ritmo narrativo con cui scrivi, quindi non devi preoccuparti del rating della tua storia perché è ottimo così.
"Vi Presento Joe Black" è uno dei miei film preferiti e veder scritta una FF con questo tema (soprattutto con i  Johnlock che io adoro alla follia) mi ha subito presa.
La caratterizzazione dei personaggi è ottima, hanno conservato i loro modi di essere e sono stati ben adattati alla parte dei personaggi del film: SH specialmente, che ha scoperto i sentimenti umani grazie a JW e che, secondo me, lo porta a dubitare dei suoi pensieri cercando di trovare un compromesso e anche ironizzando in maniera dark (si può dire così?).
Del capitolo, come già detto in precedenza, l'ho adorato; sapendo che il prossimo sarà l'ultimo mi fa scendere le lacrimuccie però so che farai un capitolo boom come gli altri e io annegherò nei Feels positivi della gioia, eeeeee... al prossimo capitolo!!!

Eleven

Recensore Master
18/04/17, ore 21:51

Scusa, ma non mi è ben chiaro perché ti senti quasi in colpa per il rating di questo o quel colore: a parte che l’ispirazione a scrivere qualcosa, fatto salvo il rispetto per la sensibilità altrui, ovvio, è libera dai vincoli di quello che può essere il gusto dei lettori, (anche perché le teste sono molte e diverse), personalmente ritengo che ci siano delle ff che sono molto intriganti e che trasmettono emozioni forti anche se non si soffermano dettagliatamente sui particolari di scene hot. Comunque, a questo proposito, il tuo Sh, non è solo seducente in modo allusivo ma è un vero e proprio uragano di sensazioni ed emozioni (“…D’improvviso Sherlock lanciò via il telo…”) pur avendo il “bollino” arancione. Infatti la resa di John è totale e bene descrivi il suo sentirsi quasi in stato ipnotico, in balìa della voce e dello sguardo di Holmes. Come ho già osservato nella recensione al capitolo precedente, viene qualche brivido a pensare di quale essere John si sia innamorato, ma il fascino di Sh, qui, è da te amplificato anche dalla suggestione delle pennellate dark con cui lo ritrai, risultando così veramente devastante nella sua bellezza. Dal punto di vista narrativo, poi, è molto valido il contrasto che fai emergere tra l’atmosfera, così sensuale e coinvolgente da sembrare surreale, che s’instaura tra John e la Morte e la situazione penosa di Gregory, prigioniero della certezza della fine prossima della sua vita e devastato dalla situazione della sua ormai ex società. Alla prossima, bel capitolo.

Recensore Master
11/04/17, ore 22:52

Capitolo, questo, "denso" di accadimenti che s'intrecciano e danno forma a quella che, penso, sarà la trama futura. Ci scorrono davanti agli occhi, come in un film, la preoccupazione di Gregory nei confronti del figlio e di chi frequenta, i piani criminali di Jim spalleggiato da Irene, il rapporto difficile di Molly con il padre, gelosa delle attenzioni che egli concentra su John, , il "crollo" di Mike...Ma, soprattutto, racconti in modo coinvolgente, la sottile ma insidiosa ragnatela di seduzione che Sh tesse intorno al giovane Lestrade. É uno Sh dalle tinte e dai toni ammalianti, con gli occhi che diventano come specchi, dai “bagliori cristallini”, che, con le sue mosse imprevedibili (“…Sentì le dita…”) assedia John sempre più confuso di fronte alla possibilità di avere una relazione con una simile, bellissima creatura. È chiaro che il medico percepisce che Sh è un uomo diverso, ma non perché stia tentando un approccio gay, ma per quella che, a John, era sembrata un’ipotesi impossibile. Infatti spieghi, attraverso le sue parole che immaginiamo pronunciate con un’espressione di stupore, come egli veda Sh come qualcuno d’irraggiungibile, per il suo grande fascino. Povero John, non sa chi ha di fronte…Comunque, questa, si sta rivelando proprio una bella storia.

Recensore Junior
09/04/17, ore 12:18

Questo finale a metà non va bene. Non fa bene alla mia salute.
Cristo...

Recensore Master
07/04/17, ore 09:23

Ciao setsy...il capitolo è scritto benissimo e dettagliato con cura, i protagonisti sono dolci dolci, il titolo del capitolo è fantastico: la canzone dei Fugees, se non erro...bellissima
Complimenti e alla prossima

Recensore Master
07/04/17, ore 00:31

Oh, che bel capitolo!! Sherlock e John sono dolcissimi!! Soprattutto quest'ultimo! Holmes mi sembra un po' più sgamato eheh Si è praticamente buttato addosso a John! Sbaglio o Joe, nel film, è un po' impacciato?
Comunque aspetto con ansia la scena d'amore.. Ci sarà, vero?
Alla prossima!! 😊

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